1990
ORATORIO ZOGNO FOREVER
Il mese di Dicembre, per l’oratorio di Zogno e per noi che viviamo in esso, è stato molto intenso di iniziative che ci hanno permesso di fare insieme un cammino di preparazione alle varie festività e di conoscerci meglio, anche nei momenti di festa e di divertimento.
Abbiamo iniziato il mese con un incontro preparatorio alla festa dell’Immacolata Concezione, con la possibilità di confessarsi. Come impegno per tutto l’Avvento e che proseguirà per tutto l’anno abbiamo recitato ogni sera, verso le 19, i Vespri per ringraziare nel silenzio e nella preghiera Cristo, che nuovamente è nato per noi.
Sabato 9 Dicembre, approfittando del ponte scolastico, siamo andati a Torino.
È stata una sorpresa vedere il pullman gremito di ragazzi con tanta voglia di cantare, di stare insieme e di conoscere anche quella persona che magari avevamo ancora visto, ma di cui non sapevamo nemmeno il nome.
La mattinata è trascorsa visitando i luoghi di Don Bosco: abbiamo, così, scoperto chi è e come operava il Santo a cui è stato dedicato il nostro Oratorio.
Don Luigi ha poi celebrato la Santa Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice e, dopo l’attesissimo pranzo, ci siamo recati a Superga, dove siamo usciti vincitori da una mega partita a palla campo con un gruppo di ragazzi milanesi. Per completare il tutto abbiamo visitato, guidati da un “esaltante” cicerone, le tombe reali e la Sacra Sindone, poi un breve giro turistico per la città.
Il ritorno è stato tutt’altro che tranquillo e riposante (a parte Renato che dormiva): ci siamo cimentati in una “gara canora”, ovvero, chi urla di più!
C’è stato anche chi ha voluto intrattenere il suo pubblico con barzellette e imitazioni, tanto che siamo giunti a Zogno con il mal di pancia per le risate (grazie Emanuel!).
Non è finita qui! I pochi (cioè quasi tutti) superstiti della gita dopo alcune veloci (giusto per non sentire le urla dei genitori) telefonate, sono stati “ammucchiati” sulle auto e sono andati a gustarsi una pizza.
Dato che non eravamo abbastanza stanchi per la gita a Torino, domenica 10, cioè il giorno dopo siamo andati a Piazzatorre a pattinare sul ghiaccio.
E stata un’esperienza molto dolorosa dato le cadute e i voli che hanno causato la comparsa di lividi sparsi lungo tutto il corpo ma, soprattutto sul... retro-bacino!
Naturalmente, l’Oratorio non organizza solo divertimenti, anzi, in quanto a ritiri spirituali e incontri di preghiera, il curato ha voluto abbondare.
Il Primo ritiro risale alla mattina dell’otto Dicembre per i numerosissimi ragazzi di 3a, 4“ e 5a elementare dove si è voluto farli riflettere sulla amicizia con Cristo, attraverso un brano tratto dal libro “Il piccolo principe”, un brano del Vangelo di Luca, alcune diapositive e delle domande alle quali i ragazzi hanno risposto singolarmente e che hanno poi condiviso con i compagni.
Il ritiro si è concluso con la S. Messa.
La domenica successiva (10 Dicembre) è stato il turno dei ragazzi delle medie, nonostante si siano lamentati per la levataccia delle 8, hanno partecipato attivamente.
Il tema del ritiro era lo stesso del precedente ma svolto a loro “misura”.
Si è sottolineato che la vita si realizza nell’amore donato gratuitamente secondo gli insegna-menti di Gesù Cristo, nostro Maestro e fonte inesauribile di amore.
Si è concluso con la S. Messa animata dai ragazzi che hanno volutro rendere partecipe la Comunità delle loro scoperte.
L’ultimo ritiro si è svolto Domenica 17 per gli adolescenti e i giovani, dal titolo “Ospita Dio nell’uomo”.
Ciò significa creare uno spazio interiore libero nel quale accogliere Gesù che ci dona la vita: “L’amore vero è proprio l’amore che Dio ha voluto per noi”.
Mercoledì 13 Dicembre, il giorno di S. Lucia, non solo abbiamo ricevuto dei regali, ma, abbiamo anche voluto farne: agli anziani della Casa di Riposo di Zogno una bellissima S. Lucia (Elena) e un Vero Babbo Natale (Antonio) hanno distribuito dei regali a forma di caramelle e hanno fatto festa ai nonnini con panettone e spumante accompagnati da una ragazza che suonava la fisarmonica.
Subito dopo, durante la S. Messa in onore di Santa Lucia, sono stati raccolti tanti doni che abbiamo portato al Villaggio “Gabrieli” dei ragazzi di Bergamo.
Avvicinandosi velocemente il Natale e non volendo giungere impreparati, i Catechisti hanno vissuto un incontro di preghiera svoltosi nella Chiesa del Monastero delle Suore di Clausura e presenziato da Don Luigi che ha fatto riflettere sull’importanza del dono e dell’essere dono.
Anche per tutta la comunità è stato possibile riconciliarsi con Dio in attesa della Nascita ed in particolare, venerdì 22, abbiamo partecipato ad un incontro di preghiera con le confessioni.
Naturalmente la vigilia di natale, non poteva mancare la Veglia di Preghiera conclusasi con la S. Messa e, al termine di tutto, nel salone dell’Oratorio abbiamo tagliato il panettone, ci siamo scambiati gli auguri e i regali.
Un gruppo di ragazze ha organizzato, domenica 24 al pomeriggio, sulle gradinate dell’Oratorio un albero di Natale vivente. Ogni partecipante aveva una candela accesa e, nonostante il freddo intenso, le voci si sono unite in un unico coro e, per quasi un’ora, hanno deliziato le orecchie con canti natalizi per augurare a tutti un felice Natale.
Mancava ormai solo una settimana alla fine del 1989 eppure le attività dell’Oratorio non erano ancora concluse. Infatti la sera di sabato 30, per ringraziare il Signore dell’anno trascorso e per prepararci al nuovo, abbiamo vissuto con le Suore di Clausura un momento di preghiera conclusosi con una fiaccolata dal Monastero alla Casa di Riposo.
Per salutare l’anno vecchio e sorridere all’anno nuovo, 132 ragazzi si sono ritrovati in Oratorio la sera del 31. Naturalmente il LOOK elegante era di rigore e con un’accoglienza degna di merito, dove ad ogni partecipante è stato dato un Papillon di diverso colore, abbiamo iniziato la festa. Fra balli (con l’impareggiabile D.J. Claudio e il mago delle luci Giorgio, giochi e tanta voglia di divertirsi, abbiamo aspettato la mezzanotte giunta troppo velocemente e festeggiata con bagni di spumante, torte megagalattiche (per la gioia dei golosi) e... tanti baci. Non sono mancati i mitici fuochi d’artificio e fino alle 2.00 non ci siamo stancati di saltare. Nonostante la nottata il giorno dopo, un gruppo di volontari ha sistemato con rammarico il salone.
Durante la prima settimana del 1990, un’esperta giuria, composta da Don Luigi e da altri studiosi in materia, ha visitato i diversi presepi (ben 50) li ha fotografati ed il giorno dell’Epifania i partecipanti sono stati premiati con una pergamena.
Si conclude qui il riassunto delle varie attività effettuate dall’Oratorio, ma, posso già farvi una spiata sulle prospettive future. Innanzitutto festeggeremo il 31 gennaio San Giovanni Bosco, a febbraio organizzeremo uno spettacolare carnevale e in futuro prossimo (a maggio) è già in parto una gita di tre giorni.
Chiunque avesse voglia di dare una mano è invitato a partecipare!
Barbara
Abbiamo iniziato il mese con un incontro preparatorio alla festa dell’Immacolata Concezione, con la possibilità di confessarsi. Come impegno per tutto l’Avvento e che proseguirà per tutto l’anno abbiamo recitato ogni sera, verso le 19, i Vespri per ringraziare nel silenzio e nella preghiera Cristo, che nuovamente è nato per noi.
Sabato 9 Dicembre, approfittando del ponte scolastico, siamo andati a Torino.
È stata una sorpresa vedere il pullman gremito di ragazzi con tanta voglia di cantare, di stare insieme e di conoscere anche quella persona che magari avevamo ancora visto, ma di cui non sapevamo nemmeno il nome.
La mattinata è trascorsa visitando i luoghi di Don Bosco: abbiamo, così, scoperto chi è e come operava il Santo a cui è stato dedicato il nostro Oratorio.
Don Luigi ha poi celebrato la Santa Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice e, dopo l’attesissimo pranzo, ci siamo recati a Superga, dove siamo usciti vincitori da una mega partita a palla campo con un gruppo di ragazzi milanesi. Per completare il tutto abbiamo visitato, guidati da un “esaltante” cicerone, le tombe reali e la Sacra Sindone, poi un breve giro turistico per la città.
Il ritorno è stato tutt’altro che tranquillo e riposante (a parte Renato che dormiva): ci siamo cimentati in una “gara canora”, ovvero, chi urla di più!
C’è stato anche chi ha voluto intrattenere il suo pubblico con barzellette e imitazioni, tanto che siamo giunti a Zogno con il mal di pancia per le risate (grazie Emanuel!).
Non è finita qui! I pochi (cioè quasi tutti) superstiti della gita dopo alcune veloci (giusto per non sentire le urla dei genitori) telefonate, sono stati “ammucchiati” sulle auto e sono andati a gustarsi una pizza.
Dato che non eravamo abbastanza stanchi per la gita a Torino, domenica 10, cioè il giorno dopo siamo andati a Piazzatorre a pattinare sul ghiaccio.
E stata un’esperienza molto dolorosa dato le cadute e i voli che hanno causato la comparsa di lividi sparsi lungo tutto il corpo ma, soprattutto sul... retro-bacino!
Naturalmente, l’Oratorio non organizza solo divertimenti, anzi, in quanto a ritiri spirituali e incontri di preghiera, il curato ha voluto abbondare.
Il Primo ritiro risale alla mattina dell’otto Dicembre per i numerosissimi ragazzi di 3a, 4“ e 5a elementare dove si è voluto farli riflettere sulla amicizia con Cristo, attraverso un brano tratto dal libro “Il piccolo principe”, un brano del Vangelo di Luca, alcune diapositive e delle domande alle quali i ragazzi hanno risposto singolarmente e che hanno poi condiviso con i compagni.
