1996
ORATORINFORMA
“Carnevale Zognese” 7a ed.
Domenica 18 Febbraio avrà inizio la 7a edizione del “Carnevale Zognese”.
La manifestazione prevede il Concorso dei carri e dei gruppi mascherati. Alle ore 13,00 ci sarà il ritrovo dei carri e dei gruppi in Oratorio, mentre alle ore 14,00 partirà la sfilata per le vie del paese.
Le iscrizioni al concorso si ricevono in Oratorio (tel. 91138) entro domenica 11 Febbraio.
Quaresima ‘96.
Mercoledì 21 Febbraio inizierà la Quaresima con la S. Messa per i ragazzi alle ore 16,00.
Come ogni anno l’Oratorio propone l'Operazione lattina”, che si concluderà il giovedì Santo.
Gita a Praga.
Dal 24 al 28 Aprile ci sarà la gita a Praga, la più affascinante capitale europea.
In Oratorio è disponibile il programma dettagliato. Le iscrizioni si ricevono presso don Luigi (tel. 91138) entro c non oltre il 31 Marzo, o comunque ad esaurimento dei posti disponibili.
Domenica 18 Febbraio avrà inizio la 7a edizione del “Carnevale Zognese”.
La manifestazione prevede il Concorso dei carri e dei gruppi mascherati. Alle ore 13,00 ci sarà il ritrovo dei carri e dei gruppi in Oratorio, mentre alle ore 14,00 partirà la sfilata per le vie del paese.
Le iscrizioni al concorso si ricevono in Oratorio (tel. 91138) entro domenica 11 Febbraio.
Quaresima ‘96.
Mercoledì 21 Febbraio inizierà la Quaresima con la S. Messa per i ragazzi alle ore 16,00.
Come ogni anno l’Oratorio propone l'Operazione lattina”, che si concluderà il giovedì Santo.
Gita a Praga.
Dal 24 al 28 Aprile ci sarà la gita a Praga, la più affascinante capitale europea.
In Oratorio è disponibile il programma dettagliato. Le iscrizioni si ricevono presso don Luigi (tel. 91138) entro c non oltre il 31 Marzo, o comunque ad esaurimento dei posti disponibili.
VII EDIZIONE
«CARNEVALE ZOGNESE»
Come vuole ogni tradizione che si rispetti, anche quest’anno il paese di Zogno ha festeggiato quella che viene comunemente definita la festa dei grandi e dei piccoli, cioè il Carnevale.
Il giorno maggiormente significativo è stato il 18 febbraio, in cui si è svolta la «famosa» sfilata; famosa perché essa rappresenta, ormai da diverso tempo, il simbolo del Carnevale zognese. La sfilata, che è partita dall’oratorio alle ore 14.30 circa, ha visto come protagonista, oltre alle molteplici maschere normalmente presenti in questa occasione, anche una maschera, chiamiamola così, molto più grande: mi sto riferendo al carro di Pocahontas. Per la costruzione di questo carro, ci siamo ispirati al nuovo cartone animato della Walt Disney (intitolato appunto Pocahontas), attraverso il quale si è colta l’occasione per lanciare un messaggio sulla pace tra i popoli e il rispetto per chi è diverso da noi per pelle, nazionalità, pensiero. La costruzione del carro non è stata certo semplice, ma ne è valsa la pena investire un po' della nostra energia per un giorno così allegro e vivace. La sfilata, che è durata all’incirca un’ora e mezza, ha visto l’affluenza di un numero notevole di persone; molti bambini erano accompagnati dai genitori e la cosa ci ha reso molto felici, in quanto sono proprio loro, i genitori, i veri educatori, ed è anche attraverso il loro esempio che bambini e adolescenti possono comprendere quanto sia importante anche la partecipazione ad una semplice sfilata di Carnevale. Una considerazione che credo avranno fatto in parecchi, riguarda invece la scarsissima affluenza di carri alla sfilata; ebbene sì, l’unico carro presente era quello dell’oratorio. Ovviamente questa non vuole essere una critica; semplicemente vorrei esprimere una nota di delusione per una sfilata che indubbiamente è stata meravigliosa, ma poteva essere resa ancora più stupenda dalla presenza di altri carri. Sarebbe infatti stato bellissimo se anche le frazioni limitrofe si fossero unite a noi (come è già successo negli anni passati), per festeggiare tutti insieme questo giorno. Purtroppo, non è stato così; ad ogni modo ci siamo tutti molto divertiti ed abbiamo concluso la domenica carnevalesca, sempre in oratorio, mangiando frittelle. Bene, ora però la festa è finita; siamo entrati in un nuovo periodo dell’anno, quello della Quaresima, che esige da ognuno di noi rispetto e considerazione per la presenza di due eventi molto importanti: la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. Ciao e arrivederci al prossimo Carnevale. Antonella |
ORATORINFORMA
Gita a Castelnuovo d’Asti
La Commissione vicariale giovanile organizza per il giorno mercoledì 1° maggio una gita a Castelnuovo d’Asti, paese natale di San Giovanni Bosco. La gita è aperta a tutti. Per le iscrizioni rivolgersi a don Luigi (tel. 91138).
«La nostra festa siete voi!», 7ª edizione
Sabato 11 maggio alle ore 20.30 in oratorio avrà luogo la gara canora La nostra festa siete voi!, spettacolo che vede protagonisti i nostri bambini per festeggiare la famiglia.
Torneo di pallavolo
Lunedì 3 giugno avrà inizio il torneo di pallavolo biennale non consecutivo Oratorio Zogno... forever, 7ª edizione. Le iscrizioni si ricevono entro il giorno 25 maggio presso l’oratorio. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a Beppe (tel. 91623) e a don Luigi (tel. 91138).
La Commissione vicariale giovanile organizza per il giorno mercoledì 1° maggio una gita a Castelnuovo d’Asti, paese natale di San Giovanni Bosco. La gita è aperta a tutti. Per le iscrizioni rivolgersi a don Luigi (tel. 91138).
«La nostra festa siete voi!», 7ª edizione
Sabato 11 maggio alle ore 20.30 in oratorio avrà luogo la gara canora La nostra festa siete voi!, spettacolo che vede protagonisti i nostri bambini per festeggiare la famiglia.
Torneo di pallavolo
Lunedì 3 giugno avrà inizio il torneo di pallavolo biennale non consecutivo Oratorio Zogno... forever, 7ª edizione. Le iscrizioni si ricevono entro il giorno 25 maggio presso l’oratorio. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a Beppe (tel. 91623) e a don Luigi (tel. 91138).
