1997
ORATORIO S. GIOVANNI BOSCO
GITA A BUDAPEST
PROGRAMMA
• 30 aprile: partenza ore 20 da Zogno. Viaggio notturno.
• 1° maggio: arrivo in mattinata a Budapest. Incontro con la guida italiana. Visita della città per l’intera giornata. Pranzo. Cena. Pernottamento.
• 2 maggio: prima colazione. Ore 8.30 incontro con la guida ed escursione per l’intera giornata sul¬l’ansa del Danubio: Esztergom, Stentendre, Visegrad. Pranzo in ristorante. Rientro a Budapest e cena tipica in una Csarda con musica. Pernottamento.
• 3 maggio: prima colazione. Incontro con la gui-da e visita della città. Pranzo in Csarda. Cena e per-nottamento in hotel.
• 4 maggio: prima colazione e partenza per il rientro in Italia. Pranzo lungo il percorso.
• Quota di partecipazione lire 600.000 più quota passaporto collettivo (facoltativo).
• Quota supplemento camera singola lire 100.000.
• La quota comprende: bus gran turismo, hotel tre stelle, trattamento pensione completa dal pranzo del 2° giorno al pranzo del l'ultimo giorno, bevande ai pasti (birra o acqua minerale), servizio guida parlante italiano per tre intere giornate, assicurazione Europ Assistance Medico non stop.
Per informazioni o ritiro programma dettagliato rivolgersi a don Luigi.
Le iscrizioni si riceveranno fino ad esaurimento dei posti disponibili.
• 30 aprile: partenza ore 20 da Zogno. Viaggio notturno.
• 1° maggio: arrivo in mattinata a Budapest. Incontro con la guida italiana. Visita della città per l’intera giornata. Pranzo. Cena. Pernottamento.
• 2 maggio: prima colazione. Ore 8.30 incontro con la guida ed escursione per l’intera giornata sul¬l’ansa del Danubio: Esztergom, Stentendre, Visegrad. Pranzo in ristorante. Rientro a Budapest e cena tipica in una Csarda con musica. Pernottamento.
• 3 maggio: prima colazione. Incontro con la gui-da e visita della città. Pranzo in Csarda. Cena e per-nottamento in hotel.
• 4 maggio: prima colazione e partenza per il rientro in Italia. Pranzo lungo il percorso.
• Quota di partecipazione lire 600.000 più quota passaporto collettivo (facoltativo).
• Quota supplemento camera singola lire 100.000.
• La quota comprende: bus gran turismo, hotel tre stelle, trattamento pensione completa dal pranzo del 2° giorno al pranzo del l'ultimo giorno, bevande ai pasti (birra o acqua minerale), servizio guida parlante italiano per tre intere giornate, assicurazione Europ Assistance Medico non stop.
Per informazioni o ritiro programma dettagliato rivolgersi a don Luigi.
Le iscrizioni si riceveranno fino ad esaurimento dei posti disponibili.
ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO
C.R.E. '97
Centro Ricreativo Estivo PER ASILO, RAGAZZI E ADOLESCENTI
Anche per l’estate ’97 l’Oratorio propone il Centro Ricreativo estivo, che inizierà il 30 giugno e si concluderà il 25 luglio.
Quest’anno ci saranno importanti novità, che riguardano l’apertura di Centri Ricreativi diversi per fasce d’età:
• C.R.E.A. Pinocchio (Centro Ricreativo Estivo Asilo)
Si è avuta l’autorizzazione da U.S.S.L. e Provincia per attuare il C.R.E.A. per 50 bambini dai 3 ai 5 anni. Per loro è previsto un C.R.E. particolare: svilupperanno una tematica che avrà per filo conduttore le fiabe, avranno attività e gite appropriate alla loro età, avranno la possibilità di recarsi in piscina al giovedì mattina, ci sarà la proiezione di un film settimanale, vivranno momenti comuni con gli altri ragazzi il mercoledì sera.
L’orario giornaliero è dalle 14.00 alle 18.00 (i pullman ini-zieranno il servizio alle 13.00); la gita del martedì sarà dalle 8.00 alle 18.00.
Le iscrizioni si chiuderanno il 15 giugno, o anticipatamente al raggiungimento dei 50 frequentanti.
C.R.E.
(Centro Ricreativo Estivo)
Rivolto ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, si ripresenta nella sua forma ormai collaudata.
Il tema conduttore del C.R.E. ’97 sarà «E se, sulla strada... - ... Sogni di ragazzi sulle nostre città» e verrà sviluppato in quattro tappe:
- strada come luogo per camminare;
- strada come luogo per scoprire;
- strada come luogo per incontrare;
- strada come luogo per ripartire.
I ragazzi, impegnati dalle 14.00 alle 18.00 si dedicheranno a varie attività svolte negli atelier e ai tradizionali tornei. Al giovedì ci sarà la possibilità di recarsi in piscina a Dalmine.
Le gite saranno al martedì con mete ancora da definire, ma sicuramente interessanti.
Ci sarà la proiezione di un film a settimana, una serata settimanale aperta alle famiglie, oltre all’incontro con gli Oratori del territorio.
L’autorizzazione consente la partecipazione di 350 ragazzi.
Le iscrizioni si chiuderanno il 15 giugno.
C.R.E.Ad.
(Centro Ricreativo Estivo Adolescenti)
Già sperimentato negli ultimi tre anni, quest’anno avrà diverse novità, prima fra tutte l’autorizzazione della Provincia e dell’U.S.S.L. che determina la nuova apertura di un Centro Ricreativo Adolescenti per 50 ragazzi dai 14 ai 17 anni, Centro che avrà un cammino autonomo dal C.R.E. tradizionale.
Il C.R.E.Ad. avrà orari particolari: funzionerà tutti i pomeriggi e tutte le sere esclusa la serata del martedì. Le attività pomeridiane e serali saranno pensate per soddisfare le loro richieste.
Ci sarà un film a settimana proiettato esclusivamente per loro e le gite saranno anche serali, con mete che potrebbero essere: Gardaland serale o l’Acquapark serale.
Rimarrà la serata del mercoledì in comune con il C.R.E. tradizionale, oltre alla possibilità di recarsi in piscina.
I ragazzi di 17 anni (3ª superiore) al pomeriggio saranno gli aiuto-animatori del C.R.E., mentre alla sera potranno usufruire delle proprie attività.
Ci sarà la possibilità di trascorrere qualche giorno al mare, presumibilmente la settimana dal 16 giugno. Le iscrizioni si ricevono entro l’8 giugno, o comunque al raggiungimento delle 50 adesioni.
Ulteriori particolari verranno forniti dal foglio di iscrizione, che dovrà essere consegnato entro e non oltre la data indicata, per permettere la migliore organizzazione e definizione dei gruppi.
Centro Ricreativo Estivo PER ASILO, RAGAZZI E ADOLESCENTI
Anche per l’estate ’97 l’Oratorio propone il Centro Ricreativo estivo, che inizierà il 30 giugno e si concluderà il 25 luglio.
Quest’anno ci saranno importanti novità, che riguardano l’apertura di Centri Ricreativi diversi per fasce d’età:
• C.R.E.A. Pinocchio (Centro Ricreativo Estivo Asilo)
Si è avuta l’autorizzazione da U.S.S.L. e Provincia per attuare il C.R.E.A. per 50 bambini dai 3 ai 5 anni. Per loro è previsto un C.R.E. particolare: svilupperanno una tematica che avrà per filo conduttore le fiabe, avranno attività e gite appropriate alla loro età, avranno la possibilità di recarsi in piscina al giovedì mattina, ci sarà la proiezione di un film settimanale, vivranno momenti comuni con gli altri ragazzi il mercoledì sera.
