2000
VITA IN ORATORIO
CHE BÈI MOMENTI! Cronistoria di una due giorni in montagna
Nel cammino di catechesi dei ragazzi di 3ª media don Paolo ha voluto organizzare un’esperienza particolare: una gita di due giorni in baita a Pizzino di Taleggio. La proposta è stata accolta con entusiasmo per la data del 28 e 29 dicembre. Il mattino della partenza ci attende una sorpresa: una bella nevicata, che rischia però di mandare all’aria i nostri piani. Giro di telefonate: si va, si resta, ripieghiamo per il Canto Alto, rimandiamo,…..?! L’autista del pulmino si dichiara tranquillo e deciso a portarci alla meta. Sedici ragazzi salgono sul pulmino e le catechiste, don Paolo e Giorgio seguono a ruota. Da Pizzino a piedi, nella neve fresca, raggiungiamo la “Baita dei Pini”. Lasciamo i sacchi a pelo e riprendiamo la camminata alla volta del Rifugio Gherardi (pur sapendo di trovarlo chiuso). Immancabile la “guerra” a palle di neve, in uno spettacolo immacolato che lascia senza parole. Sui rami degli alberi ricami fantastici tessuti dalla natura, l’aria pulita e rinfrancante, il silenzio rotto dalle nostre grida, canti e richiami. Affannati, stanchi e bagnati abbiamo anticipato di un poco la sosta del pranzo al sacco, consumato allegramente nella neve. “Ragazzi…. che bei momenti!” dice don Paolo. “Belli, ma freddi!” fanno eco alcuni di noi. Torniamo alla baita dove ci rinfranchiamo il corpo e lo spirito con tè caldo, caffè, panettone e pandoro. Ad un certo punto sembrava di essere al mercato arabo con abbigliamento di ogni tipo (calze, calzini, maglioni, guanti, berretti, scarponi) appeso in ogni dove ad asciugare. Alle 17.00 un momento particolare: una intima S. Messa con eucaristia per noi soli. Una cena con pastasciutta e affettati, giochi vari di società, canti e balletti concludono la serata. Dopo una notte tutto sommato tranquilla, ognuno infilato nel proprio sacco a pelo, don Paolo ci invita, alle ore 8.00, ad uscire a guardare l’alba. Colazione abbondante per recuperare energie e di nuovo un’uscita nella neve alla volta del Fraggio. Pranzo con polenta e cotolette, e alle 14.00 un’altra S. Messa con riflessioni e preghiere spontanee, nate anche da questo nostro stare insieme. Riordino e sistemazione dei bagagli e alle 15.00 lasciamo a malincuore la baita, con il pupazzo di neve mezzo morto e sgangherato sul piazzale. In attesa del pulmino altra battaglia di neve (per chi non fosse ancora abbastanza bagnato) e poi la discesa dalla Val Brembilla. Ognuno con una gran voglia di un bel bagno caldo e di un sonno ristoratore nel proprio letto, ma in fondo in fondo col rimpianto delle belle ore trascorse, e il desiderio di rifarlo al più presto.
Il gruppo di 3ª media
Il gruppo di 3ª media
LA GITA AL RIFUGIO GHERARDI
Nei giorni 4 e 5 dicembre 1999 noi ragazzi del primo gruppo adolescenti abbiamo raccolto l’invito di don Paolo a partecipare a una esperienza di due giorni al rifugio Gherardi. A dir la verità i partecipanti sono stati più pochi del previsto. Ci siamo ritrovati all’oratorio di Zogno alle ore 14.30 di sabato pomeriggio (dopo aver aspettato i “ritardatari” che tornavano da Bergamo) e ci siamo messi in viaggio con le automobili messe a nostra disposizione dai nostri animatori alla volta di Pizzino. Il viaggio è durato circa quaranta minuti e, appena giunti al punto predestinato, ci siamo incamminati a piedi lungo i versanti della montagna. Le condizioni del terreno non erano molto favorevoli a causa della neve scesa nei giorni precedenti: per questo ci abbiamo impiegato quasi un’ora e mezza per percorrere un sentiero che normalmente si percorre in quaranta minuti. Siamo arrivati in tempo però per gustare la buonissima cena che i nostri rifugisti ci avevano preparato: un bel piatto di pastasciutta (con molto formaggio, o no Filippo?) e delle buonissime scaloppine ai funghi. Dopo cena ci siamo scatenati in una serie di giochi con le carte e con i mimi. Il gioco preferito è stato quello dell’assassino: chi aveva l’asse poteva uccidere gli avversari facendo l’occhiolino, gioco semplice e allo stesso divertente (anche perché Giovanni dava sempre delle nuove interpretazioni molto personali: forse che non avesse capito il gioco?). Terminato il tutto con canti e schiamazzi vari, dopo esserci fermati un po’ a pregare, ci siamo avviati verso i nostri dormitori, ovvero verso la Siberia, dato che dove abbiamo dormito noi ragazzi ci saranno stati si e no due gradi (sotto zero naturalmente!) Ci siamo svegliati (o forse non abbiamo mai dormito) con un alba straordinaria: colori mai visti. Dopo colazione ci siamo avventurati verso un rifugio poco distante con l’intenzione di celebrare lì la Messa, ma il vento gelato e prepotente ce lo ha impedito. Per strada però non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di improvvisarci provetti pattinatori su laghetti ghiacciati: esperienza un po’ “fredda”, viste le numerose cadute. Il caldo del rifugio ci ha riaccolti dopo le folate di vento: lì abbiamo celebrato l’Eucarestia in uno scenario insolito e molto accogliente. Terminata la Celebrazione Eucaristica, abbiamo pranzato e lentamente siamo tornati verso casa. Questa esperienza è stata molto interessante e divertente in quanto ho sentito che porta molta felicità il condividere del tempo con i propri amici. Ci vediamo alla prossima!
Filippo
Filippo
IL RITIRO DEI GIOVANI
Domenica 19 dicembre si è svolto in Oratorio il ritiro per i giovani in preparazione al S. Natale; ci siamo dati appuntamento verso le 10.00 del mattino (per fortuna non prima) e abbiamo formato un bel gruppo di circa venti persone di età fra i diciassette e i venticinque anni compreso un fuori quota (Don Paolo),nostra guida dell’incontro. Abbiamo cominciato l’incontro con una preghiera e poi ci siamo inoltrati nel tema principale della nostra giornata:la figura di Gesù. Attraverso brani di Vangelo abbiamo riscoperto la dimensione umana di Gesù,solitamente messa un po’ da parte per il fatto che si pensa a Lui come a un’entità puramente ultraterrena. L’incontro è stato molto interessante e soprattutto coinvolgente in quanto,durante i momenti di raccoglimento individuale,ci ha permesso di riflettere e di esternare dubbi e perplessità,alcuni chiariti grazie agli interventi di spiegazione di Don Paolo. Durante la messa tenutasi nel salone dell’Oratorio,con lo scambio di idee e pareri all’interno del gruppo,abbiamo continuato a dare risposte alle nostre incertezze che riusciremo a risolvere (forse) durante il nostro cammino di fede e di crescita personale. Esaurite tutte le nostre risorse mentali,all’alba delle 13.30,abbiamo apparecchiato la grande tavola per il pranzo succulento costituito da panini imbottiti (non troppo!) e terminato con una bella torta. Alle 15.00 circa,ormai congelati perché “qualcuno” si è dimenticato di accendere il riscaldamento, ci siamo salutati e dati appuntamento alla prossima occasione ancora più numerosi.
Due veterane C&P
Due veterane C&P
UNA FIACCOLATA DI RINGRAZIAMENTO DI FINE ANNO
Giovedì 30 dicembre gli adolescenti e i giovani del Vicariato si sono trovati per la fiaccolata di fine anno preparata dalla Commissione Vicariale Giovanile come momento di ringraziamento per l'anno appena trascorso. Alternando canti, preghiere e riflessioni, la fiaccolata ha preso il via dal Santuario della Madonna del Carmine, per concludersi davanti alla capanna dell'Oratorio. Non è mancata una sosta lungo il cammino e un momento di condivisione con Suore di clausura. Numerosi sono stati i temerari che hanno sfidato il freddo polare per vivere questo momento particolare e suggestivo, che li ha portati a riflettere in particolare sul significato della pace, guidati dal messaggio del Papa per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2000: “Il mio pensiero corre particolarmente a voi, cari giovani, che sperimentate in modo speciale la benedizione della vita e avete il dovere di non sprecarla. Nelle scuole e nelle università, negli ambienti di lavoro, nel tempo libero e nello sport, in tutto quello che fate, lasciatevi guidare da questo costante pensiero: la pace dentro di voi e fuori di voi, la pace sempre, la pace con tutti, la pace per tutti. Ai giovani che hanno purtroppo conosciuto la tragica esperienza della guerra e provano sentimenti di odio e di risentimento, voglio dire una parola implorante: fate il possibile per ritrovare la strada della riconciliazione e del perdono. È una strada difficile, ma è l'unica che vi permette di guardare al futuro con speranza per voi, i vostri figli, i vostri Paesi e l'umanità intera.” “I HAVE A DREAM”, “Io ho un sogno”, di Martin Luther King, ha concluso la serata portando una ventata di speranza: questo vuole essere il nostro augurio per il 2000!
I HAVE A DREAM
Io ho un sogno…
Il cammino è pieno di asprezze, ma nonostante le fatiche io ho ancora un sogno.
Sogno che sulle rosse colline della Georgia i figli degli antichi schiavi
e i figli degli schiavisti siederanno insieme al tavolo della fratellanza.
Sogno che lo stato del Mississippi, rigonfio di oppressione e brutalità,
sarà trasformato in una terra di libertà e di giustizia.
Sogno che un giorno l’Alabama sarà trasformato in uno stato
dove bambine e bambini neri potranno dare la mano a bambine e bambini bianchi,
e camminare insieme come fratelli e sorelle.
Io sogno ancora.
Sogno che i miei quattro bambini vivranno in una nazione
in cui non saranno giudicati dal colore della propria pelle,
ma dal contenuto della loro personalità.
Con questi sogni staccheremo dalla montagna dell’angoscia una pietra di speranza.
Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme.
Sapendo che un giorno saremo liberi.
M. L. King
I HAVE A DREAM
Io ho un sogno…
Il cammino è pieno di asprezze, ma nonostante le fatiche io ho ancora un sogno.
Sogno che sulle rosse colline della Georgia i figli degli antichi schiavi
e i figli degli schiavisti siederanno insieme al tavolo della fratellanza.
Sogno che lo stato del Mississippi, rigonfio di oppressione e brutalità,
sarà trasformato in una terra di libertà e di giustizia.
Sogno che un giorno l’Alabama sarà trasformato in uno stato
dove bambine e bambini neri potranno dare la mano a bambine e bambini bianchi,
e camminare insieme come fratelli e sorelle.
Io sogno ancora.
Sogno che i miei quattro bambini vivranno in una nazione
in cui non saranno giudicati dal colore della propria pelle,
ma dal contenuto della loro personalità.
Con questi sogni staccheremo dalla montagna dell’angoscia una pietra di speranza.
Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme.
Sapendo che un giorno saremo liberi.
M. L. King
SCALARE IL CANTO ALTO: UN’IMPRESA
Dovevamo esserci tutti, noi ragazzi di 1ª media, invece eravamo solo in sette, accompagnati da Lino, un grande scalatore del passato, don Paolo e una mamma. Ci aspettava una grande impresa: scalare il Canto Alto. Ci abbiamo impiegato quasi tre ore. il cammino è stato abbastanza faticoso perché sul sentiero c’era ghiaccio e neve alta e alcuni dei nostri amici scivolavano. Arrivati in cima non ci aspettavamo un panorama così bello: da una parte le nostre Prealpi Bergamasche, dall’altra la catena delle Alpi. Uno spettacolo! Grande era anche la fame, per cui ci siamo messi subito a mangiare; poi ci siamo molto divertiti a giocare a palle di neve e a calcio. Sotto la grande croce abbiamo celebrato la Messa: con noi hanno partecipato anche due signori che erano giunti in cima saliti però da un’altra parte. Nel ritorno abbiamo fatto meno fatica soprattutto perché si poteva scivolare meglio. Durante la discesa ci ha fatto compagnia un cagnolino soprannominato “Beghelli salva la vita”. Chissà se lui si è salvato? Ci vediamo alla prossima impresa!
Marco di 1ª media
Marco di 1ª media
QUADRANGOLARE DI CALCIO A 5
VERBALE DEL CONSIGLIO DELL’ORATORIO DEL 17 GENNAIO 2000
VERIFICA ATTIVITÁ
I ritiri in preparazione al Natale hanno avuta una buona partecipazione da parte dei ragazzi. E’ risultata azzeccata la scelta di utilizzare un pomeriggio settimanale. Per i giovani è stata mantenuta la domenica mattina. Buona la partecipazione al ritiro, che si è concluso con il pranzo in Oratorio. È stata seguita l’iniziativa del Bar Gedeone, la trasmissione radiofonica con concorso su Radio E. I ragazzi si sono trovati tutte le sere e in un numero piuttosto notevole, spesso fermandosi anche per la cena. Un gruppo ha partecipato anche dagli studi. Si è creato un certo movimento e hanno anche vinto il concorso. Verranno premiati in Quaresima. Il 4 e 5 dicembre una decina di ragazzi di prima superiore hanno trascorso il fine settimana al Rifugio Gherardi. Durante le vacanze di Natale una ventina di ragazzi di terza media hanno trascorso due giorni a Pizzino, mentre i ragazzi di prima media hanno effettuato un’uscita recandosi sul Canto Alto. Sono state esperienze belle e significative. La S. Messa celebrata il venerdì pomeriggio alle 16.30 nel salone dell’Oratorio ha visto la partecipazione di un bel gruppo di ragazzi, soprattutto delle elementari fino a prima media. Verrà riproposta anche in Quaresima. La festa dell’ultimo dell’anno è stata organizzata da un gruppo di ragazzi e ha visto la partecipazione di una trentina di adolescenti dalla terza media alla seconda superiore. Chi ha partecipato si è divertito. Alla Fiaccolata di ringraziamento di fine anno organizzata dalla Commissione Vicariale Giovanile per il 30/12 hanno preso parte circa 70 persone, soprattutto zognesi. Ha partecipato anche Endenna, che non ha il rappresentante in Commissione. Il giorno di S. Lucia una quindicina di ragazzi si sono recati alla Casa di riposo a portare i doni (incartati da loro stessi) e ad animare il pomeriggio. Con i ragazzi di terza media l’esperienza verrà ripetuta, perché questo non resti un episodio isolato. Durante la S. Messa sono stati raccolti i doni portati a Torre Bordone alla “Casa del fanciullo”. Si è promesso loro che più avanti si trascorrerà un pomeriggio insieme.
SETTIMANA DI SAN GIOVANNI BOSCO
Già nello scorso C.d.O. era stato comunicato il programma indicativo, che adesso risulta il seguente:
DO 23 Giochi in Oratorio. Mercoledì sera ci sarà la riunione per l’organizzazione.
MA 25 Incontro per educatori e genitori con il Vescovo sul tema: “Ai miei tempi… ed è già Duemila - Il dialogo bello e difficile tra genitori confusi e figli adolescenti”
ME 26 Film “Will Hunting – Genio ribelle” a Brembilla
SA 29 Recital “Nell’isola della felicità”
DO 30 Torneo di calcio e pallavolo vicariale nel pomeriggio Cena insieme (pastasciutta e panini) e musica
LU 31 ore 20.30 S. Messa in Oratorio celebrata da don Giorgio Ghilardi, responsabile della Pastorale Età Evolutiva.
Sono invitati tutti i ragazzi e tutte le società. Dovrà essere preparato un invito da spedire.
INCONTRO SOCIETÁ SPORTIVE
Martedì 11 gennaio alle ore 20.30 si è svolto in Oratorio un incontro con le società sportive che lavorano in modo principale nella nostra Parrocchia. Erano presenti una decina di società: Polisportiva Zogno 98, Zognese, Calcetto a cinque, Sci club Bernacca, Pallavolo, Mini Basket, Somendenna, Grumello, Atletica Valle Brembana. Alla riunione era presente anche l’assessore allo sport del nostro comune. Don Giorgio Ghilardi, responsabile della pastorale giovanile diocesana e del CSI e che ha condotto la riunione, ha sottolineato la grande importanza dello strumento sportivo in campo educativo e come oggi sia necessario una stretta collaborazione tra le diverse società per il bene dei ragazzi. Questi le linee tracciate da don GiorgioL’educazione deve essere il principio che sostiene ogni nostra attività. E per educazione intendiamo: “fare un pezzo di strada insieme con gli altri, con il mio stile, con il mio carisma, con i miei obiettivi, col mio carattere”. Io, entrando in contatto, in rapporto con un ragazzo, faccio un pezzo di strada con lui, e lascio su di lui “dei segni” positivi o negativi, che lo aiuteranno a crescere o che rallenteranno la sua maturazione. La presenza dell’assessore e del curato, oltre alle società, alla riunione dice la necessità di lavorare insieme, di mettersi in rete, di come oggi sempre più sia essenziale investire su tutto il territorio in campo educativo: le singole realtà si “devono” mettono insieme per influire sulla globalità del ragazzo. (Anche per evitare di sovrapporci negli impegni: che i ragazzi siano continuamente impegnati in tutti gli orari possibili e immaginabili). L’Oratorio è chiamato a diventare non tanto un luogo per “qualcuno” ma esperienza aperta, capace di mettere insieme e coinvolgere le diverse energie per “far crescere degli uomini”. Lo sport diventa allora un pezzo importante della storia di un ragazzo, perché attraverso le diverse attività impara a stare con gli altri, a condividere fatiche e vittorie, prova sulla sua pelle il sacrificio, la “lotta”, la pazienza, il coraggio, il rispetto, l’ascolto, l’accettare gli altri… Ogni società ha un compito specifico, ha delle caratteristiche che sono proprie: questo non deve essere mortificante, non ci deve isolare e separare dagli altri. Anzi, da questa diversità, che è sempre ricchezza, deve sorgere tutto un lavoro di cucitura: prima di tutto all’interno della società stessa e prima ancora tra l’allenatore e i ragazzi; e poi tra le diverse realtà sportive a favore di tutti i ragazzi. La specificità sempre a vantaggio dell’insieme. Quest’anno poi è un anno particolare: il giubileo del 2000 ci deve aiutare a pensare a qualche iniziativa concreta da proporre ai ragazzi e agli allenatori perché non ci sfugga questa occasione, senza la pretesa di “portare in Chiesa tutti”, ma con il coraggio di fare una proposta importante anche in questa direzione. Ultima cosa: don Giorgio ha raccomandato di avere il coraggio di trovarci costantemente per scoprire e trovare quelle realtà che ci accomunano, che ci uniscono soprattutto dal punto di vista educativo. Il tavolo comune ha una particolare forza. E poi ci ha lasciato l’impegno di pensare a una piccola iniziativa concreta da fare con i ragazzi per dare forza al nostro lavoro. I diversi responsabili hanno a loro volta rimarcato la necessità di dare un taglio educativo a quello che stanno facendo e hanno sottolineato il desiderio di cercare insieme alcuni strumenti per stare meglio coi ragazzi, di confrontarci per trovare soluzione adeguate ai problemi che nascono all’interno delle diverse società e attività: rapporto tra allenatori e ragazzi, rapporto tra i ragazzi stessi, rapporto società e allenatori, rapporti coi genitori… Speriamo davvero che sia l’inizio di un buon cammino insieme.