Il ritiro si è concluso con la S. Messa.
La domenica successiva (10 Dicembre) è stato il turno dei ragazzi delle medie, nonostante si siano lamentati per la levataccia delle 8, hanno partecipato attivamente.
Il tema del ritiro era lo stesso del precedente ma svolto a loro “misura”.
Si è sottolineato che la vita si realizza nell’amore donato gratuitamente secondo gli insegna-menti di Gesù Cristo, nostro Maestro e fonte inesauribile di amore.
Si è concluso con la S. Messa animata dai ragazzi che hanno volutro rendere partecipe la Comunità delle loro scoperte.
L’ultimo ritiro si è svolto Domenica 17 per gli adolescenti e i giovani, dal titolo “Ospita Dio nell’uomo”.
Ciò significa creare uno spazio interiore libero nel quale accogliere Gesù che ci dona la vita: “L’amore vero è proprio l’amore che Dio ha voluto per noi”.
Mercoledì 13 Dicembre, il giorno di S. Lucia, non solo abbiamo ricevuto dei regali, ma, abbiamo anche voluto farne: agli anziani della Casa di Riposo di Zogno una bellissima S. Lucia (Elena) e un Vero Babbo Natale (Antonio) hanno distribuito dei regali a forma di caramelle e hanno fatto festa ai nonnini con panettone e spumante accompagnati da una ragazza che suonava la fisarmonica.
Subito dopo, durante la S. Messa in onore di Santa Lucia, sono stati raccolti tanti doni che abbiamo portato al Villaggio “Gabrieli” dei ragazzi di Bergamo.
Avvicinandosi velocemente il Natale e non volendo giungere impreparati, i Catechisti hanno vissuto un incontro di preghiera svoltosi nella Chiesa del Monastero delle Suore di Clausura e presenziato da Don Luigi che ha fatto riflettere sull’importanza del dono e dell’essere dono.
Anche per tutta la comunità è stato possibile riconciliarsi con Dio in attesa della Nascita ed in particolare, venerdì 22, abbiamo partecipato ad un incontro di preghiera con le confessioni.
Naturalmente la vigilia di natale, non poteva mancare la Veglia di Preghiera conclusasi con la S. Messa e, al termine di tutto, nel salone dell’Oratorio abbiamo tagliato il panettone, ci siamo scambiati gli auguri e i regali.
Un gruppo di ragazze ha organizzato, domenica 24 al pomeriggio, sulle gradinate dell’Oratorio un albero di Natale vivente. Ogni partecipante aveva una candela accesa e, nonostante il freddo intenso, le voci si sono unite in un unico coro e, per quasi un’ora, hanno deliziato le orecchie con canti natalizi per augurare a tutti un felice Natale.
Mancava ormai solo una settimana alla fine del 1989 eppure le attività dell’Oratorio non erano ancora concluse. Infatti la sera di sabato 30, per ringraziare il Signore dell’anno trascorso e per prepararci al nuovo, abbiamo vissuto con le Suore di Clausura un momento di preghiera conclusosi con una fiaccolata dal Monastero alla Casa di Riposo.
Per salutare l’anno vecchio e sorridere all’anno nuovo, 132 ragazzi si sono ritrovati in Oratorio la sera del 31. Naturalmente il LOOK elegante era di rigore e con un’accoglienza degna di merito, dove ad ogni partecipante è stato dato un Papillon di diverso colore, abbiamo iniziato la festa. Fra balli (con l’impareggiabile D.J. Claudio e il mago delle luci Giorgio, giochi e tanta voglia di divertirsi, abbiamo aspettato la mezzanotte giunta troppo velocemente e festeggiata con bagni di spumante, torte megagalattiche (per la gioia dei golosi) e... tanti baci. Non sono mancati i mitici fuochi d’artificio e fino alle 2.00 non ci siamo stancati di saltare. Nonostante la nottata il giorno dopo, un gruppo di volontari ha sistemato con rammarico il salone.
Durante la prima settimana del 1990, un’esperta giuria, composta da Don Luigi e da altri studiosi in materia, ha visitato i diversi presepi (ben 50) li ha fotografati ed il giorno dell’Epifania i partecipanti sono stati premiati con una pergamena.
Si conclude qui il riassunto delle varie attività effettuate dall’Oratorio, ma, posso già farvi una spiata sulle prospettive future. Innanzitutto festeggeremo il 31 gennaio San Giovanni Bosco, a febbraio organizzeremo uno spettacolare carnevale e in futuro prossimo (a maggio) è già in parto una gita di tre giorni.
Chiunque avesse voglia di dare una mano è invitato a partecipare!
Barbara
ORATORIO ZOGNO FOREVER (“sempre”)
“Il rapporto dell’Oratorio come comunità educante, con la famiglia, riveste fondamentale importanza proprio sotto l’aspetto di educazione alla fede, ed è motivo di reciproca fecondità spirituale...”.
(Direttive Pastorali per gli Oratori della Diocesi).
È importante che la famiglia, chiesa domestica, sia attenta all’educazione cristiana sia nella sua casa che nell’ambito della vita oratoriana, al fine di educare non solo i propri figli ma anche tutta l’altra fascia giovanile che frequenta l’oratorio.
Per fare ciò è necessario che i genitori collabori-no attivamente alle iniziative educative aiutando i promotori di queste e facendo loro stessi nuove proposte. Lavorando nell’oratorio, nuclei famigliari partecipano così alla formazione di una mentalità aperta ai valori cristiani e sociali, maturando e facendo maturare valori come l’amicizia, la collaborazione, l’onestà, la lealtà ecc...
Nel nostro oratorio qualcosa si sta già muovendo; alcune famiglie hanno iniziato a collaborare e a partecipare alle iniziative ma... si può fare di più.
Nell’oratorio c’è posto per tutti e tutti invitati a venire a vedere, per sperimentare, per criticare, in modo costruttivo e fornire nuovi stimoli per far crescere l’Oratorio c adeguarlo sempre di più alle esigenze di ogni persona, sia essa bambino, adolescente, giovane, adulto, affinchè cresca “con” la comunità cristiana.
Da fuori forse è fin troppo facile muovere osservazioni, non sempre fondate, causate dalla mancata conoscenza nell’ambito oratoriano. Non per essere retorico, ma solo come struttura ma soprattutto come comunità educante per poter così riuscire ad avere un dialogo e una partecipazione più diretta e concreta.
Insomma (mi sia concesso un richiamo al festival di San Remo di qualche anno fà)... “si può dare di più!”
don Luigi Zanoletti
(Direttive Pastorali per gli Oratori della Diocesi).
È importante che la famiglia, chiesa domestica, sia attenta all’educazione cristiana sia nella sua casa che nell’ambito della vita oratoriana, al fine di educare non solo i propri figli ma anche tutta l’altra fascia giovanile che frequenta l’oratorio.
Per fare ciò è necessario che i genitori collabori-no attivamente alle iniziative educative aiutando i promotori di queste e facendo loro stessi nuove proposte. Lavorando nell’oratorio, nuclei famigliari partecipano così alla formazione di una mentalità aperta ai valori cristiani e sociali, maturando e facendo maturare valori come l’amicizia, la collaborazione, l’onestà, la lealtà ecc...
Nel nostro oratorio qualcosa si sta già muovendo; alcune famiglie hanno iniziato a collaborare e a partecipare alle iniziative ma... si può fare di più.
Nell’oratorio c’è posto per tutti e tutti invitati a venire a vedere, per sperimentare, per criticare, in modo costruttivo e fornire nuovi stimoli per far crescere l’Oratorio c adeguarlo sempre di più alle esigenze di ogni persona, sia essa bambino, adolescente, giovane, adulto, affinchè cresca “con” la comunità cristiana.
Da fuori forse è fin troppo facile muovere osservazioni, non sempre fondate, causate dalla mancata conoscenza nell’ambito oratoriano. Non per essere retorico, ma solo come struttura ma soprattutto come comunità educante per poter così riuscire ad avere un dialogo e una partecipazione più diretta e concreta.
Insomma (mi sia concesso un richiamo al festival di San Remo di qualche anno fà)... “si può dare di più!”
don Luigi Zanoletti
TUTTI PER UNO... UNO PER TUTTI!
“ORATORIO SI... alla Comunità” (Oratorio e aggregazione ecclesiali) è stato lo slogan della terza tappa del cammino del nostro Oratorio (1 Gennaio - 27 Febbraio).
Questa tappa prevedeva l’apertura dell’Oratorio alla Comunità e a tutte le aggregazioni ecclesiali con l’invito ad una più sentita e viva partecipazione e collaborazione per la costruzione dell’Oratorio stesso.
L’occasione per quest’apertura è stata favorita in un primo momento dalla festa di San Giovanni Bosco. Infatti, mercoledì 31 gennaio 1990 alle ore 20.00 nel salone dell’Oratorio si è celebrata la S. Messa in onore del Santo, alla quale hanno partecipato numerose persone appartenenti ai gruppi parrocchiali e dell’Oratorio precedentemente invitati con lettera scritta dal nostro Don Luigi.
Lui stesso, nell’omelia della celebrazione, ha ricordato ad ognuno di essere una piccola parte del GRANDE PUZZLE che costituisce la Comunità. “Piccola parte” ma comunque molto preziosa e importante perchè indispensabile e insostituibile per il completamento del grande puzzle.
Una metafora molto semplice quella del puzzle, ma molto efficace perchè ha potuto far capire a tutti, dal più grande al più piccolo, l’importanza di unire la propria “immagine” e la propria “presenza” a quella degli altri per sentirsi così l’uno il completamento dell’altro e quindi ognuno indispensabile all’altro.
A tale proposito la figura e l’esempio di San Giovanni Bosco sono stati per tutti un segno e un esempio da accogliere e imitare a propria misura.
Un altro momento forte che ha “riattivato” l’invito di partecipazione alla vita della Comunità è stato il Carnevale.
In questo momento ai vostri occhi riappariranno immagini stupende di carri meravigliosi e maschere altrettanto belle, mai visti nella storia del carnevale zognese.
Impossibile è descrivere il clima festoso che la sfilata ha saputo creare per le vie del paese e la bellezza e l’originalità dei carri partecipanti. Quello che più ci deve dar gioia, ricordando la sfilata, è il fatto che numerosi carri provenivano anche dalle frazioni di Stabello, Poscante, S. Antonio e persino da San Giovanni Bianco che con grande impegno sono stati realizzati per lanciare dei messaggi particolari alla gente.
