2020
ITINERARIO QUARESIMA 2020
Ci aspetta il tempo liturgico della Quaresima che vuole essere occasione per guardare la nostra vita e chiedere al Signore di cambiare il nostro cuore e la nostra esistenza. Saremo chiamati a guardarci sul serio e chiederci come possiamo essere testimoni veri e credibili per tante persone che abbiamo accanto.
Come Unità Pastorale ci daremo alcuni appuntamenti che speriamo possano diventare occasione per seguire Gesù e trovare entusiasmo e gioia di testimoniare l’incontro con Lui.
Riportiamo i Vangeli che ci accompagneranno lungo questo itinerario. Nel giorno penitenziale delle Ceneri ci verrà chiesto di essere veri e andare al cuore di ciò che viviamo e facciamo. La prima domenica seguiremo Gesù nel deserto nel momento delle Tentazioni. La seconda domenica insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni contempleremo Gesù trasfigurato sul Monte Tabor. La terza, quarta e quinta domenica ascolteremo tre episodi di incontri molto forti con Gesù: quello con la Samaritana, la guarigione del cieco nato e la risurrezione di Lazzaro. La domenica delle Palme ascolteremo il racconto della Passione secondo l’evangelista Matteo per poi entrare nei giorni santi del Triduo Pasquale rivivendo la lavanda dei piedi, la morte di Gesù, il silenzio del Sabato Santo e la gioia della Risurrezione.
MERCOLEDI’ DELLE CENERI 26/2
Vangelo Matteo 6,1-6.16-18
1 DOMENICA 1/3
Vangelo Matteo 4, 1 - 11
2 DOMENICA 8/3
Vangelo Matteo 17, 1- 9
3 DOMENICA 15/3
Vangelo Giovanni 4, 5 - 42
4 DOMENICA 22/3
Vangelo Giovanni 9, 1 - 41
5 DOMENICA 29/3
Vangelo Giovanni 11, 1 - 45
DOMENICA DELLE PALME 5/4
Passione secondo Matteo 26, 14 – 27, 66
GIOVEDI’ SANTO 9/4
Vangelo Giovanni 13, 1 - 15
VENERDI’ SANTO 10/4
Passione secondo Giovanni 18, 1 – 19,42
DOMENICA DI PASQUA 12/4
Vangelo Giovanni 20, 1 - 9
Alcuni appuntamenti importanti per l’Unità Pastorale (si può partecipare anche alle iniziative che si vivono nelle altre comunità dell’Unità Pastorale):
ESERCIZI SPIRITUALI UNITA’ PASTORALE
Da lunedì 2 a venerdì 6 marzo (daremo indicazioni precise su orari e modalità).
VIA CRUCIS UNITA’ PASTORALE
6 MARZOore 20.30 a Zogno (conclusione Esercizi Spirituali)
13 MARZOore 20.30 a Grumello de Zanchi
20 MARZOore 20.30 in Ambria (itinerante e animata dai bambini e ragazzi della catechesi)
27 MARZOore 20.30 a Spino al Brembo
3 APRILEore 20.30 a Zogno (itinerante e animata dai ragazzi e ragazze di 2 media)
CATECHESI PER ADULTI UNITA’ PASTORALE
(rifletteremo insieme sul Vangelo della domenica per trarre qualche suggerimento per la nostra vita)
11 MARZOore 20.30 a Zogno presso l’oratorio
18 MARZOore 20.30 a Spino al Brembo presso la casa parrocchiale
25 MARZOore 20.30 a Grumello de Zanchi presso il bar della parrocchia
1 APRILEore 20.30 in Ambria presso l’oratorio
PREGHIERA BAMBINI/E ELEMENTARI
Per Zogno e Grumello
Per Ambria e Spino
PREGHIERA ADOLESCENTIE GIOVANI
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
PRIMA RICONCILIAZIONE IN AMBRIA domenica 15/3 ore 15.30
PRIMA RICONCILIAZIONE A ZOGNO domenica 22/3 ore 15.30
RICONCILIAZIONE BAMBINI/E ELEMENTARI venerdì 20/27 marzo a Zogno
Venerdì 3 aprile in Ambria (elementari e medie)
RICONCILIAZIONE RAGAZZI/E MEDIE mercoledì 25 marzo a Zogno, sabato 28 marzo 3 media
RICONCILIAZIONE ADOLESCENTI lunedì 6 aprile ore 18
RICONCILIAZIONE ADULTI la mattina in clausura, mercoledi’ 8 aprile a Zogno alle 20.30, durante il Triduo Pasquale
BUON TEMPO DA VIVERE PER NOI E PER DIO
Come Unità Pastorale ci daremo alcuni appuntamenti che speriamo possano diventare occasione per seguire Gesù e trovare entusiasmo e gioia di testimoniare l’incontro con Lui.