GIORNATA MONDIALE GIOVENTÚ
Gli iscritti di Zogno al momento sono 27, a cui si aggiungerà qualcuno non ancora sicuro. Alcuni giovani parteciperanno soltanto il sabato e la domenica. Le iscrizioni si chiuderanno il 28/02. La proposta vale per i ragazzi dai 16 anni. Il costo dovrebbe aggirarsi sulle 420.000 tutto compreso. Per quanto riguarda l’accoglienza dei pellegrini, alla nostra Parrocchia dovrebbe essere chiesta la disponibilità ad accogliere 50-60 giovani. Entro fine settimana arriveranno i depliants esplicativi. Il periodo di accoglienza va dal 10 al 14 agosto. Un gruppo di ragazzi di 16-17 anni ha iniziato a frequentare il Corso Centrale per Animatori che per 6 domeniche si terrà a Bergamo. I partecipanti sono 200 di tutta la diocesi, di cui 8 appunto zognesi. Il corso è rivolto ad adolescenti, con l’intento di avviarli all’animazione. Ai giovani invece è rivolto il corso per Animatori che verrà organizzato a febbraio-marzo nell’ambito del Progetto messa in rete legge 285. I corsi saranno tre, per la Media Valle, per la Valserina e per l’Alta Valle. Il primo ciclo di incontri prevede tre serate a San Pellegrino T. in data 16/02, 23/02 e 01/03. La proposta è valida per i giovani di 18-19 anni. Sono quindi state comunicate le iniziative già previste prt la Quaresima: verranno riproposti i ritiri e la S. Messa il venerdì pomeriggio; si seguiranno gli itinerari diocesani, non ancora presentati. Il cammino ricalcherà un po’ le proposte dell’Avvento. Il Mercoledì delle Ceneri la S. Messa delle 18.00 verrà spostata alle 20.30 per permettere la partecipazione anche da parte di chi ha esigenze lavorative. Dalla giornata odierna è ripreso il Preghierado, l’incontro di preghiera per gli adolescenti che si terrà ogni lunedì in Oratorio dalle 18.30 alle 19.00. Il 27/01 ci sarà il ritiro vocazionale per i ragazzi di 4^ e 5^ elementare. Don Paolo ha chiesto alle società sportive di spostare gli orari degli allenamenti per permettere ai ragazzi di partecipare.
La Segretaria: Susanna Traini
I ritiri in preparazione al Natale hanno avuta una buona partecipazione da parte dei ragazzi. E’ risultata azzeccata la scelta di utilizzare un pomeriggio settimanale. Per i giovani è stata mantenuta la domenica mattina. Buona la partecipazione al ritiro, che si è concluso con il pranzo in Oratorio. È stata seguita l’iniziativa del Bar Gedeone, la trasmissione radiofonica con concorso su Radio E. I ragazzi si sono trovati tutte le sere e in un numero piuttosto notevole, spesso fermandosi anche per la cena. Un gruppo ha partecipato anche dagli studi. Si è creato un certo movimento e hanno anche vinto il concorso. Verranno premiati in Quaresima. Il 4 e 5 dicembre una decina di ragazzi di prima superiore hanno trascorso il fine settimana al Rifugio Gherardi. Durante le vacanze di Natale una ventina di ragazzi di terza media hanno trascorso due giorni a Pizzino, mentre i ragazzi di prima media hanno effettuato un’uscita recandosi sul Canto Alto. Sono state esperienze belle e significative. La S. Messa celebrata il venerdì pomeriggio alle 16.30 nel salone dell’Oratorio ha visto la partecipazione di un bel gruppo di ragazzi, soprattutto delle elementari fino a prima media. Verrà riproposta anche in Quaresima. La festa dell’ultimo dell’anno è stata organizzata da un gruppo di ragazzi e ha visto la partecipazione di una trentina di adolescenti dalla terza media alla seconda superiore. Chi ha partecipato si è divertito. Alla Fiaccolata di ringraziamento di fine anno organizzata dalla Commissione Vicariale Giovanile per il 30/12 hanno preso parte circa 70 persone, soprattutto zognesi. Ha partecipato anche Endenna, che non ha il rappresentante in Commissione. Il giorno di S. Lucia una quindicina di ragazzi si sono recati alla Casa di riposo a portare i doni (incartati da loro stessi) e ad animare il pomeriggio. Con i ragazzi di terza media l’esperienza verrà ripetuta, perché questo non resti un episodio isolato. Durante la S. Messa sono stati raccolti i doni portati a Torre Bordone alla “Casa del fanciullo”. Si è promesso loro che più avanti si trascorrerà un pomeriggio insieme.
SETTIMANA DI SAN GIOVANNI BOSCO
Già nello scorso C.d.O. era stato comunicato il programma indicativo, che adesso risulta il seguente:
DO 23 Giochi in Oratorio. Mercoledì sera ci sarà la riunione per l’organizzazione.
MA 25 Incontro per educatori e genitori con il Vescovo sul tema: “Ai miei tempi… ed è già Duemila - Il dialogo bello e difficile tra genitori confusi e figli adolescenti”
ME 26 Film “Will Hunting – Genio ribelle” a Brembilla
SA 29 Recital “Nell’isola della felicità”
DO 30 Torneo di calcio e pallavolo vicariale nel pomeriggio Cena insieme (pastasciutta e panini) e musica
LU 31 ore 20.30 S. Messa in Oratorio celebrata da don Giorgio Ghilardi, responsabile della Pastorale Età Evolutiva.
Sono invitati tutti i ragazzi e tutte le società. Dovrà essere preparato un invito da spedire.
INCONTRO SOCIETÁ SPORTIVE
Martedì 11 gennaio alle ore 20.30 si è svolto in Oratorio un incontro con le società sportive che lavorano in modo principale nella nostra Parrocchia. Erano presenti una decina di società: Polisportiva Zogno 98, Zognese, Calcetto a cinque, Sci club Bernacca, Pallavolo, Mini Basket, Somendenna, Grumello, Atletica Valle Brembana. Alla riunione era presente anche l’assessore allo sport del nostro comune. Don Giorgio Ghilardi, responsabile della pastorale giovanile diocesana e del CSI e che ha condotto la riunione, ha sottolineato la grande importanza dello strumento sportivo in campo educativo e come oggi sia necessario una stretta collaborazione tra le diverse società per il bene dei ragazzi. Questi le linee tracciate da don GiorgioL’educazione deve essere il principio che sostiene ogni nostra attività. E per educazione intendiamo: “fare un pezzo di strada insieme con gli altri, con il mio stile, con il mio carisma, con i miei obiettivi, col mio carattere”. Io, entrando in contatto, in rapporto con un ragazzo, faccio un pezzo di strada con lui, e lascio su di lui “dei segni” positivi o negativi, che lo aiuteranno a crescere o che rallenteranno la sua maturazione. La presenza dell’assessore e del curato, oltre alle società, alla riunione dice la necessità di lavorare insieme, di mettersi in rete, di come oggi sempre più sia essenziale investire su tutto il territorio in campo educativo: le singole realtà si “devono” mettono insieme per influire sulla globalità del ragazzo. (Anche per evitare di sovrapporci negli impegni: che i ragazzi siano continuamente impegnati in tutti gli orari possibili e immaginabili). L’Oratorio è chiamato a diventare non tanto un luogo per “qualcuno” ma esperienza aperta, capace di mettere insieme e coinvolgere le diverse energie per “far crescere degli uomini”. Lo sport diventa allora un pezzo importante della storia di un ragazzo, perché attraverso le diverse attività impara a stare con gli altri, a condividere fatiche e vittorie, prova sulla sua pelle il sacrificio, la “lotta”, la pazienza, il coraggio, il rispetto, l’ascolto, l’accettare gli altri… Ogni società ha un compito specifico, ha delle caratteristiche che sono proprie: questo non deve essere mortificante, non ci deve isolare e separare dagli altri. Anzi, da questa diversità, che è sempre ricchezza, deve sorgere tutto un lavoro di cucitura: prima di tutto all’interno della società stessa e prima ancora tra l’allenatore e i ragazzi; e poi tra le diverse realtà sportive a favore di tutti i ragazzi. La specificità sempre a vantaggio dell’insieme. Quest’anno poi è un anno particolare: il giubileo del 2000 ci deve aiutare a pensare a qualche iniziativa concreta da proporre ai ragazzi e agli allenatori perché non ci sfugga questa occasione, senza la pretesa di “portare in Chiesa tutti”, ma con il coraggio di fare una proposta importante anche in questa direzione. Ultima cosa: don Giorgio ha raccomandato di avere il coraggio di trovarci costantemente per scoprire e trovare quelle realtà che ci accomunano, che ci uniscono soprattutto dal punto di vista educativo. Il tavolo comune ha una particolare forza. E poi ci ha lasciato l’impegno di pensare a una piccola iniziativa concreta da fare con i ragazzi per dare forza al nostro lavoro. I diversi responsabili hanno a loro volta rimarcato la necessità di dare un taglio educativo a quello che stanno facendo e hanno sottolineato il desiderio di cercare insieme alcuni strumenti per stare meglio coi ragazzi, di confrontarci per trovare soluzione adeguate ai problemi che nascono all’interno delle diverse società e attività: rapporto tra allenatori e ragazzi, rapporto tra i ragazzi stessi, rapporto società e allenatori, rapporti coi genitori… Speriamo davvero che sia l’inizio di un buon cammino insieme.
GIORNATA MONDIALE GIOVENTÚ
Gli iscritti di Zogno al momento sono 27, a cui si aggiungerà qualcuno non ancora sicuro. Alcuni giovani parteciperanno soltanto il sabato e la domenica. Le iscrizioni si chiuderanno il 28/02. La proposta vale per i ragazzi dai 16 anni. Il costo dovrebbe aggirarsi sulle 420.000 tutto compreso. Per quanto riguarda l’accoglienza dei pellegrini, alla nostra Parrocchia dovrebbe essere chiesta la disponibilità ad accogliere 50-60 giovani. Entro fine settimana arriveranno i depliants esplicativi. Il periodo di accoglienza va dal 10 al 14 agosto. Un gruppo di ragazzi di 16-17 anni ha iniziato a frequentare il Corso Centrale per Animatori che per 6 domeniche si terrà a Bergamo. I partecipanti sono 200 di tutta la diocesi, di cui 8 appunto zognesi. Il corso è rivolto ad adolescenti, con l’intento di avviarli all’animazione. Ai giovani invece è rivolto il corso per Animatori che verrà organizzato a febbraio-marzo nell’ambito del Progetto messa in rete legge 285. I corsi saranno tre, per la Media Valle, per la Valserina e per l’Alta Valle. Il primo ciclo di incontri prevede tre serate a San Pellegrino T. in data 16/02, 23/02 e 01/03. La proposta è valida per i giovani di 18-19 anni. Sono quindi state comunicate le iniziative già previste prt la Quaresima: verranno riproposti i ritiri e la S. Messa il venerdì pomeriggio; si seguiranno gli itinerari diocesani, non ancora presentati. Il cammino ricalcherà un po’ le proposte dell’Avvento. Il Mercoledì delle Ceneri la S. Messa delle 18.00 verrà spostata alle 20.30 per permettere la partecipazione anche da parte di chi ha esigenze lavorative. Dalla giornata odierna è ripreso il Preghierado, l’incontro di preghiera per gli adolescenti che si terrà ogni lunedì in Oratorio dalle 18.30 alle 19.00. Il 27/01 ci sarà il ritiro vocazionale per i ragazzi di 4^ e 5^ elementare. Don Paolo ha chiesto alle società sportive di spostare gli orari degli allenamenti per permettere ai ragazzi di partecipare.
La Segretaria: Susanna Traini
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 15-20 AGOSTO 2000
Termini d’iscrizione
Le iscrizioni sono aperte presso i vostri parroci o curati entro e assolutamente non oltre il 25 febbraio 2000 versando la quota di £. 100.000. La quota di iscrizione quasi certamente non supererà £450.000 (probabilmente riusciremo a stare anche sotto le £ 400.000)
La quota di iscrizione comprende:
- alloggio in sacco a pelo presso strutture di vario tipo: famiglie, parrocchie, palestre
- dalla cena del 15 al pranzo del 20 agosto
- 10$ per il fondo di solidarietà voluto dal Papa per favorire la presenza alla GMG di giovani provenienti dai paesi poveri
- kit per i pellegrini
Entro il 31 maggio sarà necessario completare il pagamento dell’intera somma. Per motivi organizzativi subito dopo la chiusura delle iscrizioni faremo alcune riunioni in cui specificheremo in cosa consiste l’esperienza che vuole essere momento di preghiera e di scambio fraterno ancor prima che gita di piacere.
Coraggio. È un’occasione da non perdere!
Le iscrizioni sono aperte presso i vostri parroci o curati entro e assolutamente non oltre il 25 febbraio 2000 versando la quota di £. 100.000. La quota di iscrizione quasi certamente non supererà £450.000 (probabilmente riusciremo a stare anche sotto le £ 400.000)
La quota di iscrizione comprende:
- alloggio in sacco a pelo presso strutture di vario tipo: famiglie, parrocchie, palestre
- dalla cena del 15 al pranzo del 20 agosto
- 10$ per il fondo di solidarietà voluto dal Papa per favorire la presenza alla GMG di giovani provenienti dai paesi poveri
- kit per i pellegrini
Entro il 31 maggio sarà necessario completare il pagamento dell’intera somma. Per motivi organizzativi subito dopo la chiusura delle iscrizioni faremo alcune riunioni in cui specificheremo in cosa consiste l’esperienza che vuole essere momento di preghiera e di scambio fraterno ancor prima che gita di piacere.
Coraggio. È un’occasione da non perdere!
VITA IN ORATORIO
SETTIMANA DEI GIOVANI - TIENI IL TEMPO
Domenica 30 gennaio 2000 presso il nostro oratorio sono stati organizzati il torneo vicariale di pallavolo e calcio, per la festa del patrono S. Giovanni Bosco. Quella di domenica è stata una giornata molto intensa ed interamente dedicata a noi giovani, anche il tempo si è reso nostro complice, il sole tiepido ha reso l’atmosfera ancora più piacevole. A questa iniziativa hanno aderito gruppi provenienti dai diversi paesi delle nostre valli: Endenna, Brembilla, Laxolo ed Ubiale, in seguito ad un “piccolo” incoraggiamento da parte del “mitico” don Paolo, le squadre hanno subito iniziato a darsi battaglia – si fa per ridere! – sul tavolo da gioco. L’oratorio pullulava di giovani con un solo pensiero: divertirsi!!! Questi tornei non avevano come scopo la competizione bensì lo stare insieme e condividere questa bella esperienza. Veniamo ai risultati effettuati delle sfide. I nostri atleti – e qui siamo chiamate in causa anche noi – nonostante la grande preparazione fisica, non sono riusciti ad ottenere risultati soddisfacenti, ferendo nel profondo del suo “orgoglio patriottico” il nostro curato, che sperava di aggiudicarsi almeno una vittoria! Le coppe “virtuali” (in quanto esistenti soltanto a livello mentale) sono state assegnate alla squadra di Brembilla per quanto riguarda pallavolo e a quella di Ubiale per il torneo di calcio. Ma la giornata non è finita qui! La sera le squadre si sono riunite nel salone per cenare insieme, di fronte ad un piatto di pasta, tra una risata e l’altra, ed un commentino alle partite del pomeriggio sono nate tante nuove amicizie. Per concludere “alla grande” cosa c’è di meglio che un po’ di musica? Grazie ai nostri famosissimi dj la cui fama ha raggiunto ormai un livello mondiale (li conoscete voi?!) anche i più timidi si sono “buttati” nella mischia. Insomma per questa giornata veramente speciale all’insegna dello sport e della amicizia. Grazie mille don Paolo e … alla prossima!!
Carola e Gio
Carola e Gio
“NELL’ISOLA DELLA FELICITÀ”
RECITAL DELL’ORATORIO DI ZOGNO
Fare un Recital è sempre un’esperienza esaltante perché mette in gioco tante energie che diversamente non avremmo la possibilità di vedere e sperimentare. Come sicuramente le altre volte, anche questa è stata l’occasione di gustare la collaborazione tra ragazzi e giovani per realizzare uno spettacolo all’insegna dell’allegria e della voglia di stare insieme. Anche se non sono da nascondere le fatiche e le piccole incomprensioni che nascono strada facendo. Ma anche questo aiuta ad accettarci e a conoscerci un po’ di più. Il 29 gennaio 2000, presso il cinema Trieste di Zogno, un gruppo di adolescenti e giovani ha messo in scena uno spettacolo dal titolo “Nell’isola della felicità”. La trama, allegra e simpatica e allo stesso tempo carica di spunti di riflessione, ha coinvolto un pubblico attento e numeroso. La storia si svolge su un’isola deserta in mezzo all’oceano dove si ritrovano insieme, per volere dell’ “Alto”, quattro naufraghi, un angelo, un aspirante diavolo (cioè un esilarante Elia!) e un gruppo di strani animali parlanti. I quattro superstiti, provocati dallo “spirito buono” e da quello “cattivo”, sono messi di fronte ai loro desideri: chi vuole il successo in campo scientifico – medico, chi insegue la carriera di cantante, chi desidera fare soldi a palate e chi sogna di poter guidare un grande veliero. Il naufragio però, non casuale, ha portato i protagonisti su un’isola particolare: Nede, nome che letto allo specchio risulta Eden, il paradiso terrestre, dove gli uomini e le donne sognano successo, ricchezza e popolarità. Così per un po’ di tempo si lasceranno tentare dalle belle proposte del giovane diavolo; ma alla fine lo spirito celeste riuscirà a far “sentire la musica dell’anima” che parla di amore e felicità e che non può essere cancellata da niente e da nessuno. E così ognuno alla fine troverà la strada vera del suo cuore seguendo le note di quella musica che Dio ha scritto per ciascuno di noi. Accanto alla ottima recitazione dei nostri attori, impegnati anche a cantare dal vivo e in diretta, si sono viste una ventina di ragazze ballare e arricchire le scene con le loro danze e i loro balletti. A conclusione di questa esperienza “spettacolare” non possiamo che ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo Recital (quelli che hanno pensato e preparato le scenografie e i vestiti, chi ha curato la recitazione, i balletti e i canti, i vari registi e tecnici, gli attori e i ballerini) nella speranza di rivedere ancora tutti al più presto in scena.
