CHIESA DELLA CONFRATERNITA
Sagrato Parrocchia S. Lorenzo
La Chiesa della Confraternita del S.mo Sacramento, inizialmente dedicata alla Beata Vergine Immacolata, venne edificata nel 1882 sul fianco nord della parrocchiale di S. Lorenzo Martire. Il disegno è dell’ing. Don Antonio Pelliccioli, il medesimo che nel precedente anno intervenne a progettare la chiesina di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù alla Rasga. Era parroco di Zogno Don Giovanni Bonometti (1882-1910) il quale mirava ad avere una succursale, sia come luogo di raduno delle Confraternite, ai tempi assai numerose, sia come chiesa iemale per la stagione invernale e sia per le riunioni di gruppo: catechesi dei ragazzi, incontri di preghiera, conferenze e altro. La nuova chiesa venne utilizzata poi per le celebrazioni parrocchiali ogni volta che si è reso necessario qualche intervento straordinario nell’ambito della parrocchiale, come per il rifacimento e posa del nuovo pavimento, per la doratura dell’interno e per restauri. Coi restauri del 1974, la chiesa della confraternita, acquistò maggior decoro con la costruzione del porticato sulla facciata d’ingresso, in sostituzione del vecchio porticato che ingombrava pesantemente la quattrocentesca parete nordica della parrocchiale. All’interno risulta luminosa e accogliente ricevendo luce da due grandi finestroni semicircolari, uno aperto sulla facciata d’ingresso, e l’altro, in corrispondenza, nella parete di chiusura del presbiterio. Si aggiungono in più quattro monofore di media grandezza, due ai lati della porta d’ingresso e due ai lati dell’altare elevato a parete sul presbiterio. La navata quadrangolare, discretamente spaziosa è suddivisa a riquadri, sia nella parete d’ingresso che nelle pareti laterali, con lesene raccordate in alto da un cornicione da cui sale la copertura a botte che si conclude, per dare spazio al presbiterio, con un grandioso arco sorretto da due colonne in stucco fra le quali scende dall’alto un grande crocifisso ligneo seicentesco. Il presbiterio poi è ricoperto da un’ampia tazza, sprovvista di decorazioni e si conclude con l’unico altare dotato come ancona da alta nicchia in cui è conservata una scultura lignea policroma raffigurante la Beata Vergine del S. Rosario col Bambino tra le braccia, opera insigne dello scultore Angelo Gritti di Bergamo (1949). All’interno della navata sono conservate lungo le pareti alcune lapidi trasferitevi dal vecchio porticato, demolito nel 1974, di cui alcune sono in memoria di nostri personaggi zognesi, una reca la cronotassi dei parroci di Zogno e un’altra la cronistoria della parrocchiale di S. Lorenzo Martire composta dall’On.le Bortolo Belotti.