«SMASCHERANDO… SOTTO LE MASCHERE IL CUORE»
Il 27 e il 28 gennaio, in occasione del Carnevale e della festa di San Giovanni Bosco, è stata messa in scena una divertente rappresentazione teatrale, intitolata: Smascherando, dietro la maschera un cuore.
Protagonisti di questa entusiasmante avventura sono stati i giovani di Zogno, che già in altre occasioni hanno dimostrato di poter realizzare grandi cose, se uniti dalla buona volontà e da un impegno costante.
Lo scopo della rappresentazione teatrale non è stato solo quello di far ridere la gente; abbiamo infatti pensato che sarebbe stato meraviglioso unire due aspetti, apparentemente lontani fra loro: la risata e la riflessione. Come è possibile, direte voi, ridere e riflettere nello stesso tempo?
Bene, ora ve lo spiego subito, ma per farlo è necessario dire due parole sul contenuto della rappresentazione, soprattutto per coloro che, ahimè, se la sono persa. Smascherando vede come protagoniste alcune fra le maschere che tutti noi già conosciamo: Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, Colombina, Pierrot, Capitan Spaventa, Balanzone, Fiorella; quante volte le abbiamo menzionate e quante volte abbiamo colto l'occasione del Carnevale per camuffarci, per essere quel personaggio che vive solo nel mondo della fantasia, ma che grazie a noi vivrà anche se solo per un giorno nella realtà?
Molte, moltissime volte. Ciononostante, non ci siamo mai soffermati a riflettere su un fatto, secondo me molto importante: ogni maschera si distingue da un’altra per colori, fantasia, vivacità; eppure nella loro diversità, tutte le maschere sono unite da un qualcosa che le accomuna.
Questo qualcosa è il cuore, quel piccolo grande muscolo pulsante, capace di far provare ad ognuno di noi sentimenti e sensazioni sempre nuove.
Ed è proprio questo uno dei messaggi che abbiamo cercato di inviarvi attraverso il nostro recital: non soffermandoci alla semplice apparenza, scaviamo in profondità, arriviamo fino al cuore, è lì la vera bellezza.
Certo, raggiungere il cuore del nostro prossimo non è semplice; tuttavia non è una meta impossibile.
Per esempio, potremmo cominciare a liberarci da quelle migliaia di maschere che utilizziamo quotidianamente, spesso anche con quelle persone che ci giudicano loro amiche; abbiamo una maschera per ogni occasione: sappiamo essere gentili con chi ci fa comodo, e impertinenti con chi è più debole di noi.
E allora, smettiamola di recitare, perché la vita non è un palcoscenico, e soprattutto sforziamoci di essere noi stessi, e non quello che gli altri vorrebbero fossimo. Questo è un punto di partenza fondamentale, se vogliamo costruire dei rapporti di amicizia, basati sulla sincerità e non sul l’ipocrisia.
Bene, credo sia giunto il momento per me di arrivare ad una conclusione, se no va a finire che vi annoio con tutte le mie chiacchiere; prima, però, vorrei esprimere un breve giudizio riguardo all’esperienza di gruppo, vissuta nei giorni di preparazione al recital. È stata impegnativa, ma senz’altro anche molto divertente; devo ringraziare tutti i miei amici «attori», Patrizia, Mara, Michele, Laura, Chiara G., Sara, Ruggero, Chiara M. e il piccolo Davide; le ragazze del balletto, Rossana, Chiara Z., Chiara B., Laura M., Lavinia, Michela, Roberta e Valeria. Non dobbiamo dimenticare coloro i quali non avete visto sulla scena, ma che tuttavia sono state delle presenze importanti per la buona riuscita dello spettacolo; mi sto riferendo agli addetti alle luci e alle musiche: Stefano, Giorgio, Angelo, Monica, Susanna e Silvia che si è occupata della parte scenografica. Un ringraziamento particolare lo devo, infine, a don Luigi, che mi ha dato l’opportunità di condividere questa esperienza, e senza il quale non si sarebbe potuto far nulla.
Concludo, questa volta davvero, porgendo un invito a tutti i giovani di Zogno: abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, solo così potremo scoprire l’importanza del camminare insieme.
Antonella T.
Protagonisti di questa entusiasmante avventura sono stati i giovani di Zogno, che già in altre occasioni hanno dimostrato di poter realizzare grandi cose, se uniti dalla buona volontà e da un impegno costante.
Lo scopo della rappresentazione teatrale non è stato solo quello di far ridere la gente; abbiamo infatti pensato che sarebbe stato meraviglioso unire due aspetti, apparentemente lontani fra loro: la risata e la riflessione. Come è possibile, direte voi, ridere e riflettere nello stesso tempo?
Bene, ora ve lo spiego subito, ma per farlo è necessario dire due parole sul contenuto della rappresentazione, soprattutto per coloro che, ahimè, se la sono persa. Smascherando vede come protagoniste alcune fra le maschere che tutti noi già conosciamo: Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, Colombina, Pierrot, Capitan Spaventa, Balanzone, Fiorella; quante volte le abbiamo menzionate e quante volte abbiamo colto l'occasione del Carnevale per camuffarci, per essere quel personaggio che vive solo nel mondo della fantasia, ma che grazie a noi vivrà anche se solo per un giorno nella realtà?
Molte, moltissime volte. Ciononostante, non ci siamo mai soffermati a riflettere su un fatto, secondo me molto importante: ogni maschera si distingue da un’altra per colori, fantasia, vivacità; eppure nella loro diversità, tutte le maschere sono unite da un qualcosa che le accomuna.
Questo qualcosa è il cuore, quel piccolo grande muscolo pulsante, capace di far provare ad ognuno di noi sentimenti e sensazioni sempre nuove.
Ed è proprio questo uno dei messaggi che abbiamo cercato di inviarvi attraverso il nostro recital: non soffermandoci alla semplice apparenza, scaviamo in profondità, arriviamo fino al cuore, è lì la vera bellezza.
Certo, raggiungere il cuore del nostro prossimo non è semplice; tuttavia non è una meta impossibile.
Per esempio, potremmo cominciare a liberarci da quelle migliaia di maschere che utilizziamo quotidianamente, spesso anche con quelle persone che ci giudicano loro amiche; abbiamo una maschera per ogni occasione: sappiamo essere gentili con chi ci fa comodo, e impertinenti con chi è più debole di noi.
E allora, smettiamola di recitare, perché la vita non è un palcoscenico, e soprattutto sforziamoci di essere noi stessi, e non quello che gli altri vorrebbero fossimo. Questo è un punto di partenza fondamentale, se vogliamo costruire dei rapporti di amicizia, basati sulla sincerità e non sul l’ipocrisia.