Questa partecipazione è stata favorita anche dalla presenza della nuova Commissione Vicariale Giovanile che ha come scopo quello di elaborare insieme il progetto educativo dei ragazzi e di proporre iniziative comuni di condivisione e di festa come il “carnevale” che per il prossimo anno ha già raccolto numerose sfide nei confronti dell’Oratorio che con il carro di “Cenerentola” ha vinto il primo premio!
Il Carnevale però non si è concluso con la sfilata di domenica 25 febbraio ma ha riscosso un secondo successo con il ballo maschera del martedì successivo dove tra un ballo e l’altro ogni maschera partecipante è stata sottoposta al giudizio di una giuria esaminatrice, la quale dopo brevi ripensamenti ha subito eletto e premiato Miss e Mister Carnevale 1990 e le cinque maschere a suo parere più belle e più originali.
A questo punto, un particolare e doveroso “grazie” anche all’Amministrazione Comunale che ha dato il suo prezioso contributo con i premi per i vincitori della sfilata e del ballo mascherato.
Grande festa quindi per tutta la serata e poi, prima dell’ultimo rintocco della mezzanotte, un saluto al carnevale e tutti pronti per la 4" tappa del Cammino “ORATORIO SI... alle cose vere” caratterizzata da un momento forte quale la Quaresima, tempo propizio per riscoprire il vero senso dell’uomo in rapporto a Dio, alle creature e alle cose.
E per finire, alcuni avvisi a lunga scadenza: 7 Aprile: Veglia di preghiera diocesana in occasione della V giornata mondiale della gioventù. 22 Aprile: Raduno diocesano degli oratori.
25 Aprile: Giornata vicariale per adolescenti e giovani.
29-30-1 Maggio: Gita ad Assisi.
12-13 Maggio: Festa della mamma.
Dal 25 al 30 giugno: Vacanze adolescenti a Pizzino.
Dal 2 al 28 luglio: Centro Ricreativo Estivo.
Anna
Questa tappa prevedeva l’apertura dell’Oratorio alla Comunità e a tutte le aggregazioni ecclesiali con l’invito ad una più sentita e viva partecipazione e collaborazione per la costruzione dell’Oratorio stesso.
L’occasione per quest’apertura è stata favorita in un primo momento dalla festa di San Giovanni Bosco. Infatti, mercoledì 31 gennaio 1990 alle ore 20.00 nel salone dell’Oratorio si è celebrata la S. Messa in onore del Santo, alla quale hanno partecipato numerose persone appartenenti ai gruppi parrocchiali e dell’Oratorio precedentemente invitati con lettera scritta dal nostro Don Luigi.
Lui stesso, nell’omelia della celebrazione, ha ricordato ad ognuno di essere una piccola parte del GRANDE PUZZLE che costituisce la Comunità. “Piccola parte” ma comunque molto preziosa e importante perchè indispensabile e insostituibile per il completamento del grande puzzle.
Una metafora molto semplice quella del puzzle, ma molto efficace perchè ha potuto far capire a tutti, dal più grande al più piccolo, l’importanza di unire la propria “immagine” e la propria “presenza” a quella degli altri per sentirsi così l’uno il completamento dell’altro e quindi ognuno indispensabile all’altro.
A tale proposito la figura e l’esempio di San Giovanni Bosco sono stati per tutti un segno e un esempio da accogliere e imitare a propria misura.
Un altro momento forte che ha “riattivato” l’invito di partecipazione alla vita della Comunità è stato il Carnevale.
In questo momento ai vostri occhi riappariranno immagini stupende di carri meravigliosi e maschere altrettanto belle, mai visti nella storia del carnevale zognese.
Impossibile è descrivere il clima festoso che la sfilata ha saputo creare per le vie del paese e la bellezza e l’originalità dei carri partecipanti. Quello che più ci deve dar gioia, ricordando la sfilata, è il fatto che numerosi carri provenivano anche dalle frazioni di Stabello, Poscante, S. Antonio e persino da San Giovanni Bianco che con grande impegno sono stati realizzati per lanciare dei messaggi particolari alla gente.
Questa partecipazione è stata favorita anche dalla presenza della nuova Commissione Vicariale Giovanile che ha come scopo quello di elaborare insieme il progetto educativo dei ragazzi e di proporre iniziative comuni di condivisione e di festa come il “carnevale” che per il prossimo anno ha già raccolto numerose sfide nei confronti dell’Oratorio che con il carro di “Cenerentola” ha vinto il primo premio!
Il Carnevale però non si è concluso con la sfilata di domenica 25 febbraio ma ha riscosso un secondo successo con il ballo maschera del martedì successivo dove tra un ballo e l’altro ogni maschera partecipante è stata sottoposta al giudizio di una giuria esaminatrice, la quale dopo brevi ripensamenti ha subito eletto e premiato Miss e Mister Carnevale 1990 e le cinque maschere a suo parere più belle e più originali.
A questo punto, un particolare e doveroso “grazie” anche all’Amministrazione Comunale che ha dato il suo prezioso contributo con i premi per i vincitori della sfilata e del ballo mascherato.
Grande festa quindi per tutta la serata e poi, prima dell’ultimo rintocco della mezzanotte, un saluto al carnevale e tutti pronti per la 4" tappa del Cammino “ORATORIO SI... alle cose vere” caratterizzata da un momento forte quale la Quaresima, tempo propizio per riscoprire il vero senso dell’uomo in rapporto a Dio, alle creature e alle cose.
E per finire, alcuni avvisi a lunga scadenza: 7 Aprile: Veglia di preghiera diocesana in occasione della V giornata mondiale della gioventù. 22 Aprile: Raduno diocesano degli oratori.
25 Aprile: Giornata vicariale per adolescenti e giovani.
29-30-1 Maggio: Gita ad Assisi.
12-13 Maggio: Festa della mamma.
Dal 25 al 30 giugno: Vacanze adolescenti a Pizzino.
Dal 2 al 28 luglio: Centro Ricreativo Estivo.
Anna
ORATORIO SI ALLA VITA
Aprile è stato un intenso mese di attività sia per l’Oratorio che per noi giovani. Ha avuto inizio con un giorno d’anticipo, il 31 marzo, quando abbiamo scacciato l’inverno con la tradizionale “tirada di tole”. La partenza è stata data all’Oratorio dove tutti, grandi e piccini, si sono ritrovati, ognuno con le proprie tole, per accompagnare la “vecchia” per le vie del paese. La serata si è conclusa attorno al falò, con canti e balli addolciti dal vin brulé.
Ma non è finita qui! Un’altra tappa importante è stata vissuta il 25 aprile; ci siamo incontrati con altri gruppi giovanili della Vicaria Zogno-Brembilla a S. Antonio. Approfittando della bella giornata di sole abbiamo accolto, immersi nel verde, i giovani dei vari paesi della Vicaria con canti e tanta, tanta allegria. Don Luigi ed il parroco di S. Antonio, anche lui don Gigi, hanno concelebrato la Santa Messa all’Aperto sottolineando l’importanza dello stare insieme sia nell’Eucarestia che nel gioco. Dopo aver pranzato tutti insieme, ci siamo cotti al sole grazie ad una mega caccia al tesoro che ci ha fatto esplorare zone del monte a noi poco conosciute. Dopo questa avventura abbiamo consumato una giusta e meritata merenda; abbiamo concluso questa giornata d’amicizia con la speranza di rincontrarci e di vivere più frequentemente momenti come questo.
Il momento “clou” del mese è stato la gita ad Assisi svoltasi nei giorni 29-30 aprile e 1° maggio, approfittando del ponte scolastico. La voglia di trascorrere insieme tre giorni in allegria ha reso meno pesante la levataccia delle quattro. Alla partenza, dall’Oratorio, ci siamo ritrovati in 107 persone distribuite equamente su due pullman.
Le molte ore di viaggio non si sono fatte sentire anche perchè c’è stato chi ha voluto intrattenere i ...gitanti con battute e imitazioni (Claudio) tanto che siamo giunti a Frasassi, prima tappa del viaggio, con il mal di pancia dalle risate. Dopo la celebrazione della Santa Messa e dopo il pranzo, abbiamo visitato le Grotte (una meraviglia da non perdere!). Nonostante i vari ritardi del bambino dal costumino rosso (Giorgio) che si continuava a perdere, siamo giunti a S. Marino che abbiamo visitato in lungo e in largo (non è poi così difficile perchè non è grande più di tanto).
Dopo cena abbiamo improvvisato uno spettacolo in una pittoresca piazza con tanto di canti e balli; ma tutto ciò non è stato gradito dai San-marinesi che — risvegliati un po’ bruscamente dal loro torpore — ci hanno cacciato a malis modis. La sveglia del lunedì è stata tragica anche perchè si facevano sentire gli echi degli scherzi della sera prima, ma con forza e coraggio siamo risaliti sul pullman per arrivare a Gubbio dove don Luigi ha celebrato la Santa Messa (e dove qualcuno ha comprato delle piantine di pomodoro. Che a Zogno non se ne trovino?). Nel pomeriggio abbiamo raggiunto finalmente Assisi. Il tempo a nostra disposizione era pochissimo e dunque abbiamo dovuto visitare la città in fretta e furia sempre guidati dal nostro cicerone don Luigi. Dato che non eravamo abbastanza stanchi dopo il “giro turistico” alla città ci siamo trasferiti in altra città e abbiamo... vissuto Perugia “by night”. Anche qui ci siamo impersonati cantori da fare invidia a quelli del Festival di San Remo e poi siamo ritornati ad Assisi.
Nonostante la nottata martedì eravamo tutti arzilli e desiderosi di vivere intensamente la giornata (anche perchè l’ultima). Dopo la Messa e il pranzo abbiamo dato l’addio alla città del Santo e con rammarico siamo saliti sui pullman con destinazione Zogno e con visita ultraveloce a Firenze. Ma non ci siamo persi d’animo anche perchè il ritorno è stato tutt’altro che tranquillo animato dai soliti.... effervescenti. Con le lacrime agli occhi ci siamo lasciati, con la promessa di ritrovarci a Roma, per la prossima, spumeggiante gita.