Riportiamo i Vangeli che ci accompagneranno lungo questo itinerario. Nel giorno penitenziale delle Ceneri ci verrà chiesto di essere veri e andare al cuore di ciò che viviamo e facciamo. La prima domenica seguiremo Gesù nel deserto nel momento delle Tentazioni. La seconda domenica insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni contempleremo Gesù trasfigurato sul Monte Tabor. La terza, quarta e quinta domenica ascolteremo tre episodi di incontri molto forti con Gesù: quello con la Samaritana, la guarigione del cieco nato e la risurrezione di Lazzaro. La domenica delle Palme ascolteremo il racconto della Passione secondo l’evangelista Matteo per poi entrare nei giorni santi del Triduo Pasquale rivivendo la lavanda dei piedi, la morte di Gesù, il silenzio del Sabato Santo e la gioia della Risurrezione.
MERCOLEDI’ DELLE CENERI 26/2
Vangelo Matteo 6,1-6.16-18
1 DOMENICA 1/3
Vangelo Matteo 4, 1 - 11
2 DOMENICA 8/3
Vangelo Matteo 17, 1- 9
3 DOMENICA 15/3
Vangelo Giovanni 4, 5 - 42
4 DOMENICA 22/3
Vangelo Giovanni 9, 1 - 41
5 DOMENICA 29/3
Vangelo Giovanni 11, 1 - 45
DOMENICA DELLE PALME 5/4
Passione secondo Matteo 26, 14 – 27, 66
GIOVEDI’ SANTO 9/4
Vangelo Giovanni 13, 1 - 15
VENERDI’ SANTO 10/4
Passione secondo Giovanni 18, 1 – 19,42
DOMENICA DI PASQUA 12/4
Vangelo Giovanni 20, 1 - 9
Alcuni appuntamenti importanti per l’Unità Pastorale (si può partecipare anche alle iniziative che si vivono nelle altre comunità dell’Unità Pastorale):
ESERCIZI SPIRITUALI UNITA’ PASTORALE
Da lunedì 2 a venerdì 6 marzo (daremo indicazioni precise su orari e modalità).
VIA CRUCIS UNITA’ PASTORALE
6 MARZOore 20.30 a Zogno (conclusione Esercizi Spirituali)
13 MARZOore 20.30 a Grumello de Zanchi
20 MARZOore 20.30 in Ambria (itinerante e animata dai bambini e ragazzi della catechesi)
27 MARZOore 20.30 a Spino al Brembo
3 APRILEore 20.30 a Zogno (itinerante e animata dai ragazzi e ragazze di 2 media)
CATECHESI PER ADULTI UNITA’ PASTORALE
(rifletteremo insieme sul Vangelo della domenica per trarre qualche suggerimento per la nostra vita)
11 MARZOore 20.30 a Zogno presso l’oratorio
18 MARZOore 20.30 a Spino al Brembo presso la casa parrocchiale
25 MARZOore 20.30 a Grumello de Zanchi presso il bar della parrocchia
1 APRILEore 20.30 in Ambria presso l’oratorio
PREGHIERA BAMBINI/E ELEMENTARI
Per Zogno e Grumello
- I mercoledì 4 MARZO, 11 MARZO, 18 MARZO, 25 MARZO, 1 APRILE, 8 APRILE alle 7.40 in chiesa Parrocchiale a Zogno
- Venerdì 10 APRILE, SABATO 11 APRILE alle 9.30 in chiesa Parrocchiale a Zogno
Per Ambria e Spino
- I sabato mattina 7 MARZO, 14 MARZO, 21 MARZO, 28 MARZO, 4 APRILEore 9.45 in Ambria (con colazione insieme)
- Venerdì 10 APRILE, SABATO 11 APRILE alle 10.30 in chiesa Parrocchiale di Ambria (anche per le medie)
- I martedì 3 MARZO, 10 MARZO, 17 MARZO, 24 MARZO, 31 MARZO, 7 APRILE alle 7.20 in chiesa Parrocchiale a Zogno + COLAZIONE AL BAR DELL’ORATORIO
- Venerdì 10 APRILE, SABATO 11 APRILE alle 9.00 in chiesa Parrocchiale a Zogno
PREGHIERA ADOLESCENTIE GIOVANI
- I sabato mattina ore 7.20 con colazione insieme: 7 MARZO, 14 MARZO, 21 MARZO, 28 MARZO, 4 APRILE.
