CAMMINO SINODALE: GRUPPI DI DISCERNIMENTO
Solo una Chiesa capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere Casa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie.
Sappiamo tutti quanto sia difficile cambiare qualcosa in ciò che abbiamo sempre fatto; significa turbare degli equilibri dentro cui ci siamo costruiti una zona di confort, ma è quello che il CAMMINO SINODALE ci chiede.
È necessario, infatti, che la Chiesa trovi strade nuove per continuare ad essere ‘SIGNIFICATIVA per la vita degli uomini di oggi’. Per questo, anche le nostre Comunità si sono focalizzate, in questi ultimi mesi, in un’azione di discernimento rispetto a due delle 5 STELLE che la Chiesa di Bergamo ha scelto: quella dei PRETI e quella dei LEGÀMI all’interno della comunità cristiana.
Mi soffermerei a sintetizzare ciò che è emerso dall’ INCONTRO SULLE FAMIGLIE che si è svolto presso la ex casa vacanze di Somendenna, dove Laura ed Andrea ci hanno accolto con grande ospitalità, facendoci sentire a casa.
Molte delle famiglie presenti hanno dichiarato che, soprattutto nei periodi di fatica, hanno sofferto di SOLITUDINE all’interno della Chiesa e si sono sentite abbandonate anche per quanto riguarda il loro cammino spirituale. Il clima di ospitalità che abbiamo vissuto nel nostro incontro e che solitamente si respira in famiglia, non sempre si riesce a trovare nella Comunità, che dovrebbe essere una Famiglia di famiglie. Molti hanno condiviso l’importanza del sentirsi CHIAMATI e COINVOLTI.
Ci siamo perciò chiesti:
Il nostro sogno sarebbe che la Chiesa possa diventare mediatrice d’incontro per la formazione di RETI FAMILIARI in cui i partecipanti possano vivere momenti di convivialità e di preghiera, potersi CON-FIDARE e creare quelle relazioni di amicizia in cui trovare sostegno nei momenti di fatica e solitudine. Queste occasioni potrebbero essere momenti propizi anche per l’ educazione alla fede dei bambini e dei ragazzi, magari coinvolgendo i più grandi per attività con i piccoli. A turno le famiglie potrebbero diventare ‘catechisti per un giorno’.La testimonianza della gioia vissuta in questi momenti, potrebbe diventare contagiosa e motivo di ‘chiamata’ per molte famiglie delle nostre Comunità. La famiglia, come dice il Concilio Vaticano II, vivrebbe in pienezza il suo essere CHIESA DOMESTICA, valorizzando il sacramento del matrimonio e continuando ad essere il luogo dove si insegna a cogliere le ragioni e la bellezza della fede, a pregare e a servire il prossimo.
Il nostro sogno sarebbe che la Chiesa possa diventare mediatrice d’incontro per la formazione di RETI FAMILIARI in cui i partecipanti possano vivere momenti di convivialità e di preghiera, potersi CON-FIDARE e creare quelle relazioni di amicizia in cui trovare sostegno nei momenti di fatica e solitudine. Queste occasioni potrebbero essere momenti propizi anche per l’ educazione alla fede dei bambini e dei ragazzi, magari coinvolgendo i più grandi per attività con i piccoli. A turno le famiglie potrebbero diventare ‘catechisti per un giorno’. La testimonianza della gioia vissuta in questi momenti, potrebbe diventare contagiosa e motivo di ‘chiamata’ per molte famiglie delle nostre Comunità.
La famiglia, come dice il Concilio Vaticano II, vivrebbe in pienezza il suo essere CHIESA DOMESTICA, valorizzando il sacramento del matrimonio e continuando ad essere il luogo dove si insegna a cogliere le ragioni e la bellezza della fede, a pregare e a servire il prossimo.
Preghiamo perché questo nostro sogno possa diventare realtà nella nostra vita.
Betty
Sappiamo tutti quanto sia difficile cambiare qualcosa in ciò che abbiamo sempre fatto; significa turbare degli equilibri dentro cui ci siamo costruiti una zona di confort, ma è quello che il CAMMINO SINODALE ci chiede.
È necessario, infatti, che la Chiesa trovi strade nuove per continuare ad essere ‘SIGNIFICATIVA per la vita degli uomini di oggi’. Per questo, anche le nostre Comunità si sono focalizzate, in questi ultimi mesi, in un’azione di discernimento rispetto a due delle 5 STELLE che la Chiesa di Bergamo ha scelto: quella dei PRETI e quella dei LEGÀMI all’interno della comunità cristiana.
Mi soffermerei a sintetizzare ciò che è emerso dall’ INCONTRO SULLE FAMIGLIE che si è svolto presso la ex casa vacanze di Somendenna, dove Laura ed Andrea ci hanno accolto con grande ospitalità, facendoci sentire a casa.