Monica e Silvia
Ma non è finita qui! Un’altra tappa importante è stata vissuta il 25 aprile; ci siamo incontrati con altri gruppi giovanili della Vicaria Zogno-Brembilla a S. Antonio. Approfittando della bella giornata di sole abbiamo accolto, immersi nel verde, i giovani dei vari paesi della Vicaria con canti e tanta, tanta allegria. Don Luigi ed il parroco di S. Antonio, anche lui don Gigi, hanno concelebrato la Santa Messa all’Aperto sottolineando l’importanza dello stare insieme sia nell’Eucarestia che nel gioco. Dopo aver pranzato tutti insieme, ci siamo cotti al sole grazie ad una mega caccia al tesoro che ci ha fatto esplorare zone del monte a noi poco conosciute. Dopo questa avventura abbiamo consumato una giusta e meritata merenda; abbiamo concluso questa giornata d’amicizia con la speranza di rincontrarci e di vivere più frequentemente momenti come questo.
Il momento “clou” del mese è stato la gita ad Assisi svoltasi nei giorni 29-30 aprile e 1° maggio, approfittando del ponte scolastico. La voglia di trascorrere insieme tre giorni in allegria ha reso meno pesante la levataccia delle quattro. Alla partenza, dall’Oratorio, ci siamo ritrovati in 107 persone distribuite equamente su due pullman.
Le molte ore di viaggio non si sono fatte sentire anche perchè c’è stato chi ha voluto intrattenere i ...gitanti con battute e imitazioni (Claudio) tanto che siamo giunti a Frasassi, prima tappa del viaggio, con il mal di pancia dalle risate. Dopo la celebrazione della Santa Messa e dopo il pranzo, abbiamo visitato le Grotte (una meraviglia da non perdere!). Nonostante i vari ritardi del bambino dal costumino rosso (Giorgio) che si continuava a perdere, siamo giunti a S. Marino che abbiamo visitato in lungo e in largo (non è poi così difficile perchè non è grande più di tanto).
Dopo cena abbiamo improvvisato uno spettacolo in una pittoresca piazza con tanto di canti e balli; ma tutto ciò non è stato gradito dai San-marinesi che — risvegliati un po’ bruscamente dal loro torpore — ci hanno cacciato a malis modis. La sveglia del lunedì è stata tragica anche perchè si facevano sentire gli echi degli scherzi della sera prima, ma con forza e coraggio siamo risaliti sul pullman per arrivare a Gubbio dove don Luigi ha celebrato la Santa Messa (e dove qualcuno ha comprato delle piantine di pomodoro. Che a Zogno non se ne trovino?). Nel pomeriggio abbiamo raggiunto finalmente Assisi. Il tempo a nostra disposizione era pochissimo e dunque abbiamo dovuto visitare la città in fretta e furia sempre guidati dal nostro cicerone don Luigi. Dato che non eravamo abbastanza stanchi dopo il “giro turistico” alla città ci siamo trasferiti in altra città e abbiamo... vissuto Perugia “by night”. Anche qui ci siamo impersonati cantori da fare invidia a quelli del Festival di San Remo e poi siamo ritornati ad Assisi.
Nonostante la nottata martedì eravamo tutti arzilli e desiderosi di vivere intensamente la giornata (anche perchè l’ultima). Dopo la Messa e il pranzo abbiamo dato l’addio alla città del Santo e con rammarico siamo saliti sui pullman con destinazione Zogno e con visita ultraveloce a Firenze. Ma non ci siamo persi d’animo anche perchè il ritorno è stato tutt’altro che tranquillo animato dai soliti.... effervescenti. Con le lacrime agli occhi ci siamo lasciati, con la promessa di ritrovarci a Roma, per la prossima, spumeggiante gita.
Monica e Silvia
VOGLIA D’EUROPA - Centro Ricreativo Estivo 1990
Si sente parlare sempre più spesso di Europa unita, di 1992, e ci stiamo preparando a questo evento con la speranza che davvero si costituisca un’unità fra i diversi popoli. Così anche il C.R.E. 1990, che avrà inizio il 2 luglio e terminerà il 28 (dalle ore 13 alle 18), ha come tema portante l’Europa. L’obiettivo è portare i ragazzi a cogliere le radici, di valori e di uomini, le diversità, gli impegni che sono alla base della “Casa comune”.
Ecco allora che con la fantasia e l’impegno dei vari animatori, il tema si svolgerà in tre momenti:
1) le RADICI: scoprire la storia dell’Europa come patrimonio della coscienza europea.
2) l’EUROPA DEI COLORI: con danze e canti e giochi i ragazzi vivranno e capiranno il valore delle diverse tradizioni.
3) l’IMPEGNO PER LA CASA COMUNE: i ragazzi sono chiamati a dare il loro contributo per costruire l’Europa dei popoli.
Tutto è costruito nello stile di un grande spettacolo dove l’Oratorio diventa lo scenario e la comunità sarà invitata alla “prima”.
Dentro la festa di luci e di gioia la “Casa comune” sarà il sogno e l’impegno di molti.
All’interno di questa proposta, come a tutti gli oratori della Lombardia, il nostro oratorio organizza inoltre il martedì mattina la piscina a Dalmine e il giovedì le “mitiche gite”, due a piedi e due in pullman.
Una novità interessante è l’itinerario educativo anche per gli adolescenti, dai 14 ai 17 anni, con la stessa tematica: “In corsa per l’Europa”. È posto in evidenza il valore che ha permesso l’edificazione della “famiglia dei popoli europei” che abitano una “casa comune”.
Le iscrizioni al C.R.E. dovranno pervenire entro il 17 giugno a don Luigi con gli appositi moduli che verranno precedentemente distribuiti nelle scuole.
Ecco allora che con la fantasia e l’impegno dei vari animatori, il tema si svolgerà in tre momenti:
1) le RADICI: scoprire la storia dell’Europa come patrimonio della coscienza europea.
2) l’EUROPA DEI COLORI: con danze e canti e giochi i ragazzi vivranno e capiranno il valore delle diverse tradizioni.
3) l’IMPEGNO PER LA CASA COMUNE: i ragazzi sono chiamati a dare il loro contributo per costruire l’Europa dei popoli.
Tutto è costruito nello stile di un grande spettacolo dove l’Oratorio diventa lo scenario e la comunità sarà invitata alla “prima”.
Dentro la festa di luci e di gioia la “Casa comune” sarà il sogno e l’impegno di molti.
All’interno di questa proposta, come a tutti gli oratori della Lombardia, il nostro oratorio organizza inoltre il martedì mattina la piscina a Dalmine e il giovedì le “mitiche gite”, due a piedi e due in pullman.
Una novità interessante è l’itinerario educativo anche per gli adolescenti, dai 14 ai 17 anni, con la stessa tematica: “In corsa per l’Europa”. È posto in evidenza il valore che ha permesso l’edificazione della “famiglia dei popoli europei” che abitano una “casa comune”.
Le iscrizioni al C.R.E. dovranno pervenire entro il 17 giugno a don Luigi con gli appositi moduli che verranno precedentemente distribuiti nelle scuole.
PROPOSTA DI VACANZE PER GIOVANI
L’Oratorio S. Giovanni Bosco di Zogno propone piovani dai 18 anni in su un periodo di vacanza che si svolgerà dal 16 al 25 agosto. Meta della vacanza… Sarà una sorpresa per informazioni gli interessati potranno rivolgersi a don Luigi. Le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento dei 18 posti disponibili.
RAGAZZI DELLE MEDIE ED ADOLESCENTI
L’Oratorio S. Giovanni Bosco di Zogno propone ai ragazzi delle medie ed agli adolescenti un periodo di vacanza che si svolgerà nell’ultima settimana di giugno, precisamente dal 25 al 30 giugno. La vacanza avrà come meta il Rifugio Gherardi ai Piani d’Alben di Pizzino di Sottochiesa in Valle Taleggio. Scopo della vacanza sarà quello di imparare a convivere con gli altri nella preghiera, nel dialogo e nel gioco. Per informazioni gli interessati potranno rivolgersi a don Luigi presso l’Oratorio. Le iscrizioni si ricevono entro il 17 giugno e si chiuderanno al raggiungimento dei 30 posti disponibili.
OPERAZIONE LATTINA
Il leit motive della Quaresima ’90 dei bimbi dell’Asilo, degli alunni delle Elementari, dei ragazzi delle Medie e degli Adolescenti è stato “Operazione lattina”. Tale iniziativa ha avuto come scopo la raccolta di soldi da destinare al Patronato S. Vincenzo per gli immigrati extracomunitari presenti sul territorio di Bergamo. Le piccole rinunce di tutti questi bimbi e ragazzi sono state raccolte in tante “lattine” conglobate poi il Giovedì Santo nella megalattina predisposta per l’occorrenza. Le piccole rinunce sono però scaturite in un grande impegno. A conti fatti la quota raggiunta per questi fratelli bisognosi è stata di due milioni duecentonovantunmila lire.
ORTATORIO ZOGNO – FOREVER – anche in Brasile
Era un desiderio riposto da tempo in un angolo del nostro cuore che aspettava il momento opportuno per realizzarsi.
Padre Capelli (zio di Maurizio) 77 anni, con 52 anni di Brasile alle spalle, in Italia da 6 mesi, come ogni volta ci ha invitati ad andare nella “sua terra di missione” e questa volta abbiamo accettato l’invito. Bagagli per noi e, con il contributo del Gruppo Missionario, una valigia di indumenti per qualcuno che li avrebbe graditi. Da lì l’idea: perchè non portare una fettina di Zogno anche laggiù? Una trentina di magliette del nostro Oratorio... e via!!! Dopo un lungo viaggio in aereo (vissuto più o meno con tranquillità) eccoci nella “Terra do Brasil”. Un paese completamente diverso dal nostro: geograficamente, climaticamente e come modo di vivere. Non c’è il nostro ritmo di vita, e nemmeno il benessere che abbiamo noi, ma le persone dalle piccole cose, con semplicità, sanno trarre il senso profondo della vita. Lasciare quella gente (dopo quasi un mese) è stato davvero difficile, anche se la voglia di tornare a casa era tanta. Un’esperienza veramente bella! A proposito: le magliette le abbiamo regalate ad un gruppo di bambini orfani, che vivono in un Istituto fondato da un italiano, Mons. D’Amato. Graziella e Maurizio Capelli |
ORATORIO ZOGNO - FOREVER
I preparativi sono durati per più di un mese, grande impegno da parte di Anna e Barbara, aiutati dall’orchestra composta da Lorenzo, Susy, Marco, Gigi e Giorgio, per cercare di fare uscire dalla gola dei 40 coristi perlomeno la stessa canzone.