Nadia Salvi, Luisa Ghisalberti, Sara Ruggeri e Federica Volpi.
Nadia Salvi, Luisa Ghisalberti, Sara Ruggeri e Federica Volpi.
RITIRO VOCAZIONALE VICARIALE
Il “vecchio” ritiro vocazionale cambia nome e faccia! Gli scorsi 18 Novembre e 27 Gennaio si sono svolti i primi due “INCONTRI VICARIALI” ai quali hanno partecipato i ragazzi di 4^ e 5^ elementare di Zogno, Brembilla, Ambria, Ubiale, Grumello, Poscante e Stabello con i rispettivi catechisti. La struttura è per lo più uguale per tutti gli incontri, ciò che cambia è la figura biblica attorno alla quale è poi improntato il discorso che accompagna i ragazzi per tutto il pomeriggio. L’appuntamento inizia con la visione di alcune diapositive che focalizzano il personaggio-chiave (Maria e Pietro sono stati i protagonisti degli scorsi incontri), dopo di che i ragazzi, divisi in quattro gruppi, portano avanti l’importanza di questa figura, rilevandone la vita e il comportamento nei confronti di Gesù Cristo. Il tutto è svolto attraverso divertenti e significativi giochi, sotto la guida di sacerdoti che operano all’interno del Seminario e di seminaristi. In questo modo i ragazzi capiscono l’importanza ed il ruolo svolto da queste persone, colgono alcuni messaggi, sui quali poi loro individualmente, potranno rifletterci e cominciano a prendere coscienza di far parte di un gruppo che lavora e cammina insieme.
APRIAMO LE NOSTRE CASE
LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÚ
Il 19 e 20 agosto 2000, si svolgerà a Roma la 15a Giornata Mondiale della Gioventù, che coinciderà con il Giubileo dei giovani. Il desiderio di raccogliere i giovani di tutto il mondo attorno a sé è il sogno di questo vecchio papa che vede in essi la promessa di un futuro nuovo per la Chiesa e l’umanità intera. Accanto a questo sogno che si compirà a Tor Vergata con una veglia di preghiera il sabato sera e la messa la domenica mattina, ci sono alcune iniziative, una, in particolare, coinvolge le nostre parrocchie.
L'ACCOGLIENZA DEI PELLEGRINI
I giovani che si incontreranno col papa il 19-20 agosto verranno da tutto il mondo. Ad alcuni di questi giovani pellegrini la nostra diocesi ha offerto la propria accoglienza. Infatti, prima di giungere a Roma, per trascorrere una settimana in preparazione al grande incontro (dal 15 al 19 agosto) i giovani stranieri sosteranno da giovedì 10 a lunedì 14 presso alcune diocesi italiane. Anche la diocesi di Bergamo ha deciso di condividere fraternamente il passaggio dei pellegrini verso Roma; per questo chiede alle proprie parrocchie di aprire le porte del proprio cuore e delle proprie case a un incontro che si annuncia già carico di promesse.
DI COSA SI TRATTA
Sono circa 5000 i giovani che verranno a soggiornare dal 10 al 14 agosto nella terra bergamasca. A loro verranno offerti gratuitamente vitto e alloggio, elementi essenziali perché si possa stare insieme, ma anche la possibilità di condividere la fede in Cristo che ci fa appartenere ad un'unica Chiesa. Sarà un'occasione per sperimentare cosa significa essere fratelli in Cristo, appartenere all'unico suo corpo. Gli oratori e i vicariati saranno invitati a farsi carico dei momenti di preghiera, dell'animazione delle serate insieme, come dell'accompagnamento negli itinerari culturali-spirituali, mentre alle famiglie viene rivolto l'appello a dare la disponibilità per accogliere questi giovani. Il periodo proposto coincide, per molti, con il tempo delle vacanze estive, per questo è necessario compiere al più presto un censimento degli alloggi disponibili in ogni parrocchia.
ECCO QUALI SONO I REQUISITI INDISPENSABILI:
1. La disponibilità delle famiglie che accolgono deve andare dalla sera del 10 atta mattina del 14 agosto.
2. Ogni nucleo famigliare deve poter offrire almeno due posti letto, cioè lo spazio sufficiente per coricare almeno due sacchi a pelo. Quindi non è necessario avere una camera con due letti a disposizione per i pellegrini, ma lo spazio sufficiente per stendere i sacchi a pelo.
3. L'ospitalità comprende alloggio e vitto per le quattro notti e i tre giorni di permanenza completamente gratuiti relativamente anche al programma parrocchiale e vicariale (uscite di un giorno, cena in oratorio, ecc ... ).
4. L’impegno principale della famiglia è quello di assicurare la presenza alla sera e al mattino, perché poi l’oratorio, i giovani e la diocesi pensa all’organizzazione della giornata con diverse attività e uscite.
Anche la parrocchia di Zogno si metterà a disposizione per dare accoglienza a cinquanta giovani pellegrini che si fermeranno nella nostra dioscesi. Per segnalare la disponibilità dell’accoglienza nella propria famiglia o per ulteriori chiarificazioni rivolgersi a don Paolo (0345 – 91138)
L'ACCOGLIENZA DEI PELLEGRINI
I giovani che si incontreranno col papa il 19-20 agosto verranno da tutto il mondo. Ad alcuni di questi giovani pellegrini la nostra diocesi ha offerto la propria accoglienza. Infatti, prima di giungere a Roma, per trascorrere una settimana in preparazione al grande incontro (dal 15 al 19 agosto) i giovani stranieri sosteranno da giovedì 10 a lunedì 14 presso alcune diocesi italiane. Anche la diocesi di Bergamo ha deciso di condividere fraternamente il passaggio dei pellegrini verso Roma; per questo chiede alle proprie parrocchie di aprire le porte del proprio cuore e delle proprie case a un incontro che si annuncia già carico di promesse.
DI COSA SI TRATTA
Sono circa 5000 i giovani che verranno a soggiornare dal 10 al 14 agosto nella terra bergamasca. A loro verranno offerti gratuitamente vitto e alloggio, elementi essenziali perché si possa stare insieme, ma anche la possibilità di condividere la fede in Cristo che ci fa appartenere ad un'unica Chiesa. Sarà un'occasione per sperimentare cosa significa essere fratelli in Cristo, appartenere all'unico suo corpo. Gli oratori e i vicariati saranno invitati a farsi carico dei momenti di preghiera, dell'animazione delle serate insieme, come dell'accompagnamento negli itinerari culturali-spirituali, mentre alle famiglie viene rivolto l'appello a dare la disponibilità per accogliere questi giovani. Il periodo proposto coincide, per molti, con il tempo delle vacanze estive, per questo è necessario compiere al più presto un censimento degli alloggi disponibili in ogni parrocchia.
ECCO QUALI SONO I REQUISITI INDISPENSABILI:
1. La disponibilità delle famiglie che accolgono deve andare dalla sera del 10 atta mattina del 14 agosto.
2. Ogni nucleo famigliare deve poter offrire almeno due posti letto, cioè lo spazio sufficiente per coricare almeno due sacchi a pelo. Quindi non è necessario avere una camera con due letti a disposizione per i pellegrini, ma lo spazio sufficiente per stendere i sacchi a pelo.
3. L'ospitalità comprende alloggio e vitto per le quattro notti e i tre giorni di permanenza completamente gratuiti relativamente anche al programma parrocchiale e vicariale (uscite di un giorno, cena in oratorio, ecc ... ).
4. L’impegno principale della famiglia è quello di assicurare la presenza alla sera e al mattino, perché poi l’oratorio, i giovani e la diocesi pensa all’organizzazione della giornata con diverse attività e uscite.
Anche la parrocchia di Zogno si metterà a disposizione per dare accoglienza a cinquanta giovani pellegrini che si fermeranno nella nostra dioscesi. Per segnalare la disponibilità dell’accoglienza nella propria famiglia o per ulteriori chiarificazioni rivolgersi a don Paolo (0345 – 91138)
ORATORIO ZOGNO FOREVER
CACCIA AL TESORO BY NIGHT
Domenica 5 marzo 2000 ore 20.30
Grande gioco per bambini, ragazzi, adulti e… per tutti coloro che hanno voglia di divertirsi
Martedì 7 marzo ore 14.00
Carnevale per i piccoli
Animazione con la BALENA MANGIABAMBINI
Grande gioco per bambini, ragazzi, adulti e… per tutti coloro che hanno voglia di divertirsi
Martedì 7 marzo ore 14.00
Carnevale per i piccoli
Animazione con la BALENA MANGIABAMBINI
VERBALE DEL CONSIGLIO DELL’ORATORIO DEL 28/02/2000
RESOCONTO ‘99
Don Paolo ha presentato il resoconto finanziario anno 1999.
Entrate: L. 442.000.000
Uscite: L. 388.000.000
Utile: L. 54.000.000
Ci sono alcuni lavori in previsione da effettuare, quali la pavimentazione della palestra e la “risistemazione” del campo di pallacanestro perché la copertura colorata è già rovinata.
SETTIMANA DI SAN GIOVANNI BOSCO
I giochi della domenica di apertura sono andati bene e hanno visto la partecipazione di un buon gruppo di ragazzi. All’incontro con il Vescovo hanno partecipato 130-150 persone. È stata una bella serata, ben riuscita. Interessanti gli spunti suggeriti da Mons. Roberto Amadei, e già riportati su “Zogno Notizie” di Marzo. Sono stati fatti i complimenti ai giovani per la rappresentazione del Recital “Nell’isola della felicità”. Verrà probabilmente riproposto su iniziativa della Curia, in luogo e data ancora da definire. Festagiovani: Sette Parrocchie si sono affrontate nel Torneo Vicariale di calcio e pallavolo organizzato per la giornata conclusiva. La festa si è conclusa con la cena in Oratorio alla quale hanno preso parte 130 giovani, che hanno terminato la serata a suon di musica.
CARNEVALE
Il Carnevale Zognese 2000 verrà organizzato dall’Oratorio in collaborazione con il Comune. Domenica alle ore 14.00 partirà la sfilata dal Piazzale del mercato. Si arriverà in Oratorio seguendo Romacolo, Ponte nuovo, Viale Martiri della libertà. Si prepareranno le frittelle. L’Oratorio parteciperà alla sfilata con un carro sui giochi da tavolo. È stato coinvolto un buon numero di ragazzi per la realizzazione di vari personaggi. Domenica sera si svolgerà la Caccia al tesoro notturna, organizzata dall'Oratorio. I piccoli non usciranno dall’Oratorio, mentre i più grandi dovranno percorrere le vie del paese. Martedì pomeriggio ci sarà il “Carnevale per i piccoli” con animazione, giochi e la Balena gonfiabile. A tutti i ragazzi, compresi quelli delle frazioni, è stato consegnato il volantino con il calendario delle iniziative. Il 23 marzo ci sarà il prossimo Ritiro Vocazionale per i ragazzi di 4 e 5 elementare. Don Paolo ha chiesto nuovamente alle società sportive il favore di spostare gli allenamenti di calcio per permettere ai ragazzi di partecipare.
QUARESIMA
Il Mercoledì delle Ceneri alle ore 16.15 verrà celebrata la S. Messa per i ragazzi, mentre alle ore 20.30 la S. Messa per tutti. Durante il periodo quaresimale per i ragazzi ci sarà un cammino giornaliero sul tema del “mangiare”, in preparazione al Congresso Eucaristico che si terrà dal 17 al 24 Settembre. Verranno riproposti i ritiri, la S. Messa in Oratorio il venerdì e il Preghierado (momento di preghiera per adolescenti e giovani dalle 18.30 alle 19.00 in Oratorio) il lunedì. Si sottolinea l’importanza di questa “piccola” cosa: è uno strumento per aiutarci a pregare!!! Il primo ritiro in programma Domenica 19 Marzo sarà per adolescenti e giovani. L’impegno quaresimale per i ragazzi prevede la raccolta di fondi per il Giubileo dei ragazzi cioè a favore dei Centri di rieducazione per i bambini soldato di Angola, Sudan e Sierra Leone. I fondi raccolti dal “digiuno” degli adulti verranno destinati per la cancellazione del debito estero, come proposto dalla Diocesi di Bergamo.
TIRADA DI TOLE
Quest’anno il 31 marzo sarà in Venerdì. Si seguirà lo schema degli anni scorsi.
CORSO ANIMATORI
Il corso centrale a Bergamo si è concluso. Vi hanno partecipato 7 adolescenti zognesi di 16-17 anni. Al corso organizzato dalla Comunità Montana all’interno del progetto legge 285 prendono parte 11 ragazzi diciottenni e 3 Scout. Il corso prevede tre incontri in 3 sedi diverse: Alta Valle, Media Valle e Valserina. Al termine ci sarà un week-end in comune.
GIORNATA MONDIALE GIOVENTÚ
Alla GMG 2000 parteciperanno 25 giovani zognesi. Domani sera ci sarà la riunione per gli iscritti. Si è chiesto cosa accade nel caso che un iscritto non possa poi partecipare. Don Paolo ha risposto che la cauzione in casi particolari viene restituita, ma risulta più semplice trovare un sostituto. “Apriamo le nostre case”: dal 10 al 14 agosto Zogno ospiterà 50 pellegrini, che verranno accolti a due a due nelle famiglie. Don Paolo ha ricordato che viene richiesta la disponibilità di una stanza per due sacchi a pelo, cena, pernottamento e colazione.
UTILIZZO LOCALI PER MATRIMONI
Nella scorso Consiglio si era già discusso riguardo al rimborso spese per l’utilizzo dei locali per i matrimoni: era infatti stato prenotato l’Oratorio per un matrimonio a cui hanno preso parte 400 persone. Ultimamente altre coppie hanno chiesto di poter effettuare il pranzo in Oratorio, per cui è risultato indispensabile inserire la questione nell’ordine del giorno, per prendere una decisione chiara, che venga poi rispettata. Si è riflettuto su quale sia il compito dell’Oratorio, e sul fatto che dovrebbe essere aperto a tutti. Si è quindi pensato di fissare delle regole, perché l’Oratorio possa essere utilizzato contemporaneamente sia dai ragazzi, sia da chi lo richiede: per il matrimonio potrà essere utilizzato il salone sopra e, se necessario, la cucina. Non si dovrà interferire nell’attività dell’Oratorio, e occorrerà rispettare degli orari ragionevoli. Al termine dell’utilizzo tutto dovrà essere in ordine. Si è suggerito di stilare le regole stabilite in un regolamento. Per quanto riguarda il rimborso spese, si è deciso di riconfermare la scelta dell’offerta. Per tutte le altre strutture la quota è fissata, ma nel caso di matrimoni o battesimi si lascia liberi, in quanto spesso l’Oratorio viene richiesto proprio come scelta particolare: nell’ultimo caso, ad esempio, è stato richiesto da appartenenti al Mato Grosso per poter dare il ricavato alle Missioni. Il 09/03 si terrà il secondo incontro con le Società Sportive per organizzare una giornata dello sport per fine maggio, magari il 28. La giornata coinciderebbe con il Giubileo dello Sportivo.
LA NOSTRA FESTA SIETE VOI
Patrizia ha ricordato che entro fine marzo sarebbe opportuno incontrare i ragazzi per la preparazione dello spettacolo per la festa della mamma. Don Paolo ha suggerito di anticipare l’incontro a metà marzo. L’invito verrà distribuito a tutti i ragazzi.
Il Consiglio si è concluso alle 22.10 ed è stato aggiornato al 10/04/2000.
La segretaria: Susanna Traini
Don Paolo ha presentato il resoconto finanziario anno 1999.
Entrate: L. 442.000.000
Uscite: L. 388.000.000
Utile: L. 54.000.000
Ci sono alcuni lavori in previsione da effettuare, quali la pavimentazione della palestra e la “risistemazione” del campo di pallacanestro perché la copertura colorata è già rovinata.
SETTIMANA DI SAN GIOVANNI BOSCO
I giochi della domenica di apertura sono andati bene e hanno visto la partecipazione di un buon gruppo di ragazzi. All’incontro con il Vescovo hanno partecipato 130-150 persone. È stata una bella serata, ben riuscita. Interessanti gli spunti suggeriti da Mons. Roberto Amadei, e già riportati su “Zogno Notizie” di Marzo. Sono stati fatti i complimenti ai giovani per la rappresentazione del Recital “Nell’isola della felicità”. Verrà probabilmente riproposto su iniziativa della Curia, in luogo e data ancora da definire. Festagiovani: Sette Parrocchie si sono affrontate nel Torneo Vicariale di calcio e pallavolo organizzato per la giornata conclusiva. La festa si è conclusa con la cena in Oratorio alla quale hanno preso parte 130 giovani, che hanno terminato la serata a suon di musica.
CARNEVALE
Il Carnevale Zognese 2000 verrà organizzato dall’Oratorio in collaborazione con il Comune. Domenica alle ore 14.00 partirà la sfilata dal Piazzale del mercato. Si arriverà in Oratorio seguendo Romacolo, Ponte nuovo, Viale Martiri della libertà. Si prepareranno le frittelle. L’Oratorio parteciperà alla sfilata con un carro sui giochi da tavolo. È stato coinvolto un buon numero di ragazzi per la realizzazione di vari personaggi. Domenica sera si svolgerà la Caccia al tesoro notturna, organizzata dall'Oratorio. I piccoli non usciranno dall’Oratorio, mentre i più grandi dovranno percorrere le vie del paese. Martedì pomeriggio ci sarà il “Carnevale per i piccoli” con animazione, giochi e la Balena gonfiabile. A tutti i ragazzi, compresi quelli delle frazioni, è stato consegnato il volantino con il calendario delle iniziative. Il 23 marzo ci sarà il prossimo Ritiro Vocazionale per i ragazzi di 4 e 5 elementare. Don Paolo ha chiesto nuovamente alle società sportive il favore di spostare gli allenamenti di calcio per permettere ai ragazzi di partecipare.
