1976
ALCUNI APPUNTI DELLA COLONIA 1976
La colonia dì quest’anno ha avuto la presenza di circa 180 ragazzi, suddivisi in dodici gruppi, con 22 animatori più coloro che hanno guidato i centri di interesse. In complesso, l’esperienza di quest'anno ci sembra che sia stata un passo in avanti rispetto alle precedenti esperienze, almeno sotto l'aspetto organizzativo: abbiamo offerto più possibilità di interessi, di lavoro, di giochi di gruppo ecc... Non sempre certo la vita dei gruppi è stata facile: non siamo riusciti ad aiutare tutti i ragazzi nell'impegno di socializzazione. Questo è dovuto anche al fatto che siamo stati costretti a fare dei gruppi «pesanti» per il numero (15-16 ragazzi), perchè l’ambiente non ci consentiva ulteriore spazio. Ci sembra di poter dire che il numero ideale per un gruppo per lavorare come proponiamo noi in colonia, dovrebbe essere di 7-8 ragazzi, diversamente diventa difficile un rapporto umano costante con tutti i membri del gruppo.
a) Prestazione dei centri di interesse
Dato che la novità di quest'anno è costituita dai «centri di interesse» proposti ai ragazzi delle medie e quinta elementare, vi diciamo qualcosa di quello che si è fatto:
Animazione teatrale:
Si è fatto l’animazione teatrale con precisi obiettivi culturali e sociali. Non si è voluto riempire senza senso il tempo libero dei ragazzi durante il mese di luglio, né tanto meno divertire per divertire. Tutta l’attività socializzante (dai giochi...alle danze...) è stata fatta con l’intento di non fare giochi competitivi oltre che di introduzione al teatro. Ricercando dei giochi il più possibile liberi da condizionamenti o premi che favoriscono la divisione e il sopruso di chi vuol vincere, si è proseguito lo scopo di:
1. eleminare il pregiudizio che i ragazzi sono adatti a un gioco, le ragazze a un altro, oppure che ci sia il più forte o uno più debole;
2. avvicinare tra di loro i ragazzi, perchè, stando insieme si conoscano e solidarizzino;
3.fai si che i ragazzi acquisiscano un bagaglio di giochi alternativi che li metta d’accordo e ponga il mondo e le cose sotto una nuova visione.
Si crede che lo spirito della colonia e le conseguenze dell’animazione interiorizzati nella memoria del ragazzo continuino e si sviluppino nell’ambiente in cui il ragazzo vive (cerchia di amici, famiglia, quartiere, scuola...)
Fotografia:
La fotografia è uno dei centri di interesse proposti ai ragazzi. È stato un incontro interessante: abbiamo parlato di tecnica fotografica, siamo usciti a fotografare, abbiamo sviluppato e stampato assieme i lavori fatti. Non è stato però un corso sulla tecnica fotografica; l’imparare come si usa un apparecchio fotografico, i trucchi fotografici, la tecnica di sviluppo e di stampaggio delle fotografie, è servito come base di un lavoro molto più interessante ed espressivo, che è poi il vero valore della fotografia: cioè la fotografia intesa come arte, come espressione della propria personalità. La fotografia aiuta l’individuo a scoprire se stesso come contraddizione o affermazione in rapporto allo ambiente in cui vive e a volte lo eleva al di sopra di tutto questo proiettandolo nello studio del proprio inconscio, alla ricerca di valori nascosti e insaputi, che la vita comune non riesce a scoprire o non ci dà la possibilità di realizzare. Quindi non più fotografia banale. Il solito statuario ritratto di famiglia, ma una fotografia di espressione, di ricerca.