Dopo vari tentativi, finalmente l’obiettivo è stato raggiunto. Tutto pronto per le due serate in onore dei genitori e la sera del 12 maggio si alza il sipario sul grande palcoscenico illuminato con maestria dai due tecnici Giorgio ed Angelo.
La bellissima scenografia, curata dagli adolescenti del nostro Oratorio, ci ricorda subito il titolo della manifestazione: “LA NOSTRA FESTA SIETE VOI”.
Con un ritmato sottofondo musicale, a balzi felini (più o meno baudiani) salgono sul palco tre simpaticissimi presentatori: Claudio, Rossana ed Alessandro e dopo i primi tentenna- menti dovuti all’emozione (perdonati!!!) presentano il coro che facendo il suo ingresso trionfale, in ordine perfetto si dispone sul fon-do del palco. Il risultato è un bellissimo colpo d’occhio: i 40 “campioni” con molto orgoglio indossano la maglietta dell’Oratorio... fanno davvero concorrenza al Piccolo Coro dell’Antoniano! A turno i 23 solisti (più o meno emozionati) presentano le 19 canzoni in gara.
Dalle interviste “a caldo” sono emerse delle curiosità: c’è chi non vuole salutare nessuno; chi da grande, sull’esempio del nostro “don” vuole fare il prete (lo strano è che a dirlo è stata una ragazza); chi dice di cantare in coppia per farsi coraggio e chi non farà il cantante perchè non gli piace; c’è anche il modesto che da grande vorrebbe fare... solo il papa.
Non potevano mancare gli ospiti che sono arrivati puntuali in tutta la loro originalità.
I bambini della Scuola Materna Privata Cavagnis hanno intrattenuto il pubblico con le loro vocine e la loro semplicità.
Sono arrivati poi tre personaggi alquanto stra-ni... Micetto, Gigino e Dino; anche loro hanno cantato coinvolgendo chi li stava a sentire anche perchè le loro canzoni erano molto conosciute: Micetto dondolando nella sua timidezza ha cantato “44 gatti”; Gigino molto più ...sciolto “Il torero Camomillo”; e Dino un pò ...impacciato “Il valzer del moscerino”. Don Giulio, coinvolto suo malgrado, ha premiato per la sua partecipazione la Scuola Materna ed ha rivolto il suo saluto sempre nostrano a tutti i presenti. Durante le due serate una giuria composta da 21 persone (studenti, casalinghe, impiegati, operai e persino una suora) hanno avuto il difficile compito di dare un punteggio alle 19 canzoni.
Alla fine comunque sono stati premiati tutti i cantanti e in particolar modo i primi 3, anzi 4 perchè, appunto per farsi coraggio, due gentili donzelle hanno cantato in coppia.
1° posto: Marcello con punti 176 e la canzone “Mi piace la mia mamma”;
2° posto: Alessandra con punti 172 e la canzone “Mamma se non c’eri tu”;
3° posto: Ivana e Chiara con punti 170 e la canzone “L’orologio dei bambini”.
Tra lunghi applausi sono state riascoltate le canzoni vincitrici e il tutto si è concluso con un “fuggi/fuggi” generale dovuto al tempo inclemente (festa bagnata, festa fortunata). Ma certo un po’ di pioggia non è riuscita a soffocare l’entusiasmo dello splendido coro, che ha continuato a cantare fino alla fine la sua canzone di saluto.
Da questa splendida festa e dalla semplicità dei bambini, ci arriva un meraviglioso messaggio: come sia bello stare insieme. Cogliamolo dunque, perchè solo insieme saremo una vera comunità!
Graziella
Dopo vari tentativi, finalmente l’obiettivo è stato raggiunto. Tutto pronto per le due serate in onore dei genitori e la sera del 12 maggio si alza il sipario sul grande palcoscenico illuminato con maestria dai due tecnici Giorgio ed Angelo.
La bellissima scenografia, curata dagli adolescenti del nostro Oratorio, ci ricorda subito il titolo della manifestazione: “LA NOSTRA FESTA SIETE VOI”.
Con un ritmato sottofondo musicale, a balzi felini (più o meno baudiani) salgono sul palco tre simpaticissimi presentatori: Claudio, Rossana ed Alessandro e dopo i primi tentenna- menti dovuti all’emozione (perdonati!!!) presentano il coro che facendo il suo ingresso trionfale, in ordine perfetto si dispone sul fon-do del palco. Il risultato è un bellissimo colpo d’occhio: i 40 “campioni” con molto orgoglio indossano la maglietta dell’Oratorio... fanno davvero concorrenza al Piccolo Coro dell’Antoniano! A turno i 23 solisti (più o meno emozionati) presentano le 19 canzoni in gara.
Dalle interviste “a caldo” sono emerse delle curiosità: c’è chi non vuole salutare nessuno; chi da grande, sull’esempio del nostro “don” vuole fare il prete (lo strano è che a dirlo è stata una ragazza); chi dice di cantare in coppia per farsi coraggio e chi non farà il cantante perchè non gli piace; c’è anche il modesto che da grande vorrebbe fare... solo il papa.
Non potevano mancare gli ospiti che sono arrivati puntuali in tutta la loro originalità.
I bambini della Scuola Materna Privata Cavagnis hanno intrattenuto il pubblico con le loro vocine e la loro semplicità.
Sono arrivati poi tre personaggi alquanto stra-ni... Micetto, Gigino e Dino; anche loro hanno cantato coinvolgendo chi li stava a sentire anche perchè le loro canzoni erano molto conosciute: Micetto dondolando nella sua timidezza ha cantato “44 gatti”; Gigino molto più ...sciolto “Il torero Camomillo”; e Dino un pò ...impacciato “Il valzer del moscerino”. Don Giulio, coinvolto suo malgrado, ha premiato per la sua partecipazione la Scuola Materna ed ha rivolto il suo saluto sempre nostrano a tutti i presenti. Durante le due serate una giuria composta da 21 persone (studenti, casalinghe, impiegati, operai e persino una suora) hanno avuto il difficile compito di dare un punteggio alle 19 canzoni.
Alla fine comunque sono stati premiati tutti i cantanti e in particolar modo i primi 3, anzi 4 perchè, appunto per farsi coraggio, due gentili donzelle hanno cantato in coppia.
1° posto: Marcello con punti 176 e la canzone “Mi piace la mia mamma”;
2° posto: Alessandra con punti 172 e la canzone “Mamma se non c’eri tu”;
3° posto: Ivana e Chiara con punti 170 e la canzone “L’orologio dei bambini”.
Tra lunghi applausi sono state riascoltate le canzoni vincitrici e il tutto si è concluso con un “fuggi/fuggi” generale dovuto al tempo inclemente (festa bagnata, festa fortunata). Ma certo un po’ di pioggia non è riuscita a soffocare l’entusiasmo dello splendido coro, che ha continuato a cantare fino alla fine la sua canzone di saluto.
Da questa splendida festa e dalla semplicità dei bambini, ci arriva un meraviglioso messaggio: come sia bello stare insieme. Cogliamolo dunque, perchè solo insieme saremo una vera comunità!
Graziella
GENROSSO IN CONCERTO PER LA PACE
15 settembre 90 - ore 20,30 Oratorio Zogno
Genrosso, fra note e segni di pace, che si vanno facendo sempre più presenti è un punto fermo di aggregazione e diffusione di un forte impegno per l’unità, per una filosofia di vita che, oltre le apparenti diversità di paesi e religioni, età e culture, spinge prepotentemente verso un mondo più unito.
Ogni canzone, ogni concerto, ogni disco sono un passo “attivo” in questa direzione; piccolo forse, ma determinante perchè contribuisce al consolidarsi di una cultura “in positivo”.
Musicisti, cantanti, ballerini, mimi e tecnici che mettono in comune il loro bagaglio di esperienze e la loro formazione artistica.
Spettacoli, concerti, dischi, fìlm, workshops, partecipazione e promozione di iniziative culturali, coordinazione artistica e tecnica di manifestazioni: queste le loro attività.
Contribuire alla costruzione di un mondo unito e alla pace universale: il loro messaggio. ...e con ogni pubblico una profonda sintonia.
20 ANNI DI ATTIVITÀ Tournées in 24 Paesi dell’Europa, Asia, America del Nord e del Sud.
35 Workshop per più di 17.000 giovani in Italia, Austria, Germania, Spagna, Portogallo, Brasile.
Partecipazione a manifestazioni e convegni culturali e religiosi in tutto il mondo. Spettacolo in campi profughi, prigioni, ospedali.
Appoggi di campagne per il recupero dei tossicodipendenti, iniziative di aiuti al Terzo Mondo.
Prevendita biglietti presso segreteria dell’Oratorio.
Ogni canzone, ogni concerto, ogni disco sono un passo “attivo” in questa direzione; piccolo forse, ma determinante perchè contribuisce al consolidarsi di una cultura “in positivo”.
Musicisti, cantanti, ballerini, mimi e tecnici che mettono in comune il loro bagaglio di esperienze e la loro formazione artistica.
Spettacoli, concerti, dischi, fìlm, workshops, partecipazione e promozione di iniziative culturali, coordinazione artistica e tecnica di manifestazioni: queste le loro attività.
Contribuire alla costruzione di un mondo unito e alla pace universale: il loro messaggio. ...e con ogni pubblico una profonda sintonia.
20 ANNI DI ATTIVITÀ Tournées in 24 Paesi dell’Europa, Asia, America del Nord e del Sud.
35 Workshop per più di 17.000 giovani in Italia, Austria, Germania, Spagna, Portogallo, Brasile.
Partecipazione a manifestazioni e convegni culturali e religiosi in tutto il mondo. Spettacolo in campi profughi, prigioni, ospedali.
Appoggi di campagne per il recupero dei tossicodipendenti, iniziative di aiuti al Terzo Mondo.
Prevendita biglietti presso segreteria dell’Oratorio.
ORATORIO DI ZOGNO - AGOSTO 1935 “55°” AGOSTO 1990
Sagra di San Lorenzo
Dal 2 agosto al 12 agosto 90 con la collaborazione del G.S. Monte Zogno e del Comune di Zogno.
Manifestazioni in calendario:
- Giochi senza frontiere (riservati alle parrocchie del vicariato)
- Gara ciclo: podistica a coppie (Mountain Bike) (riservata ai nati e residenti zognesi)
- IV Gran Prix del Gabbiano Azzurro “Corrida di San Lorenzo”
Gara nazionale di corsa su strada.