L’orario giornaliero è dalle 14.00 alle 18.00 (i pullman ini-zieranno il servizio alle 13.00); la gita del martedì sarà dalle 8.00 alle 18.00.
Le iscrizioni si chiuderanno il 15 giugno, o anticipatamente al raggiungimento dei 50 frequentanti.
C.R.E.
(Centro Ricreativo Estivo)
Rivolto ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, si ripresenta nella sua forma ormai collaudata.
Il tema conduttore del C.R.E. ’97 sarà «E se, sulla strada... - ... Sogni di ragazzi sulle nostre città» e verrà sviluppato in quattro tappe:
- strada come luogo per camminare;
- strada come luogo per scoprire;
- strada come luogo per incontrare;
- strada come luogo per ripartire.
I ragazzi, impegnati dalle 14.00 alle 18.00 si dedicheranno a varie attività svolte negli atelier e ai tradizionali tornei. Al giovedì ci sarà la possibilità di recarsi in piscina a Dalmine.
Le gite saranno al martedì con mete ancora da definire, ma sicuramente interessanti.
Ci sarà la proiezione di un film a settimana, una serata settimanale aperta alle famiglie, oltre all’incontro con gli Oratori del territorio.
L’autorizzazione consente la partecipazione di 350 ragazzi.
Le iscrizioni si chiuderanno il 15 giugno.
C.R.E.Ad.
(Centro Ricreativo Estivo Adolescenti)
Già sperimentato negli ultimi tre anni, quest’anno avrà diverse novità, prima fra tutte l’autorizzazione della Provincia e dell’U.S.S.L. che determina la nuova apertura di un Centro Ricreativo Adolescenti per 50 ragazzi dai 14 ai 17 anni, Centro che avrà un cammino autonomo dal C.R.E. tradizionale.
Il C.R.E.Ad. avrà orari particolari: funzionerà tutti i pomeriggi e tutte le sere esclusa la serata del martedì. Le attività pomeridiane e serali saranno pensate per soddisfare le loro richieste.
Ci sarà un film a settimana proiettato esclusivamente per loro e le gite saranno anche serali, con mete che potrebbero essere: Gardaland serale o l’Acquapark serale.
Rimarrà la serata del mercoledì in comune con il C.R.E. tradizionale, oltre alla possibilità di recarsi in piscina.
I ragazzi di 17 anni (3ª superiore) al pomeriggio saranno gli aiuto-animatori del C.R.E., mentre alla sera potranno usufruire delle proprie attività.
Ci sarà la possibilità di trascorrere qualche giorno al mare, presumibilmente la settimana dal 16 giugno. Le iscrizioni si ricevono entro l’8 giugno, o comunque al raggiungimento delle 50 adesioni.
Ulteriori particolari verranno forniti dal foglio di iscrizione, che dovrà essere consegnato entro e non oltre la data indicata, per permettere la migliore organizzazione e definizione dei gruppi.
ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO
LA NOSTRA FESTA SIETE VOI! - 8ª EDIZIONE
Sabato 10 maggio, in occasione della festa della mamma, si è svolta al Cinema Trieste di Zogno l’8ª edizione de «La nostra festa siete voi!», gara canora che ha visto come protagonisti bambini di età compresa fra i quattro e i nove anni.
Le canzoni in gara, scelte come gli ultimi anni tra i pezzi presentati nelle varie edizioni dello «Zecchino d’oro», sono state tredici; queste ultime, divise in gruppi rispettivamente di quattro, cinque e quattro canzoni, sono state intervallate da un balletto preparato con impegno da un gruppo di ragazzine veramente scatenate.
La scelta dei brani non è stata casuale: ognuno di essi racchiudeva un messaggio particolare che abbiamo pensato di lanciare al pubblico presente in sala proprio attraverso la voce dei nostri piccoli cantanti.
I bambini sono stati veramente tutti bravi e, per questo motivo, il compito dei giurati scelti in sala non credo sia stato dei più semplici
Le votazioni hanno visto come primi tre classificati nell’ordine i seguenti bambini: Marinella Russo che ha cantato «Il superpoliglotta», Gaia Ferrari e Carlo Risi che hanno cantato la canzone «Io Tarzan, tu Jane» e Francesco Locatelli e Virna Dolci con la canzone «Ombretta del Mississippi». Tutti i bambini sono stati premiati ex-aequo con una pergamena personalizzata, ricordo di questa edizione de «La nostra festa siete voi!».
A questo punto credo sia giusto effettuare gli opportuni ringraziamenti a tutti coloro i quali hanno contribuito alla preparazione ed all’esecuzione di questa bella festa.
Prima fra tutti i bambini, non solo i solisti, ma anche gli appartenenti al coro, composto da cinquanta elementi: la loro presenza è stata, come si può ben immaginare, indispensabile.
Ci sono poi Patrizia, Vanna e Chiara, che armate di santa pazienza, si sono cimentate in pesanti prove per preparare la bellezza di, aprite bene le orecchie, sessantotto bambini, e direi che non sono pochi; le ragazze del balletto, coordinate dalle brave coreografe Rossana e Vanina; Mara, che con la sua bella voce ha cantato «Crescerai», una popolare canzone dei Nomadi; Antonella, che ha collaborato con don Luigi durante la presentazione; tutti i ragazzi assenti dal palcoscenico, ma sempre presenti dietro le quinte, Giorgio, Monica, Michele, Stefano, Vittorio.
Un ringraziamento particolare va, infine, a don Luigi, timoniere del nostro Oratorio, e a tutta la popolazione di Zogno, che con la sua presenza sostiene e rende vive le attività del paese.
Spero proprio di non aver dimenticato nessuno, e per concludere auguro a tutti una buona estate ed un arrivederci all’anno prossimo.
Ciao!
Antonella
Le canzoni in gara, scelte come gli ultimi anni tra i pezzi presentati nelle varie edizioni dello «Zecchino d’oro», sono state tredici; queste ultime, divise in gruppi rispettivamente di quattro, cinque e quattro canzoni, sono state intervallate da un balletto preparato con impegno da un gruppo di ragazzine veramente scatenate.
La scelta dei brani non è stata casuale: ognuno di essi racchiudeva un messaggio particolare che abbiamo pensato di lanciare al pubblico presente in sala proprio attraverso la voce dei nostri piccoli cantanti.
I bambini sono stati veramente tutti bravi e, per questo motivo, il compito dei giurati scelti in sala non credo sia stato dei più semplici
Le votazioni hanno visto come primi tre classificati nell’ordine i seguenti bambini: Marinella Russo che ha cantato «Il superpoliglotta», Gaia Ferrari e Carlo Risi che hanno cantato la canzone «Io Tarzan, tu Jane» e Francesco Locatelli e Virna Dolci con la canzone «Ombretta del Mississippi». Tutti i bambini sono stati premiati ex-aequo con una pergamena personalizzata, ricordo di questa edizione de «La nostra festa siete voi!».
A questo punto credo sia giusto effettuare gli opportuni ringraziamenti a tutti coloro i quali hanno contribuito alla preparazione ed all’esecuzione di questa bella festa.
Prima fra tutti i bambini, non solo i solisti, ma anche gli appartenenti al coro, composto da cinquanta elementi: la loro presenza è stata, come si può ben immaginare, indispensabile.