Lettura dell’Immagine:
Il lavoro si proponeva di affrontare insieme coi ragazzi il problema della comunicazione attraverso immagini. Sostanzialmente lo si può dividere in due parti:
1. dare ai ragazzi i mezzi per poter giungere a una lettura critica e scientifica dell'immagine, cioè non basata solo sulle impressioni emotive del momento, ma frutto di un analisi per contorni e significati che li portasse a giustificare le loro affermazioni;
2. mettersi in ascolto nei confronti dei ragazzi per studiare le loro reazioni, gli atteggiamenti, la loro situazione psicologica di fronte a un tipo di comunicazione fatto con immagini. Si è lavorato con alcune diapositive e tre films.
b) La colonia nell’ambiente sociale di Zogno
Colonia-Scuola:
La colonia non ha nessun rapporto di continuità con la scuola: Colonia e Scuola sono collocate in due ambienti e momenti diversi con la presenza di persone dal diverso ruolo professionale (giovani e mamme da una parte e professori e maestri dall'altra), che si incaricano dell'educazione del ragazzo. Il loro carattere di isole incomunicanti fa sì che da entrambe non ci sia travaso di esperienze e di riflessioni sul loro essere centri-animatori di cultura. Non è possibile lotizzare un intervento pedagogico con annesso apparato in un arco di tempo ben limitato e poi abbandonare questa attività nel tempo di vacanza.
Colonia-Amministrazione Comunale:
Quest’anno l’Amministrazione Comunale si è impegnata a dare il contributo di L. 1.200.000 e a pagare i trasporti dal Carmine e due gite in pullman. Dobbiamo ammettere che è la prima volta che nel bilancio preventivo del Comune si vede lo stanziamento di L.2.000.000 per la colonia e ciò sta a dire che questo problema un po' è entrato nella mentalità dei nostri amministratori. Diciamo però subito che l’attuale formula di interessamento è ancora troppo scarsa: il problema del tempo libero dei ragazzi dovrebbe essere un tema che entra più decisamente nella programmazione delle spese pubbliche. Questo intervento dovrebbe essere operato soprattutto attraverso la Biblioteca civica, che dovrebbe prevedere nella programmazione delle sue attività culturali a favore di ragazzi. Più concretamente per la Colonia chiediamo:
1. programmazione di un corso qui in luogo per la preparazione degli animatori;
2. portare avanti sempre il grosso problema di "aree verdi” accessibili per poter svolgere queste attività ricreative di ragazzi.
Colonia-Genitori:
Date le condizioni sociali del nostro tempo, che portano, ì genitori fuori casa per il lavoro, diciamo che i genitori devono esigere la Colonia come un loro diritto.
Questo però non vuol dire lasciar fare senza interessarsi minimamente in quanto si fa per i figli: nel limite delle loro possibilità i genitori devono partecipare alla programmazione e allo svolgimento delle attività proposte ai loro figli dalle strutture sociali. Quest’anno alcuni genitori hanno partecipato con particolare interesse alla nostra esperienza intervenendo ai lavori o ai giochi di gruppo: i ragazzi sono stati molto contenti di questa presenza. Vorremmo perciò che il gruppo dei genitori che si interessa del problema della colonia diventasse sempre più numeroso.
Gli animatori e la commissione dei genitori Zogno, 6 agosto 1976
a) Prestazione dei centri di interesse
Dato che la novità di quest'anno è costituita dai «centri di interesse» proposti ai ragazzi delle medie e quinta elementare, vi diciamo qualcosa di quello che si è fatto:
Animazione teatrale:
Si è fatto l’animazione teatrale con precisi obiettivi culturali e sociali. Non si è voluto riempire senza senso il tempo libero dei ragazzi durante il mese di luglio, né tanto meno divertire per divertire. Tutta l’attività socializzante (dai giochi...alle danze...) è stata fatta con l’intento di non fare giochi competitivi oltre che di introduzione al teatro. Ricercando dei giochi il più possibile liberi da condizionamenti o premi che favoriscono la divisione e il sopruso di chi vuol vincere, si è proseguito lo scopo di:
1. eleminare il pregiudizio che i ragazzi sono adatti a un gioco, le ragazze a un altro, oppure che ci sia il più forte o uno più debole;
2. avvicinare tra di loro i ragazzi, perchè, stando insieme si conoscano e solidarizzino;
3.fai si che i ragazzi acquisiscano un bagaglio di giochi alternativi che li metta d’accordo e ponga il mondo e le cose sotto una nuova visione.
Si crede che lo spirito della colonia e le conseguenze dell’animazione interiorizzati nella memoria del ragazzo continuino e si sviluppino nell’ambiente in cui il ragazzo vive (cerchia di amici, famiglia, quartiere, scuola...)