- Raduno nazionale di Pesca alla trota
- Giochi per ragazzi
- Musica - Spettacoli - Giocolieri
- Grande spettacolo pirotecnico - Tombolati:
- Funzionerà per tutto il periodo della Sagra un’ottima cucina casalinga - bar - birreria - gelateria - pizzeria.
Per informazioni telefonare al 0345/91138 - Don Luigi.
Dal 2 agosto al 12 agosto 90 con la collaborazione del G.S. Monte Zogno e del Comune di Zogno.
Manifestazioni in calendario:
- Giochi senza frontiere (riservati alle parrocchie del vicariato)
- Gara ciclo: podistica a coppie (Mountain Bike) (riservata ai nati e residenti zognesi)
- IV Gran Prix del Gabbiano Azzurro “Corrida di San Lorenzo”
Gara nazionale di corsa su strada.
- Raduno nazionale di Pesca alla trota
- Giochi per ragazzi
- Musica - Spettacoli - Giocolieri
- Grande spettacolo pirotecnico - Tombolati:
- Funzionerà per tutto il periodo della Sagra un’ottima cucina casalinga - bar - birreria - gelateria - pizzeria.
Per informazioni telefonare al 0345/91138 - Don Luigi.
Chi non pensa, sentendo la parola Eurrà, al grandioso spettacolo fatto dai 350 ragazzi del Centro Ricreativo Estivo 1990, la fatidica sera del 27 luglio ’90?
Solo chi non ha avuto la fortuna di vederlo!
È stato il risultato del lavoro di un mese che ha impegnato soprattutto i ragazzi, seguiti da ben 50 animatori e grazie anche all’aiuto dei genitori.
Il tema portante del C.R.E. di quest’anno è stato: “L’Europa come casa comune”, che fa parte dell’itinerario educativo triennale che le diocesi lombarde hanno proposto per l’animazione estiva dei nostri ragazzi. In questo primo anno, l’obiettivo è stato quello di aiutare le nostre realtà oratoriane a riscoprire le “radici” e i “valori” cristiani della “casa comune”, sulla scia degli avvenimenti di questi ultimi tempi e in previsione delle scadenze comunitarie.
Anche noi abbiamo accolto questa proposta cercando di realizzarla tenendo presente le nostre realtà, le esigenze dei ragazzi e le possibilità.
L’obiettivo fondamentale è stato raggiunto attraverso diversi momenti di incontro tra i ragazzi, nei vari tornei; tra i ragazzi e gli animatori, nei lavori di gruppo per l’allestimento dello spettacolo; tra i ragazzi, gli animatori e i genitori durante le “mitiche” gite.
La giornata tipo era suddivisa in questi momenti:
— ore 14.00: ritrovo in palestra tutti insieme per cantare, fare i bans, per sentire le comunicazioni importanti di Don Luigi e per gli anticipi di Claudio sulle partite dei tornei del giorno.
— ore 14.30: ogni gruppo, il cui nome era una nazione europea, si trovava per lavorare insieme.
— ore 16.00: attesissima merenda.
— ore 16.30: — ore 18.00: tornei e gioco libero.
Inoltre, bisogna ricordare che il martedì mattina andavamo in piscina a sguazzare e il giovedì era riservato alle gite. Quelle più entusiasmanti sono state a Piona e all’Acquasplash (con enorme partecipazione di genitori, zii, nonni, e parenti vari), rispetto a quelle nei Foppolo e a Miragolo. Un altro appuntamento molto sentito è stato il ritrovo, qui nel nostro Oratorio, dei C.R.E. della vicaria, ovvero Brembilla, Endenna, Poscante, Ubiale e Zogno. Un pomeriggio all’insegna del gioco e del divertimento che ha coin volto ben 600 ragazzi e che ci ha permesso di conoscere altri coetanei che, come noi, stavano facendo lo stesso cammino.
Le attività del C.R.E. erano suddivise a seconda dell’arco di età: i più piccoli hanno dato vita ad un plastico rappresentante la vita di un villaggio del ’400, con tanto di monaci, contadini e barbari.
I bambini di 3a, 4a e 5a elementare hanno approfondito la ricerca sulla nazione rappresentata, e i ragazzi delle medie sono stati i fautori della scenografia, degli attrezzi, dei costumi, delle bandiere che hanno reso ancor più spettacolare la recitazione dei provetti attori.
Ed ecco che la sera del 27 luglio armati di tanta emozione, siamo scesi in campo per far partecipe tutta la comunità del nostro lavoro.
La storia parte proprio dalle origini dell’Europa, nel ’400: dopo le invasioni barbariche, i monaci benedettini hanno ridato vita ai villaggi distrutti. In seguito, abbiamo scoperto gli usi e i costumi delle diverse nazioni europee, grazie anche ai balletti che ogni gruppo ci ha mostrato.
Tutto ciò per concludere che l’Europa può diventare unita solo se ognuno di noi si impegna personalmente ma, collaborando tutti insieme.
Questo è il messaggio che abbiamo voluto lasciarvi: l’Europa dei popoli è più che mai vicina. Riscopriamo in noi il desiderio di unità che ci fa essere “casa aperta” come persone e come comunità.
Un’animatrice
Solo chi non ha avuto la fortuna di vederlo!
È stato il risultato del lavoro di un mese che ha impegnato soprattutto i ragazzi, seguiti da ben 50 animatori e grazie anche all’aiuto dei genitori.
Il tema portante del C.R.E. di quest’anno è stato: “L’Europa come casa comune”, che fa parte dell’itinerario educativo triennale che le diocesi lombarde hanno proposto per l’animazione estiva dei nostri ragazzi. In questo primo anno, l’obiettivo è stato quello di aiutare le nostre realtà oratoriane a riscoprire le “radici” e i “valori” cristiani della “casa comune”, sulla scia degli avvenimenti di questi ultimi tempi e in previsione delle scadenze comunitarie.
Anche noi abbiamo accolto questa proposta cercando di realizzarla tenendo presente le nostre realtà, le esigenze dei ragazzi e le possibilità.
L’obiettivo fondamentale è stato raggiunto attraverso diversi momenti di incontro tra i ragazzi, nei vari tornei; tra i ragazzi e gli animatori, nei lavori di gruppo per l’allestimento dello spettacolo; tra i ragazzi, gli animatori e i genitori durante le “mitiche” gite.
La giornata tipo era suddivisa in questi momenti:
— ore 14.00: ritrovo in palestra tutti insieme per cantare, fare i bans, per sentire le comunicazioni importanti di Don Luigi e per gli anticipi di Claudio sulle partite dei tornei del giorno.
— ore 14.30: ogni gruppo, il cui nome era una nazione europea, si trovava per lavorare insieme.
— ore 16.00: attesissima merenda.
— ore 16.30: — ore 18.00: tornei e gioco libero.
Inoltre, bisogna ricordare che il martedì mattina andavamo in piscina a sguazzare e il giovedì era riservato alle gite. Quelle più entusiasmanti sono state a Piona e all’Acquasplash (con enorme partecipazione di genitori, zii, nonni, e parenti vari), rispetto a quelle nei Foppolo e a Miragolo. Un altro appuntamento molto sentito è stato il ritrovo, qui nel nostro Oratorio, dei C.R.E. della vicaria, ovvero Brembilla, Endenna, Poscante, Ubiale e Zogno. Un pomeriggio all’insegna del gioco e del divertimento che ha coin volto ben 600 ragazzi e che ci ha permesso di conoscere altri coetanei che, come noi, stavano facendo lo stesso cammino.
Le attività del C.R.E. erano suddivise a seconda dell’arco di età: i più piccoli hanno dato vita ad un plastico rappresentante la vita di un villaggio del ’400, con tanto di monaci, contadini e barbari.
I bambini di 3a, 4a e 5a elementare hanno approfondito la ricerca sulla nazione rappresentata, e i ragazzi delle medie sono stati i fautori della scenografia, degli attrezzi, dei costumi, delle bandiere che hanno reso ancor più spettacolare la recitazione dei provetti attori.
Ed ecco che la sera del 27 luglio armati di tanta emozione, siamo scesi in campo per far partecipe tutta la comunità del nostro lavoro.
La storia parte proprio dalle origini dell’Europa, nel ’400: dopo le invasioni barbariche, i monaci benedettini hanno ridato vita ai villaggi distrutti. In seguito, abbiamo scoperto gli usi e i costumi delle diverse nazioni europee, grazie anche ai balletti che ogni gruppo ci ha mostrato.
Tutto ciò per concludere che l’Europa può diventare unita solo se ognuno di noi si impegna personalmente ma, collaborando tutti insieme.
Questo è il messaggio che abbiamo voluto lasciarvi: l’Europa dei popoli è più che mai vicina. Riscopriamo in noi il desiderio di unità che ci fa essere “casa aperta” come persone e come comunità.
Un’animatrice
1° TORNEO DI PALLAVOLO BIENNALE “ORATORIO ZOGNO FOREVER”
Durante le serate del mese di luglio, da lunedì 9 a domenica 29, si è svolto il torneo di pallavolo biennale che ha coinvolto ben dieci squadre, suddivise in due gironi:
GIRONE A:
- 4ª elettronica
- The summer boys
- Gli ignoti
- Parco C omelie
GIRONE B:
- Miragolo
- Brembo
- Gli scoppiati
- Giovani di Ubiale
- Prove tecniche di pallavolo
Dopo ben nove serate, nelle quali le squadre di ogni girone si sono incontrate fra di loro, sono approdate alle semifinali quattro squadre:
- 4ª elettronica e Oratorio Zogno del girone A,
- Brembo e prove tecniche di pallavolo. Così 4“ elettronica ha giocato con prove tecniche di pallavolo, vincendo e passando alla finalissima contro la Brembo che ha vinto con l’Oratorio Zogno.
La finale per il 3° e 4° posto è stata aggiudicata, dopo un’estenuante fatica, dall’Oratorio Zogno, mentre la finalissima è stata vinta dalla Brembo.
Si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato, coloro che hanno sportivamente tifato per la squadra del “cuore”, per gli arbitri e i segnapunti che hanno rischiato il linciaggio e ...un arrivederci all’anno prossimo.