Bene, credo sia giunto il momento per me di arrivare ad una conclusione, se no va a finire che vi annoio con tutte le mie chiacchiere; prima, però, vorrei esprimere un breve giudizio riguardo all’esperienza di gruppo, vissuta nei giorni di preparazione al recital. È stata impegnativa, ma senz’altro anche molto divertente; devo ringraziare tutti i miei amici «attori», Patrizia, Mara, Michele, Laura, Chiara G., Sara, Ruggero, Chiara M. e il piccolo Davide; le ragazze del balletto, Rossana, Chiara Z., Chiara B., Laura M., Lavinia, Michela, Roberta e Valeria. Non dobbiamo dimenticare coloro i quali non avete visto sulla scena, ma che tuttavia sono state delle presenze importanti per la buona riuscita dello spettacolo; mi sto riferendo agli addetti alle luci e alle musiche: Stefano, Giorgio, Angelo, Monica, Susanna e Silvia che si è occupata della parte scenografica. Un ringraziamento particolare lo devo, infine, a don Luigi, che mi ha dato l’opportunità di condividere questa esperienza, e senza il quale non si sarebbe potuto far nulla.
Concludo, questa volta davvero, porgendo un invito a tutti i giovani di Zogno: abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, solo così potremo scoprire l’importanza del camminare insieme.
Antonella T.
ORATORIO ZOGNO… FOREVER!
CENTRO RICREATIVO ESTIVO ’96
C’È UN TEMPO PER...
Se una sera di pioggia, mentre fuori fa freddo, e tutti si sono rintanati in casa, mai così contento di averne una e di avere dei cari cui voler bene, e mentre ogni dovere è stato compiuto, se in una sera così, si decide di mettersi a letto presto con l’intenzione di ascoltare la pioggia battere per terra e leggere, intanto, un libro pieno di storie, può capitare, se si possiede un vecchio orologio, di accorgersi che il tempo, mentre viviamo, di nascosto, passa — può capitare di sentirsi sottrarre adagio adagio, dalla storia che si sta leggendo, e di essere rapiti dentro una magica cadenza — è la voce della nostra esistenza, è il rumore che fa la nostra vita, è il tempo — il tempo esiste perché noi viviamo —.
E si rimane un po’ sorpresi, per qualche istante senza fiato, sentendosi come con le ruote sotto i piedi — come quando in silenzio e raccoglimento, si ascolta il proprio cuore battere: regolarmente, lentamente, con una fedeltà che meraviglia; e si prova, allora, la pura che questo battere si fermi — la sorpresa che una cosa esiste contiene sempre anche un po’ di paura che non ci sia più — così se in una sera di pioggia un vecchio orologio fa sentire la voce della nostra vita, confessiamo subito dentro di noi che è come se la sentissimo per la prima volta, come una meraviglia sconosciuta — e che in realtà viviamo come se il tempo non ci fosse — come se esistesse solo l’istante che viviamo, l’attimo del presente come un’eternità di nuove e infinite possibilità — sentendo di essere sempre in tempo per tutto, per ogni cosa, senza fretta — il più del tempo lo si sente così: come se non ci fosse —.
Bisogna lasciarsi distrarre da un vecchio orologio, ogni tanto, per accorgersi che ogni cosa che vive ritaglia nel mondo una quantità, che si concede piano piano, che scorre poco a poco , sua per secondo, per minuti, per ore, per giorni, per anni, per una sola vita — la nostra vita — unica, meravigliosa vita — e per provare cosa vuol dire lento e cosa vuol dire veloce, cosa è il piano e cosa è il forte, cos’è l’attimo e cosa l’eternità, cosa il sempre e cosa il mai — in una sera di pioggia si potrebbe scoprire che noi siamo il lento e il veloce: se si è contenti tre ore sono un minuto, se si è tristi un attimo solo è l’eternità — si potrebbe scoprire anche il senso della memoria e della speranza, del ricordo e dell’immaginazione, della nostalgia e dell’attesa.
Poi ci si addormenterebbe contenti, convinti dell’idea che tutti si vive in un sereno contrasto: che mentre amiamo quasi sprecare il tempo e vivere senza contarlo, tuttavia ci dispiace lasciare la vita, e il tempo che passa ci stringe il cuore — sarà, magari questo desiderare la vita eterna.
E prendendo sonno la voce del vecchio orologio svanirebbe piano, per non farsi piò sentire — fino al giorno dopo —.
Il CENTRO RICREATIVO ESTIVO ’96 è proposto per i ragazzi dai 6 anni (compreso l’ultimo anno di asilo) ai 14 anni (terza media).
Per i ragazzi dai 14 ai 16 anni è invece prevista una proposta molto interessante che avrà lo stesso calendario e gli stessi orari.
Le attività del CENTRO RICREATIVO ESTIVO '96 inizieranno il 24 giugno per concludersi il 19 luglio con la tradizionale festa finale.
Programma
LUNEDÌ dalle 13 alle 18
MARTEDÌ dalle 8 alle 18 GITA
Due gite si faranno a piedi e due in pullman.
Non mancherà la gita all’Acquasplash.
MERCOLEDÌ dalle 13 alle 18
GIOVEDÌ dalle 9 alle 12 PISCINA a Dalmine
(facoltativa), dalle 13 alle 18 FILM
VENERDÌ dalle 13 alle 18
Per l’iscrizione al C.R.E. ’96 si verserà la quota fissa di L. 10.000. Per chi frequenterà tutto il mese la quota è di L. 80.000: è di L. 25.000 settimanali per chi parteciperà solo per un certo periodo. La cifra può sembrare eccessiva per una famiglia, ma serve per cercare di coprire le tante spese di gestione del centro quali assicurazione, animatori, materiale didattico e lucido, merenda giornaliera, trasporto dalle frazioni, trasporto per le due gite in pullman, cappellino, films, SIAE, sussidi, ecc. La quota non comprende i costi per ingressi a parchi, musei, ecc.
La quota per la piscina è di L. 40.000 (oppure L. 10.000 settimanali) e comprende l’ingresso in piscina ed il trasporto.
ISCRIZIONI PRESSO LA SEGRETERIA DELL’ORATORIO DA LUNEDÌ 27 MAGGIO A SABATO 15 GIUGNO DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00.