Ci sono poi Patrizia, Vanna e Chiara, che armate di santa pazienza, si sono cimentate in pesanti prove per preparare la bellezza di, aprite bene le orecchie, sessantotto bambini, e direi che non sono pochi; le ragazze del balletto, coordinate dalle brave coreografe Rossana e Vanina; Mara, che con la sua bella voce ha cantato «Crescerai», una popolare canzone dei Nomadi; Antonella, che ha collaborato con don Luigi durante la presentazione; tutti i ragazzi assenti dal palcoscenico, ma sempre presenti dietro le quinte, Giorgio, Monica, Michele, Stefano, Vittorio.
Un ringraziamento particolare va, infine, a don Luigi, timoniere del nostro Oratorio, e a tutta la popolazione di Zogno, che con la sua presenza sostiene e rende vive le attività del paese.
Spero proprio di non aver dimenticato nessuno, e per concludere auguro a tutti una buona estate ed un arrivederci all’anno prossimo.
Ciao!
Antonella
ALLA CORTE DELLA REGINA DEL DANUBIO
Racconto semiserio di un cronista viaggiatore
E così il fatidico mercoledì 30 aprile giunse per i cinquantaquattro avventurieri, disposti a tutto, pronti ad affrontare un lungo viaggio, pieno di insidie verso una meta avvolta di mistero e di fascino.
Budapest, «regina del Danubio», attendeva impaziente il loro arrivo e si accingeva a ripagarli di ogni fatica.
Quando ormai il sole volgeva al tramonto, sull'antico sagrato fervevano gli ultimi preparativi, si approntava con cura ogni cosa, si scambiavano saluti.
Infine con lo sguardo rivolto alla Chiesa, ciascuno invocava la protezione del Signore, della Madonna e dei Santi patroni. Si parte! La carovana inizia a muoversi puntando decisamente verso oriente.
Le sue guide, don Luigi e l'esperto Pigi, la porteranno a destinazione senza smarrire la retta (si fa per dire) via. Dopo un brevissimo tragitto, nella terra di Villa d'Almè, un povero viandante chiede disperatamente di aggregarsi alla carovana. Guarda caso è diretto verso la nostra stessa meta.
«Che fortunata coincidenza!» esclama cosmi... ed è subito dei nostri.
È buio.
Tutto sembra procedere come stabilito, ma una sosta forzata, lungo la strada maestra Milano-Venezia, fa ritardare di non poco la tabella di marcia.
«Se questo è l’inizio del viaggio, chissà come sarà la fine!», avrà sicuramente pensato qualcuno in cuor suo. Niente paura!
Una piccola accelerata ai cavalli «fiscali» del nostro mezzo di trasporto, avrebbe permesso di recuperare il tempo perduto.
Illusione che dura poco.
Giunti ai confini, le guardie frontiere vogliono controllare le nostre identità, ad uno ad uno, come se fossimo dei clandestini.
Non bastano neppure le persuasioni e le credenziali curiali di don Luigi per convincerle delle nostre pacifiche intenzioni.
Siamo costretti a rispondere all’appello, mostrando i nostri volti e i nostri «lasciapassare» allo sguardo severo delle nostre amiche (ancora una volta si fa per dire) guardie.
Qualcuno impreca «Te possino accecar!». «Che peciàda!». Anche questo interminabile momento passa.
È notte fonda.
Il sonno ormai ha vinto quasi tutti. E così tra un ronfi.. ronf il viaggio prosegue senza altri intoppi grazie alla vigile guida del nostro caro Pigi.
Le prime luci dell'alba di giovedì 1° maggio rivestono di colore la prateria (putza) ungherese.
Orsù!
Destatevi e ammirate.
Molti ancora sonnecchiano.
Quando il sole appare in tutto il suo splendore, ecco udire una voce che bruscamente risveglia tutti: «Prrronto!».
Qualcuno, un po’ assonnato, chissà perché sembra cercare la cornetta del telefono per rispondere col rituale «Chi parla?».
Era la voce dell’assistente di bordo il quale illustrava la tabella di marcia, la velocità di crociera, le località in attraversamento, l’orario previsto di arrivo.
Una cosa è certa: siamo in forte ritardo anche perché le strade che stiamo percorrendo sono strette e dissestate.
Ai nostri occhi appare in lontananza il Lago Balaton, il più grande bacino europeo di acqua dolce, segno che fra qualche ora saremo a Budapest, alla corte della regina del Danubio. Sono le 12, dopo 16 ore di viaggio la carovana, apparentemente stremata, raggiunge l’accampamento Olympia dove un esclusivo «gulyas» (altro che tirami sù!) rigenera le forze dei viaggiatori e dà loro la carica giusta per iniziare l’esplorazione della mitica Budapest.
Ristorati e saziati, freschi e vispi più che mai, senza dare alcun segno di stanchezza, ci apprestiamo con Zoldan, la guida del posto, a raggiungere il cuore della città, ovvero la Piazza degli Eroi. Per la verità, dopo un viaggio così lungo e tormentato, anche noi potevamo sentirci un poco eroi. Chissà se in futuro il popolo di Budapest ci immortalerà con una stele a perenne ricordo della nostra visita nel regno ungherese.
Imponenti sono le statue equestri degli antichi capi tribù e quelle dei re ungheresi. Sul lato destro della piazza si eleva la Galleria d’arte, il maggior locale di esposizione di arti figurative. Sul lato sinistro il Museo delle Belle Arti che custodisce numerosi capolavori della pittura e della scultura. «Ocio!», grida qualcuno di noi. Un gruppo di baldanzosi giovanotti si diverte a dribblare con lo skateboard (chi è costui? indovinate un po’ voi...) turisti e visitatori della piazza, noi compresi.
Accanto alla piazza si stende un immenso ed antico parco, il Parco Comunale. Oggi 1° Maggio a Budapest si celebra la festa popolare e il parco brulica di bancarelle, di mercanti e di persone di ogni razza ed età. E allora anche noi ci immergiamo in questo bagno di folla desiderosi di scoprire mercanzie e prodotti dell’artigianato locale: pizzi e ricami, porcellane, oggetti in vetro, specialità alimentari, ...
Sembra che tutti vogliano far man bassa del mercato. In realtà poco allettanti risultano essere alla fine le proposte del mercato. Ritorniamo all’accampamento dove prima di cena nell’unico locale che ci è concesso, niente che po’ di meno, il nightclub, celebriamo la S. Messa. La preghiera e il raccoglimento tuttavia non mancano. D'altra parte Gesù ci ha detto «dove due o più sono riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro». Non ha detto dove! E noi l’abbiamo subito preso in parola. Dopo il pasto, consumato a suon di valzer e musiche popolari internazionali, quando da tutti ci si aspettava la classica «Buona notte», alla faccia della stanchezza, sentiamo proporre dalle gentili signore, ormai elevate a dame di corte della regina del Danubio: «Che si fà stasera?». Come non resistere al loro invito! E così ci concediamo una breve passeggiata nei dintorni alla ricerca senza esito di una pasticceria dove poter gustare la specialità del luogo, lo strudel ungherese.
Venerdì 2 maggio. Freschi, riposati e gasati siamo desiderosi di riprendere l’esplorazione seguendo le orme della nostra esperta guida. Usciamo dalla città e risalendo l’Ansa del Danubio raggiungiamo Szentendre, una cittadina davvero caratteristica e ben conservata. Qui possiamo scoprire una meravigliosa collezione di ceramiche e di sculture in terra cotta, opera di una celebre artista ungherese.