QUARESIMA
Il Mercoledì delle Ceneri alle ore 16.15 verrà celebrata la S. Messa per i ragazzi, mentre alle ore 20.30 la S. Messa per tutti. Durante il periodo quaresimale per i ragazzi ci sarà un cammino giornaliero sul tema del “mangiare”, in preparazione al Congresso Eucaristico che si terrà dal 17 al 24 Settembre. Verranno riproposti i ritiri, la S. Messa in Oratorio il venerdì e il Preghierado (momento di preghiera per adolescenti e giovani dalle 18.30 alle 19.00 in Oratorio) il lunedì. Si sottolinea l’importanza di questa “piccola” cosa: è uno strumento per aiutarci a pregare!!! Il primo ritiro in programma Domenica 19 Marzo sarà per adolescenti e giovani. L’impegno quaresimale per i ragazzi prevede la raccolta di fondi per il Giubileo dei ragazzi cioè a favore dei Centri di rieducazione per i bambini soldato di Angola, Sudan e Sierra Leone. I fondi raccolti dal “digiuno” degli adulti verranno destinati per la cancellazione del debito estero, come proposto dalla Diocesi di Bergamo.
TIRADA DI TOLE
Quest’anno il 31 marzo sarà in Venerdì. Si seguirà lo schema degli anni scorsi.
CORSO ANIMATORI
Il corso centrale a Bergamo si è concluso. Vi hanno partecipato 7 adolescenti zognesi di 16-17 anni. Al corso organizzato dalla Comunità Montana all’interno del progetto legge 285 prendono parte 11 ragazzi diciottenni e 3 Scout. Il corso prevede tre incontri in 3 sedi diverse: Alta Valle, Media Valle e Valserina. Al termine ci sarà un week-end in comune.
GIORNATA MONDIALE GIOVENTÚ
Alla GMG 2000 parteciperanno 25 giovani zognesi. Domani sera ci sarà la riunione per gli iscritti. Si è chiesto cosa accade nel caso che un iscritto non possa poi partecipare. Don Paolo ha risposto che la cauzione in casi particolari viene restituita, ma risulta più semplice trovare un sostituto. “Apriamo le nostre case”: dal 10 al 14 agosto Zogno ospiterà 50 pellegrini, che verranno accolti a due a due nelle famiglie. Don Paolo ha ricordato che viene richiesta la disponibilità di una stanza per due sacchi a pelo, cena, pernottamento e colazione.
UTILIZZO LOCALI PER MATRIMONI
Nella scorso Consiglio si era già discusso riguardo al rimborso spese per l’utilizzo dei locali per i matrimoni: era infatti stato prenotato l’Oratorio per un matrimonio a cui hanno preso parte 400 persone. Ultimamente altre coppie hanno chiesto di poter effettuare il pranzo in Oratorio, per cui è risultato indispensabile inserire la questione nell’ordine del giorno, per prendere una decisione chiara, che venga poi rispettata. Si è riflettuto su quale sia il compito dell’Oratorio, e sul fatto che dovrebbe essere aperto a tutti. Si è quindi pensato di fissare delle regole, perché l’Oratorio possa essere utilizzato contemporaneamente sia dai ragazzi, sia da chi lo richiede: per il matrimonio potrà essere utilizzato il salone sopra e, se necessario, la cucina. Non si dovrà interferire nell’attività dell’Oratorio, e occorrerà rispettare degli orari ragionevoli. Al termine dell’utilizzo tutto dovrà essere in ordine. Si è suggerito di stilare le regole stabilite in un regolamento. Per quanto riguarda il rimborso spese, si è deciso di riconfermare la scelta dell’offerta. Per tutte le altre strutture la quota è fissata, ma nel caso di matrimoni o battesimi si lascia liberi, in quanto spesso l’Oratorio viene richiesto proprio come scelta particolare: nell’ultimo caso, ad esempio, è stato richiesto da appartenenti al Mato Grosso per poter dare il ricavato alle Missioni. Il 09/03 si terrà il secondo incontro con le Società Sportive per organizzare una giornata dello sport per fine maggio, magari il 28. La giornata coinciderebbe con il Giubileo dello Sportivo.
LA NOSTRA FESTA SIETE VOI
Patrizia ha ricordato che entro fine marzo sarebbe opportuno incontrare i ragazzi per la preparazione dello spettacolo per la festa della mamma. Don Paolo ha suggerito di anticipare l’incontro a metà marzo. L’invito verrà distribuito a tutti i ragazzi.
Il Consiglio si è concluso alle 22.10 ed è stato aggiornato al 10/04/2000.
La segretaria: Susanna Traini
VICARIATO BREMBILLA – ZOGNO
La Commissione Vicariale Giovanile propone per adolescenti e giovani
GITA ALLE CINQUE TERRE DOMENICA 30 APRILE 2000
Ore 05.30 Partenza dall’Oratorio di Zogno
Arrivo a Portovenere
Pranzo al sacco
Visita alle Cinque Terre con il treno
ore 23.00
Rientro a Zogno
Quota individuale L. 25.000 (escluso il biglietto del treno)
Le iscrizioni si ricevono entro Domenica 16 Aprile telefonando a:
don Paolo 0345 91138, don Sergio 0345 98798
Arrivo a Portovenere
Pranzo al sacco
Visita alle Cinque Terre con il treno
ore 23.00
Rientro a Zogno
Quota individuale L. 25.000 (escluso il biglietto del treno)
Le iscrizioni si ricevono entro Domenica 16 Aprile telefonando a:
don Paolo 0345 91138, don Sergio 0345 98798
CARNEVALE 2000
Il primo carnevale del millennio si è svolto in una splendida domenica 5 marzo, accolto da un bel sole e da una temperatura quasi primaverile; l’organizzazione è stata affidata all’Oratorio con la partecipazione dell’Amministrazione comunale. Il luogo di ritrovo per la partenza della sfilata è stato il piazzale del mercato che alle ore 14.00 era gremito di maschere piccole e grandi. I carri e i gruppi partecipanti sono arrivati da più parti della valle: da Grumello è sceso un lunghissimo bruco animato, Stabello è arrivato con un grosso fungo e tanti puffi blu, San Giovanni ha partecipato con il simpatico gruppo dei Simpson, delle api e degli astucci, Zogno ha preso parte con il gruppo dei colorati birilli, con il carro degli strumenti musicali e con il carro dei giochi da tavolo preparato dai ragazzi dell’Oratorio. Tra musica, coriandoli e stelle filanti la sfilata ha attraversato il ponte vecchio sul Brembo, è passata per Romacolo e dopo aver percorso il viale alberato ha raggiunto l’Oratorio; i carri e i gruppi si sono posizionati nel campo da calcio per essere ammirati in tutto il loro splendore e per essere premiati con un cesto di golosità e con una targa. Le maschere e la gente accorsa in gran quantità si sono rifocillate con frittelle, the e vin brulè e i più piccoli si sono divertiti ballando a suon di musica. La festa per il carnevale si è conclusa in tarda serata; tolti vestiti e trucchi, noi ragazzi ci siamo ritrovati alle 20.30 in Oratorio per la caccia al tesoro by night per le vie del paese. Intorno alle 23.00 ormai stanchi ma felici per la bellissima giornata trascorsa insieme ci siamo salutati e ci siamo dati appuntamento per la prossima occasione di festa.
Patrizia R.
Patrizia R.
IL CARNEVALE DEI PIÚ PICCOLI
La giornata di martedì 7 marzo, ultimo giorno di carnevale, è stata interamente dedicata ai più piccoli; nel campo dell’Oratorio è arrivata un’enorme balena “mangia bambini” gonfiabile. Noi mascherine più grandi abbiamo preparato dei piccoli balletti sulle musiche dei cartoni animati e alle 14.00 eravamo pronte ad accogliere i nostri piccoli amici mascherati e sicuramente intenzionati a divertirsi a più non posso. Dopo essersi scaldati a suon di musica i bambini si sono tolti le scarpe in fretta e furia e si sono lanciati alla conquista della balena; entravano tramite una scaletta di corda posta nella bocca e dopo essere rotolati lungo uno scivolo nella pancia uscivano dalla coda mettendosi in posa per le foto scattate dai genitori. Verso le 16.00 abbiamo fatto un grandissimo cerchio all’interno del campo da calcio per fare ancora quattro salti, poi ci siamo ricaricati le batterie con una bella merenda e subito dopo ancora su e giù dalla balena. La giornata si è conclusa verso le 17.30 con i bambini che non avevano nessuna intenzione di andare a casa; ci siamo salutati, la balena si è sgonfiata piano piano rimanendo nei sogni dei piccoli che sperano di averla un giorno o l’altro nel giardino di casa propria.
Patrizia R.
Patrizia R.
APRIAMO LE NOSTRE CASE
“Chi accoglie voi, accoglie me.
E chi accoglie me accoglie
colui che mi ha mandato”
Come abbiamo già anticipato nel Bollettino di febbraio è in atto in tutta la Diocesi di Bergamo “l’operazione accoglienza” che riguarda l’apertura delle nostre case a quei giovani che sono in pellegrinaggio verso Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù e che prima di raggiungere la nostra capitale vogliono gustare altre meraviglie della nostra terra. Per cui anche la nostra comunità di Zogno, come tantissime altre parrocchie della Diocesi, si è resa disponibile per accogliere cinquanta giovani – pellegrini del Giubileo. Alcune famiglie hanno già segnalato la loro disponibilità per una ventina di posti. All’appello mancano ancora un po’ di posti. Ricordo che per dare accoglienza ai giovani non servono grandi cose: lo spazio per stendere due sacchi a pelo (due perché i pellegrini si ospitano due a due), la presenza in casa al mattino e alla sera quando escono e quando tornano, la colazione e la cena. La giornata invece è organizzata dall’oratorio. E’ una bellissima esperienza di scambio e di confronto con altre realtà che arricchiscono noi e loro. Quindi mi appello alla vostra sensibilità e alla vostra generosità. “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo”. (Lettera agli Ebrei 13,2). Per informazioni o adesioni all’iniziativa rivolgersi a don Paolo 0345 – 91138.
E chi accoglie me accoglie
colui che mi ha mandato”
Come abbiamo già anticipato nel Bollettino di febbraio è in atto in tutta la Diocesi di Bergamo “l’operazione accoglienza” che riguarda l’apertura delle nostre case a quei giovani che sono in pellegrinaggio verso Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù e che prima di raggiungere la nostra capitale vogliono gustare altre meraviglie della nostra terra. Per cui anche la nostra comunità di Zogno, come tantissime altre parrocchie della Diocesi, si è resa disponibile per accogliere cinquanta giovani – pellegrini del Giubileo. Alcune famiglie hanno già segnalato la loro disponibilità per una ventina di posti. All’appello mancano ancora un po’ di posti. Ricordo che per dare accoglienza ai giovani non servono grandi cose: lo spazio per stendere due sacchi a pelo (due perché i pellegrini si ospitano due a due), la presenza in casa al mattino e alla sera quando escono e quando tornano, la colazione e la cena. La giornata invece è organizzata dall’oratorio. E’ una bellissima esperienza di scambio e di confronto con altre realtà che arricchiscono noi e loro. Quindi mi appello alla vostra sensibilità e alla vostra generosità. “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo”. (Lettera agli Ebrei 13,2). Per informazioni o adesioni all’iniziativa rivolgersi a don Paolo 0345 – 91138.
AL CRSO PER ANIMATORI
Quella mattina del 16 gennaio eravamo tutti agitati e impauriti perché non sapevamo che cosa ci sarebbe potuto capitare al corso centrale per animatori; pensavamo di incontrare parecchie difficoltà e che non avremmo trovato una buona accoglienza; per questo eravamo un po’ pessimisti. Invece, quale sorpresa quando siamo arrivati: ci siamo subito ricreduti. Infatti, la prima cosa che ci hanno fatto “gustare” e conoscere è stata proprio l’ACCOGLIENZA, che si è rivelato ben presto un fattore e una caratteristica importante per fare nuove amicizie e conoscere altri ragazzi e ragazze. Il tema (l’accoglienza) che ci ha guidato nella prima domenica ha quindi sciolto i nostri dubbi e le preoccupazioni. Inoltre gli animatori che guidavano il corso ci hanno diviso in gruppi con tutti gli altri ragazzi che provenivano dalle altre parrocchie e oratori. E lì, mischiati a tutti gli altri, abbiamo conosciuto nuovi amici: con molto facilità abbiamo giocato, parlato, scherzato, ballato e soprattutto “chiacchierato” attorno ai temi dell’animazione. Al secondo incontro abbiamo fatto un grande gioco tutti insieme (circa 180!!!), suddivisi nelle squadre che si erano formate la volta prima. Il tema che ha guidato la giornata era il PROTAGONISMO: ognuno deve essere protagonista e giocarsi in prima persona per far vincere la propria squadra: come si suol dire: “l’unione fa la forza”. La terza domenica abbiamo riflettuto attorno al tema della PARTECIPAZIONE. Questo fattore gli animatori ce lo hanno “spiegato” tramite il gioco della statua. Ognuno di noi doveva mettersi a proprio agio e quello dopo di lui doveva cercare di attaccarsi al compagno per far sì che nessuno si estraniasse da gruppo e che rimanesse compatto. Nella quarta giornata (che come tutte le altre cominciavano sempre molto “presto”: pullman alla stazione di Zogno alle ore 8.10!!!) il tema conduttore è stato il DIVERTIMENTO. Abbiamo capito che non servono giochi complessi o ricercati per divertirci; con un po’ di fantasia e un po’ di entusiasmo anche dei pezzi di carta e di stoffa, se hai a fianco degli amici, possono diventare occasioni e motivi di divertimento e di allegria profonda e sincera. L’ultimo incontro è ruotato attorno al tema della PREGHIERA. In tutte le attività svolte e nei diversi incontri il Signore ci ha sostenuto e ci ha protetto come fa sempre in tutti gli altri giorni della nostra vita. Per questo abbiamo un po’ rivalutato e riscoperto il tempo per parlare con Dio: anche solo per pochi attimi durante il giorno è un fattore molto importante! A ricordo di questa esperienza ci siamo scambiati delle frasi significative scritte su pezzi di stoffa. Abbiamo chiuso gli incontri con questo proposito: le cose che abbiamo imparato ci hanno fatto maturare e desideriamo tutti metterle in pratica anche nella vita del nostro Oratorio.
Beppe, Yorik, Leo, Castel, Mazzu, Matteo e Maria (ovvero la “combriccola del Blasco”)
Beppe, Yorik, Leo, Castel, Mazzu, Matteo e Maria (ovvero la “combriccola del Blasco”)
LA TIRADA DI TOLE
La tirada di tole è una vera e propria tradizione di cui non si può fare a meno, così venerdì 31 Marzo ci siamo ritrovati come tutti gli anni in Oratorio per cercare di scacciare l’inverno con il suo gelo e far giungere presto la primavera. I bambini e i genitori hanno partecipato in gran numero e con molto entusiasmo, tanto che sono giunti sul luogo dell’appuntamento puntuali e armati di latte grandi e piccole e di qualsiasi altra cosa che potesse fare un gran baccano! Il bel gruppo rumorosissimo è sceso dall’Oratorio, ha proseguito lungo il viale, è passato per Romacolo e sulla strada provinciale tra gli sguardi divertiti degli automobilisti e ha poi attraversato il paese……insomma tutti hanno udito il vociare allegro dei bambini e il rotolare delle latte sulla strada! Ma il mese di marzo ha deciso di farci i dispetti fino alla fine ed, infatti, a metà percorso si è messo a piovere; per fortuna in Oratorio ci aspettava un bel falò che ci ha subito riscaldati e sul qual è stata “bruciata la vecchia”, un fantoccio simbolo dell’inverno e del freddo. Dopo quattro chiacchiere al bar e un buon the caldo, ognuno è tornato a casa propria lanciando uno sguardo in cielo, nella speranza di vedere una stella far capolino tra le nuvole cariche di pioggia.
Patrizia R.
Patrizia R.
VERBALE DEL CONSIGLIO DELL’ORATORIO DEL 10 APRILE 2000
In data 10/04/2000 alle ore 20.30 in Aula 5 si è riunito il C.d.O.
LETTURA E APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE – REVISIONE ATTIVITÁ
Prendendo spunto dal verbale della scorsa seduta, di cui è stata omessa la lettura vista la pubblicazione su “Zogno Notizie” di Marzo, è stata fatta la revisione delle attività.
Carnevale
La partecipazione alla sfilata è stata buona, anche da parte di persone di altri paesi. Alla caccia al tesoro serale hanno partecipato una sessantina di ragazzi. Molti bambini hanno preso parte al “Carnevale per i piccoli”. Il Carnevale era stato organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che si è occupata della spesa delle locandine, della SIAE e dei cesti dati in premio.
Quaresima
La Quaresima ha avuto inizio il Mercoledì delle Ceneri: alla Messa delle 16.15 c’erano davvero tantissimi ragazzi, così pure ai ritiri proposti alle varie fasce d’età. Si è tenuto anche il ritiro vocazionale vicariale, al quale hanno partecipato 110 ragazzi. Per loro l’ultimo incontro sarà il pellegrinaggio a Sotto il Monte, previsto per un giovedì di metà maggio. Alla Messa del venerdì partecipano un buon numero di ragazzi, circa una centinaio, per la maggior parte delle elementari. Durante celebrazione si cerca di sensibilizzare i ragazzi nell’imparare a dare la propria offerta. Il ricavato andrà, come già spiegato in passato, per il riscatto dei bambini soldato e verrà portato a Bergamo il 25 aprile nel corso del Giubileo dei Ragazzi.
Tirada di tole
Alla tradizionale “Tirada di tole” del 31 marzo c’erano molti ragazzi. Purtroppo la pioggia ha rovinato il concludersi della serata.
SETTIMANA SANTA
Per il Venerdì e il Sabato Santo verranno fissati i turni di adorazione mattutini per i ragazzi del catechismo seguiti dai catechisti su una traccia già preparata. Il Giovedì Santo, invece, dopo la funzione serale ci sarà l’adorazione al Sepolcro che verrà preparato nella Chiesa della Confraternita, per permettere maggiore libertà a chiunque voglia fermarsi e pregare. Dalla mezzanotte ci sarà un’ora di adorazione coinvolgendo in modo particolare adolescenti e giovani.
GIUBILEO RAGAZZI
Come anticipato sopra, il Giubileo dei ragazzi dalla 3^ elementare alla 2^ media si terrà il 25 Aprile. Ad ogni ragazzo è stata consegnata la locandina con il programma, che prevede alle ore 14.30 il ritrovo alla parrocchia di Sant’Antonio in Valtesse per poi raggiungere a piedi Città Alta, dove ci sarà l’incontro con il Vescovo e animazione. Per gli adolescenti il Giubileo sarà invece il 10 Giugno al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano.
