NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESÙ
Rasga (via Pietro Ruggeri)
Il 2 luglio, preceduta da novena, festa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù alla Rasga, vicino al ponte vecchio di Zogno. La chiesa, di fondazione Giovanni Zambelli, è preceduta da sagrato con grazioso portichetto, elevata sopra la roggia della Rasga. La facciata prosegue sopra il portichetto delimitata da due lesene e si conclude con timpano triangolare. Una finestrella semicircolare illumina l’interno della navata. L’ingresso è costituito da porta con ai lati due finestre munite di inferriata. Il tutto protetto dal portichetto. La navata è a pianta rettangolare coperta da volta ellittica e si innesta direttamente al presbiterio a pianta semiottagonale coperta da catino a spicchi. In ciascun lato del presbiterio, entro cornice di stucco, si inseriscono tele ovali raffiguranti S.Giovanni Evangelista, S.Giuseppe S.Lorenzo e S.Barnaba, opere eccellenti del pittore Abramo Spinelli. Sopra l’altare, in apposita nicchia, troneggia la statua lignea della Beata Vergine col Bambino. A sinistra del presbiterio si apre una piccola sagrestia sormontata da campanile realizzato dal capomastro Pasquale Rinaldi nel 1981. L’arredamento è costituito da inginocchiatoio in noce cinquecentesco, da poltrona tipo Brustolon seicentesca, da un crocifisso in legno fantoniano, da un calice cesellato settecentesco, da dieci candelabri di ottone torniti, da un armadio-bancone con rispettivi paramenti per le celebrazioni, dai banchi in noce. La chiesetta costituisce dal 1881 la meta degli abitanti di Zogno e di tante altre parrocchie vicine che accorrono per impetrare dalla Vergine grazie e benedizioni in ogni loro necessità, mentre il gorgoglio del fiume Brembo fa da sottofondo a ogni preghiera quasi per accentuarne l’efficacia.
CENTENARIO DELLA CHIESETTA DI NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESÙ (1881-1981)
Il 2 luglio 1981 è stato celebrato il centenario dell’erezione della chiesetta di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù alla Rasga, nei pressi del Ponte Vecchio di Zogno, detta anche Madonna dei Disperati, forse in riferimento alla chiesa omonima o di S.Salvatore situata nelle vicinanze dell’Episcopio in Città Alta a Bergamo. Promotore ne fu il sig. Giovanni Zambelli il quale ne sostenne integralmente anche la spesa e la fornì inoltre di arredi e suppellettili sacri e infine la dotò di una congrua rendita per la conservazione e la celebrazione in perpetuo di una santa Messa settimanale e della festa annuale ricorrente il 2 luglio. Affidò la costruzione, su disegno dell’architetto sacerdote Antonio Piccinelli, al capomastro Battista Gherardi di Somendenna che nel 1881 potè apporre la propria firma, a compimento dell’opera, tuttora ben visibile all’interno dell’edificio alla sommità di una lesena. Con atto notarile del dott. Zanchi, 24 ottobre 1895, il sig. Giovanni Zambelli cede poi la chiesetta di sua proprietà alla Parrocchia di Zogno nella persona del parroco pro tempore Don Giovanni Bonometti, successo l’8 agosto 1881 a Don Carlo Parietti, e concorda insieme le seguenti condizioni:
- conservare in perpetuo il sacro edificio con gli arredi e le suppellettili che vi si trovano impedendone l’asportazione per qualsiasi motivo;
- celebrarvi una santa Messa settimanalmente e la festa annuale il 2 luglio;
- riconoscere sulla Chiesa il diritto di patronato della Famiglia Zambelli per tutti gli eredi maschi;
- sopperire a tutte le necessità per la conservazione e la celebrazione con la rendita di alcuni livelli dell’importo di L. 157,88 centesimi dipendente da atto 9 luglio 1842 del notaio Verdi Lorenzo di S.Gallo e con la rendita di L. 42,15 centesimi proveniente da un legato istituito presso la Curia Vescovile di Bergamo con n. 22-40 depositando quale dote la somma di L. 843 (arrotondata in L. 860) in data 24 ottobre 1895.
