1938 - 1956
DON CARLO MANENTI
Nasce a Seriate il 7 agosto 1914. Dopo le scuole elementari entrò nel Seminario di Bergamo dove compì, con grande impegno, gli studi di preparazione al sacerdozio. Ordinato sacerdote il 24 giugno 1938 venne inviato dal vescovo nella splendida parrocchia di Zogno: fu direttore dell’Oratorio maschile dal 1938 al 1956 e quindi coadiutore parrocchiale fino al 1963 quando il vescovo lo chiamava a reggere l’industriosa parrocchia di Casnigo. A Zogno fu accanto ad un parroco di qualità straordinaria e di una statura morale veramente d’eccezione, monsignor Giuseppe Speranza. Da lui, dalla sua vita così eloquente nella testimonianza dell’esempio più che nelle parole espresse, apprese l’arte del “vivere sacerdotale” nella cura pastorale. Sono molti a Zogno che ricordano don Carlo come guida illuminata e amico del cuore. Aveva il culto dell’amicizia che sapeva trasfondere nella discrezione di una vita serena e contenta che si andava imponendo sulla scia del suo grande maestro, il prevosto Speranza. Attento all’evolversi dei tempi e appassionato cultore dell’arte pastorale visse con entusiasmo i tempi del Concilio e si premurò di attuare nella sua parrocchia di Casnigo quel rinnovamento liturgico e pastorale appunto voluti dal Concilio. Fu Delegato pastorale di Zona negli anni 1969-1971 e dal 1974 al 1977 membro del Consiglio presbiterale diocesano. Si prodigò in ogni modo per dare il “via” nel proprio ambiente ad una “pastorale d’insieme” e fu animatore vivace ed intelligente di varie iniziative pastorali, sempre attento ai bisogni dei propri confratelli sacerdoti che sosteneva con la sua amicizia infondendo coraggio, specialmente nei giovani sacerdoti che gli venivano affidati come coadiutori. Il suo entusiasmo non veniva meno anche se, purtroppo, si andava sempre più affievolendo la sua resistenza fisica. Leggeva molto, amava la cultura e prendeva parte con sempre rinnovato interesse ad iniziative di aggiornamento. Durante i venti anni di sua permanenza a Casnigo ha realizzato numerose opere di ristrutturazione. Ci sia consentito di concludere con le parole dell'apostolo Giovanni: “Noi l'abbiamo udito, l’abbiamo visto con i nostri occhi, l’abbiamo contemplato, l’abbiamo toccato con le nostre mani. Siamo i suoi testimoni e perciò ne parliamo”. L’arciprete don Carlo Manenti fu un attento ricercatore di Cristo che gli si è rivelato ogni giorno sempre più amabile nella comunità dei suoi fratelli. “Per conoscere Dio bisogna conoscere l’uomo”, diceva Paolo VI. L’arciprete don Carlo Manenti ha saputo fare di Cristo il centro di tutta la sua vita perchè lo ha incontrato vivo nella sua comunità parrocchiale. Muore serenamente all’alba di martedì 12 febbraio 1985. Mons. Giulio Gabanelli |
Ingresso all'Oratorio Maschile sino all'anno 1954 - ora ingresso al Cinema Trieste
13 gennaio 1946 - "L'Ultima mela del Ghiozzo"
19 luglio 1945 - Rifugio Curò
1950 - Squadra "Vampa" dell'Oratorio
Recita anni ‘40
Matteo Pesenti (Barba) (al centro)
Mario Ghisalberti (Giöè) (a destra)
Matteo Pesenti (Barba) (al centro)
Mario Ghisalberti (Giöè) (a destra)