FESTA DELLA MAMMA
Patrizia ha reso noto che il coro è composto da 70 ragazzi, prevalentemente delle elementari. I solisti sono 20, le canzoni in gara 14. Per quanto riguarda l’abbigliamento, il coro vestirà in jeans, maglia colorata e scarpe da ginnastica, mentre i solisti potranno scegliere come meglio credono. Patrizia ha chiesto a Bruno la propria disponibilità in qualità di responsabile della giuria. Don Paolo è intervenuto dicendo di aver ricevuto da parte di alcuni genitori richiesta di spostare la data dello spettacolo, ma di aver rifiutato in quanto la festa della mamma cade in data fissa. Egli inoltre ha avanzato la proposta di evitare la classifica a fine gara dando invece un premio di partecipazione a tutti, in quanto ogni partecipante si impegna, anche se stonato. Questa proposta è nata anche da qualche genitore. Ne è seguito uno scambio di idee: molti si sono detti d’accordo sulla proposta, in quanto la festa è bella in se stessa, al di là del concorso, visto che ha come intento quello di far festa alla famiglia, e in modo particolare alle mamme. Qualcuno ha fatto notare però che i ragazzi sono maggiormente stimolati se c’è la gara. Altri hanno obiettato che chi partecipa si impegna lo stesso. Uno ha evidenziato che se un bambino vuol cantare per il gusto di cantare partecipa come corista. I solisti, invece, prendono parte allo spettacolo per gareggiare. Oltretutto, adesso comunque si sarebbe in ritardo, perché i ragazzi ormai si aspettano la gara e il premio. Don Lucio è intervenuto dicendo che il premio può andar bene, può essere un incentivo; l’importante è che non prenda il sopravvento, la gara non sia troppo esasperata, e questo dipende da come viene gestito. Si è quindi deciso per quest’anno di lasciare il concorso canoro come gli altri anni. In futuro si vedrà. La giuria sarà composta da adulti senza parentela con i ragazzi in gara e verrà scelta al momento.
TORNEI ESTIVI
Per l’estate verrà organizzato il tradizionale Torneo di Pallavolo. Oltre a questo, don Paolo ha portato la proposta di organizzare un Torneo di Calcetto a 5. Dal 22 maggio potrebbe iniziare il Torneo di Calcetto, terminato il quale darebbe l’inizio a quello di Pallavolo. La Pallavolo Zogno ha dato la propria disponibilità per l’organizzazione del Torneo di Pallavolo, mentre il Torneo di Calcetto verrà organizzato in collaborazione con il C.S.I. e con la società sportiva FootBall Five Zogno. I partecipanti al Torneo di Pallavolo verranno sicuramente divisi in due categorie: 12-16 anni e over 16. Anche per il Calcetto si prevede la divisione in due categorie. Don Lucio ha proposto di effettuare entrambi i tornei all’esterno, facendo notare che così sarebbero iniziative che coinvolgono un po’ tutti. Don Paolo ha fatto notare il problema relativo al campo di calcetto, attualmente impossibile da ricavare all’esterno. Resta la possibilità dell’utilizzo del Campo di Pallacanestro. Egli ha reso noto di essersi informato anche di quanto potesse costare l’acquisto di un campo sintetico di calcetto per l’esterno, nonché per il noleggio, ma la spesa è elevata. Si sta comunque cercando un campo sintetico in 2^ mano per avere la possibilità di giocare all’aperto.
GIUBILEO SOCIETÁ SPORTIVE
Giovedì 13 aprile ci sarà un incontro per le società sportive per preparare il Giubileo dello Sportivo fissato per il 4 giugno. Sabato 3 giugno si terrà la Festa dello Sport per tutti i ragazzi delle medie, mentre domenica 4 giugno alle ore 11.00 verrà celebrata la S. Messa con la partecipazione delle Società di tutta la Valle. Il prossimo incontro per le società sportive fissato per Lunedì 15 maggio alle ore 20.30 in Oratorio.
C.R.E. 2000
Il C.R.E. 2000 si svolgerà dal 26 giugno al 21 luglio. Mercoledì prossimo si terrà la prima riunione con gli animatori. Anche quest’anno verranno organizzati i tre C.R.E.: C.R.E.A. PINOCCHIO per l’Asilo, C.R.E. per i ragazzi dalla 1ª elementare alla 2ªmedia e C.R.E.Ad. per gli adolescenti dalla 3ª media. Prossimo incontro per animatori e aiuto animatori, e per tutte quelle persone che sono disponibili a collaborare con il CRE, è fissato per giovedì 4 maggio alle 20.30 in Oratorio.
REGISTRATORE DI CASSA – HACCP - 626
Si è stati obbligati ad installare il registratore di cassa al bar dell’Oratorio, che attualmente figura come un bar qualunque. Vengono registrate anche le fatture. Il cambiamento è avvenuto adesso in quanto dal 1° aprile ha avuto inizio il nuovo anno fiscale. Ci si è adeguati alle norme europee, con i controlli dell’HACCP.
G.M.G. 2000
Continua la raccolta delle disponibilità per “Apriamo le nostre case”. Attualmente si è raggiunto un totale di adesioni che permette di ospitare 35 persone. Si ricorda che si cercano ancora case per l’accoglienza di altri pellegrini. Chi fosse disponibile può segnalare la propria adesione presso don Paolo.
SAGRA
È stata data lettura della delibera del Comune che regolamenta le feste estive. Secondo tale delibera, ogni festa non può superare i 10 giorni consecutivi, deve iniziare il venerdì e concludersi entro la seconda domenica. Non è possibile somministrare cibo a mezzogiorno. Secondo quanto richiesto dal Comune, e in base al calendario, la Sagra potrebbe essere prevista dal 4 al 10 agosto. La lettera di richiesta dovrà essere presentata entro il 30 aprile.
Il Consiglio si è concluso alle 22.30 ed è stato aggiornato al 22/05/2000.
La Segretaria: Susanna Traini
LETTURA E APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE – REVISIONE ATTIVITÁ
Prendendo spunto dal verbale della scorsa seduta, di cui è stata omessa la lettura vista la pubblicazione su “Zogno Notizie” di Marzo, è stata fatta la revisione delle attività.
Carnevale
La partecipazione alla sfilata è stata buona, anche da parte di persone di altri paesi. Alla caccia al tesoro serale hanno partecipato una sessantina di ragazzi. Molti bambini hanno preso parte al “Carnevale per i piccoli”. Il Carnevale era stato organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che si è occupata della spesa delle locandine, della SIAE e dei cesti dati in premio.
Quaresima
La Quaresima ha avuto inizio il Mercoledì delle Ceneri: alla Messa delle 16.15 c’erano davvero tantissimi ragazzi, così pure ai ritiri proposti alle varie fasce d’età. Si è tenuto anche il ritiro vocazionale vicariale, al quale hanno partecipato 110 ragazzi. Per loro l’ultimo incontro sarà il pellegrinaggio a Sotto il Monte, previsto per un giovedì di metà maggio. Alla Messa del venerdì partecipano un buon numero di ragazzi, circa una centinaio, per la maggior parte delle elementari. Durante celebrazione si cerca di sensibilizzare i ragazzi nell’imparare a dare la propria offerta. Il ricavato andrà, come già spiegato in passato, per il riscatto dei bambini soldato e verrà portato a Bergamo il 25 aprile nel corso del Giubileo dei Ragazzi.
Tirada di tole
Alla tradizionale “Tirada di tole” del 31 marzo c’erano molti ragazzi. Purtroppo la pioggia ha rovinato il concludersi della serata.
SETTIMANA SANTA
Per il Venerdì e il Sabato Santo verranno fissati i turni di adorazione mattutini per i ragazzi del catechismo seguiti dai catechisti su una traccia già preparata. Il Giovedì Santo, invece, dopo la funzione serale ci sarà l’adorazione al Sepolcro che verrà preparato nella Chiesa della Confraternita, per permettere maggiore libertà a chiunque voglia fermarsi e pregare. Dalla mezzanotte ci sarà un’ora di adorazione coinvolgendo in modo particolare adolescenti e giovani.
GIUBILEO RAGAZZI
Come anticipato sopra, il Giubileo dei ragazzi dalla 3^ elementare alla 2^ media si terrà il 25 Aprile. Ad ogni ragazzo è stata consegnata la locandina con il programma, che prevede alle ore 14.30 il ritrovo alla parrocchia di Sant’Antonio in Valtesse per poi raggiungere a piedi Città Alta, dove ci sarà l’incontro con il Vescovo e animazione. Per gli adolescenti il Giubileo sarà invece il 10 Giugno al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano.
FESTA DELLA MAMMA
Patrizia ha reso noto che il coro è composto da 70 ragazzi, prevalentemente delle elementari. I solisti sono 20, le canzoni in gara 14. Per quanto riguarda l’abbigliamento, il coro vestirà in jeans, maglia colorata e scarpe da ginnastica, mentre i solisti potranno scegliere come meglio credono. Patrizia ha chiesto a Bruno la propria disponibilità in qualità di responsabile della giuria. Don Paolo è intervenuto dicendo di aver ricevuto da parte di alcuni genitori richiesta di spostare la data dello spettacolo, ma di aver rifiutato in quanto la festa della mamma cade in data fissa. Egli inoltre ha avanzato la proposta di evitare la classifica a fine gara dando invece un premio di partecipazione a tutti, in quanto ogni partecipante si impegna, anche se stonato. Questa proposta è nata anche da qualche genitore. Ne è seguito uno scambio di idee: molti si sono detti d’accordo sulla proposta, in quanto la festa è bella in se stessa, al di là del concorso, visto che ha come intento quello di far festa alla famiglia, e in modo particolare alle mamme. Qualcuno ha fatto notare però che i ragazzi sono maggiormente stimolati se c’è la gara. Altri hanno obiettato che chi partecipa si impegna lo stesso. Uno ha evidenziato che se un bambino vuol cantare per il gusto di cantare partecipa come corista. I solisti, invece, prendono parte allo spettacolo per gareggiare. Oltretutto, adesso comunque si sarebbe in ritardo, perché i ragazzi ormai si aspettano la gara e il premio. Don Lucio è intervenuto dicendo che il premio può andar bene, può essere un incentivo; l’importante è che non prenda il sopravvento, la gara non sia troppo esasperata, e questo dipende da come viene gestito. Si è quindi deciso per quest’anno di lasciare il concorso canoro come gli altri anni. In futuro si vedrà. La giuria sarà composta da adulti senza parentela con i ragazzi in gara e verrà scelta al momento.
TORNEI ESTIVI
Per l’estate verrà organizzato il tradizionale Torneo di Pallavolo. Oltre a questo, don Paolo ha portato la proposta di organizzare un Torneo di Calcetto a 5. Dal 22 maggio potrebbe iniziare il Torneo di Calcetto, terminato il quale darebbe l’inizio a quello di Pallavolo. La Pallavolo Zogno ha dato la propria disponibilità per l’organizzazione del Torneo di Pallavolo, mentre il Torneo di Calcetto verrà organizzato in collaborazione con il C.S.I. e con la società sportiva FootBall Five Zogno. I partecipanti al Torneo di Pallavolo verranno sicuramente divisi in due categorie: 12-16 anni e over 16. Anche per il Calcetto si prevede la divisione in due categorie. Don Lucio ha proposto di effettuare entrambi i tornei all’esterno, facendo notare che così sarebbero iniziative che coinvolgono un po’ tutti. Don Paolo ha fatto notare il problema relativo al campo di calcetto, attualmente impossibile da ricavare all’esterno. Resta la possibilità dell’utilizzo del Campo di Pallacanestro. Egli ha reso noto di essersi informato anche di quanto potesse costare l’acquisto di un campo sintetico di calcetto per l’esterno, nonché per il noleggio, ma la spesa è elevata. Si sta comunque cercando un campo sintetico in 2^ mano per avere la possibilità di giocare all’aperto.
GIUBILEO SOCIETÁ SPORTIVE
Giovedì 13 aprile ci sarà un incontro per le società sportive per preparare il Giubileo dello Sportivo fissato per il 4 giugno. Sabato 3 giugno si terrà la Festa dello Sport per tutti i ragazzi delle medie, mentre domenica 4 giugno alle ore 11.00 verrà celebrata la S. Messa con la partecipazione delle Società di tutta la Valle. Il prossimo incontro per le società sportive fissato per Lunedì 15 maggio alle ore 20.30 in Oratorio.
C.R.E. 2000
Il C.R.E. 2000 si svolgerà dal 26 giugno al 21 luglio. Mercoledì prossimo si terrà la prima riunione con gli animatori. Anche quest’anno verranno organizzati i tre C.R.E.: C.R.E.A. PINOCCHIO per l’Asilo, C.R.E. per i ragazzi dalla 1ª elementare alla 2ªmedia e C.R.E.Ad. per gli adolescenti dalla 3ª media. Prossimo incontro per animatori e aiuto animatori, e per tutte quelle persone che sono disponibili a collaborare con il CRE, è fissato per giovedì 4 maggio alle 20.30 in Oratorio.
REGISTRATORE DI CASSA – HACCP - 626
Si è stati obbligati ad installare il registratore di cassa al bar dell’Oratorio, che attualmente figura come un bar qualunque. Vengono registrate anche le fatture. Il cambiamento è avvenuto adesso in quanto dal 1° aprile ha avuto inizio il nuovo anno fiscale. Ci si è adeguati alle norme europee, con i controlli dell’HACCP.
G.M.G. 2000
Continua la raccolta delle disponibilità per “Apriamo le nostre case”. Attualmente si è raggiunto un totale di adesioni che permette di ospitare 35 persone. Si ricorda che si cercano ancora case per l’accoglienza di altri pellegrini. Chi fosse disponibile può segnalare la propria adesione presso don Paolo.
SAGRA
È stata data lettura della delibera del Comune che regolamenta le feste estive. Secondo tale delibera, ogni festa non può superare i 10 giorni consecutivi, deve iniziare il venerdì e concludersi entro la seconda domenica. Non è possibile somministrare cibo a mezzogiorno. Secondo quanto richiesto dal Comune, e in base al calendario, la Sagra potrebbe essere prevista dal 4 al 10 agosto. La lettera di richiesta dovrà essere presentata entro il 30 aprile.
Il Consiglio si è concluso alle 22.30 ed è stato aggiornato al 22/05/2000.
La Segretaria: Susanna Traini
TRE GIORNI SPECIALI
Nei giorni 17-18-19 marzo si sono svolti a Villa D’Ogna, presso il convento “Suore delle poverelle”, gli esercizi spirituali per i diciottenni ai quali abbiamo partecipato insieme ad altri sei ragazzi provenienti da tutta la provincia di Bergamo. Gli esercizi sono un’importante occasione per trovare uno spazio dedicato al Signore, che tra mille impegni spesso passa in secondo piano. L’elemento che ha caratterizzato questi tre giorni di ritiro è stato indubbiamente il silenzio. Durante tutto il ritiro si sono accompagnati momenti di riflessione personale e altri di gruppo, sotto la guida di don Flavio, don Gianni ed il nostro seminarista Francesco. Abbiamo avuto l’opportunità di provare nuove esperienze che spesso in ambito parrocchiale è difficile trovare. Di particolare importanza sono stati il fatto di non interrompere il silenzio nemmeno durante i pasti e l’aver vissuto alcuni momenti liturgici in modo più familiare. Infatti la celebrazione eucaristica si è svolta attorno all’altare, come se fossimo stati seduti attorno ad una tavola imbandita, il momento della riconciliazione si è svolto nella più totale tranquillità permettendo tempi più lunghi da dedicare alla preparazione e al sacramento stesso che si è presentato come una vera e propria confidenza. Uno dei momenti più belli di tutto il ritiro è stata la veglia notturna svoltasi nella notte tra sabato e domenica dalle ore 8,00 all’1,30. In queste ore ognuno di noi ha potuto dedicarsi interamente alla preghiera personale, scrivendo inoltre una lettera dedicata al Signore nella quale ognuno poteva rivolgersi liberamente al Signore nella forme che più preferiva (preghiere, canzoni, commenti, ecc). È stata di aiuto la cappella del convento dove si sono svolte tutte le azioni liturgiche. Questo perché era piccola, sempre accessibile e aveva le sembianze di una vera e propria casa. Da non dimenticare è l’aiuto che ci è stato dato dalla presenza di altri ragazzi della nostra età con i quali abbiamo potuto condividere tutte le nostre preoccupazioni e i nostri pensieri mettendoci a confronto l’uno con l’altro. Nonostante non ci fossimo mai visti pareva di conoscerci da molto tempo in quanto condividevamo una così forte esperienza. Il tema principale di tutte le riflessioni è stato il brano del Vangelo di Luca 24 “I discepoli di Emmaus”. In questi giorni abbiamo potuto analizzare noi stessi e porci dei nuovi traguardi con l’impegno di verificarci tutti insieme a giugno ritrovandoci assieme a tutti gli altri diciottenni. Per tutti i diciottenni che non hanno potuto sfruttare questa occasione il prossimo anno nella Settimana Santa verranno svolti gli esercizi spirituali per diciannovenni. VI ASPETTIAMO NUMEROSI IL PROSSIMO ANNO!