I livelli sono andati in disuso da parecchio tempo anche se rimangono imprescrivibili; il capitale depositato presso la Curia rimane inalterato con la sua rendita irrisoria. La chiesa resta pertanto sprovvista di mezzi per la sua sopravvivenza che viene comunque garantita in sovrabbondanza dalla generosità dei signori Zambelli, patroni della chiesa stessa, e dei devoti che gareggiano tra di loro nel provvedere a tutte le necessità per la conservazione e per l’ufficiatura, in maniera che si è sempre celebrata puntualmente la festa del 2 luglio e da qualche tempo si è fatta rivivere anche la celebrazione della Messa settimanale secondo la convenzione del 24 ottobre 1895. In occasione del centenario (1881-1981) con la collaborazione dei patroni e dei devoti si è realizzato un nuovo campanile in sostituzione della piccola vela con un concerto di tre nuove campane che sono andate ad aggiungersi alle tre piccole precedenti. Il progettista del nuovo campanile è l’ing. Ugo Vitali e il costruttore è il capomastro Pasquale Rinaldi. Le nuove campane pesano complessivamente circa quattro quintali di bronzo e sono della tonalità di RE b., MI b. e FA. Sono state fuse dalla rinomata fonderia Barigozzi di Milano con eccellente risultato sonoro. L’aggiornamento apportato con la costruzione del nuovo campanile ha posto in maggior risalto il complesso monumentale che lega meglio con le sue singole parti, sagrato sagrestia chiesa, e si arricchisce di maggiore eleganza e quasi di civetteria. A Zogno non risulta nuovo il fatto che un cittadino privato si accinga a costruire a sue spese una chiesa che poi dona con lascito alla parrocchia. Ciò avvenne ad esempio infatti quando il sig. Jeppe Maffio fece erigere come ex voto la vecchia chiesa del Carmine in Via Locatelli che donò poi alla Comunità di Zogno con testamento 10 febbraio 1649.3 Il nostro Zambelli, detto “Zambelù”, era nato a Ponteranica il 10 gennaio 1819 da Bernardo, importante negoziante di grani e di formaggi e da M. Angela Artifoni. Si sposa a 32 anni a Sedrina, il 18 agosto 1851, con Orsola Zanetti da cui avrà ben 12 figli dei quali quattro maschi: Bernardo (1858), Giuseppe (1861), Giacomo (1862) e Lorenzo (1870) che nella loro discendenza maschile godono del diritto di Patronato sulla Chiesa di Nostra Signora in forza della convenzione citata 24 ottobre 1859. Esercitò con successo la professione del padre arricchendosi assai. Non gli mancarono tuttavia dispiaceri anche a causa di una malferma salute che superò pienamente con l’aiuto della Vergine Maria di cui era particolarmente devoto e a cui eresse in ringraziamento la chiesetta. Mentre la moglie Orsola gli morì sessantenne l’8 gennaio 1887, egli superò felicemente il traguardo degli anni 80. Morì infatti il 22 settembre 1899 con tutti i conforti religiosi nella sua casa al centro di Zogno e venne funerato solennemente il 23 seguente. Il sig. Silvio Zambelli conserva in casa sua, in Piazza Garibaldi, un magnifico ritratto del gruppo familiare di Giovanni Zambelli dipinto da Angelo Ceroni nel 1870, anno in cui nacque il dodicesimo figlio Lorenzo. È un’opera pittorica insigne che meritava di essere conosciuta. È