Bancarelle e negozietti di ogni genere sembrano tracciare una linea di cornice alle vie antiche di questa stupenda località. Insomma quanto basta per lustrarsi gli occhi e per cominciare a mettere mano al portafoglio. Subito dopo ci attende Estergom dove ci appare in tutta la sua magnificenza la Cattedrale che dall’alto della collina domina la città. Lunga 107 metri, larga 34, con la cupola che supera i 71 metri d’altezza, custodisce al suo interno una copia dell’Assunta di Tiziano, mentre annesso alla Chiesa è il Tesoro della Cattedrale che comprende opere d’arte sacra che vanno dal XI al XVIII secolo.
Dopo la devota contemplazione di questo monumento ci spostiamo a Visegrad per il pranzo sempre con la compagnia musicale di un quartetto: cimbali (che strumento sarà mai?) e archi. Così ci rifocilliamo come si conviene. Poco distante dal posto di ristoro, inerpicata in cima al monte Sibrik, si erge la fortezza di Visegrad, più volte ristrutturata e ampliata. Sembra fare da sentinella all’Ansa del Danubio. Visitiamo le sue mura e gli interni che custodiscono le antiche ve-stigia di epoche remote. Qualcuno di noi si immedesima nella parte dei cavalieri di quel tempo e preso da raptus atavico, tipico dell’Orlando Furioso o di don Chisciotte, sembra andare all’assalto della fortezza. Siamo proprio una bella comitiva di «fo’ de cò».
«Prronto! E lui!». Il nostro assistente di bordo il quale ci informa del programma della serata che prevede un’appetitosa cena in csarda (da non confondere con il pesce), tipico locale ungherese e gran finale con navigazione notturna sul Danubio. Alla sarda ritroviamo i soliti ignoti, ovvero gli stessi musicisti che avevamo ascoltato durante il pranzo; ed ora cambiata la divisa ci dilettavano con le stesse musiche come se fossero in tournée: che volete di più? «Oh! Che meraviglia!». «Quale incanto!». Sono alcune espressioni che commentano da sole la navigazione notturna sul Danubio attraverso la città di Budapest. Sogno o son desto? Tutto è davvero affascinante. Il suggestivo gioco di luci rende la città un incanto, un mondo da favola. Se poi ci aggiungete lo champagne e la musica dei più famosi valzer, potete immaginare quale godimento. Torniamo in albergo e con gli occhi che attendono di essere chiusi rivisitiamo le bellezze ammirate lungo la giornata.
Il mattino di sabato 2 maggio, dopo la S. Messa, ripartiamo per completare il tour di Budapest. Quasi al galoppo, perché il tempo stringe (ma noi giovani non temiamo nulla!), visitiamo piazze, vie, chiese e celebri palazzi. Sostiamo brevemente davanti al Parlamento, uno dei simboli della città. Con le sue dimensioni di grande imponenza e l’alta cupola che ne caratterizza il profilo, l’edificio ha tutte le sembianze di una reggia da fiaba e per certi versi ricorda moltissimo il Parlamento di Londra. Attraversando il ponte delle Catene raggiungiamo l’Isola Margherita che sorge proprio in mezzo al Danubio. Lunga due chilometri e mezzo e larga cinquecento metri nel punto più largo, è ricca di gradini dove sono piantate diverse varietà di alberi rari e di fiori esotici. Fu qui che il re ungherese Béla IV costruì intorno al 1200 un Palazzo Reale e qui fece edificare il Convento della Beata Vergine che accolse come suora sua figlia Margherita della quale l’isola prese il nome.
Dopo una piacevole passeggiata tra i giardini dell’isola. ci attende nel pomeriggio la visita al Palazzo Reale più volte distrutto c ricostruito. Oggi il Palazzo ospita la Biblioteca Nazionale e tre musei. I grandiosi cortili del Palazzo sono decorati da statue la cui più famosa è quella della «Fontana della caccia di Mattia», uno dei più grandi re ungheresi.
Più tardi ci portiamo, sbandando un poco per la stanchezza, verso il famoso Matyas Templom (per gli amici Chiesa di Mattia). Danneggiato gravemente durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato completamente ricostruito in stile neogotico. Vale proprio la pena visitarlo. Al suo interno si sta celebrando un matrimonio, per cui non ci è data la possibilità di ammirarlo in tutti i suoi particolari. All’improvviso, quando stiamo per uscire, il possente organo irrompe con la maestosità del suono ripieno e allora c’è qualcuno che non resiste al musicale richiamo e con un rapido dietro-front ritorna nella Chiesa per gustarsi questo fuori programma.
Dopo la salita all’originale fortificazione del Bastione dei Pescatori, collocato alle spalle della Chiesa di Mattia, cerchiamo di spendere e di spandere gli ultimi fiorini rimastici per il tradizionale shopping. La sera ci attende Budapest by night. Prima l’affannosa ricerca di un caffè con qualche posto a sedere, poi passeggiata lungo le moderne e illuminate vie del centro commerciale. E qui non vi dico cosa abbiamo visto. Altro che danza del ventre. Casinò, discoteche, night club, ritrovi di ogni genere e per ogni gusto, profili e curve alle vetrine di fanciulle danzanti, per non dire conturbanti, attraggono irresistibilmente noi fragili maschietti. Prontamente richiamati da don Luigi, non ci facciamo trascinare sulla via del perdizione. Ah! Come avremmo voluto perderci in quel mondo di innocenti balocchi.
Torniamo in albergo perché domani ci aspetta il melanconico e lungo viaggio di ritorno. Caro Pigi, ora pensaci tu. Alle prime ore di domenica 3 maggio riprendiamo la strada che ci riporta a casa. Dalle postazioni della nostra carovana salutiamo la regina del Danubio. Ella pare rispondere al nostro saluto e dirci Arrivederci cari amici. Ritornate presto».
«Prronto!». Ancora lui per le ultime comunicazioni circa il programma e i tempi del viaggio di ritorno. Lungo le strade di campagna scorgiamo numerosi nidi di cicogne appollaiate in cima ai pali della corrente elettrica. Uno spettacolo davvero mai visto se non nelle immagini televisive. Al confine con la Slovenia il dramma di una famiglia italo-rumena al cui padre è negato il permesso di oltrepassare la frontiera riempie i nostri cuori di tristezza. Dopo il pranzo a Maribor, città slovena, il viaggio prosegue senza problemi. Ci fermiamo all’oasi «autogrill» per il ristoro del corpo e dell’anima con la S. Messa che celebriamo in un posto all'aperto non disturbato.
Poi, via, verso casa. Fortunatamente le guardie frontiere italiane ci lasciano passare senza particolari controlli. Quando ormai sta per avvicinarsi la mezzanotte ecco apparire illuminato il nostro paesello di Zogno. Dall'alto del campanile sembra una madre in attesa di riabbracciare il proprio figlio che da tempo manca da casa. Quanti ricordi, quante immagini, quante emozioni, quante nuove amicizie da conservare nei cuori di ciascuno. È stato bello. È stata un’esperienza indimenticabile. Da oggi, quanti hanno partecipato potranno dire «C’ero anch’io!». Grazie don Luigi! Grazie amico Pigi! Alla prossima! E che nessuno manchi !