Ciao da Claudio Diego e Marco
Ciao da Claudio Diego e Marco
CON GESÙ NEL CUORE
Il 14 maggio i bambini della 3ª elementare della nostra comunità parrocchiale riceveranno il sacramento dell’Eucarestia. In preparazione a questo momento, così importante per loro vita di fede e per tutta la comunità cristiana, momento che segna una fondamentale tappa nella loro esistenza, i ragazzi hanno seguito un unico cammino di catechesi, sia attraverso il lavoro svolto nei singoli gruppi, sia attraverso momenti comuni. Durante l’anno noi catechisti abbiamo cercato di accompagnare questi ragazzi alla conoscenza più profonda di Gesù Cristo, attraverso il racconto di alcuni episodi della sua vita, letture del Vangelo, momenti di preghiera e riflessione. Soprattutto li abbiamo aiutati a comprendere l’Eucarestia, la comunione al Pane di Gesù: i bambini qui sono stati invitati a capire la profonda esperienza del mangiare: la laboriosità, la generosità, la violenza, l’egoismo che si esprimono nel mangiare degli uomini, e il mistero del mangiare di Dio con gli uomini che svela loro un modo di vivere grato e fraterno. Incominciano allora, quei bambini che fanno bene la Prima Comunione, a capire la Messa: la riunione dei cristiani nel giorno del Signore, nella quale il pane di Gesù invita un’assemblea di uomini a diventare il suo corpo e a vivere in mezzo al mondo con il suo cuore. Questi temi sono stati affrontati in modo particolare durante la Quaresima aiutati dai sussidi Diocesani che conducevano la riflessione proprio sul tema del mangiare umano per avvicinarci meglio all’Eucarestia. E poi la Messa del venerdì in oratorio celebrata solo per i ragazzi, li ha aiutati a percepire i diversi momenti dell’Eucarestia e a sentire più vicino quel Gesù che spesso appare solo un personaggio del passato. I bambini poi hanno imparato l'importanza di come quel pane che diventa il corpo di Gesù, la sua presenza vera e reale in mezzo a noi, è la fonte e il modello di ogni nostra azione. Il suo corpo spezzato diventa l’esempio di come noi stessi dobbiamo vivere: generosi, accoglienti verso tutti, disponibili, capaci di perdono davanti a chi ci fa del male, amici in modo particolare di quelli che sono esclusi e lasciati da parte… Attraverso poi alcuni momenti passati insieme durante l’avvento e la quaresima (ritiri) abbiamo potuto gustare con loro la bellezza dello stare insieme tra di noi e con il Signore: preghiera e amicizia, eucaristia e fraternità sono il binario sul quale abbiamo cercato di indirizzare questi bambini, con la profonda speranza nel cuore che il loro cammino possa continuare in modo particolare sorretto dall’esempio e dalla parola dei propri genitori, che sono i primi testimoni della fede per loro. Il giorno della Prima Comunione, allora, sarà vera festa se tutta la comunità cristiana si stringerà attorno a questi bambini con il cuore pieno di gioia e con il desiderio di far sentire che l’amore di Gesù e l’Eucarestia è una realtà che ci tocca tutti da vicino, “grandi e piccini”.
Le catechiste di terza elementare
Le catechiste di terza elementare
IL DONO DELLO SPIRITO
Nel cammino percorso con i ragazzi di 11 e 12 anni in preparazione la sacramento della Cresima, iniziato nel mese di ottobre ‘99, abbiamo seguito l’itinerario del catechismo proposto dai Vescovi Italiani “Sarete miei Testimoni”, accompagnato da un sussidio preparato dall’Ufficio Catechistico della Diocesi di Bergamo. Gli incontri di catechesi hanno ruotato attorno a quattro momenti fondamentali: il primo è stata una riflessione sul “progetto di Dio”. A partire dalla storia di Israele e dei suoi Protagonisti principali, alla luce di alcuni episodi della Sacra Scrittura, si è cercato di aiutare i ragazzi a scoprire che Dio ha su ogni uomo un progetto, un disegno che vuole costruire con lui, aspettando la sua disponibilità e nella piena libertà. Nella seconda tappa si è guardato in modo particolare a Gesù che accoglie lo Spirito e come Lui si lascia guidare per compiere la volontà di suo Padre. I ragazzi hanno così conosciuto e scoperto Gesù come colui che risponde per primo con fedeltà al sogno di Dio: con lui e come lui, sostenuti dalla forze dello Spirito, hanno il compito di ripercorrere i passi del Maestro per vivere in pienezza la loro fede, per maturare atteggiamenti e scelte veramente cristiane. Ma lo Spirito non è solo un dono per qualcuno o per dei privilegiati: lo Spirito è dono che fa nuove tutte le creature. E’ stata questa la riflessione del terzo momento dove si sono aiutati i ragazzi a comprendere la realtà dello Spirito a partire dalle immagini che ci suggerisce la Bibbia: il fuoco, il vento, la colomba, l’acqua, il profumo… immagini che ci aiutano a cogliere le manifestazioni dello Spirito, a “sentire” la sua presenza e la sua azione continua nel mondo e negli uomini. Quarta tappa: uomini nuovi per un mondo nuovo. Qui i ragazzi hanno riflettuto sui sette doni dello Spirito Santo, sull’importanza di vivere la loro vita seguendo lo stile di Gesù, aiutati anche dalla ricerca sulla figura di alcuni santi che hanno fatto della loro esistenza un capolavoro dello Spirito Santo. Lo Spirito è una forza che sorregge ogni nostra azione e pensiero, le nostre scelte e decisioni, ci dà il coraggio di stare a scuola, in famiglia, tra gli amici e nella comunità parrocchiale da cristiani, cioè da ragazzi come Gesù Cristo. In questo cammino di fede, i ragazzi sono stati accompagnati dai catechisti e dal curato don Paolo con ritiri spirituali e momenti di preghiera, dove hanno avuto l’occasione di dialogare, riflettere e pregare. Accanto al cammino dei ragazzi anche i genitori, mensilmente, sono stati coinvolti a fare un percorso di formazione attorno al tema della fede per riscoprire il nostro cristianesimo, che rischia di usurarsi col tempo, e per riflettere sui temi dell’educazione cristiana e umana dei nostri ragazzi. Purtroppo in questi momenti formativi un po’ di genitori non hanno partecipato. Chiediamo a tutta la comunità cristiana di Zogno di accompagnare con la preghiera e l’esempio questi ragazzi perché possano crescere e maturare sotto lo sguardo e la forza dello Spirito Santo
I Catechisti di prima media
I Catechisti di prima media
L’IMPEGNO DI PROFESSARE LA FEDE
Il cammino biennale che porta i ragazzi della 3a media di quest’anno alla Professione di Fede il 28 maggio, ha visto questi obiettivi e toccato queste tappe:
aprire gli occhi sul mondo e scoprire il senso della vita, riconoscendosi nelle ambiguità delle aspirazioni umane e “sentendo” la vicinanza di Dio in questo particolare momento della crescita;
scoprire il volto di Cristo avvicinandosi alle fonti bibliche per chiedersi “chi è Gesù”, “quali progetti ha su di me”, “come vuole che io viva”, ecc.; “inseguirlo” un po’ sulla strada che ha percorso per cercare di comprendere quale è il segreto profondo che ha sorretto e guidato la sua vita;
scoprire il “giusto” significato e valore del proprio corpo e la sua importanza per poter dare una risposta personale e responsabile: la fede come luogo di una decisione personale e libera;
sperimentare l’amicizia di Gesù attraverso la scoperta del valore dell’essere amici e convincersi che Lui è una meta straordinaria, anche se non facile;
scoprire e conoscere l’ambiente in cui il progetto di vita con gli altri e con Dio può svilupparsi. Quindi conoscere ed accettare la Chiesa (origine, storia, missione, madre, mistero) e percepire, con l’aiuto dello Spirito Santo, le energie e ricchezze spirituali che sono racchiuse in ognuno di noi. Tutto ciò si è sviluppato in incontri settimanali di un’ora, a volte in singoli gruppi (tre classi) a volte tutti insieme. Con l’ausilio di cartelloni, pennarelli, riflessioni sussurrate o gridate a squarciagola (a seconda di come tirava il vento!) e lasciando spazio anche all’improvvisazione, alla spontaneità, alle divagazioni sul tema (concorso Bar Gedeone per iscritto e per telefono durante i tempi forti dell’Avvento e della Quaresima) a gite e ritiri, visite alla Casa di Riposo e alla casa del Fanciullo di Torre Boldone, preparazioni particolari delle sante Messe (offertorio, preghiere dei fedeli, canti, ecc.).
Il riassunto di tutto questo lavoro dei ragazzi (e dei catechisti che sono cresciuti un po’ accanto a loro), verrà messo per iscritto e letto alla comunità intera, come una solenne promessa di impegno personale, di “presa di possesso” di un preciso e determinato posto, nella comunità cristiana e parrocchiale. A noi adulti il compito di saper leggere tra le righe, con tanta dolcezza e comprensione, la loro inevitabile confusione, incertezza, timore di sbagliare e di essere giudicati, imbarazzo, celati sovente da spavalderia e arroganza pur nella spontaneità e naturalezza della loro età.
Le catechiste di terza media
aprire gli occhi sul mondo e scoprire il senso della vita, riconoscendosi nelle ambiguità delle aspirazioni umane e “sentendo” la vicinanza di Dio in questo particolare momento della crescita;
scoprire il volto di Cristo avvicinandosi alle fonti bibliche per chiedersi “chi è Gesù”, “quali progetti ha su di me”, “come vuole che io viva”, ecc.; “inseguirlo” un po’ sulla strada che ha percorso per cercare di comprendere quale è il segreto profondo che ha sorretto e guidato la sua vita;
scoprire il “giusto” significato e valore del proprio corpo e la sua importanza per poter dare una risposta personale e responsabile: la fede come luogo di una decisione personale e libera;
sperimentare l’amicizia di Gesù attraverso la scoperta del valore dell’essere amici e convincersi che Lui è una meta straordinaria, anche se non facile;
scoprire e conoscere l’ambiente in cui il progetto di vita con gli altri e con Dio può svilupparsi. Quindi conoscere ed accettare la Chiesa (origine, storia, missione, madre, mistero) e percepire, con l’aiuto dello Spirito Santo, le energie e ricchezze spirituali che sono racchiuse in ognuno di noi. Tutto ciò si è sviluppato in incontri settimanali di un’ora, a volte in singoli gruppi (tre classi) a volte tutti insieme. Con l’ausilio di cartelloni, pennarelli, riflessioni sussurrate o gridate a squarciagola (a seconda di come tirava il vento!) e lasciando spazio anche all’improvvisazione, alla spontaneità, alle divagazioni sul tema (concorso Bar Gedeone per iscritto e per telefono durante i tempi forti dell’Avvento e della Quaresima) a gite e ritiri, visite alla Casa di Riposo e alla casa del Fanciullo di Torre Boldone, preparazioni particolari delle sante Messe (offertorio, preghiere dei fedeli, canti, ecc.).
Il riassunto di tutto questo lavoro dei ragazzi (e dei catechisti che sono cresciuti un po’ accanto a loro), verrà messo per iscritto e letto alla comunità intera, come una solenne promessa di impegno personale, di “presa di possesso” di un preciso e determinato posto, nella comunità cristiana e parrocchiale. A noi adulti il compito di saper leggere tra le righe, con tanta dolcezza e comprensione, la loro inevitabile confusione, incertezza, timore di sbagliare e di essere giudicati, imbarazzo, celati sovente da spavalderia e arroganza pur nella spontaneità e naturalezza della loro età.
Le catechiste di terza media
IL PERDONO DI GESÙ
LA PRIMA CONFESSIONE
“I fanciulli scoprono la vita battesimale come dono della vita di Dio e risposta a una chiamata all’amore”. Attraverso il dialogo, le riflessioni, il canto, la preghiera spontanea e guidata, la lettura dell’immagine… i ragazzi sono stati guidati a comprendere il significato di quanto veniva loro proposto nelle varie unità del testo “Io sono con voi”.
Gli incontri sono stati suddivisi in quattro tappe:
1° ci accoglie una grande famiglia: è la chiesa.
2° Gesù viene per farci crescere come figli di Dio.
3° Gesù accoglie e perdona.
4° Accogliamo il perdono di Gesù nella comunità cristiana.
Il cammino di fede ha portato i ragazzi a maturare sentimenti di fiducia, di gratitudine e di gioia, oltre che di stupore per quel Dio Padre che, attraverso Gesù, si mostra così pieno di tenerezza, di sollecitudine e di amore nei loro riguardi. Una certa difficoltà è stata incontrata quando si è affrontata la presenza del male nel mondo e dell’origine del male nella storia. Hanno però dimostrato di saper intuire quanto Dio è grande e misericordioso nell’amore attraverso le parabole della pecorella smarrita e del Padre misericordioso. Il cammino fatto insieme è stato caratterizzato dalla gioia della scoperta dell’amicizia vera, dalla freschezza delle espressioni orali e grafiche… Però certe volte che fatica! La capacità di concentrazione, dopo sei ore di scuola, era limitatissima nonostante la buona volontà sia dei ragazzi che dei catechisti. Per fortuna c’è lo Spirito Santo! Ci diamo l’appuntamento per il 7 di maggio, quando nel pomeriggio celebreremo il sacramento della penitenza con i nostri ragazzi e i loro genitori. Per prepararsi a questo momento i ragazzi sono invitati a un ritiro che si svolgerà in oratorio sabato 6 maggio alle ore 10.30. Rifletteremo insieme sul sacramento della confessione, poi dopo aver mangiato tutti insieme in oratorio, andremo in chiesa per le prove della celebrazione.
I catechisti di seconda elementare
Gli incontri sono stati suddivisi in quattro tappe:
1° ci accoglie una grande famiglia: è la chiesa.
2° Gesù viene per farci crescere come figli di Dio.
3° Gesù accoglie e perdona.
4° Accogliamo il perdono di Gesù nella comunità cristiana.
Il cammino di fede ha portato i ragazzi a maturare sentimenti di fiducia, di gratitudine e di gioia, oltre che di stupore per quel Dio Padre che, attraverso Gesù, si mostra così pieno di tenerezza, di sollecitudine e di amore nei loro riguardi. Una certa difficoltà è stata incontrata quando si è affrontata la presenza del male nel mondo e dell’origine del male nella storia. Hanno però dimostrato di saper intuire quanto Dio è grande e misericordioso nell’amore attraverso le parabole della pecorella smarrita e del Padre misericordioso. Il cammino fatto insieme è stato caratterizzato dalla gioia della scoperta dell’amicizia vera, dalla freschezza delle espressioni orali e grafiche… Però certe volte che fatica! La capacità di concentrazione, dopo sei ore di scuola, era limitatissima nonostante la buona volontà sia dei ragazzi che dei catechisti. Per fortuna c’è lo Spirito Santo! Ci diamo l’appuntamento per il 7 di maggio, quando nel pomeriggio celebreremo il sacramento della penitenza con i nostri ragazzi e i loro genitori. Per prepararsi a questo momento i ragazzi sono invitati a un ritiro che si svolgerà in oratorio sabato 6 maggio alle ore 10.30. Rifletteremo insieme sul sacramento della confessione, poi dopo aver mangiato tutti insieme in oratorio, andremo in chiesa per le prove della celebrazione.
I catechisti di seconda elementare
CRE 2000
BUONO COME IL PANE
Per il Cre di quest'anno il tema scelto è “il mangiare”. Perché “mangiare”? Cosa significa “mangiare”? Cosa c'entra “il mangiare” con il Cre (merenda a parte)? La parola mangiare ha un significato più grande di quello che il vocabolario le attribuisce: portare cibo alla bocca, masticare e deglutire. È una delle azioni più semplici e importanti che l'uomo compie, è un bisogno irrinunciabile ed insostituibile per la vita. Quindi parliamo di mangiare per trovare un tesoro, per soffiare via la polvere che nasconde la bellezza di questo gesto quotidiano e riscoprirlo come dimensione umana che incrocia, guarda caso, l'espressione più alta del credo cristiano: l'Eucarestia. Cos'è l'Eucarestia se non il sedersi alla mensa del Padre per mangiare da fratelli? È da questo banchetto che il cristiano impara a riconoscere nell'altro il volto del fratello, a ringraziare per tutto ciò che riempie la sua vita e che è dono di Dio, a condividere i suoi beni con generosità, a spezzare il pane, segno del suo essere, prima ancora del suo avere. Quando Gesù ha voluto dare ai suoi discepoli un segno che durasse per sempre e che racchiudesse il senso della sua vita ha scelto la tavola imbandita, il mangiare insieme, appunto. Raccogliersi intorno all'altare significa fare memoria della vita di Gesù, non come se si ricordasse una festa del passato, ma per viverla oggi fino in fondo. La parola nutrirsi è insufficiente per descrivere l'agire dell'uomo. Un passerotto, un albero di ciliegie, una mosca, un fungo si nutrono. L’uomo fa di più: mangia. E’ un gesto esclusivamente suo perché chiama in gioco non solo il corpo, ma anche l'anima. Un essere dotato di anima non si accontenta di saziare il suo stomaco, ha bisogno di riempire anche il suo cuore. Perciò alza il suo viso da terra, solleva la terra stessa più vicino al cielo e crea ciò che chiamiamo tavolo. Lo rende un posto accogliente per sé e per gli altri. Addomestica la terra perché sia più generosa di frutti e inventa cibi gustosi e buoni da offrire ai suoi amici. Il pane è l'invenzione più spettacolare ideata dall'uomo, anche se ai nostri occhi appare così semplice e quasi banale. Tuttavia è grandioso nel modo in cui è creato, dall'unione tra fatica, intelligenza dell'uomo e ricchezza della natura, ed è grandioso nella vita che porta. Durante il Cre cercheremo di riscoprire questo senso "buono" del mangiare e il pane ci sarà guida. Il pane parla di noi, della nostra fortuna se siamo nell'abbondanza o della nostra miseria. Non avere il pane significa non avere proprio niente di cui sfamarsi, non essere neanche al livello degli animali o delle piante che si nutrono. Viceversa anche un pezzetto di pane piccolo piccolo ci rende uomini perché può essere diviso e unire chi ne mangia. Stiamo parlando di “uomini” ma parliamo già di cristiani: il pane simbolo della comunione, il pane spezzato, condiviso con i discepoli, il pane buono disceso dal cielo, il pane moltiplicato per la fame di molti. Tutta la vita di Gesù è legata incredibilmente al pane, da sempre: lo sai che Betlemme vuol dire “casa del pane”. In quale posto più buono poteva nascere il Figlio di Dio? Il Cre diventerà l’occasione, allora, per parlare e per raccontare della nostra vita, dell'esperienza che tutti facciamo a casa, in mensa, a scuola... Tra un torneo e un grande gioco troveremo il tempo di fermarci a chiacchierare di cosa abbiamo mangiato oggi a pranzo, dei nostri gusti, delle nostre pretese, dei nostri capricci. Qualcuno ci stordirà elencando senza respirare quello che sua mamma ha cucinato negli ultimi sette anni (tutti quelli della sua vita), qualcuno comincerà a dire blea che schifo questo e blea che schifo l'altro, nessuno o tutti ti inviterà a casa loro a mangiare le lasagne spettacolari della nonna... ascolteremo le parole di tutti ma soprattutto aiuteremo i ragazzi ad ascoltarsi tra di loro. Non per tutti i bambini è facile raccontarsi. Eppure l’estate con il suo Cre è un’opportunità grandissima che noi non possiamo e non vogliamo lasciarci sfuggire. Per cui ci vediamo tutti dal 26 giugno a 21 luglio all’Oratorio di Zogno!
