1962 - 1966
DON ALESSANDRO RECANATI
NOMINA A PARROCO DI GANDINO Con questa felice nomina la nostra Chiesa di Zogno rinnova ancora una volta il suo gemellaggio con la Chiesa di Gandino. Abbiamo infatti avuto da Gandino Don Giovanni Servalli come Parroco e Mons. Paolo Colombi come Curato. E noi abbiamo dato a Gandino come Parroci i nostri curati: prima Mons. Antonio Giuliani e ora Don Sandro Recanati dopo una sua lunga permanenza di oltre dodici anni nella nostra Parrocchia. Don Sandro è nato a Spirano, terra assai feconda di vocazioni, il 2 settembre 1930, da famiglia numerosa, patriarcale, di stampo ancora vecchio, moralmente sana in cui sono rifiorite diverse vocazioni. Basti ricordare il fratello di Don Sandro che tutti abbiamo conosciuto e ammirato: Padre Gian Maria cappuccino, morto prematuramente il 24 agosto 1968. Fu ordinato sacerdote nel 1956 e inviato a Bolgare come Curato dove rimase fino al 1962, anno in cui venne a Zogno in qualità di Direttore dell'Oratorio M. in seguito alla morte improvvisa di Don Andrea Colombo. Nel 1966 lasciò l'Oratorio, che venne assegnato a Don Serafino Pasinelli, e passò in Parrocchia come primo Curato, a fianco di Mons. Giuseppe Speranza. Nel 1969 ricoprì la carica di Economo Spirituale in seguito alla rinuncia di Mons. Speranza. Dal 1971 al 1974 ricoprì pure la carica di Delegato di Zona. Ha la mamma e fratelli ancora viventi. Don Sandro parte con circa 19 anni di esperienza sacerdotale che sintetizza in sè la miglior chiesa del passato con il suo punto culminante nella testimonianza superlativa del nostro compianto Mons. Giuseppe Speranza, e la miglior chiesa del presente così come l'ha vissuta con i suoi contrasti, con le sue riforme e scelte pastorali attraverso l'attività intensa di Delegato di Zona. Ora gli resta ancora un luminoso cammino da percorrere, prima come Parroco di Gandino e poi, se a Dio piacerà, magari anche come guida di comunità ancora più numerose e importanti. Non gli mancano certo le doti e la forza necessarie. Noi, riconoscenti e ammirati per il bene da lui operato generosamente a nostro vantaggio, lo seguiremo affettuosamente in questo suo lusinghiero presagio di vita pastorale con la nostra fervente preghiera e col nostro più sincero e cordiale augurio di fecondo apostolato nel mentre lo preghiamo di volerci benignamente perdonare involontarie sofferenze arrecategli e di conservarci con sè nel suo immutato affetto e nel suo ricordo sacerdotale. Il Parroco, don Giulio Gabanelli a nome di tutta la comunità parrocchiale di Zogno |
A TUTTI I CITTADINI ZOGNESI
Carissimi, sono stato chiamato dal Vescovo ad essere Parroco di Gandino. Devo quindi lasciare la Parrocchia di Zogno dopo quasi 13 anni. Confesso che sono stati gli anni più belli della mia vita. In questi anni ho vissuto accanto a voi condividendo ansie e trepidazioni, gioie e dolori. Ho sentito il calore umano della vostra fede e del vostro amore fraterno specialmente in occasione della morte del mio papà (9 Agosto 1962) ed ancor più quando improvvisamente morì il compianto mio fratello Padre Gian Maria cappuccino (24 Agosto 1968) che voi avete conosciuto perchè veniva tutti gli anni a Zogno durante le vacanze. Ho sempre condiviso l'opinione che i cittadini di Zogno non sono freddi ed insensibili, come all'apparenza potrebbero sembrare a chi li giudica con sguardo superficiale. Esprimono invece quando vogliono e come vogliono i loro sentimenti che sono sempre genuini ed autentici anche perchè spontanei, improvvisi ed imprevedibili. E sorprendono sempre per la loro intensità e vibrazione umana. Vi ringrazio tutti di cuore. E Dio sa come vorrei salutare tutti, uno per uno, nessuno eccettuato. In questo nuovo campo di lavoro mi sarà sempre di guida e di conforto. Il compianto nostro rev.mo Prevosto Mons. Giuseppe Speranza, vero modello di vita