Il cronista viaggiatore
Maurizio Mazzocchi
E così il fatidico mercoledì 30 aprile giunse per i cinquantaquattro avventurieri, disposti a tutto, pronti ad affrontare un lungo viaggio, pieno di insidie verso una meta avvolta di mistero e di fascino.
Budapest, «regina del Danubio», attendeva impaziente il loro arrivo e si accingeva a ripagarli di ogni fatica.
Quando ormai il sole volgeva al tramonto, sull'antico sagrato fervevano gli ultimi preparativi, si approntava con cura ogni cosa, si scambiavano saluti.
Infine con lo sguardo rivolto alla Chiesa, ciascuno invocava la protezione del Signore, della Madonna e dei Santi patroni. Si parte! La carovana inizia a muoversi puntando decisamente verso oriente.
Le sue guide, don Luigi e l'esperto Pigi, la porteranno a destinazione senza smarrire la retta (si fa per dire) via. Dopo un brevissimo tragitto, nella terra di Villa d'Almè, un povero viandante chiede disperatamente di aggregarsi alla carovana. Guarda caso è diretto verso la nostra stessa meta.
«Che fortunata coincidenza!» esclama cosmi... ed è subito dei nostri.
È buio.
Tutto sembra procedere come stabilito, ma una sosta forzata, lungo la strada maestra Milano-Venezia, fa ritardare di non poco la tabella di marcia.
«Se questo è l’inizio del viaggio, chissà come sarà la fine!», avrà sicuramente pensato qualcuno in cuor suo. Niente paura!
Una piccola accelerata ai cavalli «fiscali» del nostro mezzo di trasporto, avrebbe permesso di recuperare il tempo perduto.
Illusione che dura poco.
Giunti ai confini, le guardie frontiere vogliono controllare le nostre identità, ad uno ad uno, come se fossimo dei clandestini.
Non bastano neppure le persuasioni e le credenziali curiali di don Luigi per convincerle delle nostre pacifiche intenzioni.
Siamo costretti a rispondere all’appello, mostrando i nostri volti e i nostri «lasciapassare» allo sguardo severo delle nostre amiche (ancora una volta si fa per dire) guardie.
Qualcuno impreca «Te possino accecar!». «Che peciàda!». Anche questo interminabile momento passa.
È notte fonda.
Il sonno ormai ha vinto quasi tutti. E così tra un ronfi.. ronf il viaggio prosegue senza altri intoppi grazie alla vigile guida del nostro caro Pigi.
Le prime luci dell'alba di giovedì 1° maggio rivestono di colore la prateria (putza) ungherese.
Orsù!
Destatevi e ammirate.
Molti ancora sonnecchiano.
Quando il sole appare in tutto il suo splendore, ecco udire una voce che bruscamente risveglia tutti: «Prrronto!».
Qualcuno, un po’ assonnato, chissà perché sembra cercare la cornetta del telefono per rispondere col rituale «Chi parla?».
Era la voce dell’assistente di bordo il quale illustrava la tabella di marcia, la velocità di crociera, le località in attraversamento, l’orario previsto di arrivo.
Una cosa è certa: siamo in forte ritardo anche perché le strade che stiamo percorrendo sono strette e dissestate.
Ai nostri occhi appare in lontananza il Lago Balaton, il più grande bacino europeo di acqua dolce, segno che fra qualche ora saremo a Budapest, alla corte della regina del Danubio. Sono le 12, dopo 16 ore di viaggio la carovana, apparentemente stremata, raggiunge l’accampamento Olympia dove un esclusivo «gulyas» (altro che tirami sù!) rigenera le forze dei viaggiatori e dà loro la carica giusta per iniziare l’esplorazione della mitica Budapest.
Ristorati e saziati, freschi e vispi più che mai, senza dare alcun segno di stanchezza, ci apprestiamo con Zoldan, la guida del posto, a raggiungere il cuore della città, ovvero la Piazza degli Eroi. Per la verità, dopo un viaggio così lungo e tormentato, anche noi potevamo sentirci un poco eroi. Chissà se in futuro il popolo di Budapest ci immortalerà con una stele a perenne ricordo della nostra visita nel regno ungherese.
Imponenti sono le statue equestri degli antichi capi tribù e quelle dei re ungheresi. Sul lato destro della piazza si eleva la Galleria d’arte, il maggior locale di esposizione di arti figurative. Sul lato sinistro il Museo delle Belle Arti che custodisce numerosi capolavori della pittura e della scultura. «Ocio!», grida qualcuno di noi. Un gruppo di baldanzosi giovanotti si diverte a dribblare con lo skateboard (chi è costui? indovinate un po’ voi...) turisti e visitatori della piazza, noi compresi.
Accanto alla piazza si stende un immenso ed antico parco, il Parco Comunale. Oggi 1° Maggio a Budapest si celebra la festa popolare e il parco brulica di bancarelle, di mercanti e di persone di ogni razza ed età. E allora anche noi ci immergiamo in questo bagno di folla desiderosi di scoprire mercanzie e prodotti dell’artigianato locale: pizzi e ricami, porcellane, oggetti in vetro, specialità alimentari, ...
Sembra che tutti vogliano far man bassa del mercato. In realtà poco allettanti risultano essere alla fine le proposte del mercato. Ritorniamo all’accampamento dove prima di cena nell’unico locale che ci è concesso, niente che po’ di meno, il nightclub, celebriamo la S. Messa. La preghiera e il raccoglimento tuttavia non mancano. D'altra parte Gesù ci ha detto «dove due o più sono riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro». Non ha detto dove! E noi l’abbiamo subito preso in parola. Dopo il pasto, consumato a suon di valzer e musiche popolari internazionali, quando da tutti ci si aspettava la classica «Buona notte», alla faccia della stanchezza, sentiamo proporre dalle gentili signore, ormai elevate a dame di corte della regina del Danubio: «Che si fà stasera?». Come non resistere al loro invito! E così ci concediamo una breve passeggiata nei dintorni alla ricerca senza esito di una pasticceria dove poter gustare la specialità del luogo, lo strudel ungherese.
Venerdì 2 maggio. Freschi, riposati e gasati siamo desiderosi di riprendere l’esplorazione seguendo le orme della nostra esperta guida. Usciamo dalla città e risalendo l’Ansa del Danubio raggiungiamo Szentendre, una cittadina davvero caratteristica e ben conservata. Qui possiamo scoprire una meravigliosa collezione di ceramiche e di sculture in terra cotta, opera di una celebre artista ungherese.
Bancarelle e negozietti di ogni genere sembrano tracciare una linea di cornice alle vie antiche di questa stupenda località. Insomma quanto basta per lustrarsi gli occhi e per cominciare a mettere mano al portafoglio. Subito dopo ci attende Estergom dove ci appare in tutta la sua magnificenza la Cattedrale che dall’alto della collina domina la città. Lunga 107 metri, larga 34, con la cupola che supera i 71 metri d’altezza, custodisce al suo interno una copia dell’Assunta di Tiziano, mentre annesso alla Chiesa è il Tesoro della Cattedrale che comprende opere d’arte sacra che vanno dal XI al XVIII secolo.