- GIOVEDI’ SANTO 9 APRILE VEGLIA DI PREGHIERA NELLA NOTTE.
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
PRIMA RICONCILIAZIONE IN AMBRIA domenica 15/3 ore 15.30
PRIMA RICONCILIAZIONE A ZOGNO domenica 22/3 ore 15.30
RICONCILIAZIONE BAMBINI/E ELEMENTARI venerdì 20/27 marzo a Zogno
Venerdì 3 aprile in Ambria (elementari e medie)
RICONCILIAZIONE RAGAZZI/E MEDIE mercoledì 25 marzo a Zogno, sabato 28 marzo 3 media
RICONCILIAZIONE ADOLESCENTI lunedì 6 aprile ore 18
RICONCILIAZIONE ADULTI la mattina in clausura, mercoledi’ 8 aprile a Zogno alle 20.30, durante il Triduo Pasquale
BUON TEMPO DA VIVERE PER NOI E PER DIO
COSA CAMBIEREI DEL MONDO CHE GLI ADULTI CI STANNO CONSEGNANDO?
È proprio così vero che i nostri ragazzi e ragazze non pensano a nulla?! Giudicatelo voi ….
“ Io cambierei la mentalità chiusa che gli adulti hanno e hanno passato a noi ragazzi. Per esempio se sei omosessuale sei un malato mentale, se sei “nero” sei solo uno sfaticato venuto per rubare il lavoro perché “ovviamente” prima ci sono gli italiani. Se preferisci stare in casa sei un asociale e se hai un hobby diverso dagli altri sei strano. A volte si lamentano del fatto che si manifesta contro queste cose: se le accettassero normalmente non ci sarebbe bisogno di manifestare!”
“Gli adulti non pensano molto alle conseguenze di quello che stanno facendo (inquinamento, foresta Amazzonica in fiamme). Sono troppo dipendenti dalla tecnologia, infatti non dovrebbero dare così presto il telefono ai bambini. Pensano troppo ad arricchirsi e questo li fa diventare egoisti; divorziano troppo spesso e dopo troppo poco tempo. Sono molto razzisti e non accettano le differenze”.
“Io cambierei il modo di vedere le cose, forse lo dico solo perché sono ancora piccola, ma preferirei che ci fosse un po’ più di immaginazione per esempio nel costruire le cose. Cambierei alcuni materiali utilizzati, soprattutto la plastica che causa molto inquinamento; mi piacerebbe che si bevesse tutto dal rubinetto e che le bibite si producessero in casa propria”.
“Gli adulti dovrebbero essere un po’ più consapevoli che stanno rovinando il mondo, il nostro mondo. Chi governa propone idee e pregiudizi sbagliati. Dovremmo imparare tutti a ridurre i nostri errori di inquinamento. Gli adulti non si fidano di noi e ci sottovalutano. Tutti dovrebbero dare una mano alle famiglie che soffrono la fame o non hanno soldi; mi piacerebbe che tutti avessero gli stessi soldi, le stesse opportunità e lo stesso potere”.
Ecco alcuni pensieri di diversi ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado. Credo che alcune provocazioni possiamo raccoglierle, soprattutto quando ci chiedono più BUON ESEMPIO e PIU’ FIDUCIA IN LORO.
“ Io cambierei la mentalità chiusa che gli adulti hanno e hanno passato a noi ragazzi. Per esempio se sei omosessuale sei un malato mentale, se sei “nero” sei solo uno sfaticato venuto per rubare il lavoro perché “ovviamente” prima ci sono gli italiani. Se preferisci stare in casa sei un asociale e se hai un hobby diverso dagli altri sei strano. A volte si lamentano del fatto che si manifesta contro queste cose: se le accettassero normalmente non ci sarebbe bisogno di manifestare!”