E si rimane un po’ sorpresi, per qualche istante senza fiato, sentendosi come con le ruote sotto i piedi — come quando in silenzio e raccoglimento, si ascolta il proprio cuore battere: regolarmente, lentamente, con una fedeltà che meraviglia; e si prova, allora, la pura che questo battere si fermi — la sorpresa che una cosa esiste contiene sempre anche un po’ di paura che non ci sia più — così se in una sera di pioggia un vecchio orologio fa sentire la voce della nostra vita, confessiamo subito dentro di noi che è come se la sentissimo per la prima volta, come una meraviglia sconosciuta — e che in realtà viviamo come se il tempo non ci fosse — come se esistesse solo l’istante che viviamo, l’attimo del presente come un’eternità di nuove e infinite possibilità — sentendo di essere sempre in tempo per tutto, per ogni cosa, senza fretta — il più del tempo lo si sente così: come se non ci fosse —.
Bisogna lasciarsi distrarre da un vecchio orologio, ogni tanto, per accorgersi che ogni cosa che vive ritaglia nel mondo una quantità, che si concede piano piano, che scorre poco a poco , sua per secondo, per minuti, per ore, per giorni, per anni, per una sola vita — la nostra vita — unica, meravigliosa vita — e per provare cosa vuol dire lento e cosa vuol dire veloce, cosa è il piano e cosa è il forte, cos’è l’attimo e cosa l’eternità, cosa il sempre e cosa il mai — in una sera di pioggia si potrebbe scoprire che noi siamo il lento e il veloce: se si è contenti tre ore sono un minuto, se si è tristi un attimo solo è l’eternità — si potrebbe scoprire anche il senso della memoria e della speranza, del ricordo e dell’immaginazione, della nostalgia e dell’attesa.
Poi ci si addormenterebbe contenti, convinti dell’idea che tutti si vive in un sereno contrasto: che mentre amiamo quasi sprecare il tempo e vivere senza contarlo, tuttavia ci dispiace lasciare la vita, e il tempo che passa ci stringe il cuore — sarà, magari questo desiderare la vita eterna.
E prendendo sonno la voce del vecchio orologio svanirebbe piano, per non farsi piò sentire — fino al giorno dopo —.
Il CENTRO RICREATIVO ESTIVO ’96 è proposto per i ragazzi dai 6 anni (compreso l’ultimo anno di asilo) ai 14 anni (terza media).
Per i ragazzi dai 14 ai 16 anni è invece prevista una proposta molto interessante che avrà lo stesso calendario e gli stessi orari.
Le attività del CENTRO RICREATIVO ESTIVO '96 inizieranno il 24 giugno per concludersi il 19 luglio con la tradizionale festa finale.
Programma
LUNEDÌ dalle 13 alle 18
MARTEDÌ dalle 8 alle 18 GITA
Due gite si faranno a piedi e due in pullman.
Non mancherà la gita all’Acquasplash.
MERCOLEDÌ dalle 13 alle 18
GIOVEDÌ dalle 9 alle 12 PISCINA a Dalmine
(facoltativa), dalle 13 alle 18 FILM
VENERDÌ dalle 13 alle 18
Per l’iscrizione al C.R.E. ’96 si verserà la quota fissa di L. 10.000. Per chi frequenterà tutto il mese la quota è di L. 80.000: è di L. 25.000 settimanali per chi parteciperà solo per un certo periodo. La cifra può sembrare eccessiva per una famiglia, ma serve per cercare di coprire le tante spese di gestione del centro quali assicurazione, animatori, materiale didattico e lucido, merenda giornaliera, trasporto dalle frazioni, trasporto per le due gite in pullman, cappellino, films, SIAE, sussidi, ecc. La quota non comprende i costi per ingressi a parchi, musei, ecc.
La quota per la piscina è di L. 40.000 (oppure L. 10.000 settimanali) e comprende l’ingresso in piscina ed il trasporto.
ISCRIZIONI PRESSO LA SEGRETERIA DELL’ORATORIO DA LUNEDÌ 27 MAGGIO A SABATO 15 GIUGNO DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00.
L’oratorio organizza CORSI DI INGLESE - TEDESCO - FRANCESE
a due livelli: Principiante e Avanzato
I corsi saranno tenuti da insegnanti laureati e/o madrelingua e avranno durata di 50 lezioni con inizio a ottobre per circa sei mesi.
Per informazioni e iscrizioni telefonare a don Luigi (tel. 91138) o a Rota Nuccia (tel. 50049).
Per informazioni e iscrizioni telefonare a don Luigi (tel. 91138) o a Rota Nuccia (tel. 50049).
PRAGA: CAPUT REGNI
Calano le prime ombre della sera quando il «granturismo» scende dal lieve clivo della chiesa per immettersi nel flusso costante del traffico vallare.
L’eterogeneità dei passeggeri, pur se in parte conosciuti, dà una prima sensazione di evasione, goduta sin dalle prime sue battute: sguardi sfuggenti, indagatori, vogliosi di parole che costruiranno nuove amicizie e affideranno al meno conosciuto i segreti di una vita, attendendo il consenso che farà del viaggio un ricordo dolce e forse appagante.
La notte tanto temuta affida la sua monotonia a sonnolenze che aprono i primi spiragli su una meta che, desiderata per sentito dire, appagherà i palati più esigenti.
Praga la «Roma del Nord», come ci tengono a dichiarare i suoi abitanti, lancia i primi bagliori aurorali su una campagna che attende la mano abile dell’uomo per esplodere in tutta la sua fragranza. Le abitazioni sembrano ricalchi di un paesaggio che non trova la forza di affermarsi, quasi l’epifania che attende il suo salvatore.
Saremo noi gli “attesi” per cancellare ciò che è stato o i “suscitatori” di illusioni e nostalgie?
La quiete del “ristoro”, scossa da una turba chiassosa ancora assonnata, ci accoglie in un clima ovattato, dove elementi di un paesaggio mal assemblato sembrano farci ricredere su certezze acquisite.
Dove si nasconde la maestosità della Praga caput regni?
Riassorbiti dal traffico lento e con in cuore il desiderio di attese quasi irrealizzabili, approdiamo alla tanto agognata meta, colpevole di non aver dato se gnali premonitori della sua bellezza.
La millenaria storia, offertaci da una voce che esprime l’ansia dell’amante che teme di esporre troppo la sua amata all’amico indiscreto, cede i suoi re, le sue regine, le sue cattedrali, i suoi ponti, in un susseguirsi di immagini che chiedono sempre di più perché di più possono dare.
La misteriosa notte praghese tenta le nostre menti assonnate con il richiamo di spiriti che aleggiano sulla miriade di guglie, ma l’appuntamento è solo rimandato.