Dopo la devota contemplazione di questo monumento ci spostiamo a Visegrad per il pranzo sempre con la compagnia musicale di un quartetto: cimbali (che strumento sarà mai?) e archi. Così ci rifocilliamo come si conviene. Poco distante dal posto di ristoro, inerpicata in cima al monte Sibrik, si erge la fortezza di Visegrad, più volte ristrutturata e ampliata. Sembra fare da sentinella all’Ansa del Danubio. Visitiamo le sue mura e gli interni che custodiscono le antiche ve-stigia di epoche remote. Qualcuno di noi si immedesima nella parte dei cavalieri di quel tempo e preso da raptus atavico, tipico dell’Orlando Furioso o di don Chisciotte, sembra andare all’assalto della fortezza. Siamo proprio una bella comitiva di «fo’ de cò».
«Prronto! E lui!». Il nostro assistente di bordo il quale ci informa del programma della serata che prevede un’appetitosa cena in csarda (da non confondere con il pesce), tipico locale ungherese e gran finale con navigazione notturna sul Danubio. Alla sarda ritroviamo i soliti ignoti, ovvero gli stessi musicisti che avevamo ascoltato durante il pranzo; ed ora cambiata la divisa ci dilettavano con le stesse musiche come se fossero in tournée: che volete di più? «Oh! Che meraviglia!». «Quale incanto!». Sono alcune espressioni che commentano da sole la navigazione notturna sul Danubio attraverso la città di Budapest. Sogno o son desto? Tutto è davvero affascinante. Il suggestivo gioco di luci rende la città un incanto, un mondo da favola. Se poi ci aggiungete lo champagne e la musica dei più famosi valzer, potete immaginare quale godimento. Torniamo in albergo e con gli occhi che attendono di essere chiusi rivisitiamo le bellezze ammirate lungo la giornata.
Il mattino di sabato 2 maggio, dopo la S. Messa, ripartiamo per completare il tour di Budapest. Quasi al galoppo, perché il tempo stringe (ma noi giovani non temiamo nulla!), visitiamo piazze, vie, chiese e celebri palazzi. Sostiamo brevemente davanti al Parlamento, uno dei simboli della città. Con le sue dimensioni di grande imponenza e l’alta cupola che ne caratterizza il profilo, l’edificio ha tutte le sembianze di una reggia da fiaba e per certi versi ricorda moltissimo il Parlamento di Londra. Attraversando il ponte delle Catene raggiungiamo l’Isola Margherita che sorge proprio in mezzo al Danubio. Lunga due chilometri e mezzo e larga cinquecento metri nel punto più largo, è ricca di gradini dove sono piantate diverse varietà di alberi rari e di fiori esotici. Fu qui che il re ungherese Béla IV costruì intorno al 1200 un Palazzo Reale e qui fece edificare il Convento della Beata Vergine che accolse come suora sua figlia Margherita della quale l’isola prese il nome.
Dopo una piacevole passeggiata tra i giardini dell’isola. ci attende nel pomeriggio la visita al Palazzo Reale più volte distrutto c ricostruito. Oggi il Palazzo ospita la Biblioteca Nazionale e tre musei. I grandiosi cortili del Palazzo sono decorati da statue la cui più famosa è quella della «Fontana della caccia di Mattia», uno dei più grandi re ungheresi.
Più tardi ci portiamo, sbandando un poco per la stanchezza, verso il famoso Matyas Templom (per gli amici Chiesa di Mattia). Danneggiato gravemente durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato completamente ricostruito in stile neogotico. Vale proprio la pena visitarlo. Al suo interno si sta celebrando un matrimonio, per cui non ci è data la possibilità di ammirarlo in tutti i suoi particolari. All’improvviso, quando stiamo per uscire, il possente organo irrompe con la maestosità del suono ripieno e allora c’è qualcuno che non resiste al musicale richiamo e con un rapido dietro-front ritorna nella Chiesa per gustarsi questo fuori programma.
Dopo la salita all’originale fortificazione del Bastione dei Pescatori, collocato alle spalle della Chiesa di Mattia, cerchiamo di spendere e di spandere gli ultimi fiorini rimastici per il tradizionale shopping. La sera ci attende Budapest by night. Prima l’affannosa ricerca di un caffè con qualche posto a sedere, poi passeggiata lungo le moderne e illuminate vie del centro commerciale. E qui non vi dico cosa abbiamo visto. Altro che danza del ventre. Casinò, discoteche, night club, ritrovi di ogni genere e per ogni gusto, profili e curve alle vetrine di fanciulle danzanti, per non dire conturbanti, attraggono irresistibilmente noi fragili maschietti. Prontamente richiamati da don Luigi, non ci facciamo trascinare sulla via del perdizione. Ah! Come avremmo voluto perderci in quel mondo di innocenti balocchi.
Torniamo in albergo perché domani ci aspetta il melanconico e lungo viaggio di ritorno. Caro Pigi, ora pensaci tu. Alle prime ore di domenica 3 maggio riprendiamo la strada che ci riporta a casa. Dalle postazioni della nostra carovana salutiamo la regina del Danubio. Ella pare rispondere al nostro saluto e dirci Arrivederci cari amici. Ritornate presto».
«Prronto!». Ancora lui per le ultime comunicazioni circa il programma e i tempi del viaggio di ritorno. Lungo le strade di campagna scorgiamo numerosi nidi di cicogne appollaiate in cima ai pali della corrente elettrica. Uno spettacolo davvero mai visto se non nelle immagini televisive. Al confine con la Slovenia il dramma di una famiglia italo-rumena al cui padre è negato il permesso di oltrepassare la frontiera riempie i nostri cuori di tristezza. Dopo il pranzo a Maribor, città slovena, il viaggio prosegue senza problemi. Ci fermiamo all’oasi «autogrill» per il ristoro del corpo e dell’anima con la S. Messa che celebriamo in un posto all'aperto non disturbato.
Poi, via, verso casa. Fortunatamente le guardie frontiere italiane ci lasciano passare senza particolari controlli. Quando ormai sta per avvicinarsi la mezzanotte ecco apparire illuminato il nostro paesello di Zogno. Dall'alto del campanile sembra una madre in attesa di riabbracciare il proprio figlio che da tempo manca da casa. Quanti ricordi, quante immagini, quante emozioni, quante nuove amicizie da conservare nei cuori di ciascuno. È stato bello. È stata un’esperienza indimenticabile. Da oggi, quanti hanno partecipato potranno dire «C’ero anch’io!». Grazie don Luigi! Grazie amico Pigi! Alla prossima! E che nessuno manchi !
Il cronista viaggiatore
Maurizio Mazzocchi
FESTA DELLA COMUNITÀ
Sagra di San Lorenzo 31 LUGLIO-10 AGOSTO 1997
• Giovedì 31/7 - ore 20.30: Celebrazione Eucaristica con meditazione sulla figura del Santo. Ore 21.30: Concerto della «Premiata Banda Musicale» di Zogno.
• Venerdì 1/8 - ore 19.30: Apertura festa. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Sabato 2/8 - ore 18.00: Quadrangolare di calcio «Mosca Sara» alla memoria 2ª Ed. Categoria Esordienti. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Domenica 3/8 - ore 12.00: Pranzo dell’anziano con tombolata (su prenotazione). Ore 18.00: Finali Quadrangolare di calcio. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Lunedì 4/8 - Ore 20.00: «Palio 1997».
• Martedì 5/8 - Ore 20.00: «Palio 1997».
• Mercoledì 6/8 - Ore 20.00: «Cantafestival» 5ª Ed.: gara canora. Premiazione «Palio 1997».
• Giovedì 7/8 - Ore 9.00: Triduo di preparazione. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Venerdì 8/8 - Ore 9.00: Triduo di preparazione. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Sabato 9/8 - Ore 9.00: Triduo di preparazione. Ore 15.00: Confessioni comunitarie. Ore 20.30: Ballo liscio. Ore 22.00: Spettacolo pirotecnico.