Fotografia:
La fotografia è uno dei centri di interesse proposti ai ragazzi. È stato un incontro interessante: abbiamo parlato di tecnica fotografica, siamo usciti a fotografare, abbiamo sviluppato e stampato assieme i lavori fatti. Non è stato però un corso sulla tecnica fotografica; l’imparare come si usa un apparecchio fotografico, i trucchi fotografici, la tecnica di sviluppo e di stampaggio delle fotografie, è servito come base di un lavoro molto più interessante ed espressivo, che è poi il vero valore della fotografia: cioè la fotografia intesa come arte, come espressione della propria personalità. La fotografia aiuta l’individuo a scoprire se stesso come contraddizione o affermazione in rapporto allo ambiente in cui vive e a volte lo eleva al di sopra di tutto questo proiettandolo nello studio del proprio inconscio, alla ricerca di valori nascosti e insaputi, che la vita comune non riesce a scoprire o non ci dà la possibilità di realizzare. Quindi non più fotografia banale. Il solito statuario ritratto di famiglia, ma una fotografia di espressione, di ricerca.
Lettura dell’Immagine:
Il lavoro si proponeva di affrontare insieme coi ragazzi il problema della comunicazione attraverso immagini. Sostanzialmente lo si può dividere in due parti:
1. dare ai ragazzi i mezzi per poter giungere a una lettura critica e scientifica dell'immagine, cioè non basata solo sulle impressioni emotive del momento, ma frutto di un analisi per contorni e significati che li portasse a giustificare le loro affermazioni;
2. mettersi in ascolto nei confronti dei ragazzi per studiare le loro reazioni, gli atteggiamenti, la loro situazione psicologica di fronte a un tipo di comunicazione fatto con immagini. Si è lavorato con alcune diapositive e tre films.
b) La colonia nell’ambiente sociale di Zogno
Colonia-Scuola:
La colonia non ha nessun rapporto di continuità con la scuola: Colonia e Scuola sono collocate in due ambienti e momenti diversi con la presenza di persone dal diverso ruolo professionale (giovani e mamme da una parte e professori e maestri dall'altra), che si incaricano dell'educazione del ragazzo. Il loro carattere di isole incomunicanti fa sì che da entrambe non ci sia travaso di esperienze e di riflessioni sul loro essere centri-animatori di cultura. Non è possibile lotizzare un intervento pedagogico con annesso apparato in un arco di tempo ben limitato e poi abbandonare questa attività nel tempo di vacanza.
Colonia-Amministrazione Comunale:
Quest’anno l’Amministrazione Comunale si è impegnata a dare il contributo di L. 1.200.000 e a pagare i trasporti dal Carmine e due gite in pullman. Dobbiamo ammettere che è la prima volta che nel bilancio preventivo del Comune si vede lo stanziamento di L.2.000.000 per la colonia e ciò sta a dire che questo problema un po' è entrato nella mentalità dei nostri amministratori. Diciamo però subito che l’attuale formula di interessamento è ancora troppo scarsa: il problema del tempo libero dei ragazzi dovrebbe essere un tema che entra più decisamente nella programmazione delle spese pubbliche. Questo intervento dovrebbe essere operato soprattutto attraverso la Biblioteca civica, che dovrebbe prevedere nella programmazione delle sue attività culturali a favore di ragazzi. Più concretamente per la Colonia chiediamo:
1. programmazione di un corso qui in luogo per la preparazione degli animatori;
2. portare avanti sempre il grosso problema di "aree verdi” accessibili per poter svolgere queste attività ricreative di ragazzi.
Colonia-Genitori:
Date le condizioni sociali del nostro tempo, che portano, ì genitori fuori casa per il lavoro, diciamo che i genitori devono esigere la Colonia come un loro diritto.
Questo però non vuol dire lasciar fare senza interessarsi minimamente in quanto si fa per i figli: nel limite delle loro possibilità i genitori devono partecipare alla programmazione e allo svolgimento delle attività proposte ai loro figli dalle strutture sociali. Quest’anno alcuni genitori hanno partecipato con particolare interesse alla nostra esperienza intervenendo ai lavori o ai giochi di gruppo: i ragazzi sono stati molto contenti di questa presenza. Vorremmo perciò che il gruppo dei genitori che si interessa del problema della colonia diventasse sempre più numeroso.
Gli animatori e la commissione dei genitori Zogno, 6 agosto 1976