Praga solare continua il suo richiamo, snodando sotto i nostri passi bellezze inaudite, percorsi che furono di principi e re, stanze che accolsero i segreti, custoditi in anfratti, in palazzi che invitano al silenzio. Le nostre voci si attenuano con lo scorrer del tempo, riassorbite dall’atmosfera che vuole catturarci.
Continuare ad assecondare i richiami di una città che ammalia è il più dolce dei piaceri — continua la fiaba raccontata con garbo ed ilare serenità da colei che ama provocare le nostre menti perennemente sognanti.
Resta il rammarico di un commiato che se fosse addio — speriamo non lo sia — amareggia le ore che scorrono inesorabili e che ci ricondurranno troppo presto alle nostre umili case che raccontano storie più semplici, ma che verranno illuminate dalla luce che Praga ha acceso in noi.
Agli amici nuovi che incontreremo per vie usuali e poco discrete basterà uno sguardo per intese che richiameranno poesia e bellezze estreme.
fgp
L’eterogeneità dei passeggeri, pur se in parte conosciuti, dà una prima sensazione di evasione, goduta sin dalle prime sue battute: sguardi sfuggenti, indagatori, vogliosi di parole che costruiranno nuove amicizie e affideranno al meno conosciuto i segreti di una vita, attendendo il consenso che farà del viaggio un ricordo dolce e forse appagante.
La notte tanto temuta affida la sua monotonia a sonnolenze che aprono i primi spiragli su una meta che, desiderata per sentito dire, appagherà i palati più esigenti.
Praga la «Roma del Nord», come ci tengono a dichiarare i suoi abitanti, lancia i primi bagliori aurorali su una campagna che attende la mano abile dell’uomo per esplodere in tutta la sua fragranza. Le abitazioni sembrano ricalchi di un paesaggio che non trova la forza di affermarsi, quasi l’epifania che attende il suo salvatore.
Saremo noi gli “attesi” per cancellare ciò che è stato o i “suscitatori” di illusioni e nostalgie?
La quiete del “ristoro”, scossa da una turba chiassosa ancora assonnata, ci accoglie in un clima ovattato, dove elementi di un paesaggio mal assemblato sembrano farci ricredere su certezze acquisite.
Dove si nasconde la maestosità della Praga caput regni?
Riassorbiti dal traffico lento e con in cuore il desiderio di attese quasi irrealizzabili, approdiamo alla tanto agognata meta, colpevole di non aver dato se gnali premonitori della sua bellezza.
La millenaria storia, offertaci da una voce che esprime l’ansia dell’amante che teme di esporre troppo la sua amata all’amico indiscreto, cede i suoi re, le sue regine, le sue cattedrali, i suoi ponti, in un susseguirsi di immagini che chiedono sempre di più perché di più possono dare.
La misteriosa notte praghese tenta le nostre menti assonnate con il richiamo di spiriti che aleggiano sulla miriade di guglie, ma l’appuntamento è solo rimandato.
Praga solare continua il suo richiamo, snodando sotto i nostri passi bellezze inaudite, percorsi che furono di principi e re, stanze che accolsero i segreti, custoditi in anfratti, in palazzi che invitano al silenzio. Le nostre voci si attenuano con lo scorrer del tempo, riassorbite dall’atmosfera che vuole catturarci.
Continuare ad assecondare i richiami di una città che ammalia è il più dolce dei piaceri — continua la fiaba raccontata con garbo ed ilare serenità da colei che ama provocare le nostre menti perennemente sognanti.
Resta il rammarico di un commiato che se fosse addio — speriamo non lo sia — amareggia le ore che scorrono inesorabili e che ci ricondurranno troppo presto alle nostre umili case che raccontano storie più semplici, ma che verranno illuminate dalla luce che Praga ha acceso in noi.
Agli amici nuovi che incontreremo per vie usuali e poco discrete basterà uno sguardo per intese che richiameranno poesia e bellezze estreme.
fgp
FESTA DELLA COMUNITÀ
Sagra di San Lorenzo - 31 LUGLIO - 11 AGOSTO 1996
Mercoledì 31/7: Celebrazione Eucaristica con meditazione sulla figura del Santo tenuta da mons. G. Franco Gherardi.
Giovedì 1/8: ore 19.30 Apertura festa - Ore 20.30 Dimostrazione Karaté organizzata dair«Oyama Karaté Zogno» - Ore 21.30 Ballo liscio con «Camillo e la sua fisarmonica».
Venerdì 2/8: ore 20.30 «Palo della cuccagna» con la partecipazione di squadre nazionali
- Ore 21.30 Ballo liscio con «Camillo e la sua fisarmonica».
Sabato 3/8: ore 18 Quadrangolare di calcio «Mosca Sara» alla memoria - Ore 20.30 Ballo liscio con «I Melody».
Domenica 4/8: ore 12 Pranzo dell’anziano con tombolata (su prenotazione) - Ore 18 Finali Quadrangolare di calcio - Ore 20.30 Ballo liscio con «I Melody».
Lunedì 5/8: ore 20 «Palio delle Contrade».
Martedì 6/8: ore 20 «Palio delle Contrade».
Mercoledì 7/8: ore 9 Triduo di preparazione
- Ore 21 «Cantafestival» 4ª ediz.: gara canora
Giovedì 8/8: ore 9 Triduo di preparazione -Ore 20.30 Spettacolo con il Gruppo «Twirling» Club Majorettes Zogno - Ore 21.30 Ballo liscio con «Camillo e la sua fisarmonica».
Venerdì 9/8: ore 9 Triduo dì preparazione -Ore 15 Confessioni comunitarie - Ore 21 Concerto della «Premiata Banda Musicale» di Zogno - Ore 22 Spettacolo pirotecnico; ballo liscio con «Mara e la sua fisarmonica».
Sabato 10/8: Festa di San Lorenzo. Ore 11
Solenne Concelebrazione Eucaristica nel 25° di ordinazione di don Santino Pesenti e nel 40° di don Giuseppe Ferrari - Ore 12 Pranzo (su prenotazione) - Óre 17 Processione con il simulacro del Santo - Ore 20.30 Ballo liscio con «Mara e la sua fisarmonica» - Ore 22 Tombolata di San Lorenzo.
Domenica 11/8: ore 12 Pranzo (su prenotazione) - Ore 21 Ballo liscio con «Rino e la sua fisarmonica».
Durante la sagra funzionerà il servizio bar -gelateria - pizzeria - cucina e la ruota della fortuna.