sacerdotale vissuta in pienezza di dedizione a Dio ed ai fratelli. Sarà per me un termine costante di verifica ed uno stimolo continuo a donarmi con tutte le mie forze per il bene delle anime a me affidate. Sono convinto che non sempre sono stato di buon esempio a tutti e che forse, involontariamente, ho fatto soffrire o recato danno ad alcuno. Siate comprensivi e vogliate perdonarmi, lo posso dire che in questi anni non ho avuto torti da nessuno di voi. Vi ho amati così come siete e mi sono immedesimato con voi quasi fino a diventare, all'apparenza, testardo. Ma era il senso del dovere che mi guidava o, almeno, quello che la mia coscienza mi faceva sentire come dovere in quel momento. É sempre stata una costante della mia vita fino ad ora, quella di verificare sempre le mie scelte pastorali con le indicazioni chiare del magistero della Chiesa e questo può, ad alcuno, aver suggerito l'idea di una mia esagerata sicurezza. In realtà Dio sa quanta pena ed incertezza interiori accompagnavano le mie scelte. E quanto ho pregato e mi sono consigliato prima di dire o di fare qualcosa. Certo devo dire che a Zogno ho imparato veramente a fare il prete sia perchè mi sono sempre trovato accanto a rev.di Sacerdoti esemplari in tutto ed impegnati a tutta prova nel campo pastorale, sia perchè ho trovato in voi, anche se non in tutti, un cristianesimo vissuto in maniera autentica e non sofisticata. E questo mi ha offerto la possibilità di una verifica continua sulla mia fede ed il mio Sacerdozio. Ho imparato da voi a badare all'essenziale delle cose e ad essere schietto dicendo sempre il mio parere senza per questo pretendere il consenso di tutti. La verità, come la scelta migliore, la si può vedere da tanti punti di vista. Il mio era uno. Vi confesso che in simili circostanze ho saputo cogliere valori che prima non consideravo e questo mi ha reso meno sicuro di me stesso e più disponibile agli altri. Nel congedarmi da voi porgo a tutti indistintamente il mio saluto ed il mio deferente ossequio. Zogno e gli Zognesi saranno sempre nel mio cuore. Ma il mio saluto vuol raggiungere in modo particolare:
1) i rev.di Sacerdoti, specialmente il rev.do Prevosto Don Giulio Gabanelli, verso i quali nutro stima e riconoscenza. Ci siamo voluti bene come fratelli anche se non sempre eravamo d'accordo su determinate scelte pastorali. Ma ci siamo rispettati, pur nella pluralità di visioni, e ci siamo sempre aiutati. In questi anni poi tante cose sono cambiate ed anche nella Chiesa è possibile una diversa sperimentazione che non nel passato. Ma il tutto è sempre suggerito dalla stessa ansia pastorale di portare Gesù Cristo alle anime ed anche le vie diverse dalle nostre sono sempre suggerite dalla buona e retta intenzione. Posso dire che tutti i rev.di Sacerdoti di Zogno mi hanno sempre aiutato nel vasto e complesso campo di lavoro della Zona pastorale di cui ero Delegato e mi hanno sostituito volentieri quando gli impegni erano più di uno e non mi era possibile assolverli dignitosamente tutti. Vada a loro il mio più sincero ringraziamento.
2) Ringrazio pure le rev.de Suore sempre così sollecite e pronte nell'affiancarsi ai Sacerdoti nei più svariati campi dell'apostolato parrocchiale.
3) le illustri Autorità cittadine civili, militari e scolastiche, in modo speciale H sig. Preside prof. Tino Giupponi e tutti i signori colleghi professori presso la nostra Scuola Media.
4) tutti i collaboratori parrochiali e zonali... e ''gli amici del cuore" a cui devo tanto della buona riuscita delle varie iniziative a livello parrocchiale e zonale. Il Signore li benedica tutti. Io li ricorderò sempre con tanto affetto.
5) Ma il mio cuore vorrebbe soprattutto raggiungere gii ammalati, i vecchi, i bambini.... per portare a tutti una carezza ed un sorriso perchè in loro è particolarmente presente il Signore Gesù.
