2021
Facciamo in modo, quest’anno, che il Natale sia quello di Gesù!
Carissimi, vi chiederete perché questo titolo? Lo sappiamo bene che a Natale si celebra la nascita di Gesù!!! Fratelli, davvero lo sappiamo? Davvero tutto quello che vivremo nel mese di dicembre servirà a preparare un posto, una culla, una stalla a Gesù che viene nel mondo? Davvero? Ogni tanto, trovandoci tra sacerdoti, facciamo mea culpa per il modo in cui le nostre comunità cristiane lo sono di nome, ma non di fatto; c’è una partecipazione, di qualcuno, alle celebrazioni (un po’ di più quando sono solenni), ma tornati a casa ci lasciamo guidare da tanti interessi, da tanti esempi che di Gesù non hanno nulla. Perché il Figlio di Dio è venuto nel mondo, ha voluto nascere come ognuno di noi, prendere su di sé i nostri pregi e i nostri limiti? Non poteva mandarci un video, uno scritto, farci una telefonata? No, viene nel mondo in una situazione difficile, rischia di essere ucciso da piccolo, obbliga i genitori alla fuga in Egitto e poi continua la sua vita in famiglia senza fare nulla di eccezionale; tanto che i suoi compaesani che conoscono lui e la famiglia si scandalizzano quando si presenta nella loro sinagoga come Figlio di Dio. Ecco che cosa è per noi, quest’anno, l’Avvento! Siamo invitati a chiederci se ci prepariamo ad accogliere il Figlio di Dio ascoltando la voce dei profeti che lo hanno annunciato, di Giovanni che lo ha presentato, di Maria che lo ha accolto. Ci faremo aiutare anche dai Magi, che lasciano tutto e cercano, superando tutte le difficoltà, di arrivare ad adorare il Figlio di Dio che è nato. Forza fratelli miei, dobbiamo prepararci: il Signore nasce e noi siamo chiamati ad accoglierlo! Che l’Avvento sia per noi il tempo di preghiera, di ascolto, di annunci e incontro con la Parola che se penetra nel cuore cambia la vita. Proviamo a preparare il presepe prima di tutto dentro di noi e poi quello che prepareremo in casa sia segno della nostra volontà di far rinascere Gesù nella nostra vita. Buon Avvento e buon Natale a tutti.
Angelo prete
Angelo prete
Cosa ho imparato?
Dai usciamo, facciamo questo, facciamo quest’altro... Sembra che la preoccupazione unica di ognuno di noi sia uscire: di casa, dalla pandemia, dalla noia... da se stessi? Sono convinto invece che la parola più giusta e l’azione più importante da vivere in questo tempo sia rientrare, ritornare sui nostri passi e domandarci che cosa abbiamo incamerato, imparato in questo tempo così impegnativo. Ci siamo accorti che siamo fragili e che abbiamo bisogno gli uni degli altri? Ci siamo resi conto che la nostra società l’abbiamo costruita sul do ut des, (io ti do e tu mi dai) e non sulla gratuità e sull’amore, sul dono, sull’impegno gratuito per il bene comune? Il bene comune sappiamo che cosa è? Sappiamo che chi si mette a servizio della comunità è a servizio di tutti? Le nostre mamme volevano bene al figlio bravo e meno bene al figlio meno bravo? No, anzi di solito volevano più bene al figlio meno bravo per aiutarlo di più. È questa la regola che ci accompagna sempre nella comunità? Ci stiamo avvicinando alla quaresima e avremo tante occasioni di ritrovare noi stessi e di imparare che cosa significa seguire il Signore da cristiani... prepariamo il cuore a vivere i sacramenti dell’iniziazione cristiana che lo scorso anno non abbiamo potuto vivere. Mi domando: “Ci ritroviamo con gioia ogni domenica a celebrare la Pasqua del Signore, a riconoscerci salvati da Lui, chiamati ad essere figli di Dio e fratelli tra noi?”. Qual è la preparazione migliore per vivere da cristiani? È incontrare il Signore, stare con Lui, ascoltare la sua Parola, nutrirci di Lui. È questo che costruisce la comunità cristiana. E come mai si manca spesso, si rincorrono tante cose che la domenica non è più il giorno del Signore, ma il giorno del divertimento e del relax? Proviamo fratelli a ritrovarci come comunità di cristiani, allora avremo imparato da questo tempo così difficile. Auguri
Angelo prete
Angelo prete
Pienezza e... gioia nell’attesa della Pasqua del Signore