per merito di Giovanni Zambelli pertanto se la devozione a nostra Signora si è diffusa a Zogno. Sappiamo infatti che questa devozione venne propugnata in Francia da padre Chevalier fondatore dei Missionari di Jssoudun. Nel 1876 venne introdotta nella chiesa antica di S.Salvatore in Città Alta a Bergamo per opera di Don Boroni e venne incoraggiata dal Vescovo Mons. Pier Luigi Speranza a seguito di un decreto di Papa Pio IX del 1873 con cui ne raccomandava la diffusione. Diventa così una devozione di moda per quel tempo. Nel contesto zognese poi questa devozione rispecchia in pieno un aspetto o timbro mariano del culto al Cuore S.mo di Gesù che si era affermato anche con l’aggregazione alla Pia Unione eretta canonicamente presso il Convento di Clausura il 18 giugno 1830 unita alla Primaria di S. Maria in Cappella a Roma fondata il 21 gennaio 1778, con rito doppio magg. e arricchita di privilegi il 15 aprile 1815. Zelatrice della Pia Unione fu Suor M. Margherita Lunati proveniente dal Monastero di Alzano Maggiore soppresso durante il governo napoleonico. Zogno era quindi assai ben predisposto ad accogliere con entusiasmo questa devozione che coltiva da cent’anni e a cui lega tutti i fatti salienti della sua piccola storia e di cui non saprebbe più liberarsene in qualsiasi circostanza e necessità della propria vita. Il progettista della chiesetta, come è già stato detto, fu l’architetto Don Antonio Piccinelli che progettò anche la chiesa della Confraternita sorta circa un decennio più tardi a fianco della nostra Prepositurale su iniziativa del Parroco Don Bonometti. Il luogo scelto per l’ubicazione del santuarietto è molto suggestivo. Si erge infatti là dove il fiume Brembo con un’ampia curva raccoglie le sue acque sotto gli archi del Ponte Vecchio di Zogno; apre il suo piccolo sagrato sul lato sinistro della strada interrompendone il muricciolo e superando con un arco la roggia che vi scorre sotto. Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, come a S.Salvatore in Bergamo, è diventata per tutti la Madonna dei Disperati perché la sentiamo veramente madre di ciascuno in ogni nostra tribolazione soprattutto quando non sappiamo più cosa fare e ci sentiamo esauriti nelle nostre risorse morali. Lei, che è stata più disperata (tribolata) di noi, rimane sempre la nostra ultima e più grande speranza; anche quando non ci concede ciò che chiediamo, ci concede comunque sempre ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Il campanile di Nostra Signora dei Sacro Cuore alla Rasga venne eretto sempre dal nostro capomastro Pasquale Rinaldi nel 1981 su cui venne collocato un concerto di tre campane, sempre nel 1981, in RE acuto, di suono argentino assai armonioso, capace di rallegrare la festa e di gentile richiamo per la celebrazione settimanale della Santa Messa. Le campane sono state fuse dalla ditta Barigozzi di Milano nel 1980 e decorate con Santi senza particolari scritte: si sono collocate il 30/6/1981.
- RE, di peso kg. 143
- MI, di peso kg. 102
- FA#, di peso kg. 75
Sul nuovo campanile si sono conservate anche le precedenti tre campanelle rispettivamente dei peso di kg. 23; kg. 15 e kg. 7.