6) Ricordo e prego anche per tutti i defunti, in modo particolare per il rev.mo Mons. Prevosto Giuseppe Speranza, che in questi quasi 13 anni sono stati portati nel nostro Cimitero ed aspettano con noi il giorno delle Risurrezione. Quasi ogni giorno andavo a trovare e mi soffermavo davanti alle tombe, guardavo i loro volti impressi nelle fotografie e per un istante rivivevo i ricordi degli incontri e dei colloqui avuti con loro quando erano in vita. Che il Signore li abbia tutti con sè in Paradiso. Ed ora vi raccomando la unione tra di voi e la collaborazione con la Parrocchia. Sentitela come casa vostra, come la vostra famiglia e donate parte del vostro tempo e delle vostre copiose energie per il bene della comunità perchè Zogno sia sempre più fulgida di fede, ricca di vocazioni sacerdotali e religiose, fervente di buone e sante iniziative. Con questi sentimenti vi abbraccio e vi benedico tutti nel nome del Signore Gesù.
Vostro affezionatissimo
Sac. Recanati Don Sandro
Carissimi, sono stato chiamato dal Vescovo ad essere Parroco di Gandino. Devo quindi lasciare la Parrocchia di Zogno dopo quasi 13 anni. Confesso che sono stati gli anni più belli della mia vita. In questi anni ho vissuto accanto a voi condividendo ansie e trepidazioni, gioie e dolori. Ho sentito il calore umano della vostra fede e del vostro amore fraterno specialmente in occasione della morte del mio papà (9 Agosto 1962) ed ancor più quando improvvisamente morì il compianto mio fratello Padre Gian Maria cappuccino (24 Agosto 1968) che voi avete conosciuto perchè veniva tutti gli anni a Zogno durante le vacanze. Ho sempre condiviso l'opinione che i cittadini di Zogno non sono freddi ed insensibili, come all'apparenza potrebbero sembrare a chi li giudica con sguardo superficiale. Esprimono invece quando vogliono e come vogliono i loro sentimenti che sono sempre genuini ed autentici anche perchè spontanei, improvvisi ed imprevedibili. E sorprendono sempre per la loro intensità e vibrazione umana. Vi ringrazio tutti di cuore. E Dio sa come vorrei salutare tutti, uno per uno, nessuno eccettuato. In questo nuovo campo di lavoro mi sarà sempre di guida e di conforto. Il compianto nostro rev.mo Prevosto Mons. Giuseppe Speranza, vero modello di vita sacerdotale vissuta in pienezza di dedizione a Dio ed ai fratelli. Sarà per me un termine costante di verifica ed uno stimolo continuo a donarmi con tutte le mie forze per il bene delle anime a me affidate. Sono convinto che non sempre sono stato di buon esempio a tutti e che forse, involontariamente, ho fatto soffrire o recato danno ad alcuno. Siate comprensivi e vogliate perdonarmi, lo posso dire che in questi anni non ho avuto torti da nessuno di voi. Vi ho amati così come siete e mi sono immedesimato con voi quasi fino a diventare, all'apparenza, testardo. Ma era il senso del dovere che mi guidava o, almeno, quello che la mia coscienza mi faceva sentire come dovere in quel momento. É sempre stata una costante della mia vita fino ad ora, quella di verificare sempre le mie scelte pastorali con le indicazioni chiare del magistero della Chiesa e questo può, ad alcuno, aver suggerito l'idea di una mia esagerata sicurezza. In realtà Dio sa quanta pena ed incertezza interiori accompagnavano le mie scelte. E quanto ho pregato e mi sono consigliato prima di dire o di fare qualcosa. Certo devo dire che a Zogno ho imparato veramente a fare il prete sia perchè mi sono sempre trovato accanto a rev.di Sacerdoti esemplari in tutto ed impegnati a tutta prova nel campo pastorale, sia perchè ho trovato in voi, anche se non in tutti, un cristianesimo vissuto in maniera autentica e non sofisticata. E questo mi ha offerto la possibilità di una verifica continua sulla mia fede ed il mio Sacerdozio. Ho imparato da voi a badare all'essenziale delle cose e ad essere schietto dicendo sempre il mio parere senza per questo pretendere il consenso di tutti. La verità, come la scelta migliore, la si può vedere da tanti punti di vista. Il mio era uno. Vi confesso che in simili circostanze ho saputo cogliere valori che prima non consideravo e questo mi ha reso meno sicuro di me stesso e più disponibile agli altri. Nel congedarmi da voi porgo a tutti indistintamente il mio saluto ed il mio deferente ossequio. Zogno e gli Zognesi saranno sempre nel mio cuore. Ma il mio saluto vuol raggiungere in modo particolare:
1) i rev.di Sacerdoti, specialmente il rev.do Prevosto Don Giulio Gabanelli, verso i quali nutro stima e riconoscenza. Ci siamo voluti bene come fratelli anche se non sempre eravamo d'accordo su determinate scelte pastorali. Ma ci siamo rispettati, pur nella pluralità di visioni, e ci siamo sempre aiutati. In questi anni poi tante cose sono cambiate ed anche nella Chiesa è possibile una diversa sperimentazione che non nel passato. Ma il tutto è sempre suggerito dalla stessa ansia pastorale di portare Gesù Cristo alle anime ed anche le vie diverse dalle nostre sono sempre suggerite dalla buona e retta intenzione. Posso dire che tutti i rev.di Sacerdoti di Zogno mi hanno sempre aiutato nel vasto e complesso campo di lavoro della Zona pastorale di cui ero Delegato e mi hanno sostituito volentieri quando gli impegni erano più di uno e non mi era possibile assolverli dignitosamente tutti. Vada a loro il mio più sincero ringraziamento.