Carissimi amici, prepariamo il cuore e la mente IN ATTESA della Pasqua del Signore. Pasqua di passione, morte e risurrezione di Gesù, Figlio di Dio. Stiamo vivendo questo periodo difficile e doloroso soprattutto per tanti di voi che rivivono dopo un anno la scomparsa dei propri cari, ma fiduciosi siamo in attesa di uscire da questo tempo di fatica e di paura. Dobbiamo mettere al centro della nostra vita la convinzione che “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio!”. Tutto? Ma proprio tutto? Questo ci dice il Signore e se noi ci fidiamo di Lui, allora la nostra vita assume un sapore e un valore di pienezza e di gioia. Pienezza... gioia Il nostro caro Don Giulio ci ha salutato da poco e sicuramente a tutti noi ha lasciato un vuoto incolmabile, ma sicuramente come persona, padre e prete ha colmato a pieno ogni momento della Sua vita donando a ognuno di noi sicurezza, gioia e amore. Il nostro nuovo parroco don Mauro che tra poco sarà tra noi... una gioia immensa per la nostra Unità Pastorale... per la nostra comunità... per questa grande “famiglia” che con gioia ha saputo accogliermi e dimostrarmi a pieno il suo bene. Per questo non mi stancherò mai di ringraziarvi. Non stancatevi mai di pregare per me e che l’attesa di don Mauro sia un momento di Unità per tutti!! Pensate quante cose questa Quaresima e questa Pasqua ci stanno mettendo sulla nostra strada... nella nostra vita, nel nostro cuore e nella nostra mente! Quanti impegni nuovi! Quanti doni ci mette nelle mani il Signore, nostro pastore, lasciamoci condurre da Lui, solo così potremo sentirci sempre più Comunità di credenti e di salvati.
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Auguro a tutti di attendere LA PASQUA di RISURREZIONE preparandoci a pieno e con gioia ogni giorno, affidandoci nelle braccia del Signore e facendoci guidare da Lui. Pasqua ci rallegri, ci rinnovi e ci scaldi il cuore. Augurissimi...
Angelo prete |
L’è Pasqua töce i düminiche
Siamo immersi nel tempo pasquale già da un mese e ci sentiamo continuamente ripetere che il nostro celebrare è il rivivere ciò che Gesù ha fatto per noi. Ci stiamo impegnando a donare ai nostri ragazzi i sacramenti dell’iniziazione cristiana (confessioni, comunioni, cresime), e forse siamo convinti di aver fatto tutto il necessario per aiutare le comunità, le famiglie, i ragazzi e tutti ad incontrare il Signore e a scegliere di vivere con Lui e di Lui. Sono convinto che c’è tanto impegno, tanta passione da parte di chi offre le sue esperienze per portare i ragazzi e i giovani ad incontrare il Signore: e i frutti? Sono nelle mani del Signore, nei suoi tempi e nei tempi di chi diventa pian piano grande. Ma quello che mi fa riflettere di più in questo periodo è la risposta di noi grandi... di noi adulti. Lo incontriamo il Signore? Abbiamo fame e sete della sua Parola? Ci riconosciamo chiamati a stare con Lui e a comunicare Lui, sempre, a chi incontriamo? Facendo un po’ l’esame di coscienza sul lavoro svolto in questi venti anni di apostolato in mezzo a voi mi chiedo se potevo fare/dare di più... se quello che ho fatto avrà aiutato qualcuno... non sempre si riesce a raggiungere ciò che ti sei imposto... spero con tutto il cuore di aver lasciato comunque un qualcosa di buono. Ho messo il titolo che richiama l’importanza della domenica come giorno del Signore. Come siamo messi fratelli? In quante nostre famiglie ci sentiamo di scegliere la domenica come incontro con la Parola, con l’Eucaristia, con la comunità dei credenti? Facciamo fatica a trovare il tempo oppure non abbiamo fame della Parola del Signore? Sentiamoci coinvolti nella ricerca e se abbiamo proposte di miglioramento facciamole: mettiamoci il cuore e viviamo sempre al meglio il nostro in- contro con il Signore e migliorerà anche il nostro stare insieme, l’essere un paese vissuto da credenti in Cristo. Il mese di Maggio appena trascorso è dedicato a Maria: facciamoci aiutare e condurre anche da Lei, perché ci aiuti a scegliere di incontrare più spesso suo Figlio. Colgo l’occasione di fare gli auguri a tutte le mamme... siete un grande dono per noi figli!!!