“Gli adulti non pensano molto alle conseguenze di quello che stanno facendo (inquinamento, foresta Amazzonica in fiamme). Sono troppo dipendenti dalla tecnologia, infatti non dovrebbero dare così presto il telefono ai bambini. Pensano troppo ad arricchirsi e questo li fa diventare egoisti; divorziano troppo spesso e dopo troppo poco tempo. Sono molto razzisti e non accettano le differenze”.
“Io cambierei il modo di vedere le cose, forse lo dico solo perché sono ancora piccola, ma preferirei che ci fosse un po’ più di immaginazione per esempio nel costruire le cose. Cambierei alcuni materiali utilizzati, soprattutto la plastica che causa molto inquinamento; mi piacerebbe che si bevesse tutto dal rubinetto e che le bibite si producessero in casa propria”.
“Gli adulti dovrebbero essere un po’ più consapevoli che stanno rovinando il mondo, il nostro mondo. Chi governa propone idee e pregiudizi sbagliati. Dovremmo imparare tutti a ridurre i nostri errori di inquinamento. Gli adulti non si fidano di noi e ci sottovalutano. Tutti dovrebbero dare una mano alle famiglie che soffrono la fame o non hanno soldi; mi piacerebbe che tutti avessero gli stessi soldi, le stesse opportunità e lo stesso potere”.
Ecco alcuni pensieri di diversi ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado. Credo che alcune provocazioni possiamo raccoglierle, soprattutto quando ci chiedono più BUON ESEMPIO e PIU’ FIDUCIA IN LORO.
PRESEPI VIVENTI A SPINO E ZOGNO
Per meditare sul grande mistero del Natale ci siamo fatti coinvolgere da alcune scene e da alcuni personaggi che ci hanno portato fino a Betlemme. La domanda che ci ha guidato è stata: “C’è posto per Gesù nella mia vita?”. Un grazie particolare a tutti i figuranti, alle persone che hanno allestito e seguito la logistica, ai lettori e lettrici e ai fratelli Mangili che hanno portato gli animali che ci hanno aiutato ancor più ad entrare nell’atmosfera della Notte Santa. Ecco alcune immagini
GUDON 27 DICEMBRE 2019 – 1 GENNAIO 2020
QUANDO CI SI SCOPRE FAMIGLIA …
I giorni dal 27 dicembre al 1 gennaio nella splendida cornice della Val Gardena abbiamo vissuto giorni molto intensi e condivisi. Le parole d’ordine di queste giornate sono state “pensare” e “andare in profondità, oltre le apparenze” e abbiamo cercato di metterle in pratica, vivendole in prima persona. Ci sono stati momenti caratterizzati da attività di riflessione, momenti di preghiera. Abbiamo potuto vivere la magia di alcune cittadine come Bressanone e (udite, udite!!!) Monaco di Baviera. Ci siamo divertiti con gli slittini e nella bellissima piscina di Bressanone. Siamo rimasti colpiti e impietriti di fronte agli errori dell’umanità commessi a Dachau. Ci siamo lasciati affascinare dall’incantevole Lago di Braies versione invernale. Ci sono stati spazi per risate e tempo insieme e spazi per qualche lacrima ripensando all’anno passato. Questa esperienza ci lascia con tanta voglia di iniziare il 2020 con lo stare insieme sano e piacevole e ci carica pensando che il tempo passato insieme è un regalo immenso che è capace di farci davvero star bene. Un ringraziamento speciale all’autista Mirko, ai cuochi Claudia e Giuliano e ai nostri educatori Michele, Nicola, Giorgio e Marco.
Alcuni dei partecipanti
Alcuni dei partecipanti
3ª media ASSISI 2020: LAB – ORATORIO DI UMANITA’
SULLE ORME DI CHIARA E FRANCESCO
Assisi racchiude nelle sue mura un fascino immenso e un’atmosfera di pace. Questa cosa non nasce dal caso, ma quando in un luogo vi sono le orme di qualcuno di grande, che ha lasciato il segno, tutto sembra ancora parlare di questo qualcuno, c’è ancora la sua energia. Francesco e Chiara sono stati un uomo e una donna capaci di scelte fortissime. Hanno fondato la loro vita sull’essenziale per essere felici che è Gesù e hanno capito che solo essendo umani, rispettandosi e amando si può entrare in ogni cuore e ogni vita. Hanno saputo farlo e hanno consegnato a noi la chiave per poter provare a farlo. In questi giorni abbiamo visto e vissuto luoghi: la chiesa di S. Damiano, le basiliche di Chiara e Francesco, Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola, l’Eremo delle Carceri, il santuario di Rivotorto; abbiamo però sperimentato la bellezza di metterci in gioco. Ci siamo guardati dentro provando a scrivere la nostra Regola di Vita, abbiamo giocato insieme per le vie di Assisi, abbiamo condiviso pasti e serate (nottate!!!), abbiamo pregato intensamente e celebrato Messe molto forti. Da tutto questo speriamo di avere intrapreso la strada per essere sempre più veri uomini e vere donne, non perché super eroi, ma perché capaci di stare con gli altri senza difenderci, ma amandoli.