La festa si celebra
il 2 luglio
CENTENARIO DELLA CHIESETTA DI NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESÙ (1881-1981)
Il 2 luglio 1981 è stato celebrato il centenario dell’erezione della chiesetta di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù alla Rasga, nei pressi del Ponte Vecchio di Zogno, detta anche Madonna dei Disperati, forse in riferimento alla chiesa omonima o di S.Salvatore situata nelle vicinanze dell’Episcopio in Città Alta a Bergamo. Promotore ne fu il sig. Giovanni Zambelli il quale ne sostenne integralmente anche la spesa e la fornì inoltre di arredi e suppellettili sacri e infine la dotò di una congrua rendita per la conservazione e la celebrazione in perpetuo di una santa Messa settimanale e della festa annuale ricorrente il 2 luglio. Affidò la costruzione, su disegno dell’architetto sacerdote Antonio Piccinelli, al capomastro Battista Gherardi di Somendenna che nel 1881 potè apporre la propria firma, a compimento dell’opera, tuttora ben visibile all’interno dell’edificio alla sommità di una lesena. Con atto notarile del dott. Zanchi, 24 ottobre 1895, il sig. Giovanni Zambelli cede poi la chiesetta di sua proprietà alla Parrocchia di Zogno nella persona del parroco pro tempore Don Giovanni Bonometti, successo l’8 agosto 1881 a Don Carlo Parietti, e concorda insieme le seguenti condizioni:
- conservare in perpetuo il sacro edificio con gli arredi e le suppellettili che vi si trovano impedendone l’asportazione per qualsiasi motivo;
- celebrarvi una santa Messa settimanalmente e la festa annuale il 2 luglio;
- riconoscere sulla Chiesa il diritto di patronato della Famiglia Zambelli per tutti gli eredi maschi;
- sopperire a tutte le necessità per la conservazione e la celebrazione con la rendita di alcuni livelli dell’importo di L. 157,88 centesimi dipendente da atto 9 luglio 1842 del notaio Verdi Lorenzo di S.Gallo e con la rendita di L. 42,15 centesimi proveniente da un legato istituito presso la Curia Vescovile di Bergamo con n. 22-40 depositando quale dote la somma di L. 843 (arrotondata in L. 860) in data 24 ottobre 1895.
I livelli sono andati in disuso da parecchio tempo anche se rimangono imprescrivibili; il capitale depositato presso la Curia rimane inalterato con la sua rendita irrisoria. La chiesa resta pertanto sprovvista di mezzi per la sua sopravvivenza che viene comunque garantita in sovrabbondanza dalla generosità dei signori Zambelli, patroni della chiesa stessa, e dei devoti che gareggiano tra di loro nel provvedere a tutte le necessità per la conservazione e per l’ufficiatura, in maniera che si è sempre celebrata puntualmente la festa del 2 luglio e da qualche tempo si è fatta rivivere anche la celebrazione della Messa settimanale secondo la convenzione del 24 ottobre 1895. In occasione del centenario (1881-1981) con la collaborazione dei patroni e dei devoti si è realizzato un nuovo campanile in sostituzione della piccola vela con un concerto di tre nuove campane che sono andate ad aggiungersi alle tre piccole precedenti. Il progettista del nuovo campanile è l’ing. Ugo Vitali e il costruttore è il capomastro Pasquale Rinaldi. Le nuove campane pesano complessivamente circa quattro quintali di bronzo e sono della tonalità di RE b., MI b. e FA. Sono state fuse dalla rinomata fonderia Barigozzi di Milano con eccellente risultato sonoro. L’aggiornamento apportato con la costruzione del nuovo campanile ha posto in maggior risalto il complesso monumentale che lega meglio con le sue singole parti, sagrato sagrestia chiesa, e si arricchisce di maggiore eleganza e quasi di civetteria. A Zogno non risulta nuovo il fatto che un cittadino privato si accinga a costruire a sue spese una chiesa che poi dona con lascito alla parrocchia. Ciò avvenne ad esempio infatti quando il sig. Jeppe Maffio fece erigere come ex voto la vecchia chiesa del Carmine in Via Locatelli che donò poi alla Comunità di Zogno con testamento 10 febbraio 1649.3 Il nostro Zambelli, detto “Zambelù”, era nato a Ponteranica il 10 gennaio 1819 da Bernardo, importante negoziante di grani e di formaggi e da M. Angela Artifoni. Si sposa a 32 anni a Sedrina, il 18 agosto 1851, con Orsola Zanetti da cui avrà ben 12 figli dei quali quattro