Presso il salone superiore dell'Oratorio si terrà la mostra «Splendide Orobie»; dal 6 all’8 agosto dalle ore 17 alle ore 23. dal 9 all’11 agosto dalle ore 15 alle ore 23.
Giovedì 1/8: ore 19.30 Apertura festa - Ore 20.30 Dimostrazione Karaté organizzata dair«Oyama Karaté Zogno» - Ore 21.30 Ballo liscio con «Camillo e la sua fisarmonica».
Venerdì 2/8: ore 20.30 «Palo della cuccagna» con la partecipazione di squadre nazionali
- Ore 21.30 Ballo liscio con «Camillo e la sua fisarmonica».
Sabato 3/8: ore 18 Quadrangolare di calcio «Mosca Sara» alla memoria - Ore 20.30 Ballo liscio con «I Melody».
Domenica 4/8: ore 12 Pranzo dell’anziano con tombolata (su prenotazione) - Ore 18 Finali Quadrangolare di calcio - Ore 20.30 Ballo liscio con «I Melody».
Lunedì 5/8: ore 20 «Palio delle Contrade».
Martedì 6/8: ore 20 «Palio delle Contrade».
Mercoledì 7/8: ore 9 Triduo di preparazione
- Ore 21 «Cantafestival» 4ª ediz.: gara canora
Giovedì 8/8: ore 9 Triduo di preparazione -Ore 20.30 Spettacolo con il Gruppo «Twirling» Club Majorettes Zogno - Ore 21.30 Ballo liscio con «Camillo e la sua fisarmonica».
Venerdì 9/8: ore 9 Triduo dì preparazione -Ore 15 Confessioni comunitarie - Ore 21 Concerto della «Premiata Banda Musicale» di Zogno - Ore 22 Spettacolo pirotecnico; ballo liscio con «Mara e la sua fisarmonica».
Sabato 10/8: Festa di San Lorenzo. Ore 11
Solenne Concelebrazione Eucaristica nel 25° di ordinazione di don Santino Pesenti e nel 40° di don Giuseppe Ferrari - Ore 12 Pranzo (su prenotazione) - Óre 17 Processione con il simulacro del Santo - Ore 20.30 Ballo liscio con «Mara e la sua fisarmonica» - Ore 22 Tombolata di San Lorenzo.
Domenica 11/8: ore 12 Pranzo (su prenotazione) - Ore 21 Ballo liscio con «Rino e la sua fisarmonica».
Durante la sagra funzionerà il servizio bar -gelateria - pizzeria - cucina e la ruota della fortuna.
Presso il salone superiore dell'Oratorio si terrà la mostra «Splendide Orobie»; dal 6 all’8 agosto dalle ore 17 alle ore 23. dal 9 all’11 agosto dalle ore 15 alle ore 23.
ORATORIO ZOGNO... FOREVER!
C’È UN TEMPO PER...
È il tema centrale che i ragazzi hanno affrontato durante le quattro settimane del C.R.E. (dal 24 giugno al 19 luglio). Insieme a Kairos, protagonista della storia, alla ricerca del paese dove il tempo non passa mai, i ragazzi hanno scoperto che il tempo è prezioso e che bisogna viverlo bene.
Aspettando l’ora della merenda i ragazzi si sono impegnati suddividendosi in Atelier (gruppi di lavoro) quali: pasta di sale, danza, teatro, cucina, lavoretti fai-da-te e altri... e come di consuetudine i manufatti realizzati sono stati esposti alla mostra dello spettacolo finale.
Nonostante il duro e faticoso lavoro i divertimenti non sono mancati: le «fortunatissime» gite alla Cappella degli Alpini a Miragolo, al Parco di Minitalia e all’Acquasplash, l'unica senza pioggia; i tornei, vere e proprie competizioni sportive dove ragazzi e animatori si agguerriscono per la vittoria; ed infine i mercoledì sera animati con la caccia al tesoro, sfide tra genitori e ragazzi e le Oratoriadi, giochi tra ragazzi della Vicaria.
«C’è un tempo per...» è stato un piacevole cammino che ha fatto crescere e divertire ragazzi e animatori.
Cinzia
È il tema centrale che i ragazzi hanno affrontato durante le quattro settimane del C.R.E. (dal 24 giugno al 19 luglio). Insieme a Kairos, protagonista della storia, alla ricerca del paese dove il tempo non passa mai, i ragazzi hanno scoperto che il tempo è prezioso e che bisogna viverlo bene.
Aspettando l’ora della merenda i ragazzi si sono impegnati suddividendosi in Atelier (gruppi di lavoro) quali: pasta di sale, danza, teatro, cucina, lavoretti fai-da-te e altri... e come di consuetudine i manufatti realizzati sono stati esposti alla mostra dello spettacolo finale.
Nonostante il duro e faticoso lavoro i divertimenti non sono mancati: le «fortunatissime» gite alla Cappella degli Alpini a Miragolo, al Parco di Minitalia e all’Acquasplash, l'unica senza pioggia; i tornei, vere e proprie competizioni sportive dove ragazzi e animatori si agguerriscono per la vittoria; ed infine i mercoledì sera animati con la caccia al tesoro, sfide tra genitori e ragazzi e le Oratoriadi, giochi tra ragazzi della Vicaria.
«C’è un tempo per...» è stato un piacevole cammino che ha fatto crescere e divertire ragazzi e animatori.
Cinzia
FESTA DELLA COMUNITÀ
Sagra di San Lorenzo ’96
Questa grande festa, appunto chiamata «Festa della comunità», è un momento molto atteso ed è un punto di incontro per la popolazione di Zogno e non.
Scrivere due righe su questo atteso momento è un po’ difficile, perché ci vorrebbero fogli e fogli per informare su quanto accaduto coloro che non vi hanno partecipato, anche se credo che siano ben pochi.
Tutto inizia con una CELEBRAZIONE EUCARISTICA tenuta da Mons. G. Franco Gherardi, dove si è meditato sulla figura di San Lorenzo. Ufficialmente, l’apertura della festa è stata il giorno seguente, dove si sono esibiti con una dimostrazione di KARATÉ i componenti dell’«Oyama Zogno», seguiti poi da Camillo e la sua fisarmonica, altro volto noto alla Sagra, che ci ha allietato la serata con valzer, tanghi, balli latino-americani, ecc...
Altra iniziativa che suscita molto interesse è il «PALO DELLA CUCCAGNA»: hanno partecipato squadre nazionali e non, sono state due ore di spettacolo che ci hanno tenuto con il fiato sospeso; pian piano e faticosamente questi ragazzi hanno raggiunto la vetta meritandosi gli applausi del foltissimo pubblico che in un certo modo è stato partecipe al gioco. Come?