Un grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato, un grazie all’amicizia nata dall’esperienza condivisa con gli amici e amiche di Sedrina, un grazie a S. Francesco e S. Chiara per averci consegnato i segreti per una vita felice: la fiducia in Gesù e il nostro cuore.
Tratto da alcuni pensieri di ragazzi e ragazze di 3ª media
Un grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato, un grazie all’amicizia nata dall’esperienza condivisa con gli amici e amiche di Sedrina, un grazie a S. Francesco e S. Chiara per averci consegnato i segreti per una vita felice: la fiducia in Gesù e il nostro cuore.
Tratto da alcuni pensieri di ragazzi e ragazze di 3ª media
ZOGNO NERAZZURA E ORATORIO
Grazie per la generosità a favore dell’Ospedale di san Giovanni Bianco con la quale sono stati raccolti 8.000 €.
S. GIOVANNI BOSCO TIME E NON SOLO
Di tempo e di vicende ne sono passate moltissime, ma vale la pena ricordare quanto di bello e intenso abbiamo vissuto onorando il patrono della gioventù della nostra Unità Pastorale: S. Giovanni Bosco.
A maggior ragione, questa riflessione si fa più intensa, in un tempo in cui siamo costretti a tener chiusi gli spazi di oratorio e aggregazione della nostra bella Unità Pastorale.
L’oratorio non è UN LUOGO, ma uno STILE DI VITA. È vero che lo configuriamo in un luogo concreto o più luoghi dove viviamo delle attività di diverso tipo, ma il segno più grande è capace di lasciarlo nei cuori e nel futuro di crescita delle persone che vi passano.
Era così anche per i giovani di S. Giovanni Bosco: non sono sempre stati in oratorio, ma ciò che hanno vissuto in oratorio li ha accompagnati per tutta la loro esistenza; mi riferisco soprattutto alla cosa più importante che hanno vissuto e sperimentato:
LA PRESENZA DI QUALCUNO CHE LI AMAVA E CREDEVA IN LORO.
La stessa cosa che desidererei che sperimentasse sempre più chi passa dagli ambienti della comunità cristiana.
In queste giornate abbiamo vissuto un vortice di attività e momenti più o meno intensi.
C’è stato spazio per le celebrazioni dove invitate speciali erano le famiglie e i ragazzi e dove si è poi condiviso il pranzo e il gioco. Ci sono stati momenti di preghiera dove abbiamo tappezzato le nostre chiese di disegni bellissimi sull’oratorio e S. Giovanni Bosco. Gli adolescenti hanno vissuto momenti di preghiera e di festa.
C’è stato spazio per tornei con videogiochi, super merende, film offerti a tutti i bambini e bambine di Zogno.
Abbiamo pregato davanti a Gesù Eucarestia per diverse ore e camminato come famiglie da Bergamo fino a Zogno (grazie al sostegno degli amici del CAI).
C’è stato tempo per riflettere insieme ad un amico che ora non c’è più: don Fausto Resmini, un grande dono di Dio.
Tutto questo, con un pizzico di nostalgia sembra aver chiuso una fase della vita del nostro oratorio … ho in mente la grandissima partecipazione di quei giorni e stasera, mentre osservo dalla finestra, vedo spazi spenti e vuoti. Sono certo di una cosa: gli spazi sono vuoti, ma l’oratorio e la pastorale giovanile della nostra Unità Pastorale ha proseguito: eccome! Ha preso la forma di lumini accesi, preghiere condivise, storielle raccontate ed inventate, racconti di vite di personaggi liberi, frasi scandite e preghiere per adolescenti e giovani, lavoretti bellissimi, partecipazione attraverso i social che ci stanno facendo sentire comunità!