ISCRIZIONI PRESSO LA SEGRETERIA DELL’ORATORIO DA GIOVEDÍ 1 A DOMENICA 11 GIUGNO DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00.
don Paolo Piccinini
ISCRIZIONI PRESSO LA SEGRETERIA DELL’ORATORIO DA GIOVEDÍ 1 A DOMENICA 11 GIUGNO DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00.
don Paolo Piccinini
ANCHE I RAGAZZI DI ZOGNO CON ALTRI 15.000…
AL GIUBILEO DEI RAGAZZI
Una grande festa. La Fara è stata invasa il 25 aprile da quindicimila persone di tutta la diocesi. Sono arrivate in pullman, in treno, in macchina ma anche a piedi dalle tante parrocchie della città e della provincia. Tanti animatori, curati degli oratori, catechisti e genitori, ma soprattutto bambini e ragazzi. L'invito era per loro, per celebrare il Giubileo dei ragazzi con il Vescovo, mons. Roberto Amadei, e condividere un pomeriggio di amicizia e gioia. Un pomeriggio davvero suggestivo, fatto di canti e di preghiera insieme, pieno della vivacità e dell'entusiasmo dei ragazzi, arricchito dall'impegno generoso di quanti si sono dedicati all'organizzazione dell'avvenimento. Più di trecento persone sono state coinvolte dal servizio d'ordine tra scout, Azione cattolica e volontari per la Giornata mondiale della Gioventù. Un lavoro supplementare hanno dovuto farlo anche i vigili di Bergamo, per dirigere il serpentone di gente che saliva e scendeva dalla Porta Sant'Agostino. Il prato della Fara, «apparecchiato» con le tante tovaglie portate dalle parrocchie - su ciascuna era scritto e disegnato con originalità il percorso quaresimale dei gruppi dell'Acr, degli scout, dei catechisti, dei chierichetti... - è diventato un grande palcoscenico, sul quale si sono avvicendati tanti attori (alcuni professionisti del Teatro Prova) per mettere in scena un racconto del vangelo di Giovanni: l'apparizione di Gesù Risorto ai discepoli, sulle rive del lago di Tiberiade. Mentre dagli altoparlanti si diffondevano i suoni del vento e dell'acqua, una scenografia suggestiva faceva ondeggiare dei grandi teloni bianchi e azzurri, portati dai giovani, a simboleggiare il «mare», quel mare su cui la barca di Pietro e degli altri (la rappresentava con efficacia una ragazza sui trampoli, con intorno grandi veli marroni, ondeggianti) tornava a riva dopo una notte di pesca andata male. Ma ecco la voce dalla riva: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». È l'invito a una pesca che sarà abbondante (alla fine la rete - dice il vangelo - era piena di 153 grossi pesci) e che, soprattutto, apre gli occhi ai discepoli. «Allora quel discepolo che Gesù amava - annota l'evangelista - disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro, appena udì che era il Signore si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare». A terra la scena finale, con Gesù che offre ai discepoli del pane e del pesce cotto alla brace, perché ne mangino. A questo punto del racconto, sul prato della Fara è stata portata, da un diacono, l'Eucarestia. Intorno all'Eucarestia, l'assemblea dei ragazzi ha pregato con il Vescovo, che prima di tutto si è rivolto loro per invitarli a considerare Gesù come l'«amico del cuore», l'amico fedele, che non imbroglia, ma aiuta a scoprire la strada dell'amore e della gioia. Invita a condividerla con Lui. Ancora, mons. Amadei ha esortato i ragazzi a «frequentare» questo amico, Gesù. Nella Messa, anzitutto, e nella preghiera. Li ha esortati a conoscerlo meglio, perché «sta diventando la persona meno conosciuta» e a «fare come Lui», a verificare il proprio comportamento quotidiano sull'esempio di Gesù, di questo «amico del cuore, preoccupato per noi». Un amico che invita i discepoli a mangiare, a condividere la sua amicizia, il suo stile di gentilezza, di serenità, di amore, di perdono. Perché ciascuno possa poi essere come Lui e a sua volta offrirsi alle altre persone. Concludendo il suo messaggio ai ragazzi, mons. Amadei ha rivolto una preghiera di ringraziamento al Signore, per la sua presenza amorevole e attenta «in mezzo a noi». Al Signore ha affidato tutti i ragazzi: «Aiutali - ha detto - a scoprire il tuo cuore e a non aver paura di Te». Perché questa - ha insistito - è la «gioia della vita»: scoprire l'amore del Signore e donarlo a tutti. Dopo le parole del Vescovo, sottolineate da un applauso finale dalle migliaia di ragazzi della Fara, la preghiera comune davanti all'Eucarestia, con il «Padre nostro» e la benedizione. Al termine, un altro gesto suggestivo, che ricordava un'altra grande scena evangelica: sul prato alcuni giovani hanno portato numerose ceste di pane e ad ogni ragazzo il Vescovo, con l'aiuto dei sacerdoti e degli animatori presenti, ha distribuito un pane e un piccolo pesciolino, antico simbolo di Cristo. Come gesto giubilare, durante l'incontro sono state raccolte le offerte per la campagna di liberazione dei bambini soldato della Sierra Leone, del Sudan e dell'Angola. I gruppi parrocchiali hanno portato quanto consegnato durante il cammino quaresimale in un grande salvadanaio che campeggiava sul prato della Fara.
Alberto Campoleoni
Alberto Campoleoni
FESTA DELLA MAMMA
LA NOSTRA FESTA SIETE VOI
L’undicesima edizione de “La nostra festa siete Voi” si è svolta sabato 13 maggio 2000 alle 20.30 presso il cinema dell’Oratorio che per l’occasione era gremito di bambini, genitori e parenti riuniti per festeggiare tutte le mamme e tutte le famiglie. Ad accogliere il pubblico c’era un coloratissimo coro, composto di circa settanta ragazzi e ragazze d’età compresa fra i quattro e i tredici anni e venticinque solisti che hanno dato vita ad una piccola “gara canora” cantando le canzoni dell’ultimo Zecchino d’Oro; i partecipanti si sono impegnati per circa un mese e mezzo nella preparazione dello spettacolo finale, aiutati da Chiara e Giovanna per quanto riguarda i solisti e da Patrizia per il coro. La serata è stata condotta da don Paolo e da tre bravissimi conduttori Paola, Giuseppe e Luca che si sono destreggiati con disinvoltura nella presentazione delle quattordici canzoni in gara; inoltre lo spettacolo è stato rallegrato da tre balletti e da una canzone intitolata “Crescere”, cantata dagli studenti delle scuole medie. Arduo è stato il compito dei dieci giurati scelti tra il pubblico che dovevano attribuire un voto compreso tra sei e dieci ad ogni canzone in gara; il loro verdetto è stato il seguente: al terzo posto si è classificato Francesco con “L’albero” a pari merito con Angelo e Monica che hanno presentato “Gira, Che è un Girotondo”, il secondo posto è andato a Giulia con “Io col 2000” e la vittoria se l’è aggiudicata il trio composto da Matteo, Mattia e Nicola con la canzone dedicata alla scoperta dell’America intitolata “La Nina, la Pinta e la Santa Maria”. I vincitori sono stati premiati con un piccolo regalino e a tutti i partecipanti è stato consegnato un opuscolo, con le fotografie singole dei solisti e il testo delle canzoni e con una bella foto del “mitico coro”. La serata si è conclusa verso le 23.00 in allegria e con la promessa di ritrovarsi tutti per la prossima occasione di festa.
Patrizia
Patrizia
UNA GIORNATA GIUBILARE
PER GLI ADOLESCENTI BERGAMASCHI A… STEZZANO
Dieci giugno duemila: Giubileo degli adolescenti (una cinquantina solo noi di Zogno) hanno risposto all’invito del vescovo Roberto e hanno partecipato, con allegria e disponibilità, all’iniziativa. L’appuntamento per tutti è presso il Santuario della Madonna dei Campi di Stozzano: l’ampio parco e la chiesa al centro diventano la cornice di questa festa colorata. Siamo stati accolti da un gruppo di ragazzi animatori che ci hanno consegnato la sagoma in polistirolo di una colomba con dei pennarelli. Nostro compito era quello di farla diventare la nostra colomba, riempirla dei nostri nomi e dei nostri sogni e poi appenderla nel parco, su una pianta oppure su una colonna. Oltre a questo, all’ingresso ci veniva consegnato un foglietto giallo che riportava delle preghiere e dei canti che si sarebbero “utilizzati” durante la giornata. Adagio adagio arrivano i diversi gruppi che riempiono il grande parco. Verso le cinque tutti sono convocati in un angolo del parco per dare inizio al grande gioco. Fatte quattro squadre, dopo il consueto nome e urlo di squadra, ci assegnano i progetti da realizzare. Il parco si riempie ben presto di adolescenti che corrono a destra e a sinistra, in largo e in lungo per cercare di superare i concorrenti vicini e soprattutto per procurarsi i diversi materiali utili per vincere il gioco. Intanto il tempo passa e la squadra vincitrice è... quella con a capo un ragazzo di Zogno!!! Evviva!!! Poco tempo per un paio di danze moderne e scatenate e poi pausa cena, rigorosamente al sacco. Inizia così il momento più serio: la preghiera. Prove di canti con don Giorgio, (il capo di tutti gli oratori bergamaschi), attesa del vescovo e inizio. Un breve saluto e di seguito la rappresentazione di un brano di Vangelo: la pesca miracolosa sul lago di Tiberiade dopo la resurrezione di Gesù. Il mare e le sue onde, la danza della barca, le reti vuote e i pesci dorati, il fuoco sulla riva e la promessa che Qualcuno sfamerà per sempre la fame dell’uomo. Il Vescovo prende la parola e invita anche noi, come i pescatori, a fidarci di chi ci indica la strada da seguire, a fidarci dell’uomo della riva che, unico, sa riempire le reti vuote della nostra vita. Una cesta con una grossa particola diventa il centro della nostra preghiera: cinque minuti di silenzio a cui fa seguito la benedizione. Infine, ma doveva essere all’inizio, un video che racconta da vicino la vita degli adolescenti. Finito il video il Vescovo, con alcuni dei suoi collaboratori e con alcuni animatori, ha consegnato, di persona, a tutti i ragazzi la collanina con il pesce blu da portare al collo in ricordo dell’anno giubilare e della giornata trascorsa insieme. Così, tutti i ragazzi si sono salutati con la speranza di poter trascorrere insieme altri momenti come questi e di poter condividere la propria fede in altre occasioni di incontro e di preghiera. Ciao.
Una adolescente
Una adolescente
ALL’ORATORIO DI ZOGNO GLI SPORTIVI GIUBILANO
Da alcuni mesi rimbalza come un tam - tam questa parola: GIUBILEO!!! Giubileo dei ragazzi, dell’ammalato, della scuola, dei lavoratori, dei preti.... Giubileo per tutti: augurio di gioia e di speranza, di benedizione divina e di tempi buoni per ciascuno di noi. E allora perché non “giubilare” anche tra di noi sportivi? E questa idea, nata in Oratorio, ha “contagiato” l’Amministrazione Comunale e le diverse Società Sportive. Bisogna dire che le società coinvolte hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa, distinta in due momenti: la prima parte pensata con un pomeriggio all’insegna dello Sport, dove i ragazzi possono provare e sperimentare sport che solitamente non praticano. Un’occasione per allargare i propri orizzonti, per provare emozioni diverse, per condividere con altri amici momenti di “gioia sportiva”. E in un secondo momento la celebrazione Eucaristica nella nostra Chiesa Giubilare: ritrovo presso le suore di clausura per un momento di preghiera, cammino penitenziale verso la parrocchiale e poi la Messa insieme.
I motivi che hanno animato questa festa (e le relative riunioni) si possono riassumere attorno a tre parole: collaborazione, coinvolgimento e gratuità. Collaborazione: tra le diverse società sportive e tra le società, l’Oratorio e il Comune. E questo è stato l’intento fondamentale per iniziare una collaborazione che possa continuare anche per il futuro: la cosa che sta a cuore a tutti è l’educazione e la formazione dei ragazzi, cammino che non può essere portato avanti singolarmente ma che chiede la partecipazione e la condivisione di tutti. Coinvolgimento: si è cercato in modo particolare di coinvolgere quei ragazzi che solitamente non praticano sport, che per diversi motivi trascorrono il tempo libero davanti al video o sulla strada. Gratuità: far passare il messaggio che il valore fondamentale dello sport non è la concorrenza o il vincere a tutti i costi, ma lo star bene insieme e il divertirsi facendo sport. E così sabato pomeriggio 3 giugno, una ottantina di ragazzi delle medie si sono ritrovati all’oratorio pronti a giocare e a scoprire discipline un po’ “sconosciute”. Sei sono state le attività prescelte: basket, pallavolo, calcetto a cinque, duatlhon (bici in gincana e corsa su pista) e arrampicata libera in palestra. Una decina di squadre si sono incontrate tra di loro in tutti i giochi, così che ogni ragazzo ha potuto provare tutte le attività. Si leggeva l’entusiasmo sui loro volti, sudati e contenti. Sentiamo il parere di alcuni protagonisti. Giacomo e Diego di terza media: “Interessantissimo da tutti i punti vista perché è stata l’occasione per conoscere altri sport che solitamente non pratichiamo e soprattutto perché abbiamo incontrato e conosciuto altri amici”. Anche Fabio, di prima media, esprime la sua gioia per la “giornata sportiva”: “E’ stata una giornata troppo speciale perché le diverse società sportive si sono messe insieme per farci divertire e per coinvolgere anche chi solitamente non fa mai sport. Io sono rimasto affascinato dalla arrampicata libera: è stato veramente emozionante!”. Michael di seconda media, invece, che di solito non pratica alcun tipo di sport ha affermato: “All’inizio non volevo partecipare perché l’idea non mi entusiasmava; però, grazie all’insistenza di don Paolo, sono stato contento di aver accettato questo invito perché ho passato un pomeriggio veramente indimenticabile. Mi riprometto per il prossimo anno di partecipare almeno a qualche attività sportiva ”. Manuela: “Anch’io non volevo proprio partecipare invece mi sono divertita molto perché ho passato un pomeriggio diverso dal solito e ho giocato con tutti i miei amici senza troppa competizione. ” Qualcuno ha promesso che non si accontenterà più solo del calcio, ma che quest’inverno verrà fa palestra per arrampicare o prenderà più in considerazione la bicicletta. Lo speriamo di cuore! Anche la celebrazione di lunedì sera è stata, come già i giochi, un momento indimenticabile. Speriamo che il Giubileo dia lo stimolo a tutti per camminare insieme con passione e tanta dedizione verso i ragazzi, e soprattutto aiuti noi adulti a collaborare e a condividere le nostre forze e il nostro cuore. Uno sportivo |
LE NOSTRE CASE APERTE AGLI AMICI FRANCESI
Quattro giorni passati a Zogno! 4 giorni durante i quali noi, francesi, abbiamo toccato con mano e sentito calorosamente nei nostri cuori, ciò che veramente è la FRATERNITÀ in Gesù Cristo. Tutti e 47, autista compreso, siamo restati stupefatti, felicemente sorpresi, da una simile accoglienza, una simile ospitalità, e non possiamo dimenticare una simile esperienza di vita in comune, di reciproca accoglienza, di rispetto e di amicizia, al di là delle barriere linguistiche. Siamo tutti d’accordo nel dire che la presenza dell’ORATORIO nella vostra parrocchia (e nelle altre) è una fortuna per i giovani italiani, per vivere giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, la fede, l’amicizia, l’accoglienza in Gesù Cristo e abbiamo scoperto che anche se il “curato” don Paolo ha un posto preminente e un ruolo importante, sono tutti i giovani intorno che fanno vivere la comunità parrocchiale. Ciò darà la forza ai francesi per lanciarsi, per costruire gli oratori? Un’ultima cosa che tutto il nostro gruppo ha apprezzato molto, è il calore delle celebrazioni eucaristiche, dei canti, e, allo stesso tempo, la loro semplicità. Non possiamo dimenticare la bella celebrazione eucaristica di Bergamo. Grazie ancora per tutto, accoglienza, ospitalità, amicizia fraterna, gentilezza. Grazie a tutte le famiglie che ci hanno accolto ... e dato che tra noi sono stati scambiati gli indirizzi, ormai, siamo legati a voi, al di là dei chilometri, ... certo, la Bretagna è lontana ma sappiate che, se un giorno vorrete venire a passare qualche giorno di vacanza (o un’altra Giornata Mondiale della Gioventù), sarete accolti calorosamente. Vi pensiamo e pregheremo per voi a Roma! “Com’è bello, com’è dolce, per dei fratelli stare insieme”. (Salmo).
fratello Hervé
Fratello Hervé, responsabile dei giovani francesi in viaggio verso Roma che abbiamo ospitato dal 10 al 14 agosto, ci ha lasciato un messaggio di ringraziamento.
Tutta la Diocesi è stata “invasa” da giovani provenienti da tutto il mondo che partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù, il 20 agosto, a Roma, per il Giubileo del 2000.
I nostri amici d’Oltr’Alpe sono stati favorevolmente colpiti sia dall’accoglienza ricevuta sia dall’”Oratorio” e da ciò che esso rappresenta per l’educazione cristiana della comunità parrocchiale, in particolare, per i ragazzi e i giovani. Gli Oratori sono infatti una istituzione religiosa presente regolarmente solo nelle regioni del nord Italia.
Fratello Hervé fa parte della congregazione dei Menesiani, fratelli laici che si occupano dell’educazione religiosa dei giovani in Francia e in diverse nazioni in Europa e nel mondo.
fratello Hervé
Fratello Hervé, responsabile dei giovani francesi in viaggio verso Roma che abbiamo ospitato dal 10 al 14 agosto, ci ha lasciato un messaggio di ringraziamento.
Tutta la Diocesi è stata “invasa” da giovani provenienti da tutto il mondo che partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù, il 20 agosto, a Roma, per il Giubileo del 2000.
I nostri amici d’Oltr’Alpe sono stati favorevolmente colpiti sia dall’accoglienza ricevuta sia dall’”Oratorio” e da ciò che esso rappresenta per l’educazione cristiana della comunità parrocchiale, in particolare, per i ragazzi e i giovani. Gli Oratori sono infatti una istituzione religiosa presente regolarmente solo nelle regioni del nord Italia.
Fratello Hervé fa parte della congregazione dei Menesiani, fratelli laici che si occupano dell’educazione religiosa dei giovani in Francia e in diverse nazioni in Europa e nel mondo.
