2023
Carissimi tutti,
abbiamo voluto scegliere come tema di questo numero pasquale del nostro bollettino: “La bellezza salverà il mondo”, frase celebre che appare nel libro “L’idiota” di Dostoevskij. Vuoi perché nel prossimo aprile saremo invitati e coinvolti a vivere la settimana della cultura, vuoi perché siamo immersi in tanta bellezza, fuori e dentro di noi. Papa Francesco, parlando della bellezza, ha esortato tutti a: “Fate emergere la vostra bellezza! Non quella secondo le mode del mondo, ma quella vera”. Del resto la nostra cultura vede la bellezza come una costruzione del corpo e non della totalità della persona. Così sorgono sempre più numerosi i metodi di operazioni plastiche per rendere le persone più “belle”. E capita di imbatterti in bellezze costruite, bellezze fredde, artificiali, senz’anima e luminosità. A questo punto fa irruzione la vanità, non l’amore, perché la bellezza ha a che vedere con amore. In un mondo soffocato da tante brutture, siamo tutti chiamati a portare quella bellezza che ci appartiene da sempre, dal primo momento della creazione, quando Dio fece l’uomo a propria immagine e vide che era molto bello. Questa bellezza va diffusa e difesa. È necessario allora allenarsi a ri-vedere la bellezza e a rigodere della bellezza: non quella che ci fa ripiegare su noi stessi e nemmeno quella che scende a patti con il male. Mi riferisco a quella bellezza che non sfiorisce mai perché è riflesso della bellezza divina: il nostro Dio infatti è inseparabilmente buono, vero e bello. La bellezza, per chi crede, ha un volto, il volto stesso di Cristo che è venuto nel mondo per manifestare il volto bello di Dio - Padre. Gesù è “il più bello tra i figli dell’uomo”, dice un salmo. La bellezza che Dio ha comunicato non è un’idea, un quadro, una scultura bensì Lui stesso nella Persona di Cristo. L’arte nelle sue varie sfaccettature e dimensioni, ha tentato di raccontare, dipingere, scolpire frammenti della bellezza stessa di Dio. Mi domando: “Ma dove sta la bellezza di Gesù? O come è la bellezza che Lui ci propone di vivere nei gesti più quotidiani della vita? È una bellezza apparente, esteriore, teatrale, che ha doppi fini? Una bellezza che attrae o questa bellezza si è spenta? Perché, pare, l’uomo contemporaneo cerca altre bellezze”. Come sempre basta aprire il Vangelo, la bella notizia, basta entrare nelle pieghe delle relazioni che Gesù ha intessuto, il suo modo di dire, di proporsi, di stare in una situazione, di guardare, di accarezzare, di lavare e asciugare. Una bellezza che si comunica attraverso le lacrime, anche nel momento del tradimento, dell’abbandono e della morte. Del resto Gesù ha fatto nella sua vita la scelta di essere dono totale, di non risparmiare nulla per se, ma di sporcarsi le mani, di essere addirittura sfigurato (non bello agli occhi degli uomini) pur di essere fedele all’amore che si dona. E quando l’amore diventa tutto, tutto viene vinto dall’amore, anche la morte. Ecco la vera bellezza! E questo perché l’uomo, ogni essere umano, potesse fare l’esperienza di sentirsi amato per quello che è, amato senza meriti, amato senza pagare nulla pur di ritrovare una bellezza perduta. Questa è la bellezza di Gesù ed è questa la bellezza di cui abbiamo veramente bisogno. La Pasqua, che avremo la gioia di condividere nei momenti di preghiera personale, nelle celebrazioni liturgiche, nei momenti anche di festa in famiglia, non è altro che il capolavoro di Dio offerto a ciascuno di noi. La bellezza di Dio che è Amore, riversata nelle nostre vite perché ciascuno possa riscoprirsi “un capolavoro” nelle mani di questo Artista divino e difendere la bellezza di cui siamo fatti. Davvero la bellezza non salverà, ma ha già salvato il mondo. Con stima e fraternità. Buona Pasqua!
Don Mauro
Don Mauro
“Venite in disparte e riposatevi un po’”,
disse un giorno il Maestro di Nazareth ai suoi discepoli.
Carissima comunità, è la parola che Gesù ripete oggi, perché abbiamo bisogno di un po’ di vacanza, di un tempo e di una spazio che esulano dalla solita routine, non per scappare dalla realtà, ma per poterla sempre più far nostra. Abbiamo bisogno di un po’ di vacanza per riordinare la nostra vita e verificare quali sono i nostri veri interessi. Di fatto il lavoro, la professione, le varie attività, la stessa vita familiare può portare a vivere rapporti che si logorano per l’ansietà con cui sono vissuti nell’incalzare di alcune urgenze o scadenze. La vacanza può allora diventare un tempo utile per recuperare alcuni valori umani che profumano di Vangelo: il silenzio, la riflessione, la preghiera e la contemplazione. Valori necessari alla nostra “umanità”: nel silenzio riusciamo a percepire le voci più significative della storia umana e della nostra storia personale; nella riflessione possiamo vincere le tentazioni mondane, la nostra superficialità e ritrovare il nostro “io”; nella preghiera incontriamo il Signore, fonte e meta della nostra vita, e da lui riceviamo forza e stimolo per il cammino quotidiano che si snoda tra giorni di luce e giorni di buio, tra sofferenze e gioie; nella contemplazione sperimentiamo l’infinita bellezza di Dio e gustiamo la vera gioia, quella della sua presenza in noi. Come cristiani abbiamo la grave responsabilità di testimoniare questi valori, in modo semplice, umile ma convinto, anche quando siamo in vacanza. Chi al mare, chi in montagna, chi in famiglia o con gli amici: tempo di rigenerazione, di ricreazione, tempo per poter ritrovarsi. Certo è che, se penso alle nostre comunità, il tempo della vacanza è per molti anche un tempo di servizio per il bene dell’altro. Dagli animatori del CRE, agli animatori delle varie uscite organizzate per questi mesi estivi, a tutti i volontari che si metteranno al lavoro per la buona riuscita delle “sagre”, a chi non stacca mai nel servizio ai “poveri”, nella cura delle nostre chiese e delle varie celebrazioni liturgiche. Ma penso anche alle nostre famiglie dove la cura, l’attenzione, la dedizione restano sempre in circolazione. Così là dove ci sono ammalati o situazioni di particolare fragilità. È proprio il caso di dirlo: “Il servizio non va in vacanza”. E allora, buone vacanze a tutti. Qualche anno fa, un animatore che stava condividendo con me l’esperienza meravigliosa del CRE, mi ha fatto trovare nello zaino un biglietto di auguri per le vacanze... lo conservo tra le cose più preziose e desiderio condividerlo con voi. Sempre con stima e fraternità.
Don Mauro
Caro don, ti auguro tempo.
Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
Don Mauro
Caro don, ti auguro tempo.
Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.