L’oratorio non si è spento, si è trasferito nel cuore pulsante delle nostre case, più forte di ogni cosa e restrizione.
Ci aspetterà un tempo molto diverso, l’oratorio non sarà comunque più, per diversi versi quello di prima e non vivremo lungo i prossimi mesi i “soliti momenti” che negli anni precedenti hanno contraddistinto i nostri mesi di maggio e le nostre estati. Lo sappiamo e non ci spaventiamo!
Ci reinventeremo in altri modi, con altri sguardi, con la fatica di metterci in discussione e il desiderio di essere uniti e crescere insieme, perché amati.
Sarà una grande sfida e ci sarà bisogno dello sforzo di tutti, perché i nostri spazi hanno bisogno di sguardi nuovi, nuovi modo di abitare ed entusiasmo che forse a volte, dando per scontate tante cose, ci stava un po’ mancando!
Usciamo dal letargo delle abitudini: delle cose super, delle folle oceaniche, dei rimpianti passati, dei passi più lunghi della gamba, degli eventi … entriamo nella sostanza e nel cuore di chi sa benissimo che basta un sorriso e un battito di cuore per essere oratorio ed incontrare Gesù e gli altri. Ci stai?
don Simo
A maggior ragione, questa riflessione si fa più intensa, in un tempo in cui siamo costretti a tener chiusi gli spazi di oratorio e aggregazione della nostra bella Unità Pastorale.
L’oratorio non è UN LUOGO, ma uno STILE DI VITA. È vero che lo configuriamo in un luogo concreto o più luoghi dove viviamo delle attività di diverso tipo, ma il segno più grande è capace di lasciarlo nei cuori e nel futuro di crescita delle persone che vi passano.
Era così anche per i giovani di S. Giovanni Bosco: non sono sempre stati in oratorio, ma ciò che hanno vissuto in oratorio li ha accompagnati per tutta la loro esistenza; mi riferisco soprattutto alla cosa più importante che hanno vissuto e sperimentato:
LA PRESENZA DI QUALCUNO CHE LI AMAVA E CREDEVA IN LORO.
La stessa cosa che desidererei che sperimentasse sempre più chi passa dagli ambienti della comunità cristiana.
In queste giornate abbiamo vissuto un vortice di attività e momenti più o meno intensi.
C’è stato spazio per le celebrazioni dove invitate speciali erano le famiglie e i ragazzi e dove si è poi condiviso il pranzo e il gioco. Ci sono stati momenti di preghiera dove abbiamo tappezzato le nostre chiese di disegni bellissimi sull’oratorio e S. Giovanni Bosco. Gli adolescenti hanno vissuto momenti di preghiera e di festa.
C’è stato spazio per tornei con videogiochi, super merende, film offerti a tutti i bambini e bambine di Zogno.
Abbiamo pregato davanti a Gesù Eucarestia per diverse ore e camminato come famiglie da Bergamo fino a Zogno (grazie al sostegno degli amici del CAI).
C’è stato tempo per riflettere insieme ad un amico che ora non c’è più: don Fausto Resmini, un grande dono di Dio.
Tutto questo, con un pizzico di nostalgia sembra aver chiuso una fase della vita del nostro oratorio … ho in mente la grandissima partecipazione di quei giorni e stasera, mentre osservo dalla finestra, vedo spazi spenti e vuoti. Sono certo di una cosa: gli spazi sono vuoti, ma l’oratorio e la pastorale giovanile della nostra Unità Pastorale ha proseguito: eccome! Ha preso la forma di lumini accesi, preghiere condivise, storielle raccontate ed inventate, racconti di vite di personaggi liberi, frasi scandite e preghiere per adolescenti e giovani, lavoretti bellissimi, partecipazione attraverso i social che ci stanno facendo sentire comunità!
L’oratorio non si è spento, si è trasferito nel cuore pulsante delle nostre case, più forte di ogni cosa e restrizione.
Ci aspetterà un tempo molto diverso, l’oratorio non sarà comunque più, per diversi versi quello di prima e non vivremo lungo i prossimi mesi i “soliti momenti” che negli anni precedenti hanno contraddistinto i nostri mesi di maggio e le nostre estati. Lo sappiamo e non ci spaventiamo!
Ci reinventeremo in altri modi, con altri sguardi, con la fatica di metterci in discussione e il desiderio di essere uniti e crescere insieme, perché amati.
