SAN CIPRIANO
sul Monte (via S. Cipriano)
Il 16 settembre ci riporta ogni anno sul Monte di Zogno per la festa di S. Cipriano che chiude il ciclo annuale delle sagre celebrate a turno nelle singole frazioni del paese. Il passaggio della chiesa alla Comunità di Zogno è avvenuto il 6 maggio 1702 come donazione da parte di un certo Antonio Sonzogno di fu Giuseppe che l’aveva avuta in proprietà con altri beni annessi posti all’incanto nel 1667 dalla famiglia Giovanni Furietti. S.Cipriano per noi oggi corrisponde alla frazione e contrada detta anche di Sotto Torre ma più anticamente ancora detta di Musselito. È sorta come cappella privata per iniziativa di una famiglia Sonzogni, probabilmente Furietti. Lo dimostra anche il fatto che questa famiglia vi potè collocare il proprio stemma scolpito nel lavello della sagrestia, in pietra nera. Ai lati della vasca dell’acqua su due medaglioni goticizzanti campeggia la cagna rampante col giglio, l’una dirimpetto all’altra, che dalla testa sembra la caricatura di un mulo. Ciò è stato fatto ben a proposito se in una sola volta si è voluto esprimere coi tòtem della famiglia Sonzogni anche quello della razza zognese. Nella stessa chiesa, come pala dell’unico altare, il pittore Angelo Ceroni ha eseguito una simpatica tela a olio, firmata e datata 1874, in cui campeggia sullo sfondo del paesaggio di Zogno, così come lo si ammira da quell’altura, il Santo Protettore Cipriano in paludamenti pontificali. Al centro del paesaggio spicca la parrocchiale di S.Lorenzo M. colta dal pennello del pittore nell’atto in cui si sta svolgendo una solenne processione che si snoda sul sagrato caratterizzata dalla presenza di un folto gruppo di confratelli del S. mo Sacramento. In questa veduta vi figura il porticato eretto a fianco della parrocchiale col generoso contributo della famiglia Marconi che vi ha potuto scrivere “Gens Marconia Aere Suo”. Quel porticato è stato sostituito dall’attuale nel 1973 con lo scopo di poter mettere in evidenza tutto il paramento quattrocentesco della chiesa ricoperto all’epoca della sua sopraelevazione nel 1795. La cappella è fornita di arredi sacri tra cui si distinguono candelieri torniti in bronzo in stile Luigi XIII e un calice d’argento seicentesco finemente sbalzato con la scritta sotto il piedestallo “Oratorio di S. Cipriano”. Accanto alla chiesetta si erge un solido campaniletto da cui squillano tre briose campane in occasione della festa del Titolare, ogni volta che vi si celebra la Santa Messa e quando abitanti della contrada spiccano il volo per il cielo.
Eccovi il documento integrale dell’atto di donazione al Comune.
Addì 6 Maggio 1702
«Radunati li sottoscritti nel luocho solito della Ven.a Mia Consiglieri et Originari del Comune nelli quali consiste il Governo nel Med.mo (Comune) Comandati da Console e premesso il Toco della Campana afine di trattare delli Interessi del Med.mo Comune e Mia e protestano essere più delli due terzi e sono - Li D.D. Thomaso Maffeis et Antonio Sonzogno: Giudici.. (con altri 17 consiglieri nominati). Nel qual Consiglio fu da Sig. Antonio fu Giuseppe Sonzogno facendo per nome anche dei fratelli, et per li quali et Suoi Heredi ha renontiato et renontia ogni sua raggione et atione, che aver potesse sopra l’Horatorio. Sua trebulina posta sul Monte nella Contrata di Muselito Invocata soto il nome di S.to Sipriano, tal qual l’ha aquistata in virtù del Incanto ultimo Genaro 1667 in atti del Sig. Giò. Furietti al qual S.abba relatione in eterno, il Com.e nel Cui fato et essere, riservandosi solo li frutti et Beni, che atorno detto Horatorio si ritrovano et così ricerca doversi annotare. Il che Inteso dal Consiglio, et vista la Sudetta Renotia, in ricompensa di questa renontia, manda parte D. Thomaso Maffeis, altro Sindicho, che per l’avenire resti costude di Detta Chiesiola D.o Sig. Antonio coi confinanti et terieri, et ciò per fatto di gratitudine, et giusto il Consueto et ordine del Comune con li altri. Per la qual parte fu balotata et hebbe voti di sì n. 20 C = 0 non (avendo) esso (Antonio Sonzogno) balotato».
Da questo momento nelle elezioni comunali verranno costantemente eletti i rappresentanti (Sindaci) anche della chiesa di San Cipriano così come delle altre chiesuole di ragione del comune: Tre Fontane, Foppa, Santa Eurosia, S. Bernardino, Carmine, ma sempre tra i capi famiglia detti parentela degli originari. Ancora da questi documenti si rileva come la Chiesa di S. Cipriano debba essere veramente antica. Le campane di S. Cipriano requisite durante la guerra, nel 1940, erano della ditta Monzini, mentre le attuali, ricollocate nel 1953, sono del Colbachini di Padova. FA, di kg. 85; SOL, di kg. 60 e LA di kg. 43.
La festa si celebra
il 16 settembre
Eccovi il documento integrale dell’atto di donazione al Comune.
Addì 6 Maggio 1702
«Radunati li sottoscritti nel luocho solito della Ven.a Mia Consiglieri et Originari del Comune nelli quali consiste il Governo nel Med.mo (Comune) Comandati da Console e premesso il Toco della Campana afine di trattare delli Interessi del Med.mo Comune e Mia e protestano essere più delli due terzi e sono - Li D.D. Thomaso Maffeis et Antonio Sonzogno: Giudici.. (con altri 17 consiglieri nominati). Nel qual Consiglio fu da Sig. Antonio fu Giuseppe Sonzogno facendo per nome anche dei fratelli, et per li quali et Suoi Heredi ha renontiato et renontia ogni sua raggione et atione, che aver potesse sopra l’Horatorio. Sua trebulina posta sul Monte nella Contrata di Muselito Invocata soto il nome di S.to Sipriano, tal qual l’ha aquistata in virtù del Incanto ultimo Genaro 1667 in atti del Sig. Giò. Furietti al qual S.abba relatione in eterno, il Com.e nel Cui fato et essere, riservandosi solo li frutti et Beni, che atorno detto Horatorio si ritrovano et così ricerca doversi annotare. Il che Inteso dal Consiglio, et vista la Sudetta Renotia, in ricompensa di questa renontia, manda parte D. Thomaso Maffeis, altro Sindicho, che per l’avenire resti costude di Detta Chiesiola D.o Sig. Antonio coi confinanti et terieri, et ciò per fatto di gratitudine, et giusto il Consueto et ordine del Comune con li altri. Per la qual parte fu balotata et hebbe voti di sì n. 20 C = 0 non (avendo) esso (Antonio Sonzogno) balotato».
Da questo momento nelle elezioni comunali verranno costantemente eletti i rappresentanti (Sindaci) anche della chiesa di San Cipriano così come delle altre chiesuole di ragione del comune: Tre Fontane, Foppa, Santa Eurosia, S. Bernardino, Carmine, ma sempre tra i capi famiglia detti parentela degli originari. Ancora da questi documenti si rileva come la Chiesa di S. Cipriano debba essere veramente antica. Le campane di S. Cipriano requisite durante la guerra, nel 1940, erano della ditta Monzini, mentre le attuali, ricollocate nel 1953, sono del Colbachini di Padova. FA, di kg. 85; SOL, di kg. 60 e LA di kg. 43.
La festa si celebra
il 16 settembre