Direte voi: scommettendo su quanto poteva essere alto il palo. Vi posso dire che è stato divertentissimo vedere come tutti si impegnavano nel «tentar» di avvicinarsi alla misura giusta e vi assicuro che non era molto semplice.
Non poteva mancare il QUADRANGOLARE DI CALCIO per ragazzi cat. Pulcini, quest’anno arrivato alla 2° edizione. Si è svolto in due serate, e i vincitori sono risultati i ragazzi della Zognese. «BRAVI RAGAZZI!» Comunque complimenti anche alle altre squadre.
A tutti i partecipanti è stato consegnato un cappellino e naturalmente ogni squadra ha ricevuto una coppa ricordo. Per terminare le due serate in modo allegro, i Melody hanno intrattenuto con le loro musiche i molteplici ballerini fino a tarda ora.
La prima novità di quest’anno è stata il PRANZO DELL’ANZIANO: si è svolto domenica 4 agosto e come prima esperienza si può dire che è stata positiva.
I nostri anziani, dopo aver pranzato, hanno passato la giornata giocando alla ruota e a tombola vincendo ricchi premi offerti da alcuni nostri commercianti.
La seconda novità è stata il PALIO DELLE CONTRADE: si è svolto in due serate e le squadre in gara sono state nove, composte da persone provenienti dalle frazioni e da alcune vie di Zogno.
Per ogni serata ci sono stati quattro giochi, di cui uno dedicato ai ragazzi; sono stati momenti di spettacolarità e di divertimento, grazie a un gruppo di ragazzi che per parecchi mesi si sono dati da fare per la buona riuscita di questo Palio, che ha visto vincente la squadra del Monte di Zogno.
Anche quest’anno durante la Sagra si è svolto il CANTAFESTIVAL, arrivato alla sua 4° edizione. Si sono esibiti ben 17 cantanti, alcuni dei quali provenivano da paesi vicini, che hanno interpretato canzoni di grande successo.
Come ogni vera competizione non poteva mancare la giuria composta da 13 giurati naturalmente non del paese, quest'anno con un doppio compito: votare la miglior voce, ma anche la migliore interpretazione.
Protagonista della serata è stato Michele Begnis, che oltre ad aver vinto il premio per la migliore interpretazione, si è aggiudicato il primo posto con «Imagine», la mitica canzone di John Lennon, a pari merito con Flavio Carminati, che ha interpretato in modo superbo «Falco a metà» di Gianluca Grignani. Il secondo posto, invece, è stato aggiudicato ad una ragazza dalla voce portentosa, Sara Moretti, con la canzone «Sei bellissima» di Loredana Bertè. Ad animare e presentare la serata quest'anno sono state due donne, sotto lo splendido scenario di un tempio greco, dove si sono esibiti anche balletti di spettacolare coreografia. Un'altra edizione di questa festa è lo spettacolo del GRUPPO TWIRLING Majorettes di Zogno, che purtroppo non hanno potuto concludere perché il tempo è stato inclemente: nel bel mezzo di un esercizio assolo, la pioggia ha fatto la sua entrata, rovinando questo bel momento.
Venerdì 9, vigilia di San Lorenzo, si è potuto ascoltare il concerto della PREMIATA BANDA MUSICALE di Zogno: sono stati eseguiti brani di vario genere e i componenti della Banda sono stati applauditi da numerosi spettatori, che hanno fatto il bis alla fine dello SPETTACOLO PIROTECNICO, attrazione molto attesa che lascia ancora tutt'oggi a bocca aperta grandi e piccini. Alla fine di queste due belle iniziative, Mara e la sua fisarmonica ha intrattenuto con varie danze il pubblico presente.
Il giorno seguente, festa di San Lorenzo, è stato molto impegnativo, a partire dalla Solenne CONCE-LEBRAZIONE EUCARISTICA dove si è ricordato il 10° anno di ordinazione di don Luigi, il 25° di don Santino Pesenti e il 40° di don Giuseppe Ferrari, i quali sono stati festeggiati con un grande banchetto in compagnia di autorità e amici.
Verso le ore 17 si è svolta la PROCESSIONE per le vie del paese con il simulacro del Santo, che ha visto partecipi numerosi cittadini. Alla sera non poteva mancare la tradizionale TOMBOLATA di San Lorenzo con favolosi premi.
Domenica 11 agosto, ultimo giorno di questa manifestazione, ci ha allietato la serata Rino e la sua fisarmonica, e si è ballato fino a tarda notte.
Durante la Sagra hanno funzionato il servizio bar, la gelateria, la pizzeria, la cucina e, per chi voleva divertirsi giocando, la ruota della fortuna.
Nel salone superiore dell’Oratorio si è tenuta una mostra fotografica dedicata alle «Splendide Orobie».
Non posso finire questo articolo senza i ringraziamenti: non nomino nessuno per non commettere Terrore di tralasciare qualcuno. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità per la realizzazione di questa tradizionale festa.
Un altro ringraziamento va alla popolazione zognese, che ha partecipato numerosissima, più degli anni scorsi, grazie anche alla formula vincente dell’organizzazione. La notevole affluenza di pubblico ha testimoniato il grande valore aggregativo della festa, che ha visto così riunite le varie generazioni.
Vanna
Scrivere due righe su questo atteso momento è un po’ difficile, perché ci vorrebbero fogli e fogli per informare su quanto accaduto coloro che non vi hanno partecipato, anche se credo che siano ben pochi.
Tutto inizia con una CELEBRAZIONE EUCARISTICA tenuta da Mons. G. Franco Gherardi, dove si è meditato sulla figura di San Lorenzo. Ufficialmente, l’apertura della festa è stata il giorno seguente, dove si sono esibiti con una dimostrazione di KARATÉ i componenti dell’«Oyama Zogno», seguiti poi da Camillo e la sua fisarmonica, altro volto noto alla Sagra, che ci ha allietato la serata con valzer, tanghi, balli latino-americani, ecc...
Altra iniziativa che suscita molto interesse è il «PALO DELLA CUCCAGNA»: hanno partecipato squadre nazionali e non, sono state due ore di spettacolo che ci hanno tenuto con il fiato sospeso; pian piano e faticosamente questi ragazzi hanno raggiunto la vetta meritandosi gli applausi del foltissimo pubblico che in un certo modo è stato partecipe al gioco. Come?
Direte voi: scommettendo su quanto poteva essere alto il palo. Vi posso dire che è stato divertentissimo vedere come tutti si impegnavano nel «tentar» di avvicinarsi alla misura giusta e vi assicuro che non era molto semplice.