Sarà una grande sfida e ci sarà bisogno dello sforzo di tutti, perché i nostri spazi hanno bisogno di sguardi nuovi, nuovi modo di abitare ed entusiasmo che forse a volte, dando per scontate tante cose, ci stava un po’ mancando!
Usciamo dal letargo delle abitudini: delle cose super, delle folle oceaniche, dei rimpianti passati, dei passi più lunghi della gamba, degli eventi … entriamo nella sostanza e nel cuore di chi sa benissimo che basta un sorriso e un battito di cuore per essere oratorio ed incontrare Gesù e gli altri. Ci stai?
don Simo
SUMMERLIFE 2020: RI - VIVERE INSIEME ORATORIO E TERRITORIO
I periodi di passaggio sono sempre i più delicati e spesso quelli che ci mettono più in crisi perché troviamo uno scollamento tra ciò che eravamo abituati a vivere e quello che si può vivere. Questo pensiero, questa “vertigine” poteva generare “la paura di esserci” e di “mettersi in gioco”. Fortunatamente la paura non ha fatto capolino nei nostri pensieri e cuori, ma ci ha spinto a riflettere, mettere a tema, proporci con serietà e tanto entusiasmo.
Tutto questo è stato ed è SUMMERLIFE, un tempo, nuovo e diverso per vivere e crescere insieme in una proposta che si prende cura delle nuove generazioni dopo mesi di distanziamento sociale. Il desiderio è stato quello di essere accanto soprattutto alle famiglie che, per esigenze lavorative, si trovavano più in difficoltà nella gestione del tempo di proprio/a figlio/a. È nata un’esperienza significativa, diversa, che ha visto la sinergia di molti gruppi e associazioni molto attenti alla dimensione e alla crescita dei nostri ragazzi. Per i ragazzi/e delle medie e adolescenti sono state favorite altre attività/uscite più legate al territorio grazie all’aiuto di tantissimi volontari e volontarie a cui va un grazie immenso per la cura espressa e il tempo donato. Grazie a chi ha aiutato nel pensare, grazie alla Società Rugby Zogno per aver messo a disposizione spazi e competenze, ai nostri fantastici Scout, alle volontarie dei laboratori (Patrizia, Monica, Elena, Sara), al CAI, agli amici di Piazza Martina per averci ospitato e addolcito in tante occasioni, agli amici del Maneggio di Carubbo. Grazie agli adulti che hanno messo anima e corpo a disposizione come accompagnatori e accompagnatrici. Un grazie immenso agli EDUCATORI ed EDUCATRICI RESPONSABILI, a Mariella, Giovanni, Vanna, Livia, Cinzia e lo staff triage/pulizie. Grazie a Stefy per la passione immensa nel coordinare. UN GRAZIE GRANDISSIMO AGLI ADOLESCENTI E ALLE ADOLESCENTI CHE SI SONO MESSI A DISPOSIZIONE PER ACCOMPAGNARE QUESTE ESPERIENZE E PORTARE AVANTI IL BELLISSIMO LAVORO DEI MURALES CHE POTRETE AMMIRARE IN ORATORIO. Sono fiero della comunità che si è mossa, scomodata, impegnata per “ripartire” nel cammino, che ha creduto e crede nell’oratorio. Ai tantissimi che stanno rimettendosi in gioco nelle riaperture dei nostri spazi/attività. Grazie alle famiglie che si sono fidate e affidate. E, permettete, grazie a don Angelo, don Mario e don Luca, grandissimi compagni di viaggio, con cui è bello cercare vie nuove e percorribili per essere accanto a ciascuno di voi. Ecco alcune testimonianze fotografiche dell’esperienza (alcune perché sarebbero tantissime). don Simo |
Alcune riflessioni sulla pastorale giovanile
Approfitto di queste pagine per muovere alcune riflessioni che spero possano risultare utili a noi, alle nostre comunità, ai nostri ragazzi e alle loro famiglie. L’estate ha riportato una boccata d’ossigeno alle nostre relazioni sociali, seppur limitatamente; ovviamente si è riusciti a mettere in campo qualcosa, a far ritrovare gruppi di ragazzi e dar loro la possibilità di fare un po’ di esperienza di comunità, dopo alcuni mesi di grande sofferenza. La ripartenza delle scuole e lo stile che l’ha contraddistinta, ha aperto alcuni scenari importanti che riguardano anche le attività delle nostre comunità. Provo a descrivervi queste prospettive proponendovi alcuni punti.
