SAN SEBASTIANO (E SAN ROCCO)
Colorita Sul Monte (via S. Sebastiano)
S. Antonio è un mercante di neve, S. Sebastiano arriva con la primula in mano, soprattutto sul Monte di Zogno così soleggiato. È la festa della luce e della giovinezza che ti invita a uscire di casa per goderti qualche spiraglio di sole in pieno inverno. La chiesa è definita "Oratorio dei Morti della peste" così come risulta anche dalle Visite Pastorali, come ad esempio di Mons. Luigi Speranza del 9-10 agosto 1865. La chiesa venne costruita in seguito alla pestilenza del 1630 sul luogo dove erano stati sepolti i morti di peste. Le vittime di quella micidiale epidemia a Zogno furono circa quattrocento, poco meno della metà della popolazione di quel tempo. Nella nostra parrocchiale, a ricordo di quella pestilenza, abbiamo la pala dell'altare dei Santi dedicata ai tre protettori tradizionali sulla peste: S.Sebastiano e S.Rocco dipinta da Francesco Cavagna, detto il Cavagnolo, con le elemosine raccolte durante quel tempo di pestilenza. La chiesa sorge in mezzo al prato col suo bel campaniletto, rivolta a levante. La facciata è suddivisa da quattro lesene in tre riquadri chiusi in alto da trabeazione del timpano triangolare che definisce la facciata. La porta è sormontata da finestrella semicircolare e fiancheggiata da finestre inserite nei riquadri. L'interno presenta la navata coperta nel primo tratto da volta a botte, mentre nel secondo tratto si allarga ed è coperta da una tazza ellittica in opera su quattro archi. Il presbiterio è costituito dall'abside semicircolare che si conclude col solito catino. L'altare è addossato alla parete e reca nell'ancona una tela a olio di Angelo Ceroni raffigurante la Vergine coi Santi Rocco e Sebastiano. A destra della navata ci si immette nel campanile e a sinistra nella sagrestia arredata con bancone e paramenti sacri. I banchi sono in noce, calice in bronzo tornito e due pissidi, candelabri in ottone argentato e sbalzati, tutto l'occorrente per la celebrazione della santa Messa. La frazione ha assunto da tempo il nome di S.Sebastiano e si è intanto dimenticato l'antico nome di Colorita. Le campane di S. Sebastiano sono in MI bemolle acuto:
- MI bemolle, di peso kg.123; FA,di peso kg.88; SOL di peso kg.61 ; LA di peso kg.45; SI di peso kg.36.
Le campane attuali sono della ditta Colbachini di Padova, mentre le precedenti, requisite durante il tempo di guerra, nel 1940, erano della ditta Monzini di Bergamo
La festa si celebra
il 20 gennaio
- MI bemolle, di peso kg.123; FA,di peso kg.88; SOL di peso kg.61 ; LA di peso kg.45; SI di peso kg.36.
Le campane attuali sono della ditta Colbachini di Padova, mentre le precedenti, requisite durante il tempo di guerra, nel 1940, erano della ditta Monzini di Bergamo
La festa si celebra
il 20 gennaio