• Domenica 10/8 - Festa di San Lorenzo. Ore 11.00: Solenne Concelebrazione Eucaristica. Ore 12.00: Pranzo (su prenotazione). Ore 17.00: Processione con il simulacro del Santo. Ore 20.30: Ballo liscio. Ore 22.00: Tombolata di San Lorenzo.
Durante la sagra funzionerà il servizio bar - gelateria - pizzeria - cucina e la ruota della fortuna.
• Venerdì 1/8 - ore 19.30: Apertura festa. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Sabato 2/8 - ore 18.00: Quadrangolare di calcio «Mosca Sara» alla memoria 2ª Ed. Categoria Esordienti. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Domenica 3/8 - ore 12.00: Pranzo dell’anziano con tombolata (su prenotazione). Ore 18.00: Finali Quadrangolare di calcio. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Lunedì 4/8 - Ore 20.00: «Palio 1997».
• Martedì 5/8 - Ore 20.00: «Palio 1997».
• Mercoledì 6/8 - Ore 20.00: «Cantafestival» 5ª Ed.: gara canora. Premiazione «Palio 1997».
• Giovedì 7/8 - Ore 9.00: Triduo di preparazione. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Venerdì 8/8 - Ore 9.00: Triduo di preparazione. Ore 20.30: Ballo liscio.
• Sabato 9/8 - Ore 9.00: Triduo di preparazione. Ore 15.00: Confessioni comunitarie. Ore 20.30: Ballo liscio. Ore 22.00: Spettacolo pirotecnico.
• Domenica 10/8 - Festa di San Lorenzo. Ore 11.00: Solenne Concelebrazione Eucaristica. Ore 12.00: Pranzo (su prenotazione). Ore 17.00: Processione con il simulacro del Santo. Ore 20.30: Ballo liscio. Ore 22.00: Tombolata di San Lorenzo.
Durante la sagra funzionerà il servizio bar - gelateria - pizzeria - cucina e la ruota della fortuna.
ORATORIO ZOGNO...FOREVER!
L’estate dell'Oratorio rappresenta veramente un momento «caldo» dell’anno: le attività sono molteplici e nella stagione appena trascorsa si sono avute alcune novità. Giugno ha portato la chiusura della catechesi e dell’attività invernale dell’oratorio; per l’occasione domenica 8 è stato organizzato un pomeriggio di animazione che ha visto la partecipazione di numerosi ragazzi e anche di adulti. L’esperienza sarà probabilmente proposta anche in qualche domenica invernale, per ritrovare la gioia di stare insieme non solo durante il periodo estivo.
Sabato 14 si è giocata la finale del torneo di pallavolo «Oratorio Zogno... forever», che ha visto la partecipazione di squadre non soltanto zognesi e di buon livello. La vincitrice è risultata la Ropeca di Paladina.
Lunedì 30 giugno ha avuto inizio l’avventura del Centro Ricreativo Estivo, quest’anno diviso in tre centri diversi: il C.R.E.A. PINOCCHIO, per i bambini dai 3 ai 5 anni, ha visto la presenza di oltre 50 partecipanti che hanno usufruito del parco giochi, si sono dedicati a numerosi lavoretti ed hanno partecipato alle varie attività in comune con i più grandi; il C.R.E. ormai collaudato per i ragazzi dai 6 ai 14 anni ed infine il C.R.E.Ad, per i ragazzi dai 14 ai 17 anni. Quest’ultimo si è rivelato ricco di proposte particolari, come il corso di Aerografia serale, le gite serali e la visita alle Grotte delle meraviglie aperte appositamente per loro grazie alla disponibilità del gruppo delle «Nottole» di Bergamo. A questo proposito vale la pena sottolineare che si è riscoperto un tesoro non indifferente del nostro territorio, che ci auguriamo venga rivalutato come merita.
Iniziative di rilievo si sono avute nelle serate del mercoledì aperte alle famiglie e a tutti e tre i C.R.E.: mercoledì 9 luglio, inoltre, sono state riproposte le Oratoriade, cioè l’incontro con i C.R.E. del Vicariato e dintorni a base di giochi e l’immancabile sfida finale che ha decretato la vittoria di Brembilla.
Grande risonanza ha avuto poi il raduno diocesano dei C.R.E. per la fascia delle medie che il nostro Oratorio ha ospitato venerdì 11 luglio. E stata una giornata molto bella, con la partecipazione di 1500 persone provenienti da tutta la provincia. Tra accoglienza, grande gioco, atelier e laboratori, momento di preghiera e canti la giornata è letteralmente volata, ma ha lasciato a ogni partecipanti sicuramente un’emozione particolare. 11 cammino dei C.R.E. si è concluso con la serata del 25 luglio. Giusto il tempo di cambiare volto all’Oratorio e si è ripartiti con la Sagra di San Lorenzo, aperta con la Celebrazione Eucaristica e il concerto della Banda giovedì 31 luglio. Le varie serate hanno come sempre offerto alla popolazione momenti di incontro, di svago e di spettacolo, come la serata del Contafestival, vinto da Bianche Milesi di San Giovanni Bianco, e competizioni sportive, come il Quadrangolare di calcio e perché no il Palio 1997 vinto da Somendenna.
Da settembre l’attività è ripresa. Ad ottobre riprenderà la catechesi, mentre sabato 4 i nostri giovani metteranno nuovamente in scena presso l’Oratorio di Leffe il Recital «Smascherando», già rappresentato a Zogno e scelto tra tutti gli spettacoli proposti da tutti gli Oratori della diocesi per la Rassegna Diocesana di Recital. Non mancherà inoltre la Castagnata, mentre a novembre inizieranno i ritiri per i ragazzi in preparazione al Natale. Insomma, il motore non si ferma mai. L’invito è di un arrivederci al più presto, ricordando che all’Oratorio c’è posto per tutti, in ogni momento dell’anno.
Sabato 14 si è giocata la finale del torneo di pallavolo «Oratorio Zogno... forever», che ha visto la partecipazione di squadre non soltanto zognesi e di buon livello. La vincitrice è risultata la Ropeca di Paladina.
Lunedì 30 giugno ha avuto inizio l’avventura del Centro Ricreativo Estivo, quest’anno diviso in tre centri diversi: il C.R.E.A. PINOCCHIO, per i bambini dai 3 ai 5 anni, ha visto la presenza di oltre 50 partecipanti che hanno usufruito del parco giochi, si sono dedicati a numerosi lavoretti ed hanno partecipato alle varie attività in comune con i più grandi; il C.R.E. ormai collaudato per i ragazzi dai 6 ai 14 anni ed infine il C.R.E.Ad, per i ragazzi dai 14 ai 17 anni. Quest’ultimo si è rivelato ricco di proposte particolari, come il corso di Aerografia serale, le gite serali e la visita alle Grotte delle meraviglie aperte appositamente per loro grazie alla disponibilità del gruppo delle «Nottole» di Bergamo. A questo proposito vale la pena sottolineare che si è riscoperto un tesoro non indifferente del nostro territorio, che ci auguriamo venga rivalutato come merita.
Iniziative di rilievo si sono avute nelle serate del mercoledì aperte alle famiglie e a tutti e tre i C.R.E.: mercoledì 9 luglio, inoltre, sono state riproposte le Oratoriade, cioè l’incontro con i C.R.E. del Vicariato e dintorni a base di giochi e l’immancabile sfida finale che ha decretato la vittoria di Brembilla.