Barbara
GIRONE A:
- 4ª elettronica
- The summer boys
- Gli ignoti
- Parco C omelie
GIRONE B:
- Miragolo
- Brembo
- Gli scoppiati
- Giovani di Ubiale
- Prove tecniche di pallavolo
Dopo ben nove serate, nelle quali le squadre di ogni girone si sono incontrate fra di loro, sono approdate alle semifinali quattro squadre:
- 4ª elettronica e Oratorio Zogno del girone A,
- Brembo e prove tecniche di pallavolo. Così 4“ elettronica ha giocato con prove tecniche di pallavolo, vincendo e passando alla finalissima contro la Brembo che ha vinto con l’Oratorio Zogno.
La finale per il 3° e 4° posto è stata aggiudicata, dopo un’estenuante fatica, dall’Oratorio Zogno, mentre la finalissima è stata vinta dalla Brembo.
Si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato, coloro che hanno sportivamente tifato per la squadra del “cuore”, per gli arbitri e i segnapunti che hanno rischiato il linciaggio e ...un arrivederci all’anno prossimo.
Barbara
SAGRA DI S. LORENZO
Come vuole ormai la tradizione, per festeggiare il nostro patrono S. Lorenzo, anche quest’anno si è svolta la sagra, dal 2 al 12 agosto 1990.
È stato possibile realizzarla grazie all’aiuto massiccio del gruppo sportivo “GS Monte Zogno”, e anche grazie al patrocinio del comune di Zogno.
Ogni serata era caratterizzata da particolari attrazioni: musica con diversi complessi, tombolata, giochi pirotecnici, spettacolo delle Majorette di Zogno, dimostrazione del gruppo “Oyama Karaté” di Zogno, dimostrazione della scuola di ballo “Orobic Dance”, spettacolo di due giocolieri e i “Giochi senza frontiere”.
Questi ultimi, organizzati dall’oratorio con la collaborazione di alcuni volontari per la costruzione della piscina e del piano inclinato, hanno avuto un notevole successo.
Si sono svolti in due serate con la partecipazione di otto squadre classificatesi nell’ordine:
1. I Felini (Romacolo e Grumello) con punti 60,
2. La Luna (Endenna) con punti 59,
3. Il Gabbiano azzurro (Zogno) con punti 55,
4. Belle Epoque (Zogno) con punti 49,
5. Allegra Brigata (Carvico) con punti 48,
6. Puffi e Puffe (Zogno) con punti 46,
7. I Carioca (Stabello e Ubiale) con punti 46,
8. Oratorio Zogno (Zogno) con punti 38.
Si sono svolti quattro giochi per ogni serata: le zattere, la passerella mobile, lo slalom delle travi, il cameriere nella prima serata; il piano inclinato, l’iceberg di salvataggio, l’acchiappa colore, i cercatori d’oro nella seconda serata; alternando un gioco sulla piscina e uno fuori.
Il compito dei giudici era di valutare la validità del gioco e delle eventuali penalità. Nel punteggio rientravano anche due concorsi: “Mascotte” e i “Murales” che sono stati visionati da alcuni giudici interni e da alcuni esterni.
Il risultato di queste due serate particolari è stato quello di aver giocato (ed anche un pò lottato), di esserci divertiti e di aver divertito gli spettatori con i vari tuffi in piscina e i tentativi di scalare l’impossibile piano inclinato.
Le altre serate della sagra hanno visto una numerosa partecipazione della popolazione, attratta anche dalle gustose pizze, dalla cucina nostrana e dal clima festoso che ha vivacizzato ogni attrazione.
Barbara
È stato possibile realizzarla grazie all’aiuto massiccio del gruppo sportivo “GS Monte Zogno”, e anche grazie al patrocinio del comune di Zogno.
Ogni serata era caratterizzata da particolari attrazioni: musica con diversi complessi, tombolata, giochi pirotecnici, spettacolo delle Majorette di Zogno, dimostrazione del gruppo “Oyama Karaté” di Zogno, dimostrazione della scuola di ballo “Orobic Dance”, spettacolo di due giocolieri e i “Giochi senza frontiere”.
Questi ultimi, organizzati dall’oratorio con la collaborazione di alcuni volontari per la costruzione della piscina e del piano inclinato, hanno avuto un notevole successo.
Si sono svolti in due serate con la partecipazione di otto squadre classificatesi nell’ordine:
1. I Felini (Romacolo e Grumello) con punti 60,
2. La Luna (Endenna) con punti 59,
3. Il Gabbiano azzurro (Zogno) con punti 55,
4. Belle Epoque (Zogno) con punti 49,
5. Allegra Brigata (Carvico) con punti 48,
6. Puffi e Puffe (Zogno) con punti 46,
7. I Carioca (Stabello e Ubiale) con punti 46,
8. Oratorio Zogno (Zogno) con punti 38.
Si sono svolti quattro giochi per ogni serata: le zattere, la passerella mobile, lo slalom delle travi, il cameriere nella prima serata; il piano inclinato, l’iceberg di salvataggio, l’acchiappa colore, i cercatori d’oro nella seconda serata; alternando un gioco sulla piscina e uno fuori.
Il compito dei giudici era di valutare la validità del gioco e delle eventuali penalità. Nel punteggio rientravano anche due concorsi: “Mascotte” e i “Murales” che sono stati visionati da alcuni giudici interni e da alcuni esterni.
Il risultato di queste due serate particolari è stato quello di aver giocato (ed anche un pò lottato), di esserci divertiti e di aver divertito gli spettatori con i vari tuffi in piscina e i tentativi di scalare l’impossibile piano inclinato.
Le altre serate della sagra hanno visto una numerosa partecipazione della popolazione, attratta anche dalle gustose pizze, dalla cucina nostrana e dal clima festoso che ha vivacizzato ogni attrazione.
Barbara
ITINERARIO EDUCATIVO 1990-91 “CHIEDI PANE, TROVERAI AMORE”
La Chiesa bergamasca sta vivendo in questi anni un avvenimento importante: il Convegno Ecclesiale. Desiderato e voluto dal Vescovo, si propone di aiutare le comunità parrocchiali a valutare il cammino fatto in questo tempo a partire dal Concilio Vativano II, per “Fare della Diocesi una Chiesa dal volto conciliare”. Il congresso eucaristico ne costituirà la conclusione e il compimento: sarà il sigillo di un rinnovato impegno per il futuro della nostra Chiesa.
Il mistero dell’Eucarestia, celebrato e vissuto dalla Chiesa, costituirà il filo conduttore dell’itinerario educativo anche del nostro oratorio, come guida per l’attività dell’anno pastorale 1990-91 per fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani.
Partendo dalla constatazione che “La fede non è elemento aggiunto o sovrapposto a un’educazione veramente umana, ma si inserisce in ogni suo aspetto vivificandola” (direttive pastorali, per gli Oratori della Diocesi -D.P.O.D.3) e sollecitati dall’insistente riferimento all’Eucarestia nella proposta di educazione delle nuove generazioni, le comunità educanti dell’Oratorio sono chiamate non solo a riflettere sulla grandezza del mistero celebrato, ma anche a riscoprire i riflessi vitali che ne derivano per la crescita dei soggetti nell’età evolutiva e degli stessi educatori.
I Vescovi italiani nella nota pastorale “Il giorno del Signore” (15 luglio 1984) dichiarano che: “L’Eucarestia non è solo un rito, ma anche una scuola di vita”. Essa non può esaurirsi entro le mura del tempio, ma tende necessariamente a varcarle per diventare impegno di testimonianza e servizio di carità. Quando l’assemblea si scioglie e si è rinviati alla vita, è tutta la vita che deve diventare dono di sè; la chiamata diventa missione; il dono diventa responsabilità e chiede di essere condiviso.
I Vescovi dedicano la nota pastorale sopra citata alla domenica, per “sollecitare un deciso urgente rinnovamento pastorale: una catechesi adeguata, una celebrazione degna, una testimonianza chiara del giorno del Signore da dare a questa nostra società”.
Anche nelle “direttive” si afferma che “La domenica ha un particolare valore come giorno festivo; un uso pastorale di tale giorno deve educare i ragazzi, gli adolescenti e i giovani a vivere normalmente la domenica nella propria comunità, creando cosi, in Oratorio, contatti e amicizie che tonificano lo spirito e il corpo”. (D.P.O.D. 67)
Per questi motivi l’itinerario educativo che l’Oratorio offre, ha come obbiettivo: cogliere il ruolo centrale dell’Eucarestia nella vita della Chiesa e del cristiano. Tale tema che si svilupperà dalla giornata di apertura dell’anno Orato-riano fino all’estate ’91, è articolato in sei tappe. In ogni tappa sarà approfondito un aspetto fondamentale della celebrazione eucaristica con l’attenzione alle conseguenze vitali che ne scaturiscono.
Ecco le tappe e i rispettivi valori:
1ª TAPPA - L’Accoglienza (23.9 / 1.12.90)
2ª TAPPA - L’annuncio (2.12 / 31.12.90)
3ª TAPPA - La Risposta (1.1 / 12.2.91)
4ª TAPPA - L’Offerta e il Sacrificio (13.2 / 30.3.91)
5ª TAPPA - La Comunione (31.3 / 15.6.91)
6ª TAPPA - Il Mandato (16.6 / 31.8.91)
don Luigi Zanoletti
Il mistero dell’Eucarestia, celebrato e vissuto dalla Chiesa, costituirà il filo conduttore dell’itinerario educativo anche del nostro oratorio, come guida per l’attività dell’anno pastorale 1990-91 per fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani.
Partendo dalla constatazione che “La fede non è elemento aggiunto o sovrapposto a un’educazione veramente umana, ma si inserisce in ogni suo aspetto vivificandola” (direttive pastorali, per gli Oratori della Diocesi -D.P.O.D.3) e sollecitati dall’insistente riferimento all’Eucarestia nella proposta di educazione delle nuove generazioni, le comunità educanti dell’Oratorio sono chiamate non solo a riflettere sulla grandezza del mistero celebrato, ma anche a riscoprire i riflessi vitali che ne derivano per la crescita dei soggetti nell’età evolutiva e degli stessi educatori.
I Vescovi italiani nella nota pastorale “Il giorno del Signore” (15 luglio 1984) dichiarano che: “L’Eucarestia non è solo un rito, ma anche una scuola di vita”. Essa non può esaurirsi entro le mura del tempio, ma tende necessariamente a varcarle per diventare impegno di testimonianza e servizio di carità. Quando l’assemblea si scioglie e si è rinviati alla vita, è tutta la vita che deve diventare dono di sè; la chiamata diventa missione; il dono diventa responsabilità e chiede di essere condiviso.