2) Ringrazio pure le rev.de Suore sempre così sollecite e pronte nell'affiancarsi ai Sacerdoti nei più svariati campi dell'apostolato parrocchiale.
3) le illustri Autorità cittadine civili, militari e scolastiche, in modo speciale H sig. Preside prof. Tino Giupponi e tutti i signori colleghi professori presso la nostra Scuola Media.
4) tutti i collaboratori parrochiali e zonali... e ''gli amici del cuore" a cui devo tanto della buona riuscita delle varie iniziative a livello parrocchiale e zonale. Il Signore li benedica tutti. Io li ricorderò sempre con tanto affetto.
5) Ma il mio cuore vorrebbe soprattutto raggiungere gii ammalati, i vecchi, i bambini.... per portare a tutti una carezza ed un sorriso perchè in loro è particolarmente presente il Signore Gesù.
6) Ricordo e prego anche per tutti i defunti, in modo particolare per il rev.mo Mons. Prevosto Giuseppe Speranza, che in questi quasi 13 anni sono stati portati nel nostro Cimitero ed aspettano con noi il giorno delle Risurrezione. Quasi ogni giorno andavo a trovare e mi soffermavo davanti alle tombe, guardavo i loro volti impressi nelle fotografie e per un istante rivivevo i ricordi degli incontri e dei colloqui avuti con loro quando erano in vita. Che il Signore li abbia tutti con sè in Paradiso. Ed ora vi raccomando la unione tra di voi e la collaborazione con la Parrocchia. Sentitela come casa vostra, come la vostra famiglia e donate parte del vostro tempo e delle vostre copiose energie per il bene della comunità perchè Zogno sia sempre più fulgida di fede, ricca di vocazioni sacerdotali e religiose, fervente di buone e sante iniziative. Con questi sentimenti vi abbraccio e vi benedico tutti nel nome del Signore Gesù.
Vostro affezionatissimo
Sac. Recanati Don Sandro
Monte Avaro - luglio 1969
CIAO DON SANDRO…
ZOGNO TI RINGRAZIA E TI PORTERÀ SEMPRE NEL CUORE! Il nostro sacerdote Mons. Recanati Alessandro, è passato improvvisamente a miglior vita, col dispiacere di tutti quelli che l'hanno conosciuto e ammirato. I funerali vennero celebrati lunedì 3 marzo a Spirano, sua parrocchia d’origine, commemorando tutta la sua vita sacerdotale, prima a Bolgare, dal 1956 al 1962, poi, da noi, a Zogno dal 1962 al 1975, e di seguito a Gandino, dal 1975 al 1992, finalmente a Clusone dal 1992 al 2005, dovunque, affermandosi con straordinario impegno per noi Zognesi in particolare, per cui lo vogliamo ricordare con tanto affetto e riconoscenza per i suoi numerosi anni sacrificati con noi. L'abbiamo innanzitutto avuto presente all'Oratorio, alla scuola, nell'ambito direttamente parrocchiale e anche con altri impegni in questa nostra Val Brembana. È bello il fatto di poter trascorrere diversi anni con sacerdoti gioiosi sempre disposti a condividere insieme le avventure che insorgono nella gioventù. In realtà, il sacerdote don Alessandro, ha potuto ricuperare, anche nel suo passato, vantaggi preziosi umani e sacerdotali. Noi lo ricorderemo di gran cuore nelle nostre preghiere con la sicurezza che anche lui continuerà la sua presenza in mezzo a noi. Muore a Bergamo venerdì 28 febbraio 2014. Mons. Giulio Gabanelli |