Grande risonanza ha avuto poi il raduno diocesano dei C.R.E. per la fascia delle medie che il nostro Oratorio ha ospitato venerdì 11 luglio. E stata una giornata molto bella, con la partecipazione di 1500 persone provenienti da tutta la provincia. Tra accoglienza, grande gioco, atelier e laboratori, momento di preghiera e canti la giornata è letteralmente volata, ma ha lasciato a ogni partecipanti sicuramente un’emozione particolare. 11 cammino dei C.R.E. si è concluso con la serata del 25 luglio. Giusto il tempo di cambiare volto all’Oratorio e si è ripartiti con la Sagra di San Lorenzo, aperta con la Celebrazione Eucaristica e il concerto della Banda giovedì 31 luglio. Le varie serate hanno come sempre offerto alla popolazione momenti di incontro, di svago e di spettacolo, come la serata del Contafestival, vinto da Bianche Milesi di San Giovanni Bianco, e competizioni sportive, come il Quadrangolare di calcio e perché no il Palio 1997 vinto da Somendenna.
Da settembre l’attività è ripresa. Ad ottobre riprenderà la catechesi, mentre sabato 4 i nostri giovani metteranno nuovamente in scena presso l’Oratorio di Leffe il Recital «Smascherando», già rappresentato a Zogno e scelto tra tutti gli spettacoli proposti da tutti gli Oratori della diocesi per la Rassegna Diocesana di Recital. Non mancherà inoltre la Castagnata, mentre a novembre inizieranno i ritiri per i ragazzi in preparazione al Natale. Insomma, il motore non si ferma mai. L’invito è di un arrivederci al più presto, ricordando che all’Oratorio c’è posto per tutti, in ogni momento dell’anno.
ORATORIO ZOGNO...FOREVER!
Con l’inizio dell’anno scolastico sono riprese le tradizionali attività dell’oratorio per il periodo invernale. A queste si sono aggiunte delle novità molto interessanti. Come già anticipato, i giovani del nostro oratorio hanno preso parte alla la Rassegna diocesana di recital: lo spettacolo «Smascherando», già presentato a Zogno, è stato infatti uno dei quattro spettacoli selezionati ed è stato rappresentato presso il Teatro di Vertova il 4 ottobre.
L’apertura della catechesi (di seguito sono riportati gli orari dei vari gruppi) si è avuta domenica 12 ottobre, con la celebrazione della S. Messa delle ore 11 e il mandato ai catechisti. I ragazzi hanno festeggiato l’inizio della catechesi e delle attività dell’oratorio domenica 19, giornata in cui è stata organizzata anche la Castagnata.
È stata questa la prima di tutta la serie di «domeniche in oratorio»: infatti, per tutto l'anno ogni domenica tutti i ragazzi sono invitati a partecipare alle attività che si svolgeranno dalle 14 alle 16. Ci saranno giochi, canti, animazione e anche la possibilità di dedicarsi ad attività particolari quali la danza, la recitazione, il disegno. Non c’è limite di età!
Per i prossimi due mesi sono in programma diverse iniziative.
• Con l’Avvento avranno inizio i ritiri per i ragazzi divisi per varie fasce d’età. Gli incontri si terranno all’oratorio ed inizieranno alle ore 8.
Questo il calendario dei ritiri:
- 23 novembre: 3ª elementare.
- 30 novembre: 4ª -5ª elementare.
- 7 dicembre: la media.
- 8 dicembre: 2ª -3ª media.
- 14 dicembre; lª -2ª a superiore.
- 21 dicembre: Giovani dalla 3ª superiore in poi.
• Mercoledì 10 dicembre tutti gli animatori sono invitati ad un incontro-festa a Brembilla che vedrà la partecipazione di tutti gli animatori del Vicariato.
• Il 13 dicembre, giorno di S. Lucia, i ragazzi della Professione di fede si recheranno alla casa di riposo a portare i doni agli anziani. Verrà riproposta la raccolta dei doni per i ragazzi del Villaggio Gabrieli: l’orario e la modalità di raccolta dei regali verranno resi noti in seguito.
• Il 30 dicembre si terrà la ormai tradizionale fiaccolata di ringraziamento di fine anno organizzata dalla Commissione Vicariale Giovanile, con partenza dalla Chiesa delle Suore di Clausura e arrivo in oratorio.
• Per la festa di San Giovanni Bosco, patrono del nostro oratorio, verranno proposti diversi appuntamenti; venerdì 30 gennaio verrà celebrata la S. Messa in oratorio con la partecipazione di tutti i gruppi che operano in oratorio; sabato 31 e domenica 1 febbraio ci sarà la rappresentazione di un recital preparato dai nostri adolescenti e giovani.
Rinnovando a tutti l’invito a partecipare ad ogni attività, l’oratorio porge a tutta la comunità i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
L’apertura della catechesi (di seguito sono riportati gli orari dei vari gruppi) si è avuta domenica 12 ottobre, con la celebrazione della S. Messa delle ore 11 e il mandato ai catechisti. I ragazzi hanno festeggiato l’inizio della catechesi e delle attività dell’oratorio domenica 19, giornata in cui è stata organizzata anche la Castagnata.
È stata questa la prima di tutta la serie di «domeniche in oratorio»: infatti, per tutto l'anno ogni domenica tutti i ragazzi sono invitati a partecipare alle attività che si svolgeranno dalle 14 alle 16. Ci saranno giochi, canti, animazione e anche la possibilità di dedicarsi ad attività particolari quali la danza, la recitazione, il disegno. Non c’è limite di età!
Per i prossimi due mesi sono in programma diverse iniziative.
• Con l’Avvento avranno inizio i ritiri per i ragazzi divisi per varie fasce d’età. Gli incontri si terranno all’oratorio ed inizieranno alle ore 8.
Questo il calendario dei ritiri:
- 23 novembre: 3ª elementare.
- 30 novembre: 4ª -5ª elementare.
- 7 dicembre: la media.
- 8 dicembre: 2ª -3ª media.
- 14 dicembre; lª -2ª a superiore.
- 21 dicembre: Giovani dalla 3ª superiore in poi.
• Mercoledì 10 dicembre tutti gli animatori sono invitati ad un incontro-festa a Brembilla che vedrà la partecipazione di tutti gli animatori del Vicariato.
• Il 13 dicembre, giorno di S. Lucia, i ragazzi della Professione di fede si recheranno alla casa di riposo a portare i doni agli anziani. Verrà riproposta la raccolta dei doni per i ragazzi del Villaggio Gabrieli: l’orario e la modalità di raccolta dei regali verranno resi noti in seguito.
• Il 30 dicembre si terrà la ormai tradizionale fiaccolata di ringraziamento di fine anno organizzata dalla Commissione Vicariale Giovanile, con partenza dalla Chiesa delle Suore di Clausura e arrivo in oratorio.
• Per la festa di San Giovanni Bosco, patrono del nostro oratorio, verranno proposti diversi appuntamenti; venerdì 30 gennaio verrà celebrata la S. Messa in oratorio con la partecipazione di tutti i gruppi che operano in oratorio; sabato 31 e domenica 1 febbraio ci sarà la rappresentazione di un recital preparato dai nostri adolescenti e giovani.
Rinnovando a tutti l’invito a partecipare ad ogni attività, l’oratorio porge a tutta la comunità i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.