- VOGLIAMO RIPRENDERE GLI ITINERARI DI FEDE (catechesi). Non è scontato (altre diocesi in Italia riprenderanno dopo gennaio), ma è il nostro grande desiderio. Saranno necessari alcuni ripensamenti, non sugli orari e neppure sulle norme Covid (che saremo tenuti a rispettare), ma sul ridirci quale strada vogliamo intraprendere; e che la questione di fede non può essere delegata a qualcuno (parrocchia), ma è “una storia che riguarda tutti noi, adulti e ragazzi insieme”. Faremo allora una scelta che andrà in questa direzione, inserendo nel cammino momenti per le famiglie, in ogni annata del percorso. Qualcuno magari storcerà il naso... ma se la fede è importante, devo re- spirarla in ogni istante, non la imparo (come a scuola) ma è testimoniata! Il luogo primario dove vivo la fede è LA CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA CON LA MIA COMUNITÀ. - SOGNIAMO CHE GLI ORATORI DIVENTINO SEMPRE PIÙ CASA PER TUTTI. Aperti, accoglienti, dove ci si può ritrovare anche se non ci sono attività organizzate, ma anche per stare insieme, studiare, giocare, parlare. Per questo ci dovremo mettere in gioco e sbizzarrire tutti. Anche in Ambria e a Grumello stiamo per aprire gli spazi quotidianamente e offrire la presenza di adulti che si prendono cura, insieme alla comunità, della crescita dei nostri ragazzi e ragazze. Usciamo dalle nostre case e viviamoli!!! - PROTAGONISMO. Il pensiero ricorrente per cui “tanto c’è già chi fa qualcosa (catechista, volontario, ecc...) ci accompagna sempre. Non è vero! Abbiamo sempre bisogno di forze nuove, di coinvolgimento reci- proco, se ci teniamo davvero. Usciamo dai nostri gusci e dalle nostre case con proposte, presenza, messa in gioco. Questo tempo è favoloso per ripensare al senso delle cose e fare passi meno appariscenti, ma più essenziali e sinceri. ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI! |
- ENTUSIASMO. Il nostro tempo ci pone delle novità di fronte? Senza paura cavalcheremo questo tempo con la serenità di chi sa che l’unico modo per creare una comunità è viverla! Alcuni pensieri per dire che ci siamo e vogliamo sempre più essere comunità che educa e cresce con le sue nuove generazioni.
Grazie di cuore a chi rende possibile questo grande sogno. don Simo |
GITA UNITÀ PASTORALE AL LAGO DI BRAIES E ALL’ABAZIA DI NOVACELLA
Un’occasione per stare insieme, costruire legami ed ammirare ciò che ci circonda.
Sabato 22 agosto è stata davvero una giornata speciale e all’insegna dello stare insieme. Il desiderio di costruire comunità e unità nelle nostre realtà, passa anche attraverso questo tipo di momenti dove, con spensieratezza, si esce dal proprio contesto di vita e ci si prende del tempo per “stare insieme”. Dopo una partenza assai mattutina, ci siamo recati dapprima presso l’Abazia di Novacella (vicino a Bressanone) dove abbiamo potuto ammirare la bellezza della costruzione, la sua particolarità architettonica, lo splendore della sua chiesa e gustare anche alcuni prodotti tipici. È stata anche una bellissima occasione per celebrare la Santa Messa insieme e chiedere l’aiuto a Maria, affidando a lei il cammino del- la nostra Unità Pastorale. Dopo aver pranzato al sacco ci siamo spostati al famosissimo e popolarissimo Lago di Braies, una perla tra le montagne e una bellissima passeggiata che lo fa gustare in tutte le sue prospettive, luci e sfumature. C’è stato anche lo spazio per una buonissima cena sul lago di Garda, prima di rientrare nella nottata. Sul pullman abbiamo cantato, riso, scherzato, giocato a tombola e... per i più fortunati, dormito un po’! La numerosa e vivace partecipazione è servita per farci gustare ancora una volta la bellezza dello stare insieme. L’ingrediente segreto per rendere felice ogni realtà umana sono le belle relazioni che si riescono a costruire. Grazie a tutti i presenti e a Laura Valaguzza e il suo staff, per averci aiutato ad organizzare questa bellissima giornata, preparando già l’agenda per tante altre avventure... di comunità!
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