Molte delle famiglie presenti hanno dichiarato che, soprattutto nei periodi di fatica, hanno sofferto di SOLITUDINE all’interno della Chiesa e si sono sentite abbandonate anche per quanto riguarda il loro cammino spirituale. Il clima di ospitalità che abbiamo vissuto nel nostro incontro e che solitamente si respira in famiglia, non sempre si riesce a trovare nella Comunità, che dovrebbe essere una Famiglia di famiglie. Molti hanno condiviso l’importanza del sentirsi CHIAMATI e COINVOLTI.
Ci siamo perciò chiesti:
- Come creare momenti di vicinanza e di sostegno, dove tutti possano sperimentare nella relazione buona con gli altri la tenerezza di Dio per ciascuno di noi?
- Come valorizzare la dignità del sacramento del matrimonio, mettendo la famiglia al centro della pastorale?
Il nostro sogno sarebbe che la Chiesa possa diventare mediatrice d’incontro per la formazione di RETI FAMILIARI in cui i partecipanti possano vivere momenti di convivialità e di preghiera, potersi CON-FIDARE e creare quelle relazioni di amicizia in cui trovare sostegno nei momenti di fatica e solitudine. Queste occasioni potrebbero essere momenti propizi anche per l’ educazione alla fede dei bambini e dei ragazzi, magari coinvolgendo i più grandi per attività con i piccoli. A turno le famiglie potrebbero diventare ‘catechisti per un giorno’.La testimonianza della gioia vissuta in questi momenti, potrebbe diventare contagiosa e motivo di ‘chiamata’ per molte famiglie delle nostre Comunità. La famiglia, come dice il Concilio Vaticano II, vivrebbe in pienezza il suo essere CHIESA DOMESTICA, valorizzando il sacramento del matrimonio e continuando ad essere il luogo dove si insegna a cogliere le ragioni e la bellezza della fede, a pregare e a servire il prossimo.
Il nostro sogno sarebbe che la Chiesa possa diventare mediatrice d’incontro per la formazione di RETI FAMILIARI in cui i partecipanti possano vivere momenti di convivialità e di preghiera, potersi CON-FIDARE e creare quelle relazioni di amicizia in cui trovare sostegno nei momenti di fatica e solitudine. Queste occasioni potrebbero essere momenti propizi anche per l’ educazione alla fede dei bambini e dei ragazzi, magari coinvolgendo i più grandi per attività con i piccoli. A turno le famiglie potrebbero diventare ‘catechisti per un giorno’. La testimonianza della gioia vissuta in questi momenti, potrebbe diventare contagiosa e motivo di ‘chiamata’ per molte famiglie delle nostre Comunità.
La famiglia, come dice il Concilio Vaticano II, vivrebbe in pienezza il suo essere CHIESA DOMESTICA, valorizzando il sacramento del matrimonio e continuando ad essere il luogo dove si insegna a cogliere le ragioni e la bellezza della fede, a pregare e a servire il prossimo.
Preghiamo perché questo nostro sogno possa diventare realtà nella nostra vita.
Betty
NEWS DALLA NOSTRA EQUIPE PASTORALE
Giovedì 14 novembre presso l’oratorio di Endenna, si è riunita (come ogni mese) la nostra EQUIPE PASTORALE.
Dopo un momento di preghiera condivisa, don Simone ha iniziato l’incontro con la presentazione del progetto di ristrutturazione dell’ORATORIO di ZOGNO che affonda le sue radici in un sogno iniziato circa 3 anni fa. Famiglie, ragazzi e bambini sono stati coinvolti in diversi modi perché questo sogno potesse incarnare i sogni di tutti. Ora siamo arrivati al tavolo ZERO e agli ultimi progetti, prima dell’inizio dei lavori. Il progetto prevede:
- abbattimento delle barriere architettoniche;
- adeguamento igienico con rifacimento dei bagni;
- riqualificazione degli spazi di gioco;
- tinteggiatura delle facciate;
- realizzazione di un impianto fotovoltaico che, in futuro, potrebbe servire tutte le nostre comunità.
Appena possibile il progetto verrà presentato a tutte le famiglie dell’Unità Pastorale e si auspica che questo luogo possa diventare uno spazio accogliente e importante per tutti i ragazzi, i giovani e le famiglie delle nostre Comunità. Il nostro compito sarà quello di aiutare la gente a comprendere l’importanza di questo progetto, perché tutti possano accoglierlo favorevolmente.
Tra i progetti che impegneranno la nostra Unità Pastorale nel prossimo futuro dobbiamo considerare anche la CHIESA di SPINO che necessita di un urgente lavoro di risanamento conservativo del campanile e dell’altare. Sono già stati fatti dei sopraluoghi da parte di professionisti per capire come sia meglio intervenire anche se, in questo caso i tempi saranno un po’ più lunghi, rispetto al progetto precedente, perché sarà necessario avere il benestare della sovraintendenza.