Auguri
Angelo prete
Auguri
Angelo prete
Go de ndà in pensiu!!!
L’è ön angel... Al gà mia i ale! Però al gà gna i coregn! Così mi descriveva don Giulio...
Angelo di nome, ma non di fatto anche se mi salvava in corner togliendomi le corna degli angeli che si sono ribellati al Signore.... Cosa vi devo dire fratelli, alla fine di questi vent’anni di vita insieme? Che sono stato felice di vivere qui, di fare il prete per voi, di tentare di far comprendere il vero senso della comunità e del servizio, del dono grande che il Signore ci fa ogni giorno: Lui ci dice sempre, tutti i giorni: “Io sono con voi! Vi voglio bene! Vi dono la mia vita!”. E noi questo lo abbiamo sperimentato in questi anni e lo stiamo sperimentando di nuovo. Ho vissuto diverse esperienze con i curati dell’oratorio: don Paolo, don Samuele e don Simone senza dimenticare gli altri sacerdoti che sono a servizio dell’Unità Pastorale da don Giacomo e don Sandro e la Casa san Giuseppe, da don Pasquale e don Luciano... Credo che l’esempio più toccante sia stato di vedere dei preti che andavano d’accordo, anche se con un po’ di difficoltà. Ecco! La prima cosa, fondamentale, che mi ha sostenuto in questi anni è proprio l’idea di Chiesa comunità di credenti in cui c’è il Pastore che guida, chiama ognuno per nome e dà la vita per tutti. «Unità con», questo vuol dire comunità! Da qui parte tutto, qui ritroviamo il significato del trovarsi, del lavorare insieme, del volersi bene, dell’aiutarsi vicendevolmente, del donare quello che si è e quello che si ha per il bene comune. Un unico pastore, Gesù, che ci guida tutti. È Lui che ci salva, ci raduna, ci sostiene, ci aiuta a scoprire ogni giorno il bene da compiere. Non c’è altra strada per fare la chiesa, per essere chiesa. E il parroco serve da collegamento, deve prima di tutto lasciarsi salvare e guidare dal Pastore e poi mettersi a servizio di tutti. Io ci ho tentato, anche se mi accorgo che non ci sono sempre riuscito e che ho bisogno, concludendo il mio mandato, di chiedere scusa alla comunità per i momenti di non accoglienza e di non servizio... Il Signore mi aiuti a rinnovare la mia scelta di prete e mi doni la gioia di continuare a essere prete in mezzo a voi. Devo dire un grazie speciale a don Giulio, che mi ha cresciuto e indirizzato con il suo esempio... per me è stato il dono più grande aver condiviso con lui parecchi anni della mia vita sacerdotale. E poi, un grazie speciale a tutti i muli che ho conosciuto, a tutti voi con i quali ho condiviso gioie e dolori e speranze! Tante volte mi ero ripromesso di andarmene via dopo aver dato le dimissioni, ma in questi ultimi anni ho compreso e accettato la possibilità di dare una mano comunque, anche dopo che non sarò più parroco. Ho tentato di sistemare un po’ di realtà bisognose di intervento di restauro, partendo dalla Chiesa Parrocchiale, la casa parrocchiale, e le chiese sparse sul territorio: in tutte ho messo un po’ di mano e spero di aver contribuito alla continuità. |
Ci sarebbero ancora tante cose da scrivere, ma quello che mi interessa di più è ringraziare tutti per il servizio e l’impegno, soprattutto chi mette a disposizione della comunità tempo e passione sia nelle chiese che nell’oratorio. E che il Signore ci aiuti a continuare a collaborare con don Mauro e i sacerdoti dell’Unità pastorale: prego il Signore che mi dia la gioia e il tempo di continuare a dare il mio contributo per il bene di tutti.
Angelo prete |
GRAZIE, ANGELO PRETE!