QUINDICESIMA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÚ
Martedì 15 agosto 2000 ore 6.30 piazzale del mercato di Zogno: strano orario e strano posto per “celebrare” ferragosto. Eppure un centinaio di giovani provenienti da tutta la Valle Brembana si erano dati appuntamento lì per iniziare un’avventura “giubilare”: andare a Roma e incontrare il Papa insieme ad altri due milioni di giovani di tutto il mondo. I don (3) fanno l’appello, assalto ai posti migliori sul pullman e partenza. Alcune ore dopo siamo immersi nella bellezza delle colline senesi: San Gimignano, Volterra, Siena, Pienza e Montalcino. Da qui è partito uno dei momenti più intensi del nostro pellegrinaggio. Abbiamo percorso a piedi uno dei tratti della antica strada Francigena che ci ha portato all’abbazia di Sant’Antimo, gioiello di arte gotica rimasto incontaminato. Il sole caldo e la fatica del cammino non ci hanno ostacolati nel nostro viaggio, soprattutto nel viaggio interiore: partiti dopo una breve introduzione sul senso del pellegrinaggio e immersi in un clima di preghiera, durante il cammino c’è stato il tempo della riflessione, del ripensamento personale e della confessione. La notte anche qui, come la sera prima e come tutte le altre, sarà da trascorrere sulla dura terra, avvolti nel sacco a pelo. Ma l’entusiasmo e la compagnia di tanti amici ci fa superare “di tutto e di più”. Giovedì 17 agosto, salutati i monaci che ci hanno ospitato, partiamo per Roma. Le notizie che ci arrivano mentre scendiamo sono di un gran caldo e di tanta e tanta confusione. “Ce la faremo?”, ci chiediamo. Giungiamo a Roma e precisamente nella parrocchia di san Giustino, dove sono alloggiati la maggior parte dei pellegrini bergamaschi. Una scuola elementare diventerà il nostro tetto da condividere con altri duecento giovani. Al pomeriggio il Vescovo Roberto ci convoca tutti all’Oratorio per un momento di riflessione che apre il tempo delle confessioni, a cui fa seguito la santa Messa e la festa insieme. Dormire poco e alzarci presto: per cui al mattino di venerdì la levata è per le ore 5.00 perché bisogna arrivare presto in Piazza san Pietro e passare la Porta Santa. Poco prima delle 7.00 noi siamo già là. Ad attenderci c’è il nostro Vescovo che gentilmente ci spiega il significato del gesto: la porta è Cristo attraverso la quale possiamo giungere a Dio, la porta è il nostro cuore che deve essere spalancato ad ogni fratello. Ci avviamo verso il santuario di San Pietro avvolti dal silenzio e dalla preghiera. Camminiamo adagio per gustare ogni particolare e per vivere intensamente il momento principale del pellegrinaggio giubilare. Usciti dalla Basilica di san Pietro ci aspetta un altro tipo di cammino: una “corsa” per tutta Roma per dare la possibilità a chi non l’aveva mai vista di godere il fascino della città eterna. E così tra chiese, piazze, monumenti e statue siamo arrivati a casa dove ad attenderci c’era un’altra “bella” notizia: la mattina seguente ci saremmo dovuti alzare alle 3 per raggiungere velocemente Tor Vergata. Cosa da matti! Eppure noi, raccolto l’essenziale per gli ultimi due giorni e messo da parte il resto, avvolti nel buio caldo di Roma, il giorno dopo siamo partiti (di corsa!) con gli altri bergamaschi verso la distesa romana. Lì abbiamo vissuto momenti indimenticabili: l’arrivo serale del Papa ci ha fatto dimenticare subito il caldo torrido della giornata e la fatica della settimana. Quando arriva la “papa mobile” i giovani impazziscono, si accalcano alle transenne per vedere il volto di quell’uomo vecchio ma che porta impresso un sorriso giovane e gioioso. Il suo volto ci dice che davvero Gesù Cristo è la fonte della nostra gioia e il senso della vita, il suo sorriso e il suo sguardo profondo ci fa sentire che si può davvero essere contenti vivendo come il Vangelo ci propone e ci insegna. Comincia la veglia: “Vedo in voi le sentinelle del mattino, in quest’alba del terzo millennio”, e noi andiamo in escandescenza (aiutati anche dal clima!). Canti, preghiere, testimonianze ci accompagnano fino a notte fonda. A mezzanotte stremati e contenti crolliamo a terra: ci aspetta una notte all’aperto e non sappiamo come andrà a finire, anche perché da quando siamo partiti rimbalza questo ritornello: “il peggio deve ancora venire!” Ma cosa potrà succederci ancora, dopo tutto quello che abbiamo visto? La luce calda del sole viene a svegliarci e ci invita nuovamente ad attendere il Papa per la Messa conclusiva. Anche qui rimaniamo stupiti per i cori, le danze, la musica e soprattutto dalla forza e dalla parola di quell’uomo. “Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo. Gesù non ama le mezze misure, c 'è bisogno di testimoniare la disponibilità a sacrificarsi per gli altri. Di questo ha bisogno estremo la società, ne hanno bisogno i giovani spesso tentati da i miraggi di una vita facile e comoda. .. ” Parole che diventano un programma di vita, “...a voi giovani è chiesta la fedeltà a Cristo da vivere nelle situazioni di ogni giorno. E difficile credere nel duemila? Si, è difficile, ma con l’aiuto della Grazia è possibile.... è Gesù che cercate quando sognate la felicità! E Gesù che vi aspetta quando niente vi soddisfa. È Gesù che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita.” Ci viene affidato un grande compito: ci auguriamo di cuore di vivere così. La verifica del cammino è tra due anni: “Desidero annunciarvi che la prossima Giornata della Gioventù si terrà a Toronto, in Canada.” Il grande addio diventa un arrivederci. E noi a urlare: tu-tti a To-ro-nto!!!
UN CRE… BUONO COME IL PANE
“Mais, farina, lievito, acqua, orzo, sale!”. Quest’estate più che essere al CRE sembrava di essere in cucina forse proprio perché il tema di quest’anno era “Buono come il pane”. A dire il vero di ragazzi “buoni come il pane” non ne ho visti molti. Innanzitutto, tutti erano impegnati a cantare, a ballare (al ritmo di un ballo che mi sembra si chiami “la pappamolla”), a salutare il compagno, a ringraziare l’amico. Oh, mai uno che alzasse un po’ lo sguardo verso l’alto e ringraziasse o salutasse anche me. Tutti impegnati a preparare tubi della pioggia, collane, sonagli, scenografie, cartelloni per questa “benedetta” scenetta finale (che a dire il vero io non ho visto neanche molto bene perché mi hanno dato le spalle): da quanto ho capito era la storia di due paesi, uno abitato dai magri, un po’ troppo pensatori e poeti e forse anche un po’ troppo tristi, l’altro invece abitato dai grassi, paciocconi sì ma anche loro non molto felici, due paesi separati da un fiume. Per fortuna che su questo fiume è arrivato, con una barca, un fornaio che, con l’aiuto dei suoi nipoti, ha fatto conoscere ad entrambi il pane: proprio grazie al pane i due paesi si sono incontrati e conosciuti ed alla fine sono diventati anche amici dimenticando così tutte le loro tristezze e infelicità. Non c’è cosa migliore che mangiare insieme un po’ di pane per sentirsi più buoni. Torniamo però all’argomento principale: tutti impegnati a lavorare e a divertirsi e nessuno che venisse a scambiare due parole con me, soprattutto dopo le “quattro” quando, finita la merenda, si mettevano a giocare a pallacampo, pallaba-se, basket, calcio: c’erano palloni ovunque. Non vi dico poi le urla, le corse, i fischi degli arbitri, tutti quegli animatori che urlavano per l’Oratorio e rincorrevano bambini a destra e sinistra. Addirittura un giorno sono venuti un sacco di bambini da tutti gli oratori vicini, saranno stati due milioni di bambini: tutti venuti a Zogno a fare le Olimpiadi o Oratoriadi (adesso non ricordo). Non bastasse questo, poi la sera tutti si sono fermati sino a tardi a mangiare, a cantare, a ballare con un gruppo di frati rock che non suonavano nemmeno l’ornano o, che ne so io, il violino; no, usavano chitarre elettriche, bassi e tastiere. E poi quel curato: oh, io non l’avevo mai visto prima al CRE di Zogno. Con quei capelli lunghi e quella barba bianca sembrava un vichingo. Devo dire che però nel complesso non se l’è cavata male per essere un principiante qui, all’oratorio di Zogno. Per fortuna che ogni tanto mi hanno dato un po’ di tregua e se ne sono andati a fare qualche gita in montagna o in piscina e lì si sono potuti sfogare quanto hanno voluto saltando da trampolini, nuotando, scivolando su scivoli d’acqua, cantando a squarciagola sugli autobus. Quelli che mi hanno dato meno grattacapi sono stati senz’altro gli adolescenti. Escluso il fatto che hanno preferito fare il mio ritratto su un parete “nascosta” della palestra, mentre hanno disegnato sul muro in bella vista Goku, il Genio delle Tartarughe, Pika-chu (non ho capito ancora adesso cosa abbiamo loro in più di me), devo dire che non mi hanno dato noia, forse semplicemente perché si sono visti poco: sempre in giro, una volta a pescare col Santino, una volta a fare roccia con il Gianan-drea, molte volte con i ragazzi del CSE. Anche loro venivano a volte “giù” in oratorio a cantare insieme agli altri e, anzi, sembravano più scatenati degli altri. C’è stato addirittura un gruppo di adolescenti che si muoveva sui trampoli e tentava di essere più alto di me. Insomma, se ho passato qualche momento in pace devo ringraziare soprattutto gli animatori: poveri loro, tutto il tempo a correre dietro chi al Mais, chi alla Farina, chi all’Acqua, chi all’Avena, alla fine sarebbe venuta anche a me la voglia di farci dentro una frittata. Ammettiamolo: anche quest'anno è stata veramente dura. Però, a dire il vero, poi sono stato anche contento di avervi visto una settimana di più, segno che le cose in definitiva non sono andate così male. Ciao ragazzi, alla prossima volta.
P.S.: dite al vostro curato di tagliarsi barba e capelli perché qui a Zogno di vichinghi non ce sono. SpaventaCRE |
ORATORIO ZOGNO FOREVER
CARI GENITORI - I CATECHISTI RIPARTONO INSIEME A VOI
È ormai tempo di ripartire. Conclusa l’estate e le meritate vacanze, ci aspetta ora il tempo dell’impegno e del cammino insieme. Per questo i catechisti mercoledì 14 settembre si sono ritrovati per riprendere il loro “lavoro pastorale”. È stato bello scoprire che, oltre alla disponibilità dei catechisti dello scorso anno, si è aggiunto un buon gruppo di adolescenti e giovani: è sempre motivo di gioia e di speranza quando un gruppo si allarga e aumenta. Già da adesso grazie di cuore a tutti quelli che si mettono a servizio nella comunità per questa missione preziosissima. Il loro lavoro e la loro fatica non devono essere visti certamente come sostitutivi dell’impegno che ogni famiglia e ogni genitore ha nei confronti dei propri figli: il catechismo non sostituisce la testimonianza e la responsabilità del padre e della madre. Anzi, anche gli adulti sono chiamati in prima persona a frequentare la catechesi parrocchiale o sotto forma di catechismo per adulti o attraverso gli incontri mensili preparati appositamente per i genitori dei ragazzi, preziosissimi per sostenere la propria fede e per educare quella dei figli. Sappiamo già in partenza le difficoltà che dovremo affrontare, anche solo per trovare un posto disponibile nell’orario tormentato di ogni ragazzo: prima ci sarà da sistemare la scuola, poi il calcio, la danza, la piscina, la musica, la pallavolo, l’equitazione, il karaté, lo sci... e poi il catechismo. Sarebbe davvero bello poter concentrare solo in alcuni giorni i nostri incontri di catechesi, senza bersagliare tutta la settimana di appuntamenti in orari possibili e inimmaginabili. Questo darebbe notevoli vantaggi: prima di tutto quello di poter lavorare insieme tra i diversi gruppi della stessa classe, poi il creare alcune iniziative di animazione e gioco dopo il catechismo così che l’incontro non sia solo una presenza fulminea nella vita dell’oratorio, e poi la possibilità per i ragazzi di incontrarsi gratuitamente senza l’assillo e la preoccupazione di orari e appuntamenti. Per questo avremmo scelto, già come lo scorso anno, il mercoledì per i ragazzi delle medie e il venerdì (o sabato) per quelli delle elementari. Cerchiamo davvero di venirci incontro e di valutare con ponderatezza la scelta del catechismo! L’apertura ufficiale dell’anno catechistico avverrà domenica 8 ottobre durante la Messa delle ore 11, Messa alla quale sono invitati tutti i ragazzi e tutti i genitori. A questo momento di apertura vogliamo invitare anche tutte quelle persone (allenatori sportivi, insegnanti, scout...) che hanno a che fare con l’educazione dei ragazzi: sentiamo davvero il bisogno di una collaborazione profonda con tutti per il bene dei nostri figli. Nel pomeriggio della stessa domenica ci ritroveremo all’oratorio per giocare e divertirci insieme. Gli incontri di catechismo inizieranno la prima settimana di ottobre: i ragazzi saranno contattati diretta-mente dai catechisti e con loro fisseranno l’appuntamento presso l’oratorio. Se qualcuno rimanesse escluso si rivolga direttamente a don Paolo. Quest’anno ci aspetta un impegno in più: come saprete già a partire dall’inizio di ottobre il Vescovo di Bergamo verrà a visitare la nostra comunità (per orari e appuntamenti vedere le pagine che riguardano la visita pastorale) e in modo particolare il mondo della catechesi, a tutti i livelli, dai ragazzi agli adulti. In più il Vescovo quest’anno ha invitato tutte le parrocchie della diocesi a una riflessione e a un ripensamento proprio sulla catechesi, campo sempre più difficoltoso e critico all’interno delle comunità cristiane. Come potete vedere il lavoro non manca! Quindi coraggio e … buon lavoro a tutti.
don Paolo Piccinini
don Paolo Piccinini
È INIZIATO
IL NUOVO ANNO CATECHISTICO
Si riparte. Domenica 8 ottobre i ragazzi con i loro genitori hanno invaso (pacificamente, si intende!) la nostra Chiesa per partecipare alla Messa di inizio anno catechistico. Erano davvero tanti quella mattina i nostri fanciulli e ci piacerebbe che fosse sempre così alla Messa delle ore 11.00. (Speriamo non sia solo un sogno di qualcuno ma il desiderio di tutti!) Sono stati proprio loro i protagonisti delle celebrazione: con le preghiere, i gesti e i canti hanno dato un tocco di freschezza e di gioia all’Eucarestia. Don Lucio ha ricordato l’impegno fondamentale della catechesi: è una delle occasioni fonda-mentali dove noi possiamo conoscere e amare Gesù perché “non possiamo amare quello che non conosciamo”. E questo vale per tutti. Infatti, ringraziando i catechisti per la buona volontà e la passione che ci mettono nel loro impegno, ha ricordato anche a loro il bisogno e la necessità di conoscere e approfondire la figura di Gesù, di continuare sia nel gruppo che personalmente la propria formazione. Il parroco non ha dimenticato i genitori che devono dare il loro tempo contributo fondamentale nell’educazione che passa attraverso il loro volersi bene e il loro testimoniare amore in tutte le cose che fanno. A questa Messa erano presenti anche gli Scout che hanno aperto con tutta la comunità il loro anno carico di colte attività nel pomeriggio i ragazzi hanno riempito l’Oratorio per divertirsi e giocare insieme. Un gruppo di adolescenti e giovani, con l’aiuto e la collaborazione degli Scout, hanno preparato un bellissimo gioco dal titolo: “la cacciata delle nebbie”. L’idea del gioco parte da una antica leggenda celtica dove i ragazzi erano chiamati a superare diverse prove per arrivare a scoprire la porta della felicità aperta la quale dava accesso al segreto per essere felici. Man mano che superavano gli ostacoli i ragazzi accumulavano dei punti che facilitavano l’arrivo alla porta segreta. I giochi di superare si rifacevano alle virtù fondamentali della nostra vita: l’umiltà, la forza, la saggezza, l’intelligenza… quasi a dire che trova veramente la felicità chi riesce ad accumulare nella propria esistenza queste abilità e queste buone qualità. Alla fine tutti si sono trovati davanti a questa grande porta che nascondeva il segreto. Aperti i battenti ci siamo imbattuti in questa grande verità: “conservare tutte le cose nel proprio cuore”. Ed è quello che auguriamo a tutti i ragazzi e a ciascuno di noi nel cammino di quest’anno: a custodire gelosamente le cose preziose che nel catechismo e negli incontri con tutte le persone impariamo. Cogliamo l’occasione per ricordare ai ragazzi che la prima e la terza domenica di ogni mese, nel pomeriggio l’oratorio proporrà giochi e animazione per tutti. Non lasciarti sfuggire questa bellissima opportunità per divertirti con i tuoi amici. Ci vediamo eccezionalmente questo mese domenica 12 novembre alle 14.30 naturalmente in Oratorio. Ciao.
don Paolo Piccinini
don Paolo Piccinini
PROFESSIONE DI FEDE
Festa di tutti i Santi: i ragazzi di terza media si presentano alla comunità
Il 1° di Novembre, festa di tutti i Santi, noi ragazzi di terza media, in cammino verso la professione di fede ci siamo ritrovati in chiesa per partecipare all’Eucarestia. Ma quella Messa per noi ha assunto un significato speciale perché è stata l’occasione in cui ci siamo presentati alla comunità, abbiamo detto davanti a tutti la nostra intenzione di camminare e di crescere nella nostra fede. E rendere manifesta questa intenzione coinvolge anche l’intera comunità perché a lei è chiesto di accompagnarci, sostenerci e di pregare per ciascuno di noi. Dopo l’ascolto del Vangelo, ogni ragazzo, dopo essere stato chiamato per nome, si è presentato portando davanti all’altare un cartellino con il proprio nome, da piantare in una zolla di terra che rappresentava la nostra vita, la nostra esperienza, il nostro cuore. Successivamente don Lucio vi ha sparso dei semi perché questa terra possa produrre frutto, come la nostra fede. In questa occasione abbiamo scelto un santo che ci facesse da modello e da compagno per il nostro cammino: Pier Giorgio Frassati, giovane torinese vissuto all’inizio del secolo che ha speso la sua vita per gli altri. Le nostre catechiste ci stanno aiutando a crescere dandoci la possibilità di incontrarci e di dialogare sul senso e il significato della nostra fede cristiana. È stato un momento importante per noi ragazzi, e credo anche per i nostri genitori e per tutti gli adulti, perché sono loro il nostro modello da seguire e da imitare per diventare grandi anche come cristiani.