maschi: Bernardo (1858), Giuseppe (1861), Giacomo (1862) e Lorenzo (1870) che nella loro discendenza maschile godono del diritto di Patronato sulla Chiesa di Nostra Signora in forza della convenzione citata 24 ottobre 1859. Esercitò con successo la professione del padre arricchendosi assai. Non gli mancarono tuttavia dispiaceri anche a causa di una malferma salute che superò pienamente con l’aiuto della Vergine Maria di cui era particolarmente devoto e a cui eresse in ringraziamento la chiesetta. Mentre la moglie Orsola gli morì sessantenne l’8 gennaio 1887, egli superò felicemente il traguardo degli anni 80. Morì infatti il 22 settembre 1899 con tutti i conforti religiosi nella sua casa al centro di Zogno e venne funerato solennemente il 23 seguente. Il sig. Silvio Zambelli conserva in casa sua, in Piazza Garibaldi, un magnifico ritratto del gruppo familiare di Giovanni Zambelli dipinto da Angelo Ceroni nel 1870, anno in cui nacque il dodicesimo figlio Lorenzo. È un’opera pittorica insigne che meritava di essere conosciuta. È per merito di Giovanni Zambelli pertanto se la devozione a nostra Signora si è diffusa a Zogno. Sappiamo infatti che questa devozione venne propugnata in Francia da padre Chevalier fondatore dei Missionari di Jssoudun. Nel 1876 venne introdotta nella chiesa antica di S.Salvatore in Città Alta a Bergamo per opera di Don Boroni e venne incoraggiata dal Vescovo Mons. Pier Luigi Speranza a seguito di un decreto di Papa Pio IX del 1873 con cui ne raccomandava la diffusione. Diventa così una devozione di moda per quel tempo. Nel contesto zognese poi questa devozione rispecchia in pieno un aspetto o timbro mariano del culto al Cuore S.mo di Gesù che si era affermato anche con l’aggregazione alla Pia Unione eretta canonicamente presso il Convento di Clausura il 18 giugno 1830 unita alla Primaria di S. Maria in Cappella a Roma fondata il 21 gennaio 1778, con rito doppio magg. e arricchita di privilegi il 15 aprile 1815. Zelatrice della Pia Unione fu Suor M. Margherita Lunati proveniente dal Monastero di Alzano Maggiore soppresso durante il governo napoleonico. Zogno era quindi assai ben predisposto ad accogliere con entusiasmo questa devozione che coltiva da cent’anni e a cui lega tutti i fatti salienti della sua piccola storia e di cui non saprebbe più liberarsene in qualsiasi circostanza e necessità della propria vita. Il progettista della chiesetta, come è già stato detto, fu l’architetto Don Antonio Piccinelli che progettò anche la chiesa della Confraternita sorta circa un decennio più tardi a fianco della nostra Prepositurale su iniziativa del Parroco Don Bonometti. Il luogo scelto per l’ubicazione del santuarietto è molto suggestivo. Si erge infatti là dove il fiume Brembo con un’ampia curva raccoglie le sue acque sotto gli archi del Ponte Vecchio di Zogno; apre il suo piccolo sagrato sul lato sinistro della strada interrompendone il muricciolo e superando con un arco la roggia che vi scorre sotto. Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, come a S.Salvatore in Bergamo, è diventata per tutti la Madonna dei Disperati perché la sentiamo veramente madre di ciascuno in ogni nostra tribolazione soprattutto quando non sappiamo più cosa fare e ci sentiamo esauriti nelle nostre risorse morali. Lei, che è stata più disperata (tribolata) di noi, rimane sempre la nostra ultima e più grande speranza; anche quando non ci concede ciò che chiediamo, ci concede comunque sempre ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Il campanile di Nostra Signora dei Sacro Cuore alla Rasga venne eretto sempre dal nostro capomastro Pasquale Rinaldi nel 1981 su cui venne collocato un concerto di tre campane, sempre nel 1981, in RE acuto, di suono argentino assai armonioso, capace di rallegrare la festa e di gentile richiamo per la celebrazione settimanale della Santa Messa. Le campane sono state fuse dalla ditta Barigozzi di Milano nel 1980 e decorate con Santi senza particolari scritte: si sono collocate il 30/6/1981.
- RE, di peso kg. 143
- MI, di peso kg. 102
- FA#, di peso kg. 75
Sul nuovo campanile si sono conservate anche le precedenti tre campanelle rispettivamente dei peso di kg. 23; kg. 15 e kg. 7.
La festa si celebra
il 2 luglio