S. Messa di ringraziamento di don Angelo Vigani (Prevosto 2001-2021)
Anche se è stata una giornata meteorologicamente non appropriata, la giornata di domenica 19 settembre 2021 è stata caratterizzata da un importante avvenimento liturgico e di festa per l’Unità Pastorale di Zogno: alle ore 18.00 nella nostra Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo M. in Zogno, si è celebrato il festoso ringraziamento di don Angelo Vigani, per ben vent’anni pastore e prevosto della nostra Chiesa Parrocchiale, e negli ultimi quattro anni Moderatore e Parroco dell’Unità Pastorale di Zogno. S. Messa concelebrata dai sacerdoti dell’Unità Pastorale, da don Santino Pesenti e don Vittorio Ginami, sacerdoti nativi, don Mario Amigoni parroco di Endenna e Somendenna, don Luca Salvi parroco di Stabello e Poscante, don Fulvio Agazzi parroco di Costa Serina, Ascensione, Trafficanti e Moderatore della fraternità Presbiterale 2 nella CET 4 Valle Brembana. Animata in modo festoso dal Coretto dell’Oratorio di Zogno, con la partecipazione di molti fedeli a porgere un pensiero di ringra- ziamento, un saluto, un applauso. Al termine della celebrazione un ringraziamento da parte della comunità con un pensiero di un album dove sono state raccolte varie foto di questi vent’anni, e un riconoscimento dall’amministrazione comunale nella persona del Sindaco Selina Fedi, con una targa. Sul sagrato della Parrocchiale non poteva mancare il gioioso accompagnamento musicale della nostra Premiata Banda Musicale. Una cena conviviale presso l’Oratorio di Sedrina ha concluso questa giornata, ricca di emozioni, di sentimenti e di un po’ di malinconia... Carissimo don Angelo, insieme, coralmente, perché ciascuno di coloro che ti ha conosciuto in questi vent’anni, impiegherebbe un sacco di tempo e spazio per rendere tutti partecipi di occasioni ed episodi che ha condiviso con te, nelle gioie e nei dolori della vita. Ti ringraziamo perché rimarrai con noi e continuerai a testimoniare quel Signore della vita e a donarci quel pane spezzato, di cui in questi tempi così difficili, sentiamo davvero il bisogno. Insieme a don Mauro e agli altri sacerdoti, continua a guidare e a confermare nella fede il popolo zognese. AUGURI!!! Per riassaporare alcuni momenti di questa giornata, guardiamoci queste foto...
Giorgio sacrista
Anche se è stata una giornata meteorologicamente non appropriata, la giornata di domenica 19 settembre 2021 è stata caratterizzata da un importante avvenimento liturgico e di festa per l’Unità Pastorale di Zogno: alle ore 18.00 nella nostra Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo M. in Zogno, si è celebrato il festoso ringraziamento di don Angelo Vigani, per ben vent’anni pastore e prevosto della nostra Chiesa Parrocchiale, e negli ultimi quattro anni Moderatore e Parroco dell’Unità Pastorale di Zogno. S. Messa concelebrata dai sacerdoti dell’Unità Pastorale, da don Santino Pesenti e don Vittorio Ginami, sacerdoti nativi, don Mario Amigoni parroco di Endenna e Somendenna, don Luca Salvi parroco di Stabello e Poscante, don Fulvio Agazzi parroco di Costa Serina, Ascensione, Trafficanti e Moderatore della fraternità Presbiterale 2 nella CET 4 Valle Brembana. Animata in modo festoso dal Coretto dell’Oratorio di Zogno, con la partecipazione di molti fedeli a porgere un pensiero di ringra- ziamento, un saluto, un applauso. Al termine della celebrazione un ringraziamento da parte della comunità con un pensiero di un album dove sono state raccolte varie foto di questi vent’anni, e un riconoscimento dall’amministrazione comunale nella persona del Sindaco Selina Fedi, con una targa. Sul sagrato della Parrocchiale non poteva mancare il gioioso accompagnamento musicale della nostra Premiata Banda Musicale. Una cena conviviale presso l’Oratorio di Sedrina ha concluso questa giornata, ricca di emozioni, di sentimenti e di un po’ di malinconia... Carissimo don Angelo, insieme, coralmente, perché ciascuno di coloro che ti ha conosciuto in questi vent’anni, impiegherebbe un sacco di tempo e spazio per rendere tutti partecipi di occasioni ed episodi che ha condiviso con te, nelle gioie e nei dolori della vita. Ti ringraziamo perché rimarrai con noi e continuerai a testimoniare quel Signore della vita e a donarci quel pane spezzato, di cui in questi tempi così difficili, sentiamo davvero il bisogno. Insieme a don Mauro e agli altri sacerdoti, continua a guidare e a confermare nella fede il popolo zognese. AUGURI!!! Per riassaporare alcuni momenti di questa giornata, guardiamoci queste foto...
Giorgio sacrista