Non poteva mancare il QUADRANGOLARE DI CALCIO per ragazzi cat. Pulcini, quest’anno arrivato alla 2° edizione. Si è svolto in due serate, e i vincitori sono risultati i ragazzi della Zognese. «BRAVI RAGAZZI!» Comunque complimenti anche alle altre squadre.
A tutti i partecipanti è stato consegnato un cappellino e naturalmente ogni squadra ha ricevuto una coppa ricordo. Per terminare le due serate in modo allegro, i Melody hanno intrattenuto con le loro musiche i molteplici ballerini fino a tarda ora.
La prima novità di quest’anno è stata il PRANZO DELL’ANZIANO: si è svolto domenica 4 agosto e come prima esperienza si può dire che è stata positiva.
I nostri anziani, dopo aver pranzato, hanno passato la giornata giocando alla ruota e a tombola vincendo ricchi premi offerti da alcuni nostri commercianti.
La seconda novità è stata il PALIO DELLE CONTRADE: si è svolto in due serate e le squadre in gara sono state nove, composte da persone provenienti dalle frazioni e da alcune vie di Zogno.
Per ogni serata ci sono stati quattro giochi, di cui uno dedicato ai ragazzi; sono stati momenti di spettacolarità e di divertimento, grazie a un gruppo di ragazzi che per parecchi mesi si sono dati da fare per la buona riuscita di questo Palio, che ha visto vincente la squadra del Monte di Zogno.
Anche quest’anno durante la Sagra si è svolto il CANTAFESTIVAL, arrivato alla sua 4° edizione. Si sono esibiti ben 17 cantanti, alcuni dei quali provenivano da paesi vicini, che hanno interpretato canzoni di grande successo.
Come ogni vera competizione non poteva mancare la giuria composta da 13 giurati naturalmente non del paese, quest'anno con un doppio compito: votare la miglior voce, ma anche la migliore interpretazione.
Protagonista della serata è stato Michele Begnis, che oltre ad aver vinto il premio per la migliore interpretazione, si è aggiudicato il primo posto con «Imagine», la mitica canzone di John Lennon, a pari merito con Flavio Carminati, che ha interpretato in modo superbo «Falco a metà» di Gianluca Grignani. Il secondo posto, invece, è stato aggiudicato ad una ragazza dalla voce portentosa, Sara Moretti, con la canzone «Sei bellissima» di Loredana Bertè. Ad animare e presentare la serata quest'anno sono state due donne, sotto lo splendido scenario di un tempio greco, dove si sono esibiti anche balletti di spettacolare coreografia. Un'altra edizione di questa festa è lo spettacolo del GRUPPO TWIRLING Majorettes di Zogno, che purtroppo non hanno potuto concludere perché il tempo è stato inclemente: nel bel mezzo di un esercizio assolo, la pioggia ha fatto la sua entrata, rovinando questo bel momento.
Venerdì 9, vigilia di San Lorenzo, si è potuto ascoltare il concerto della PREMIATA BANDA MUSICALE di Zogno: sono stati eseguiti brani di vario genere e i componenti della Banda sono stati applauditi da numerosi spettatori, che hanno fatto il bis alla fine dello SPETTACOLO PIROTECNICO, attrazione molto attesa che lascia ancora tutt'oggi a bocca aperta grandi e piccini. Alla fine di queste due belle iniziative, Mara e la sua fisarmonica ha intrattenuto con varie danze il pubblico presente.
Il giorno seguente, festa di San Lorenzo, è stato molto impegnativo, a partire dalla Solenne CONCE-LEBRAZIONE EUCARISTICA dove si è ricordato il 10° anno di ordinazione di don Luigi, il 25° di don Santino Pesenti e il 40° di don Giuseppe Ferrari, i quali sono stati festeggiati con un grande banchetto in compagnia di autorità e amici.
Verso le ore 17 si è svolta la PROCESSIONE per le vie del paese con il simulacro del Santo, che ha visto partecipi numerosi cittadini. Alla sera non poteva mancare la tradizionale TOMBOLATA di San Lorenzo con favolosi premi.
Domenica 11 agosto, ultimo giorno di questa manifestazione, ci ha allietato la serata Rino e la sua fisarmonica, e si è ballato fino a tarda notte.
Durante la Sagra hanno funzionato il servizio bar, la gelateria, la pizzeria, la cucina e, per chi voleva divertirsi giocando, la ruota della fortuna.
Nel salone superiore dell’Oratorio si è tenuta una mostra fotografica dedicata alle «Splendide Orobie».
Non posso finire questo articolo senza i ringraziamenti: non nomino nessuno per non commettere Terrore di tralasciare qualcuno. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità per la realizzazione di questa tradizionale festa.
Un altro ringraziamento va alla popolazione zognese, che ha partecipato numerosissima, più degli anni scorsi, grazie anche alla formula vincente dell’organizzazione. La notevole affluenza di pubblico ha testimoniato il grande valore aggregativo della festa, che ha visto così riunite le varie generazioni.
Vanna
ORATORINFORMA
Durante l’Avvento si terranno i ritiri in preparazione al Natale per i ragazzi divisi nei gruppi di catechismo. Queste sono le date fissate:
- domenica 24 novembre ritiro 3ª elementare ore 8 in oratorio. - domenica 1 dicembre ritiro 4ª -5ª elementare ore 9 all'asilo. - domenica 8 dicembre ritiro lª media ore 8 in oratorio. - domenica 15 dicembre ritiro 2ª -3ª media ore 8 in oratorio. - domenica 22 dicembre ritiro adolescenti e giovani ore 8 in oratorio. • Venerdì 13 dicembre, festa di Santa Lucia, i ragazzi della professione di fede porteranno i doni agli anziani della Casa di Riposo. Per tutti i ragazzi, invece, verrà celebrata una Santa Messa in parrocchia alle ore 16.30. Durante la funzione saranno raccolti i doni per i ragazzi del Villaggio Gabrieli. • Lunedì 30 dicembre si terrà la tradizionale fiaccolata di ringraziamento di fine anno organizzata dalla Commissione Vicariale Giovanile. Tutta la popolazione è invitata a partecipare. Ulteriori informazioni verranno rese note mediante le locandine. • Venerdì 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, alle ore 20.30 nel salone superiore dell’Oratorio sarà celebrata la Santa Messa alla quale sono invitati in particolar modo tutti i gruppi (sportivi e non) che operano in oratorio, oltre a tutta la comunità. |