I progetti però, non finiscono qui perché si sta lavorando anche per riformare il nostro oratorio anche dal punto di vista ‘educativo. In questo senso:
- l’Equipe educativa sta lavorando intensamente per capire quali possono essere le nuove attività da proporre e le modalità educative più adatte per i nostri ragazzi.
- i catechisti si stanno incontrando per aggiornare i percorsi di catechesi che, ad oggi, non riescono più ad essere significativi per la crescita di fede dei nostri ragazzi. Sono stati analizzati alcuni progetti già in atto nella nostra Diocesi e, dopo una prima analisi, sono emersi alcuni elementi interessanti che potrebbero essere presi in considerazione anche per la nostra Unità Pastorale.
Insomma... TANTE NOVITÀ PER CUI LAVORARE E PREGARE!!!
L’incontro si conclude con la condivisione del lavoro di re- visione del Nuovo progetto di Unità pastorale, su cui da tempo l’equipe sta lavorando.
Si stanno analizzando tutte le attività pastorali in atto nelle nostre Comunità per quanto riguarda le diverse Terre Esistenziali:
- Famiglia ed educazione
- Vita sociale e mondialità
- Prossimità e cura dei più fragili
- Cultura e comunicazione (dentro cui va inserita anche la Liturgia)
Siamo consapevoli che, dopo aver ben chiaro il panorama di tutto ciò che c’è, potremo iniziare a lavorare per progettare il futuro della nostra Chiesa, pensando a quali attenzioni pastorali mancano e a quali desidereremmo ci fossero.
La segreteria
Dopo un momento di preghiera condivisa, don Simone ha iniziato l’incontro con la presentazione del progetto di ristrutturazione dell’ORATORIO di ZOGNO che affonda le sue radici in un sogno iniziato circa 3 anni fa. Famiglie, ragazzi e bambini sono stati coinvolti in diversi modi perché questo sogno potesse incarnare i sogni di tutti. Ora siamo arrivati al tavolo ZERO e agli ultimi progetti, prima dell’inizio dei lavori. Il progetto prevede:
- abbattimento delle barriere architettoniche;
- adeguamento igienico con rifacimento dei bagni;
- riqualificazione degli spazi di gioco;
- tinteggiatura delle facciate;
- realizzazione di un impianto fotovoltaico che, in futuro, potrebbe servire tutte le nostre comunità.
Appena possibile il progetto verrà presentato a tutte le famiglie dell’Unità Pastorale e si auspica che questo luogo possa diventare uno spazio accogliente e importante per tutti i ragazzi, i giovani e le famiglie delle nostre Comunità. Il nostro compito sarà quello di aiutare la gente a comprendere l’importanza di questo progetto, perché tutti possano accoglierlo favorevolmente.
Tra i progetti che impegneranno la nostra Unità Pastorale nel prossimo futuro dobbiamo considerare anche la CHIESA di SPINO che necessita di un urgente lavoro di risanamento conservativo del campanile e dell’altare. Sono già stati fatti dei sopraluoghi da parte di professionisti per capire come sia meglio intervenire anche se, in questo caso i tempi saranno un po’ più lunghi, rispetto al progetto precedente, perché sarà necessario avere il benestare della sovraintendenza.
I progetti però, non finiscono qui perché si sta lavorando anche per riformare il nostro oratorio anche dal punto di vista ‘educativo. In questo senso:
- l’Equipe educativa sta lavorando intensamente per capire quali possono essere le nuove attività da proporre e le modalità educative più adatte per i nostri ragazzi.
- i catechisti si stanno incontrando per aggiornare i percorsi di catechesi che, ad oggi, non riescono più ad essere significativi per la crescita di fede dei nostri ragazzi. Sono stati analizzati alcuni progetti già in atto nella nostra Diocesi e, dopo una prima analisi, sono emersi alcuni elementi interessanti che potrebbero essere presi in considerazione anche per la nostra Unità Pastorale.
Insomma... TANTE NOVITÀ PER CUI LAVORARE E PREGARE!!!
L’incontro si conclude con la condivisione del lavoro di re- visione del Nuovo progetto di Unità pastorale, su cui da tempo l’equipe sta lavorando.
Si stanno analizzando tutte le attività pastorali in atto nelle nostre Comunità per quanto riguarda le diverse Terre Esistenziali:
- Famiglia ed educazione
- Vita sociale e mondialità
- Prossimità e cura dei più fragili
- Cultura e comunicazione (dentro cui va inserita anche la Liturgia)
Siamo consapevoli che, dopo aver ben chiaro il panorama di tutto ciò che c’è, potremo iniziare a lavorare per progettare il futuro della nostra Chiesa, pensando a quali attenzioni pastorali mancano e a quali desidereremmo ci fossero.
La segreteria