I Vescovi dedicano la nota pastorale sopra citata alla domenica, per “sollecitare un deciso urgente rinnovamento pastorale: una catechesi adeguata, una celebrazione degna, una testimonianza chiara del giorno del Signore da dare a questa nostra società”.
Anche nelle “direttive” si afferma che “La domenica ha un particolare valore come giorno festivo; un uso pastorale di tale giorno deve educare i ragazzi, gli adolescenti e i giovani a vivere normalmente la domenica nella propria comunità, creando cosi, in Oratorio, contatti e amicizie che tonificano lo spirito e il corpo”. (D.P.O.D. 67)
Per questi motivi l’itinerario educativo che l’Oratorio offre, ha come obbiettivo: cogliere il ruolo centrale dell’Eucarestia nella vita della Chiesa e del cristiano. Tale tema che si svilupperà dalla giornata di apertura dell’anno Orato-riano fino all’estate ’91, è articolato in sei tappe. In ogni tappa sarà approfondito un aspetto fondamentale della celebrazione eucaristica con l’attenzione alle conseguenze vitali che ne scaturiscono.
Ecco le tappe e i rispettivi valori:
1ª TAPPA - L’Accoglienza (23.9 / 1.12.90)
2ª TAPPA - L’annuncio (2.12 / 31.12.90)
3ª TAPPA - La Risposta (1.1 / 12.2.91)
4ª TAPPA - L’Offerta e il Sacrificio (13.2 / 30.3.91)
5ª TAPPA - La Comunione (31.3 / 15.6.91)
6ª TAPPA - Il Mandato (16.6 / 31.8.91)
don Luigi Zanoletti
LA VOCE DELL’ORATORIO
DIMENSIONE DONO
Nel periodo Natalizio la parola DONO è la più ricorrente sulla bocca di tutti.
- Si fa la lista di amici e parenti a cui si e obbligati a fare il dono altrimenti...
- Si passano ore ed ore nei negozi alla ricerca del dono più bello al costo più basso...
...Noi non siamo contro il dono, ma contro un certo modo di donare. Per imparare a donare il Cristiano deve guardare a Dio e a Cristo. È assurdo, ma proprio ora che ci prepariamo al Natale dimentichiamo che Dio ci dona per amore il Figlio, il quale sulla croce darà per amore agli uomini la vita, ed è questo il modello a cui dobbiamo riferirci.
I nostri doni devono quindi essere:
- ESPRESSIONE D’AMORE quindi non devono essere interessati. '
- ATTENZIONE AL BISOGNO DELL’ALTRO. No quindi al regalo bello e inutile che serve solo alla vanità di chi lo regala.
Cristo però non si ricorda degli uomini solo in occasioni speciali, ma tutti i giorni. Quindi il regalo nelle grandi occasioni ha un senso solo se è espressione di un’attenzione CONTINUA e QUOTIDIANA.
L’occasione eccezionale può essere utilmente sfruttata per esprimere con un gesto eccezionale stima, amicizia, amore... ma se resta un gesto isolato, senza continuità, non sarà servito a nulla.
Nell’ambito casalingo è facile capire che sarebbe assurdo scambiarsi un regalo a Natale e poi disinteressarsi per tutto il resto dell’anno. Eppure per quanto riguarda la famiglia più grande a cui ogni Cristiano appartiene, LA COMUNITÀ, questo avviene spesso.
La festa del Natale, è un’occasione speciale per esprimere la stima e l’amore per la comunità, ma non può restare un gesto isolato.
La comunità esiste tutti i giorni, i problemi continuano anche dopo la festa del Natale. Bisogna ogni giorno essere, nei confronti della comunità, cioè dei fratelli, colmi di ECCEZIONALE
- AMORE che fa vedere le necessità
- IMPEGNO nel costruire insieme
- ATTENZIONE ai problemi più concreti. Alla fine della vita avremo soltanto ciò che abbiamo donato.
Tanti AUGURI di BUON NATALE ricordandoci che scambiarsi un dono è scambiarsi il cuore.
don Luigi Zanoletti e l’Oratorio
- Si fa la lista di amici e parenti a cui si e obbligati a fare il dono altrimenti...
- Si passano ore ed ore nei negozi alla ricerca del dono più bello al costo più basso...
...Noi non siamo contro il dono, ma contro un certo modo di donare. Per imparare a donare il Cristiano deve guardare a Dio e a Cristo. È assurdo, ma proprio ora che ci prepariamo al Natale dimentichiamo che Dio ci dona per amore il Figlio, il quale sulla croce darà per amore agli uomini la vita, ed è questo il modello a cui dobbiamo riferirci.
I nostri doni devono quindi essere:
- ESPRESSIONE D’AMORE quindi non devono essere interessati. '
- ATTENZIONE AL BISOGNO DELL’ALTRO. No quindi al regalo bello e inutile che serve solo alla vanità di chi lo regala.
Cristo però non si ricorda degli uomini solo in occasioni speciali, ma tutti i giorni. Quindi il regalo nelle grandi occasioni ha un senso solo se è espressione di un’attenzione CONTINUA e QUOTIDIANA.
L’occasione eccezionale può essere utilmente sfruttata per esprimere con un gesto eccezionale stima, amicizia, amore... ma se resta un gesto isolato, senza continuità, non sarà servito a nulla.
Nell’ambito casalingo è facile capire che sarebbe assurdo scambiarsi un regalo a Natale e poi disinteressarsi per tutto il resto dell’anno. Eppure per quanto riguarda la famiglia più grande a cui ogni Cristiano appartiene, LA COMUNITÀ, questo avviene spesso.
La festa del Natale, è un’occasione speciale per esprimere la stima e l’amore per la comunità, ma non può restare un gesto isolato.
La comunità esiste tutti i giorni, i problemi continuano anche dopo la festa del Natale. Bisogna ogni giorno essere, nei confronti della comunità, cioè dei fratelli, colmi di ECCEZIONALE
- AMORE che fa vedere le necessità
- IMPEGNO nel costruire insieme
- ATTENZIONE ai problemi più concreti. Alla fine della vita avremo soltanto ciò che abbiamo donato.
Tanti AUGURI di BUON NATALE ricordandoci che scambiarsi un dono è scambiarsi il cuore.
don Luigi Zanoletti e l’Oratorio
ORATORINFORMA
2.12.90: Prima Domenica d’Avvento.
Ore 8.30 ritiro spirituale la 2a media, in Oratorio.
3.12.90: Inizia la celebrazione del Vespro serale durante tutto il tempo di Avvento, per adolescenti e giovani, in Oratorio alle 18.30.
7.12.90: Ore 20.30 in Parrocchia, veglia di preghiera per la festa dell’Immacolata Concezione, con possibilità di confessarsi.
8.12.90: L’A.C.R. organizza giochi per tutti in Oratorio.
9.12.90: Ore 8.30 ritiro spirituale 3a media, la 2a superiore in Oratorio.
13.12.90: S. Lucia - ore 15.00 S. Lucia con gli anziani della casa di riposo Mons. Speranza, animata dai ragazzi di 3a media, dagli adolescenti e dai giovani.
Ore 16.00 S. Messa in Parrocchia con raccolta doni per i ragazzi del Villaggio Gabrieli.
16.12.90: Ore 8.30 ritiro spirituale 3a-4a superiore e giovani in Oratorio.
20.12.90: Ore 20.30 in Parrocchia, confessioni per i giovani.
24.12.90: S. Natale - Dopo la S. Messa di mezzanotte, un cordiale scambio di auguri in Oratorio.
30.12.90: Veglia di preghiera in Clausura con fiaccolata per le vie del paese fino al Ricovero, (inizio ore 20.30)
31.12.90: Mega veglia di Capo d’Anno in Oratorio - iscrizioni entro e non oltre il 15.12.90.
31.01.91: S. Giovanni Bosco - Ore 20.00 S. Messa in Oratorio con la partecipazione di tutti i gruppi parrocchiali e sportivi.
GITA A ROMA! QUANDO?
Il 24 sera - 25 - 26 - 27 - 28 Aprile 1991.
Per informazioni rivolgersi a Don Luigi.
(Chiusura iscrizioni ad esaurimento posti)
CONCORSO PRESEPI
Ogni persona può parteciparvi basta iscriversi entro il 25 Dicembre presso l’Oratorio o diretta-mente da Don Luigi.
Ore 8.30 ritiro spirituale la 2a media, in Oratorio.
3.12.90: Inizia la celebrazione del Vespro serale durante tutto il tempo di Avvento, per adolescenti e giovani, in Oratorio alle 18.30.
7.12.90: Ore 20.30 in Parrocchia, veglia di preghiera per la festa dell’Immacolata Concezione, con possibilità di confessarsi.
8.12.90: L’A.C.R. organizza giochi per tutti in Oratorio.
9.12.90: Ore 8.30 ritiro spirituale 3a media, la 2a superiore in Oratorio.
13.12.90: S. Lucia - ore 15.00 S. Lucia con gli anziani della casa di riposo Mons. Speranza, animata dai ragazzi di 3a media, dagli adolescenti e dai giovani.
Ore 16.00 S. Messa in Parrocchia con raccolta doni per i ragazzi del Villaggio Gabrieli.
16.12.90: Ore 8.30 ritiro spirituale 3a-4a superiore e giovani in Oratorio.
20.12.90: Ore 20.30 in Parrocchia, confessioni per i giovani.
24.12.90: S. Natale - Dopo la S. Messa di mezzanotte, un cordiale scambio di auguri in Oratorio.
30.12.90: Veglia di preghiera in Clausura con fiaccolata per le vie del paese fino al Ricovero, (inizio ore 20.30)
31.12.90: Mega veglia di Capo d’Anno in Oratorio - iscrizioni entro e non oltre il 15.12.90.
31.01.91: S. Giovanni Bosco - Ore 20.00 S. Messa in Oratorio con la partecipazione di tutti i gruppi parrocchiali e sportivi.
GITA A ROMA! QUANDO?
Il 24 sera - 25 - 26 - 27 - 28 Aprile 1991.
Per informazioni rivolgersi a Don Luigi.
(Chiusura iscrizioni ad esaurimento posti)
CONCORSO PRESEPI
Ogni persona può parteciparvi basta iscriversi entro il 25 Dicembre presso l’Oratorio o diretta-mente da Don Luigi.